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Autore: ingrid85    11/03/2014    1 recensioni
Questa storia rivisita il primo ed il secondo manga.
Visto dal lato del misterioso Mamoru, in questa storia da ragazzo solo e triste presto si scoprirà innamorato e felice, tutto merito di una certa ragazzina dalla pettinatura strana. ;)
Spero vi piaccia è la mia seconda fan fiction.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tutto si complica
Oramai erano trascorsi due giorni da quando aveva soccorso Usagi nel suo appartamento, due lunghissimi giorni senza sapere dove fosse, senza vederla, senza di lei.
L’inquietudine iniziava ad accompagnare le sue giornate, la malinconia a fargli da contorno, si sentiva perso, vuoto, avrebbe voluto vederla, parlarle, discutere di quello che era accaduto e che inevitabilmente li aveva avvicinati più che mai, soprattutto adesso, che si era ritrovato totalmente innamorato di quella ragazza.
Il mistero di sailor moon era risolto, ora era diventata più reale, concreta, più desiderata.
Quante cose avrebbe voluto confidarle , quante cose doveva ancora tenere per se, e se non fosse stata pronta a volerlo conoscere?
 Infondo lui in quanto Mamoru Chiba, l’aveva sempre presa in giro, nessuna parolina dolce, nessun complimento. Ed ora come poteva presentarsi a lei e confidarle quello che provava.
Eppure quella sera era stato cosi naturale, portarla da lui, rivelargli la sua identità, confidargli i suoi pensieri ed ora..
 Ora era cosi tutto dannatamente difficile!
Di una cosa era sicuro, contro tutto, contro tutti, avrebbe lottato per ottenere il suo rispetto e magari  un giorno lei lo avrebbe amato.
Luna, le guerriere sailor, la battaglia con i nemici avrebbero di certo reso le cose più difficili, l’obiettivo infatti era lo stesso per tutti ottenere il cristallo d’argento illusorio, ma lui avrebbe scisso le due cose perché solo con lei avrebbe colmato le sue giornate.
Solo cosi  avrebbe trovato un po’ di pace.
 
Minako-sailor V


Era successo veramente, no, non se l’era sognato, un incubo sarebbe stato più benevolo, eppure era successo nella realtà, la sua Usagi, quella sera era in pericolo, e lui aveva fallito nell’aiutarla.
 Appena l’aveva vista  il suo cuore aveva reagito,  i suoi pensieri avevano navigato al di là di ogni piacevole fantasia, lei poi era più bella che mai, nei panni di sailor moon. Ma prima ancora di realizzare che si trovava in grande pericolo, uno schermo protettivo intorno alla battaglia non gli aveva permesso di avvicinarsi e inerme, aveva assistito a quella macabra scena, in cui quel piccolo corpo subiva attacchi devastanti, troppo forti per lei.
 Più volte aveva tentato di rompere quella barriera, ferendolo ogni volta, ma quel dolore fisico nulla era in confronto al dolore che provava nel non poterla proteggere , nel vederla soffrire.
 Poi un’altra guerriera era comparsa e l’aveva tratta in salvo, una certa sailor venus e al contempo principessa Serenity, aveva sconfitto il mostro e ripristinato la situazione.
 Vergognandosi come fosse un ladro, era scomparso dalla scena prima che sailor moon lo vedesse, prima che si accorgesse del suo fallimento.
Di una cosa era certo non sarebbe più riuscito a guardarla in faccia, d’altronde se non era riuscito a proteggerla come avrebbe potuto meritare il rispetto di quella ragazza.
 
Quella notte era tutto cosi triste
I suoi sogni l’avevano di nuovo perseguitato, quella figura gli chiedeva nuovamente di aiutarla, era vestita di bianco, con un filo di perle ad adornare il suo delicato braccio. Sembrava una principessa.
Si svegliò di colpo, come se un emblematico mistero si fosse svelato inaspettatamente, ed effettivamente era andata proprio cosi, d’un tratto un nome iniziava ad associarsi ad un volto e se quella principessa Serenity fosse la persona dei suoi sogni?
Nel pensare a quel nome si sentiva, nostalgico, preoccupato ma, no, non era cosi si sentiva incredibilmente triste, una lacrima scese sul suo volto e senza accorgersene era proprio tristezza quello che sentiva.
Ma un dubbio faceva risuonare i suoi pensieri verso un ‘intuizione che si sarebbe rivelata esatta, quella sailor venus, se lo sentiva non era la vera principessa Serenity. Ed intanto la notte lo rapi di nuovo, questa volta mostrandogli il volto della sua Usagi.
 
