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Autore: ingrid85    04/11/2013    5 recensioni
Questa storia rivisita il primo ed il secondo manga.
Visto dal lato del misterioso Mamoru, in questa storia da ragazzo solo e triste presto si scoprirà innamorato e felice, tutto merito di una certa ragazzina dalla pettinatura strana. ;)
Spero vi piaccia è la mia seconda fan fiction.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tuxedo kamen
Quella mattina, era diversa ed identica alle altre.
 Si era svegliato prestissimo poichè il sogno, lo aveva destato, il sogno gli aveva dato un obiettivo, trovare il cristallo d’argento illusorio per riottenere i suoi ricordi.
Solo, grondante di sudore, in un appartamento povero di personalità, su di un letto impeccabilmente ordinato nonostante ci avesse dormito, si era alzato di scatto nel cercare di afferrare quella mano, cosi delicata che gli chiedeva di aiutarla, l’aveva quasi afferrata, gli era sembrato quasi di toccarla. Ma con l’amaro in bocca, si ricordò  che era solo un sogno, molto sfocato, in cui quella fanciulla dai tratti non delineati gli faceva compagnia da ormai un mesetto, colmando quel vuoto di solitudine che si trascinava come un peso da ormai 17 anni.
A 17 anni, si doveva essere più spensierati, avrebbe dovuto essere circondato da amici, e forse avrebbe dovuto trovare una morosa, di questo se ne rendeva conto, ma con il suo atteggiamento distaccato nessuno osava avvicinarsi a lui, e le stesse ragazze ne erano infatuate platonicamente, ma avevano tutti lo stesso atteggiamento nei suoi confronti, niente di meno che timore reverenziale. Poteva un adolescente incutere timore, ebbene si, lo constatava ogni giorno. Ma a lui non importava, doveva per andare avanti conoscere la sua vera identità.
Da quando quel sogno si era materializzato nella sua vita, aveva scoperto di avere poteri magici, e questo gli permise di  cercare il cristallo d’argento illusorio. Aveva fatto molte ricerche ed era arrivato alla conclusione che si doveva trattare di un antica pietra preziosa, molto rara e costosa, dunque molto sorvegliata, pertanto doveva impossessarsene e per farlo si sarebbe travestito da ladro gentiluomo, a tutti i costi  più di ogni altra cosa lo avrebbe trovato.
 
Quella mattina, era identica e diversa dalle altre.
Le sue ricerche lo avevano portato ad indagare su di una gioielleria, e mentre si avvicinava alla fonte di quella misteriosa energia, non si accorse che qualcosa gli si stava scagliando contro, un pezzetto di carta accartocciato, contenente un pessimo voto, “ hei testa di bernoccoluta, non sono un cestino, per caso vuoi far venire i bernoccoli anche a me, e poi che razza di voto, pessimo” “una ragazzina minuta, gli rispose di rimpetto di farsi gli affari suoi, e che quelli non erano bernoccoli ma dei semplici odango. Che tipa quella ragazzina, ma quanto era maleducata, e mentre pensava questo un sorrisino gli venne spontaneo. Ma non c’era più tempo, quell’energia aumentava sempre di più era il momento di agire. Si trasformò ed entrò nel locale, da un’ entrata di servizio, in attesa nell’ombra.
 
Quella sera, non era identica alle altre, era diversa.
Un mostro aveva risucchiato le energie di molte ragazzine, e mentre si accingeva ad uscire allo scoperto, qualcuno fece la sua apparizione, una ragazza impaurite e coraggiosa allo stesso tempo, una ragazza combattente di nome sailor moon. Si mise a piangere e cosi decise di aiutarla, incoraggiandola e dopo aver sconfitto il nemico , lui si presentò come tuxedo kamen e la salutò.
 
Quella sera, ora era identica alle altre.
Di ritorno al suo appartamento non faceva che pensare a quella guerriera, quale fosse il suo obiettivo gli era sconosciuto, doveva indagare, e nel caso considerarla come una nemica, ma si ricordava bene quella sensazione assurda di doverla aiutare che gli era ancora rimasta addosso, no non poteva essere una nemica.
 
