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Autore: HarrysJuliet_x    11/03/2014    7 recensioni
Tutti noi siamo in cerca della nostra anima gemella: una persona che ci è stata regalata dal destino, una persona che ci appartiene sia spiritualmente che fisicamente. Che tragica coincidenza, la mia anima gemella è appunto il mio gemello. Si, sono innamorata di mio fratello gemello. E' così irrazionale ma così inevitabile. Ogni volta che lo guardo, io mi sento attratta in tutti i modi. Vorrei che mi appartenesse, ma purtroppo non è così. [...]
«Che devi dirmi? Hai una faccia serissima!» Disse con voce preoccupata.
«Lou, io sono innamorata...» Mi attorcigliai una ciocca di capelli attorno al dito e distolsi lo sguardo dalle sue iridi celesti.
«Che c'è di male?» Sussurrò interdetto.
«No Lou, io sono innamorata di Zayn.» I suoi occhi si spalancarono e mormorò un «Oh merda»
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quattro.
«C-cosa scusa?» Balbettai alzandomi in piedi.
Lui si accese una sigaretta e la portò alle labbra lentamente.
Sapevo che quella sarebbe stata la fine, la mia fine. Era andato tutto a puttane, soprattutto la mia vita. Se lo avessero saputo i nostri genitori sicuramente sarebbero rimasti indignati e delusi dal mio comportamento.
Si sedette accanto a me sul dondolo in veranda e mi appoggiò una mano sulla schiena. Io tremavo, non per il freddo, tremavo dalla paura, paura delle conseguenze e del pensiero delle persone. Raccattai quel briciolo di orgoglio che mi era rimasto e trattenni le lacrime.
«Perchè non me l'hai detto?» Domandò docilmente mentre espirava un po' di fumo.
Tutta quella calma non portava a niente di buono, c'era qualcosa sotto e ma non riuscivo a capire cosa.
 «Non so di che stai parlando..» Finsi mentre spegnevo la cicca nel posacenere. Forse non aveva sentito la parte in cui dicevo di amarlo, forse mi stava solamente chiedendo di Louis e del fatto che venisse nuovamente a vivere qui.
«Ti sei innamorata.- Mi costrinse a guardarlo negli occhi e riluttante lo feci.-
Di me.» Continuò, lasciandomi il mento.
Ritornai a guardare il giardino davanti a noi facendo finta di niente, come se quelle parole non le avesse pronunciate per davvero.
Il cuore mi esplodeva ed avevo la pelle d'oca su tutto il corpo.
Perchè la sfiga mi perseguitava? Non riuscivo ad essere felice per più di mezz'ora che subito il destino mi puniva per qualcosa che non avevo fatto.
 In quel momento avrei desiderato essere da qualsiasi altra parte, anche in carcere, tutto pur di non trovarmi in quella situazione imbarazzante e spiacevole.
Cosa potevo dirgli? "Si Zayn, ti amo! Sposiamoci e facciamo tantissimi figli."
No, ovviamente, non potevo.
«Parlami, ti prego.» Mi incitò.
«Cosa posso dirti? Ormai sai tutto..»
«Da quanto va avanti? Se me lo avessi detto prima avrei evitato di chiedere a Perrie di sposarmi..»
Abbozzai un sorriso e mi alzai in piedi incamminandomi verso la porta di casa. Se fossi rimasta altri cinque minuti con lui sapevo che sarei scoppiata a piangere, per l'ennesima volta.
«Buonanotte Zayn..» Mormorai 'cercando di entrare all'interno.
In quel preciso istante non sentivo nulla apparte un'infinita tristezza, la quale, non mi lasciava da due anni.
Improvvisamente mi ritrovai con le spalle al muro ed il suo viso pericolosamente vicino. Mi scoppiava il cuore, pensai persino che potesse uscirmi dal petto e fare capriole di felicità, ma non sarebbe successo perchè effettivamente non stava accadendo niente di speciale.
«Rispondi.» Bisbigliò duramente al mio orecchio.
Cercai di divincolarmi ma lui mi teneva saldamente incastrata fra la parete ed il suo petto, non che mi dispiacesse più di tanto.
«A che servirebbe spiegartelo? Ormai ciò che è fatto è fatto, non si torna indietro!» Perchè doveva insistere così tanto e rivangare nel passato? Non sarebbe servito a nulla, solo a farmi più male.
«Servirebbe a farmi capire il perchè, perchè proprio io?! Perchè hai scelto me, non ci arrivo» Scavava a fondo, mi chiedeva di rispondergli a domande che mi facevano troppo male. Ripensare a tutto ciò mi faceva male.
«Non ho scelto io di innamorarmi di te, è successo. Pensi che avrei voluto incasinarmi? Si, lo dico apertamente: amarti è un casino e non sai quanto fatico ogni giorno per nasconderlo a te e al mio cuore!»
Ma non ci riuscivo più ed ogni giorno la tristezza trapelava dal mio sguardo facendomi sembrare una depressa suicida.
«Adesso capisco perchè mi eviti, perchè sei sempre triste e assolta nei tuoi pensieri.» Sentivo il profumo della sua bocca invadermi le narici, i nostri respiri si fusero ed i suoi occhi brillarono come stelle nei miei.
«E' meglio che io vada.- Sussurrai flebilmente. Lui non si mosse di un centimetro e non aveva intenzione di farlo.- Ti prego.» Aggiunsi.
Si scostò da me e si passò una mano fra i suoi splendidi capelli bruni. Le mie gambe diventarono molli e per un momento pensai che potessero cedere, fortunatamente non fu così perchè riuscii a scappare in camera mia prima che potesse dire altro.
Chiusi la porta dell'abitacolo a chiave e mi buttai sul letto lasciandomi uscire un gemito di frustrazione.

