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Autore: Phobos_Quake 3    12/03/2014    1 recensioni
1735. La battaglia con Hades è vinta grazie ad un aiuto inaspettato: l'intervento dei Crystal Saints, una casta minore di guerrieri di Atena. Qualche mese più tardi, però, un nuovo nemico si risveglia e i Crystal Saints sono richiamati per difendere Atena che è sprovvista di guerrieri, tutti morti, esclusi Doko della Bilancia e Sion Dell'Ariete, durante l'ultima battaglia. Prequel della fanfiction "La Dea Della Neve E I Crystal Saints".
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Crystal Saint, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3:

La Piramide Di Ghiaccio





Atena posò una mano sul viso di Marek.
-La sua anima è stata annientata! Non potrà reincarnarsi mai più!- disse con un velo di rabbia e tristezza.
-Cosa? Com'è possibile? Gli Arctica sono in grado di fare questo?- chiesero in coro.
-No, non sono stati quei due. È stata Chione!-
-A... Assurdo!-
I Crystal Saints piansero i due compagni caduti. A causa di una bufera di neve, dovettero aspettare due giorni prima di seppellirli al cimitero dei saints. Sergey e Roine rinchiusero i loro corpi in bare di ghiaccio dopodiché, quando la bufera cessò, li seppellirono.
-Addio amici!- disse Roine.
A causa della maschera non si poteva vedere che stava piangendo. Poco più tardi, Atena arrivò con addosso il suo cloth personale. I Crystal Saints rimasero meravigliati nel vederla.
-Possiamo partire, ragazzi!-
Sion comparve dal nulla e salutò i guerrieri.
-Vi affido Atena. Difendetela con tutta la vostra vita, mi raccomando!-
I saints annuirono in sincrono e spiccarono il volo. Arrivati in Siberia, atterrarono davanti alla piramide di ghiaccio di cui aveva parlato Christian. Si avvicinarono alla porta d'ingresso che si aprì. Si ritrovarono in una piccola stanza dalle pareti di ghiaccio, ma completamente spoglia, senza neanche un mobile o qualche oggetto d'ornamento.
-E adesso?- chiesero i saints.
Atena non disse nulla e si avvicinò alla parete alla sua destra, toccò un mattone, si sentì uno strano rumore e la parete sinistra si aprì rivelando una lunga scala di ghiaccio che scendeva.
-Signori, si scende!- disse.
I Crystal Saints si misero davanti a lei e cominciarono a scendere in fila indiana. Superato un lungo corridoio arrivarono in un'altra stanza uguale a quella che si erano lasciati alle spalle. L'unica differenza, era che davanti a loro c'era un grosso portone di colore azzurro ghiaccio. Questi si aprì e comparve un Arctica.
-Benvenuti, vi stavamo aspettando!- disse.
-Grazie, molto gentile. Ora dovremmo entrare lì, giusto?- chiese Atena.
-In un certo senso sì, ma come nel suo Santuario bisogna attraversare le dodici case per arrivare a lei, anche qui è la stessa cosa. Dovrete sconfiggermi per andare avanti!-
Roine iniziò a ridere.
-Cos'hai da ridere? Non mi sembra di aver detto qualcosa di comico!-
-No, scusa, ma il fatto è che era troppo prevedibile!-
-Bene, basta chiacchiere! Preparatevi a...-
La maschera di Roine s'illuminò intensamente e il guerriero dovette coprirsi gli occhi.
-Andiamo, presto!-
-Voi andate. Io resto qui ad occuparmi di lui!- disse Goran.
-Sei sicuro?- gli chiesero i suoi compagni.
-Non preoccupatevi per me!-
-Non credevo che voi saints di Atena foste così stupidi. Avresti potuto seguirli!- disse dopo aver riacquistato la vista.
-Andarmene senza combattere? Che razza di Crystal Saint sarei, scusa?-
-Ti pentirai di avermi sfidato. Io sono Bjørn di Gulon!-
-Io mi chiamo Goran! Fatti sotto!-
Bjørn aveva una corazza, il cui aspetto ricordava una pelliccia, che gli copriva tutto il corpo. Dalle nocche della mano fuoriuscivano quattro lunghi artigli affilati come rasoi. L'elmo, che chiaramente richiamava la forma della testa del ghiottone, detto anche gulo gulo o volverina, era a casco e copriva interamente la nuca, il cranio, la fronte, le tempie e la parte posteriore del collo, arrivando fino ai bordi della mascella ma lasciando scoperti il viso e la gola.
-Assaggia i miei artigli! Savage Claws!- disse Bjørn mentre bruciava il suo cosmo e la figura di un feroce ghiottone bianco comparve alle sue spalle.
