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Autore: MrsEmMalik    11/03/2014    1 recensioni
Stavano insieme ormai da più di un anno e Giulia non riusciva ancora a credere che tutto quello stesse succedendo proprio a lei. Conoscere Ashton era stato uno scherzo del destino, come amava chiamarlo lui, un bellissimo scherzo del destino.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I' ve got your name tattoed in an arrow heart
dedicata a Giulia

Giulia aveva lo sguargo perso fuori dalla finestra mentre stava con la testa appoggiata alla mano sinistra che tamburellava le dita sulle labbra come era solita fare quando era pensierosa. Nell'altra mano una matita, che lasciava girare tra i polpastrelli, e davanti a sè un foglio bianco che non aspettava altro che essere riempito da qul disegno che Giulia a veva in testa ormai da giorni, ma che adesso non riusciva a capire da dove cominciare. Abbassò gli occhi verso il telefono con lo schermo fermo su quella foto che li ritraeva iniseme, non doveva fare altro che ricopiare tutto e basta, i loro sorrisi, i suoi occhi stretti dal troppo ridere, i riccioli chiari di lui e l'abbraccio dolce che li univa, ma era come bloccata. Non era la prima volta che lui era il soggetto dei suoi disegni, anzi, quasi si vergognava a sfogliare le pagine del suo album per quante volte il suo volto figurasse lì dentro, ma stavolta era diverso. Stavolta entrambi erano i soggetti del disegno, insieme.
Stavano insieme ormai da più di un anno e Giulia non riusciva ancora a credere che tutto quello stesse succedendo proprio a lei. Conoscere Ashton era stato uno scherzo del destino, come amava definirlo lui, un bellissimo scherzo del destino.

Era l'estate del suo secondo anno di università ed aveva deciso di trascorrerla per intero nella sua amata Londra, solo lei e la caotica città dagli autobus rossi. Si era trovata un lavoretto da cameriera in un locale chiamato Koko per mantenersi lì tutta l'estate e il destino volle che una sera un paio di occhi color oro e dei riccioli biondi incastrati in una bandana le sbattessero contro durante il suo turno.
-Ehi tutto a posto?- le chiese lui, chinandosi per terra dove Giulia era caduta rovinosamente, portando con sè il vassoio con tutte le ordinazioni del tavolo 13 ormai sparse sul pavimento sudicio del locale.
-Sì, grazie, sono un disastro, davvero- si sbrigò a dire lei, volendo sotterrarsi per la vegogna.
-No, ma cosa dici è colpa mia, stavo trasportando le casse e non ti ho proprio vista, scusami. Lascia che ti aiuti-
Giulia abbozzò un sorriso e finalmente guardò per bene il ragazzo che le stava davanti, le guance si arrossarono velocemente e sentì un grande dolore allo stomaco non appena notò le piccole fossette che si formarono nelle sue guarce quando si illuminò in uno splendido sorriso.
-Io sono Ashton- disse poi lui porgendole la mano.
-Giulia- rispose stringendola.
Uno scherzo del destino. Un australiano trapiantato a Londra da un paio di anni che aveva messo su una piccola band con i suoi migliori amici con i quali suonava nei locali di periferia ormai da quasi un anno. E Giulia dovette ammettere che erano proprio bravi. Non le sembrò vero quando il giorno dopo, durante il suo turno se lo ritrovò di nuovo davanti, al bancone del bar.
-Quando stacchi?- le chiese senza neanche salutarla, con un sorriso divertito.
-Ti interessa perchè....?- rispose lei, facendo la sostenuta.
-Ti porto a fare un giro-
Giulia ricorderà sempre quella serata come una delle più belle della sua vita. Quella sera di innamorò di Ashton Irwin perdutamente, si innamorò del suo sorriso, dei suoi occhi che brillavano nelle luci della notte, della sua parlantina, del modo in cui le spiegava ogni angolo nascosto della città magica che li aveva fatti incontrare, del suono della sua risata. Giulia rise come non faceva da tanto, troppo tempo, si sentì finalmente a casa nell'aria frizzante dela capitale britannica, mentre camminava tra le sue stradine con quell'affascinante sconosciuto, finalmente respirava.
Una boccata d'aria fresca, così amava chiamare quell'incontro. L'estate passò fin troppo velocemente e l'idea di dover tornare in Italia la faceva soffocare ancora e ancora. Ma tornò, tornò alla vecchia vita, tornò all'università, tornò a passare i pomeriggi tra un libro e una coccola al suo cane Milo e tutto quello che era successo quell'estate sembrava così lontano ormai. Ashton era lontano. Non si erano ptomessi nulla alla sua partenza, nessun "sentiamoci", nessun "mi mancherai", nessun "addio", ma solo un lunghissimo abbraccio di quelli da cui non vorresti staccarti mai. Giulia respirò il suo profumo come per non volerlo dimenticare maie quando lui si staccò da lei, sentì qualcosa dentro di sè rompersi.
-Ci vediamo presto Giulis- aveva detto poi Ashton sorridendo -Ti voglio bene-
Non si erano promessi niente, ma in quelle parole c'era già la promessa più grande del mondo.
E quella promessa venne a bussarle alla porta un tre Maggio stranamente ventoso.
Milo grattava lo stipite della porta di casa e ringhiava da un paio di minuti mentre Giulia cercava di concentrarsi nel libro che aveva davanti. Odiava farlo, ma avrebbe dovuto studiare anche quel pomeriggio, benchè fosse il suo compleanno, gli esami erano alle porte e tirava avanti con la consolazione di una serata con le amiche che la aspettava qualche ora dopo.
-Milo!- gridava invano cercando di farlo smettere. Sbuffò rumorosamente, alzandosi dal divano.
-Si può sapere cosa hai?- Milo non smetteva di grattare la porta senza asoltarla.
-Cosa c'è? Cosa ha questa porta che non va?- Giulia quasi gridava, finchè spazintita spalancò la porta come a dimostrare che non c'era nulla per cui fare tanto baccano. E invece aveva decisamente torto.
Si ritrovò un mucchio di palloncini svolazzanti di mille colori e un Ashton con lo sguardo imbarazzato, intento a gonfiarne uno arancione. Lo lasciò immediatamente andare e quello si sgonfiò rumorosamente, fino a cadere a terra in mezzo agli altri. Ashton cercò di ricomporsi e, dipingendosi sul volto il suo sorriso migliore, gridò:
-BUON COMPLEANNO!-
Giulia era rimasta immobile davanti alla scena con lo stipite della porta ancora in mano, cercando di metabolizzare  quello che era appena successo. Non si era nemmeno accorta che Milo aveva cominciato ad abbaiare e non dava segno di smettere. Ashton era ancora in piedi a lei aspettando una reazione.
-Non sai quanto ho dovuto aspettare prima che qualcuno asprisse il cancello e mi facesse entrare- Silenzio.
-Ah, e poi chi ha avuto la grande idea dell'ottavo piano?- Silenzio.
Ashton cominciò a dondolare sui talloni, poi si passò una mano tra i capelli imbarazzanto.
-Mi sei mancata Giulis-
Quelle parole bastarono per svegliare Giulia da quallo stato di shock che si era impossessato di lei. Lasciò lo stipite della porta e si fiondò su Ashton, travolgendolo in un abbraccio strettissimo, facendo alzare in aria un piano di palloncini.
Ashton rispose all'abbraccio curvandosi su di lei, accarezzandole la schiena.
-Scusa se ci ho messo tanto- le sussurrò poi in un orecchio dopo un tempo che parve infinito. Giulia non aveva intenzione di lasciarlo, stava assaporando di nuovo il suo profumo che non aveva mai smesso di ricordare.
-Adesso sei qui e questo è quello che conta-
Giulia si trasferì a Londra l'estate stessa, aveva deciso che andrebbe continuato gli studi lì nel suo angolo di Paradiso, era stata accettata alla London University ed era felicissima. Viveva il suo sogno