La guerriera di mercurio
Un nuovo giorno era iniziato.
Di ritorno dalle lezioni, avverti di nuovo la fonte di quello strano potere, si trattava di un doposcuola, e mentre controllava l’edificio, un altro pezzo di carta accartocciato, l colpi in testa, non poteva crederci di nuovo quella ragazzina. “Hei testa ad odango smettila di lanciarmi le cose addosso” di risposta gli venne fatta una linguaccia e si era dileguata, il più velocemente possibile. Che generazione poco avveduta pensò, è proprio una bambina.
Pomeriggio di ricerche
Aveva appena constatato che li il cristallo d’argento illusorio non c’era ma doveva essersi nidificato il nemico,  e poi eccola di nuovo la bella guerriera vestita alla marinaretta che combatteva contro quel mostro, poi si fece tutto buio, una coltre di nebbia discese  fitta ad oscurare ogni cosa, ma fece in tempo a vedere il nemico dirigersi verso un ignara ragazza, e la prese tra le braccia per avvertirla e farle scagliare cosi il suo attacco. Il mostro era stato sconfitto, una nuova guerriera era apparsa e lei stava diventando più coraggiosa. Le emozioni nell’averla sorretta pr pochi istanti gli fecero battere forte il cuore, una sconosciuta aveva fatto breccia nei suoi pensieri. E quella notte invece di sognare il suo solito sogno, sognò lei, la misteriosa sailoor moon.
 
 
Il Pullman maledetto
Vide, quella ragazza maleducata, sedersi accanto a lui senza nemmeno averlo notato e mentre stava per avvertirla della sua presenza, senti una voce, provenire non da lei ma dal gatto che aveva con se. “ Luna che c’è parla, luna” disse la ragazza alla sua micina, “ si luna, parla” “ tu, ma che dici, figuriamoci se un gatto può parlare, e poi mi dici che ci fai qui, non dirmi che sei uno studente delle medie” “no cara, mia mi chiamo Mamaru Chiba studente delle scuole superiori” “ cosi sei uno studente delle scuole superiori” Però pensò Mamoru quei tratti assomigliano molto alla paladina della legge e mentre lo pensava in realtà l’aveva detto ad alta voce. Lei tutta rossa in viso, si affrettò a scendere. Fu in quel momento che decise di seguirla. L’intuizione era stata giusta, perché la vide trasformarsi davanti ai suoi occhi in una hostess.
 
Festa in maschera
La notte precedente aveva analizzato la scena a cui aveva assistito possibile che quella ragazzina pestifera fosse dotata di qualche potere particolare, magari poteva addirittura fare parte delle guerriere sailoor, magari poteva essere proprio lei, la bella, sailoor moon di cui ormai ne era follemente innamorato. Ma come poteva pensarlo Usagi era..era cosi Usagi, allegra solare a di certo non coraggiosa e forte come sailoor moon.
Si alzò presto, acquistò uno splendido abito da sera, sbrigò le faccende scolastiche, cenò prima e si diresse all’evento più importante della città, la presentazione del tesoro di una principessa. Poteva essere l’occasione giusta, trovare la tanto agognata pietra e addirittura trovare la sua principessa.
Si aprirono le danze e da lontano scorse una figura lontana, gli si seccò la gola, nel vedere una bella ragazza in abito bianco. Doveva chiederle di ballare e cosi fece, travestendosi però in tuxedo kamen. Iniziò a ballare con lei ed i sentimenti che provava per Sailoor moon iniziarono a vacillare, poiché quella ragazza l’aveva proiettato in un altro mondo. Quella ragazza gli ricordava la principessa dei suoi sogni. Una sensazione di calore lo avvolse, la pace dei sensi allo stato puro, ma anche una certa attrazione iniziava a divorarlo, tanto da stringerla a se. Ma poi qualcosa interruppe quella magia, e l’arrivo di un nuovo mostrò lo richiamò al dovere. Terminata la battaglia, la ritrovò, dopo aver scoperto chi fosse ovvero la sua saillor moon e questa volte fece di più che ballare, la baciò. Un tenero caldo e travolgente bacio, lo riportò in un mondo lontano ma tanto vicino. Quelle labbra, era la prima volta che le baciava ma aveva la sensazione di conoscerle da sempre, di averle già baciate, di averle già accarezzate. E proprio quando un ricordo sfocato di un immagine stava per definirsi, una gatta parlò e lo minacciò di stare lontano da lei, lui di rimando rispose che la prossima volta avrebbero dovuto considerarsi come nemici. Cosi si allontanò. Ma qualcosa gli era rimasto nel taschino, il fazzoletto di quella ragazza, con enorme stupore lesse il nome della sua proprietaria: Usagi Tzuchino.
Ora non cerano più dubbi, Usagi, Sailoor Moon erano la stessa persona. Avrebbe voluto che le cose fossero diverse perché alla prossima battaglia avrebbe dovuto considerarla come una nemica. Lui però l’amava profondamente e non riusci più a trovare un senso a quanto gli stava accadendo e se invece avrebbero collaborato, le avrebbe svelato la sua identità, magari le cose sarebbero andate diversamente, Con questa speranza si addormentò felice, di non essere più solo.
 
