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Autore: merty_chan11    11/03/2014    2 recensioni
Sono arrivate le vacanze estive. Ma queste saranno vacanze un po' particolari. Perché Rika può fare il bello e il cattivo tempo. E sconvolgerà la vita di tutti. Sopratutto quella di un povero innocente. Come farà? Lo scoprirete!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                 La sfortuna non passa mai solo una volta


-Ehy Rika, aspetta!- gridò Touko per attirare la sua attenzione -Dove vai?!-
-EHYYYY!! RAGAZZI! Siete pronti?- Rika correva con una velocità impressionante, ma mentre si avvicinava sempre di più verso quelle due figure si accorse che qualcosa non quadrava…-Ma cosa…?- -Signorina! Le sembra questo il modo di comportarsi?! Suvvia, mostri un certo pudore!- Si, infatti, le persone che erano davanti a Rika (con un’espressione tutt’altro che beniamina), non erano quelle che la ragazza si aspettava di trovare…Erano due vecchiette, all’apparenza simpatiche, ma conosciute da tutti per il loro carattere medievale e per la loro arretratezza mentale. Erano le signore Delacroix. Sorelle gemelle, provenivano dalla Francia. Si chiamavano Charlotte e Mary. Due individui da evitare il più possibile. -Emh…mi scusi, pensavo fosse un mio amico…sa da lontano non si vedeva bene…- disse Rika , cercando di usare un tono adatto all’occasione. Charlotte, però, iniziò ad urlare e ad agitarsi, utilizzando un tono che non ammetteva repliche -Signorina, non è così che dovrebbero comportarsi le giovani pulzelle! Dovrebbe avere un comportamento più femminile, e invece con questo correre e strillare mi pare un maschio mancato!- Le due se ne andarono indignate, lasciando la povera Rika a bocca aperta. Touko passò di fianco alle due signore, che la squadrarono da capo a piedi senza farsi troppi complimenti, lasciando anche lei a bocca aperta. -Ehy Rika- disse Touko -Si può sapere perché mi hai lasciato così? E poi…che ci facevano quelle due con te?- -AHHH! Le vecchie signore Delacroix, le odio! Con quell’insopportabile modo di fare all’antica e i loro stupidi pareri che nessuno chiede espressamente! Proprio loro dovevano capitarmi davanti…accidenti!- Rika era furiosa, sopratutto per l’offesa ricevuta. -Quindi- continuò Touko -Non erano loro?- -No- rispose assente Rika. E mentre si guardava intorno aggiunse -Chissà dove sono finiti…- E intanto guardò il grande orologio posto all’entrata nord della stazione e si accorse che i suoi amici erano già in ritardo di un’ora. “Sono già le undici…chissà dove sono proprio andati a finire…”
 
4 ore prima
 
Ichinose si svegliò di soprassalto. Ma non grazie alla sveglia. Domon era lì, in piedi accanto al letto, con un secchio vuoto in mano, e con un’espressione da deficiente stampata sul viso. -Oh ma guarda, il bello addormentato si è svegliato.- disse Domon, cercando di trattenere a stento una risata. -Ehy ma sei stupido?! Così mi verrà un accidente! Dico, ma sei impazzito?!- disse Ichinose, furioso per essere stato svegliato in un modo così particolare. -Saresti dovuto essere sveglio dalle 6…e ti ho lasciato dormire un’ora in più…ma dato che non ti destavi neanche con il canto della sveglia…beh…il resto della storia lo conosci già.- Ichinose lo fulminò con lo sguardo. -Su, vai a lavarti.- aggiunse Domon -Le ragazze ci aspettano tra tre ore, e se facciamo tardi, non credo che Rika sarà molto contenta.- -Tranquillo, non c’era bisogno di una delle tue idee brillanti. E sopratutto, non c’era bisogno che mi ricordassi dell’appuntamento. Rika può aspettare. E ora sparisci.- aggiunse Ichinose, frustato per quel risveglio. -Ok, ora tolgo il disturbo se è ciò che desidera- Domon fece un inchino e si mise a ridere al punto che non riuscì a schivare il vaso che Ichinose gli aveva lanciato contro. Domon uscì e lui rimase solo in camera. “Primo giorno delle vacanze estive. Una giornata assurda. Non me le scorderò così facilmente.”Ichinose andò a lavarsi, mangiò con tutta calma e si preparò, ma aveva sempre quell’espressione di malcontento disegnata sulla faccia. -Ehy Ichinose! Su con la vita! Sono solo due settimane!- disse Domon con un sorriso enorme stampato in faccia. -Solo due settimane? SOLO DUE SETTIMANE? Hai idea che in questa storia siamo tirati in ballo tutti?! Non oso pensare a cosa abbia architettato Rika!- disse Ichinose furioso. -Beh se siamo chiamato al ballo, andiamo a ballare! E tanto per la cronaca…non ti costa niente rendere Rika felice almeno per un po’- aggiunse l’amico. -Ok va bene…e se le compro dei fiori? Magari dato che arriveremo sicuramente in ritardo, si addolcirà un po’…- -Bella idea Ichinose! Su però andiamo, sono già le 9…-
I due si incamminarono verso il fioraio, ma ad attenderli lì ci fu una brutta sorpresa. -OH NO!- esclamarono. E si, perché davanti al bancone del fioraio, con un’espressione arcigna sul volto, c’erano le due vecchiette Delacroix, che stavano litigando con il pover’uomo, che non sapeva che pesci pigliare. -Ma signora, le ho già detto che i tulipani li ho termin- -NO!- disse Mary -HO DETTO CHE VOGLIO DEI TULIPANI ROSA! E LEI MI DEVE DARE CIO’ CHE IO HO ESPRESSAMENTE CHIESTO!- -Quelle ci faranno fare uno stra-mega ritardo, al punto che un mazzo di fiori non basterà per scusarci…- sussurrò Ichinose a Domon, che aveva un’espressione tragica sul viso. Passò una mezz’ora, scandita dalle urla delle due e dalle povere parole del fioraio, che alla fine le vecchiette se ne andarono, dopo aver comprato delle margherite. -Salve ragazzi…e scusate per la scena.- disse la voce stanca del fioraio -Cosa desiderate?- -Ci dia un mazzo di rose rosse e bianche per favore- rispose Ichinose. Dopo altri cinque minuti, i due ragazzi si misero a correre per cercare di arrivare il prima possibile alla stazione. Ma ci fu un altro piccolo inconveniente…-Non è possibile! Hanno sbarrato la strada principale! E ora?!- Ichinose era disperato. Davanti a loro si ergevano delle barriere che indicavano dei lavori in corso. -Prendiamo l’altra strada svelto!- propose Domon, e i due iniziarono a fare un giro contro il tempo per arrivare il prima possibile alla stazione. Ma tutto ciò costava molto tempo, e dopo aver perso in tutto un’altra ora, arrivarono alla stazione. Il problema era trovare le ragazze. -Ehy Domon, dove ci dovevamo incontrare?- -Emh…non ricordo…- rispose quest'ultimo. -COSA?! OH NO!- Iniziarono a correre per tutta la stazione, ma delle due ragazze non c’era traccia. Mancavano poche zone da esplorare, ma c’era un altro piccolo problema. Erano le undici. Un’ora di ritardo. 
 
 
 
                                                                                                                                          “Rika ci ammazza”.



Salve a tutti! Sono tornata con il secondo capitolo^-^ 
Che ne dite? Dai che la storia è solo all'inizio!
Ci rivediamo con il terzo capitolo! 
Alla prossima :D
  
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