Il foglio bianco era lì di fronte a lei senza nessuna immagine o segno o abbozzo disegnato. Era bloccata. Ashton era andato in Australia per un paio di giorni per il compleanno de fratellino Harry e sarebbe dovuto tornare quel giorno, ma aveva chiamato dicendole che il volo era stato concellato e non sarebbe arrivato prima del giorno seguente. Giulia ci era rimasta davvero male, era S.Valentino e lo svrebbe passato da sola. Sapeva che non era una così grande cosa, ma per una inguaribile romantica come lei era importante. Per questo aveva deciso di fare quel ritratto di loro due insieme, sarebbe stato il suo regalo, forse era un po' smielato, ma non importava. Ashton aveva sempre desiderato vedere i suoi disegni che erano off limits per lui e quella sarebbe stata la giusta occasione. Se fsse riuscita a disegnare qualcosa.
Il telefono prese a squillare e Giulia sorrise  leggendo il suo nome.
-Ehi tu- rispose.
-Ehi tu, come stai?-
-Tutto bene. Manchi. Non dovresti essere in aereo?- chiese lei lasciandosi andare sulla sedia.
-Sisi, stiamo imbarcando- si affrettò a rispondere.
-Davvero? Perchè io non sento nessun rumore?- chiese sospettosa.
-Che rumore dovresti sentire? Cazzo!- Giulia sentì il rumore di uno scoppio della cornetta che la fece sobbalzare.
-Ashton, che stai facendo?- si alzò dalla sedia e si avvicinò all'ingresso ormai quasi sicura di quello che stava accadendo.
-Io? Niente assolutamente niente. Stiamo imbarcando ti ho detto- continuava a parlare lui mentre Giulia non ascoltava più. Si piazzò davanti la porta e la spalancò trovandosi di fronte il suo fidanzato circondato da palloncini a forma di cuore con il cellulare fermo tra la guancia e la spalla, un mazzo di rose sul braccio e le mani intente a chiudere uno dei palloncini. Si bloccò all'improvviso facendolo svolazzare per tutto l'atrio.
-Quando imparerai a fare delle sorprese senza farti sgamare?- lo prese in giro lei, chiudendo la telefonata.
-Buon S.Valentino amore mio- disse lui di tutta risposta.


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HOLA HOLA A TUTTI
dopo non so neanche quanto tempo sono tornata con una shot :)
questa ha una storia tutta sua, è stata pensata per SanValentino come si può vedere dal finale e soprattutto è stata scritta esclusivamente per la mia migliore amica Giulia
lei è la protagonista in tutto e per tutto e gliel'avevo promessa quindi eccola qua
(Giuli tivibi <3 )
ovviamente non mi convince poi così tanto come avrei voluto ma a Giulia è piaciuta quindi WHO CARES 
la novità strafighissima di questa nuova storia è il banner strabellissimo stupendissimo e fantasticissimo che mi ha fatto
walls quindi amatela perchè sì
scusate questo agolo autrice così tremendo, ma sono davanti la tv e non ho molta testa ora come ora perdono!
spero di aggiornare presto con qualcosa di magari un po' meglio
byeeeeeeeeeeeeeee
*much love

Em
  
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