L'effetto del colpo era esattamente come quello di Sofia di Arctic Fox: lanciava lunghi e affilati fasci di luce bianca. Goran lo evitò facilmente, si avvicinò al suo avversario e gli diede un montante che lo lanciò in aria. Nonostante questo, però, Bjørn riatterrò tranquillamente.
-Come hai fatto a evitare il mio attacco?-
-Il tuo colpo somigliava molto a quello dello specter di Harpy al servizio di Hades!-
-Ah, quindi si è trattata di semplice fortuna!-
-In un certo senso...-
-Ora vediamo come te la cavi con questo!-
Bjørn bruciò di nuovo il suo cosmo.
-Gulon's Bite!-
Da entrambi i pugni lanciò una sfera bianca che assunse la forma della testa dell'animale e colpì la gamba del Crystal Saint in pieno. Nonostante il cloth, le zanne lo perforarono con facilità raggiungendo la carne e facendo urlare il guerriero di Atena per il dolore.
-Fa male?-
Goran non rispose e bruciò il suo cosmo. Sulla sua mano comparve una sfera di energia di colore azzurro ghiaccio.
-È il mio turno ora! Frozen Sphere!-
La sfera fu lanciata, ma Bjørn la parò con una sola mano.
-Credi di potermi battere così? Anch'io so usare le energie fredde! O te lo sei dimenticato?-
Goran strinse i denti senza essere visto a causa della placca metallica che gli copriva la bocca.
-Beh, visto che si è ormai capito come andrà a finire questo scontro, direi di chiuderla qui, che ne dici?-
-Dico che non è ancora finita!-
A fatica, si mise in posa di attacco.
-Mi fai pena!-
-E tu compassione!-
Goran tentò di colpirlo con un calcio, ma il guerriero di Chione lo evitò per poi affondargli gli artigli nella gamba già ferita dal Gulon's Bite. Dopodiché, lo colpì con un calcio rotante che lo scaraventò a terra.
-Maledetto!- disse rialzandosi.
Bruciò il suo cosmo e lanciò di nuovo la sua Frozen Sphere, ma fu parata di nuovo. -È inutile insistere! Smetti di opporre resistenza e fatti ammazzare!-
-Puoi anche scordartelo!-
-Peggio per te!-
Goran riuscì a colpirlo con un pugno che lo fece un po' barcollare, ma al tempo stesso infuriare. Alle sue spalle ricomparve la figura del ghiottone e gridò:
-Cruel Shot!-
Il colpo non era di ghiaccio, quindi il povero Goran non poté pararlo, ma solo prenderlo in pieno. Il suo cloth andò completamente in pezzi. Privo di elmo, si poté vedere che aveva i capelli corti e bordeaux.
-Siamo già a tre Crystal Saints sconfitti. Siete proprio inetti!- disse ridendo.
-Bada a come parli!- disse Goran.
-Cosa? Sei ancora vivo? Ma come è possibile?-
Goran si rialzò, ma era evidente che il colpo subito aveva avuto il suo effetto perché barcollava.
-Riesci a stare in piedi a malapena. Tu non sei sano di mente! Sei un folle!-
-Sì, un folle che combatte per Atena e la giustizia!-
-Chiudi il becco una buona volta. Cruel Shot!-
Goran evitò il colpo saltando e atterrando alle spalle del suo nemico che, però, non si fece cogliere di sorpresa, si girò di scatto e affondò i suoi artigli nel petto raggiungendo il cuore.
-Stavolta sei morto davvero!-
Incredibilmente, però, Goran riuscì a bruciare il suo cosmo, sulla mano comparve la Frozen Sphere e riuscì a lanciarla contro Bjørn. Il pettorale andò a pezzi, ma nonostante questo, il guerriero artico era ancora in piedi, mentre il suo avversario cadde a terra morto.
-Il riflesso condizionato di un uomo già morto... che pena!-
All'improvviso, gli organi interni si ghiacciarono all'istante e Bjørn cadde in terra anche lui supino senza neanche la possibilità di capire cos'era successo. Avvertendo la scomparsa del cosmo di Goran, Chione annientò anche la sua anima. Anche Atena, però, avvertendo la scomparsa dei due cosmi, sussurrò qualcosa e l'anima di Bjørn scomparve per sempre.
-Pan per focaccia cara Chione!- disse ad alta voce.
I Crystal Saints la guardarono perplessi e lei disse:
-Non è solo Chione a saper usare l'incantesimo di distruggere le anime. Anch'io l'ho fatto con quella del suo Arctica. Pan per focaccia, appunto!-
Roine, ovvero Maschera Di Ghiaccio, sorrise soddisfatto. Durante lo scontro tra Goran e Bjørn, i nostri eroi erano giunti in un'altra stanza identica a quella che si erano lasciati alle spalle e vi trovarono un altro Arctica ad attenderli.
-Come abbiamo fatto prima, voi andate avanti e lasciatelo a me!- disse Arjen.
-D'accordo, buona fortuna!- dissero Atena e Roine.
Il guerriero di Chione rise divertito, mentre gli altri superarono il portone proseguendo la loro corsa.
   
 
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