La mattina seguente, quando mi guardai allo specchio mi accorsi di avere delle grandi occhiaie scure sotto gli occhi. La notte non avevo chiuso occhio, ero stata troppo occupata ad ascoltare canzoni smielate e tristi. I capelli mi ricadevano morbidamente sulle spalle e notai che le punte si erano leggermente schiarite. Passai una mano in mezzo a questi ultimi e li ravvivai un po'. Lou mi stava aspettando nella macchina di sua nonna ed ogni tanto mi strombazzava con il clacson per ricordarmi di muovermi.
Una volta in salone vidi Zayn che salutava tutti quanti, tranne me. Mi lanciò un'occhiata impassibile e poi sparì dietro la porta dell'ingresso.
Quel comportamento mi fece cadere il mondo addosso. Perchè faceva così? Perchè mi ignorava? Sicuramente gli facevo schifo, schifo per essermi innamorata di lui.
Ma io ero innamorata della persona sbagliata, al momento sbagliato e soprattutto nel posto sbagliato e mi maledicevo ogni giorno per averlo fatto.
Presi un biscotto al cioccolato dal barattolo e mi diressi verso la macchina del mio amico, ovviamente, salutando tutti i parenti.
«Era ora!» Esclamò abbassando il finestrino.
Roteai gli occhi ed aprii lo sportello per salire nell'abitacolo. La macchina di sua nonna era al quanto bizzarra: nera a strisce rosa. Scoppiai a ridere e lui capì al volo. Era questo il bello di Louis: mi capiva con uno sguardo, le parole non servivano con lui.
Durante il tragitto gli spiegai tutto quello che era successo la sera precedente e del saluto mancato di questa mattina.
Lou esordì con un «Devi dimenticartelo.» ed io gli diedi pienamente ragione.
Scendemmo dalla macchina e davanti a noi ci si parò subito Lexi Wallman, la cordinatrice della scuola, che ci diede dei volantini per il ballo in maschera.
«Non mi va di andarci» Borbottai mentre il freddo pungente di Gennaio mi entrava nelle ossa.
«Invece si! Devi divertirti e ci andremo.» Sbuffai e roteai gli occhi contemporaneamente. Non avevo assolutamente voglia di andare ad un ballo senza un accompagnatore vero e proprio.
«Ci sarà pure Zayn, lui fa parte di questa scuola.» Gli ricordai indicando con gli occhi il moro seduto sopra il muretto del cortile. Esaminai di sottecchi mio fratello e vidi che era accompagnato da tutti i suoi amici e le loro ragazze. Ignorai la gelosia che mi attanagliava ed entrai nel grosso edificio bianco d'innanzi a noi.
«Vado in classe, ci vediamo a ricreazione.» Io ed il mio amico ci salutammo per poi dirigerci ognuno per la propria strada.
Mi sedetti all'ultimo banco, il mio preferito e presi il quaderno dei disegni. Solitamente, nell'ora di matematica facevo di tutto tranne ascoltare il professore. I miei voti ultimamente erano calati quasi tutti, l'unica materia che si era salvata era letteratura. Avrei riniziato a studiare per l'ultimo quadrimestre e poi avrei dato gli esami. Sapevo già cosa volevo fare dopo il liceo: giurisprudenza a Londra, lontano da tutto e tutti.
Il professor Bhewitc entrò e posò pesantemente la ventiquattrore sulla cattedra. Era palesemente frustrato e questo mi spaventava perchè se la sarebbe presa con noi alunni interrogandoci.
Scrutandolo attentamente notai quanto si fosse invecchiato in questi cinque anni. Avrà avuto circa quarantacinque anni e qualche capello bianco, però rimaneva un bell'uomo con dei bellissimi lineamenti.
Qualcuno bussò alla porta insistentemente ed il professore urlò un «Avanti chiunque tu sia!»
Come al solito, era Harry il ritardatario ad aver interrotto quel momento di paura mista a frustrazione del professore.
«Siediti vicino a Malik e non fare casino, altrimenti ti interrogo.» Lo minacciò mentre indicava il posto libero accanto al mio.