Serenity.
Era presto, lo avvertiva sulla sua pelle, quella fredda e piacevole brezza gli accarezzavano il viso, gli attraversava i polmoni e gli faceva respirare in pieno quel nuovo giorno, che avvertiva sarebbe stato diverso dagli altri, diverso da quando la sua vita si era incrociata con quella di sailor moon.
Era seduto su di una panchina, a fare delle ricerche sul cristallo d’argento illusorio, poiché era quella la chiave dei misteri, della sua vita. Quando senti una voce chiamarlo, non c’era nemmeno bisogno di alzare la testa e verificare chi fosse, perché quella voce cosi quieta, bassa e profonda l’avrebbe riconosciuta fra mille, l’avrebbe seguita fino in capo al mondo era quella della sua testolina buffa.
 Fu lei a parlare per prima a e darle il buon giorno, lui le rispose affermando che qualunque cosa fosse accaduto loro sarebbero sempre stati destinati ad incontrarsi, e mentre lo pensava e lo diceva quella verità lo colpi cosi tanto da capire, che anche se provava vergogna per non averla aiutata lui sarebbe stato sempre al suo fianco.
Chiacchierarono del più e del meno, ma una nuova ed intensa sensazione avvolse quel momento, di nuovo quella familiarità, quella tranquillità e quell’immenso amore, lo avevano raggiunto. Lei era la sua linfa, oramai non poteva più negarlo.
 
Quella sera si sarebbe fatto avanti.
Quella sera faceva  proprio freddo, l’aria non era più piacevole come quella mattina anzi era agghiacciante. Una nuova battaglia  era in atto, lui si trovava nel suo appartamento, ma si sentiva inquieto fino a quando avverti che sailor moon si trovasse in pericolo, non si spiegava bene il motivo, magari era solo un brutto scherzo della sua immaginazione ma quel presentimento gli suggeriva di indossare i panni di tuxedo kamen e di raggiungerla.
 Non solo non sapeva se veramente fosse in pericolo, ma non sapeva nemmeno dove raggiungerla, quando d’un tratto segui il suo istinto e si trovò proprio al momento giusto, nel posto giusto, lei era appena scivolata da un tetto e lui prontamente l’aveva salvata. Lei di rimando lo guardò con occhi intensi e lo invitò ad abbandonare quella battaglia per mettersi in salvo, e nel dirgli questo lo baciò.
 Quel breve ed intenso bacio, cosi carico di emozione gli sembrò cosi tanto giusto, da non aver fatto altro che attendere questo in tutta la sua vita.
 Era proprio coraggiosa, la sua sailor moon, era cosi forte la sua Usagi, cosi piena di vita, si era proprio la ragazza che cercava.
Ma poi un colpò lo destò dai suoi pensieri, lei stava per essere ferita da un attacco improvviso, cosi agi d’impulso perché era l’unica cosa giusta da fare, proteggerla più della sua stessa vita.
Cosi fece e venne ferito al posto suo, una ferita che gli avrebbe procurato la morte immediatamente.
 Ma questo non gli dispiaceva, infondo sarebbe morto per l’amore della sua vita e non c’era cosa più giusta da fare se non morire per lei.
Semincosciente, rivisse quel sogno, ma questa volta quella principessa ebbe un voltò, il volto della sua amata.
 Ricordi mai vissuti in questa nuova vita, prepotenti si fecero sentire e vedere, di un’altra vita in cui lui aveva già amato quella ragazza, aveva già donato il suo cuore alla sua Usagi.
Si chiamava Serenity a quel tempo, lui Endimion, ma cambiando la forma dei personaggi rimanava sempre la stessa sostanza, Endimion-Serenity, Sailor moon- Tuxedo Kamen ed infine Mamoru ed Usagy erano due ragazzi che volevano solo vivere il loro amore.
Riverlò ad Usagi la verità sulla memoria riacquistata e con il cuore in gola per averla ritrovata ed averla persa nuovamente le disse che l’amava.
Poi il buio, ed in quel buio una sconvolgente luce lo penetrò abbagliando il suo corpo ormai esanime, rinvigorendolo fino a farlo semplicemente svenire.
 Il cristallo era appena nato, lui era immobilizzato da quello stesso potere e  avrebbe voluto rassicurare quella ragazza piangente per dirle che lui era ancora vivo o perlomeno era quello che sentiva.
 Sofferente per non poterla rasserenare, ma felice perché ben presto l’avrebbe potuta riabbracciare.
 Il loro amore, sarebbe rinato, questa volta però non avrebbero vissuto e gli errori del passato non si sarebbero più ripetuti, lui avrebbe fatto di tutto per renderla felice. Con occhi sognanti e pieni di amore, chiuse le palpebre impregnandosi di lei, solo di lei.
 
Poi il buio nuovamente ed un nuovo risveglio.
Non sapeva chi fosse, ne come avesse condotto fino a quel momento la sua esistenza ma di una cosa era certo, era al servizio della regina Perillya e avrebbe fatto di tutto per servirla, conquistare il cristallo ed uccidere quelle fastidiose guerriere sailor.
  
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