I misteri si svelano
Era caduto in una trappola, la colpa era stata solo sua, aveva lanciato un messaggio per cercare il cristallo e i nemici lo avevano sfruttato a loro vantaggio per rubare l’energia a chi visualizzava quel messaggio televisivo. Si senti inquieto, pallido corse in un punto non definito, ma vi si sentiva attratto senza una ragione evidente, fino a quando trovò Usagi a terra, la soccorse, si trasformò in Tuxedo Kamen e le chiese di trasformarsi per guarire tutti. Con enorme stupore della ragazza, per essere stata smascherata si trasformò e riportò in vita la popolazione. Lui venne abbagliato da quella forza, da quel coraggio, poi cadde sfinita al suolo e perse conoscenza, decise allora di portarla nel suo appartamento per prestarle le prime cure. L’adagiò sul letto, era cosi minuta, fragile, bella da mozzare il fiato, cosi indifesa, in quel momenti lo capi l’avrebbe difesa a costo della sua stessa vita, le avrebbe donato il suo cuore e se lei glielo avrebbe permesso l’avrebbe amata più di qualsiasi cosa al mondo. Mentre pensava a questo si tolse i panni dell’uomo mascherato, perché appena avrebbe ripreso coscienza lui si sarebbe mostrato per quello che era un semplice ragazzo, che lei conosceva bene, che forse detestava ma avrebbe corso il rischio perché lui l’amava. Dall’altra stanza senti dei passi dirigersi verso di lui, era arrivato il momento, avrebbe calato il sipario, e si sarebbe presentato a lei come Mamaru Chiba. Il cuore gli battava all’impazzata, cosa avrebbe pensato lei nel vederlo non lo sapeva, quell’attesa lo stava distruggendo avrebbe solo voluto che il tempo si velocizzasse e poi …poi la vide. Lei gli si avvicinò con area sorpresa, imbarazzata, gli mormorò qualcosa dicendo che avrebbe dovuto saperlo che era lui, gli si avvicinò con la mascherina e gli chiese del motivo per cui combatteva e cercava il cristallo. Dopo le spiegazioni avrebbe voluto che il tempo si fermasse per trattenerla da lui, ma poi lei dovette andarsene e lui si senti cosi vuoto, prese il fazzoletto di lei che custodiva gelosamente e lo baciò, sperando che un giorno avrebbero potuto capirsi meglio, avrebbero approfondito quello che provavano l’uno per l’altra, avrebbero svelato i misteri.
Lui ormai era convinto che le cose da quel giorno sarebbero andate in un'altra direzione, le avrebbe confessato il suo amore. Ormai la sua vita non era più cosi vuota ormai c’era lei.
 
  
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