«Boo.» Sentii due mani forti stringermi la vita ed il cuore mi si fermò in gola. Chi poteva essere se non quel lunatico di mio fratello?
«Dove stavi andando?» Mi chiese avvolgendomi in un abbraccio. Era comprensibile la sua reazione di questa mattina, forse.
«Da nessuna parte..» Risposi perdendomi nella bellezza della sua voce. Perchè non riuscivo ad arrabbiarmi con lui e mi facevo sempre trattare una merda? Semplice, lo amavo.
«Vai al ballo?» Domandò prendendomi dalle mani il volantino riguardante l'evento. Ci spostammo vicino al mio armadietto, il quale era un po' più appartato dato che si trovava accanto allo stanzino dei bidelli.
Come la sera precedente mi ritrovai con le spalle verso l'armadietto mentre Zayn mi bloccava stringendomi i fianchi. Era una posizione un po' insolita per due fratelli ma a me non interessava affatto anche se mi confondeva parecchio.
«Si»
risposi sommessa. Mi strinse ancora di più le dita attorno alla carne e mi fece provare un po' di dolore.
«Vai con Jeremy?» Era infastidito e si poteva notare anche a kilometri di distanza. Gli chiesi che cosa gli interessava e lui disse che era pur sempre mio fratello. Ma allora perchè era così geloso?
«Penso di si, perchè?» Non sarei andata con lui, non mi piaceva. Ogni volta che lo baciavo speravo di provare almeno la metà dei sentimenti che provavo quando stavo accanto a Zayn ma puntualmente non accadeva.
«Non penso che ci andrai con qualcuno.» Soffiò al mio orecchio.
Ed ecco a voi il ritorno di Zayn lo psicopatico. Perchè diceva così? Jerry mi moriva letteralmente dietro, se non me lo avesse chiesto sarebbe crollato il mondo!-
«Devo dimenticarmi di te, non posso rimanere sola a vita.» Dissi infastidita. Cosa si aspettava? Che rimanessi da sola per sempre? Non poteva accadere.
«Non ci riuscirai tanto facilmente perchè io non lo permetterò.»

Oh oh. What?
Zayn il LUNATICO YEEE.
Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito il capitolo precedente...veramente siete state magnifiche. Una parte di questo capitolo è vera, ci tenevo solo a diverlo haha. Mi lasciate qualche storia da leggere? Mi annoio un sacco questi giorni... Comunque veramente grazie a tutte voi che mi mandate avanti la storia, siete bellissime, vi voglio bene..
Un KiZzOh.

 
  
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