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Autore: Nat_Matryoshka    29/06/2008    7 recensioni
27 - Donuts
"Di lei non sapeva praticamente nulla, se non quello che le aveva detto la stessa Orihime poco tempo prima, quando avevano condiviso quella sorta di colazione assieme. Eppure, nonostante vivesse da sola e dovesse cavarsela contando sempre su sè stessa da quando era ancora una bambina, conservava una positività davvero incredibile, impensabile... detestava doverlo ammettere, ma la sua compagnia in qualche modo riusciva ad infonderle un po' -ma solo un po'- di quella leggerezza d'animo che le faceva apprezzare come un tesoro quelle ciambelle e la brezza che le muoveva i capelli."
[Riruka/Orihime]
[Raccolta di shot a tema estivo su vari pairing]
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hana no tanjobi

[Romantico, AU]

 

 

29 settembre.

 

L’autunno bussava alle porte, ma l’estate ancora non voleva lasciargli il passo: l’aria tiepida muoveva con delicatezza le fronde degli alberi, scherzando con le foglie che ancora restavano a decorarli. Le vacanze erano finite, ma un po’ di quella euforia tutta estiva rimaneva ancora nell’aria, portando un’immancabile dose di nostalgia con sé.

 

E oggi è il mio compleanno.

 

Rangiku Matsumoto aveva tutti i motivi per sentirsi malinconica: ogni compleanno lasciava una scia di amarezza nel suo cuore. Compleanno significava Gin, e il pensiero del suo amico-amore d’infanzia era ancora una spina dolorosa, nonostante facesse di tutto per nasconderlo.

Quanto tempo era passato da quando se n’era andato?

 

Tanto. Mi hai lasciata, il più delle volte senza dire nulla… come pensi che mi senta, ora?

 

Distesa sul divano del suo appartamento, le persiane socchiuse per riposare in penombra, la ragazza si portò una mano al viso: infilato al medio, portava ancora l’anello che le aveva regalato lui anni prima. Piccolo, di smalto celeste con dei fiorellini disegnati sopra… col tempo si era decisamente consumato e scolorito, ma il significato che aveva per lei era rimasto lo stesso.

 

“Questo è per te.”

Rangiku lo guarda negli occhi, perdendosi in quel colore così dolce: li ha aperti solo per lei, regalandole uno sguardo affettuoso che ha visto di rado. Tra le sue mani sottili, un sacchettino di velluto rosso cupo, che la ragazzina prende con gesto emozionato.

Un anello… leggero, ma grazioso. Un rossore ingenuo si dipinge sulle guance di Rangiku.

“Grazie, è.. splendido…”

In un attimo, abbraccia forte Gin, posandogli un bacio tenero sulla guancia: lui la stringe, affondando il nasino tra i capelli biondi, un po’ stupito da quel gesto così spontaneo.. e, come l’amica, arrossisce.

“Buon compleanno, Ran-chan”

 

Ricordi..

ormai era più di un anno che Gin non si faceva sentire. Ogni tanto il telefono squillava, e la voce suadente dell’uomo che un tempo aveva amato tornava a riempire la sua mente di pensieri e speranze… ma duravano poco. Aspettava altre sue chiamate, illudendosi fino all’ultimo prima di rispondere agli squilli, ma era tutto inutile: così passava le giornate a darsi della scema, della bambina, ripromettendosi di non cadere più in quel circolo vizioso.

 

Che però si ripeteva ad ogni nuova chiamata.

 

Quel giorno sarebbe passato come tutti gli altri, rifletté stanca. Renji e Ikkaku l’avevano invitata a cena, e probabilmente sarebbero venuti anche Rukia, Ichigo, Ishida, Orihime, Chad e Yumichika. Insomma, una normalissima cena per festeggiare gli anni.. anche se il pensiero non le procurava la minima gioia.

Si fermò per un attimo a riflettere su come sarebbe stata la giornata se Gin fosse stato con lei: intanto, non avrebbe provato quella sensazione di insopportabile vuoto. Lui sarebbe venuto a prenderla poco dopo e magari l’avrebbe portata fuori a cena, tenendola per mano e riscaldandola con la sua presenza, come un caminetto acceso d’inverno…

 

E invece non sarebbe successo nulla di tutto quello, cercò di dire a sé stessa, scuotendosi.

Anzi, sognare faceva ancora più male.

 

Si rialzò, buttando indietro il manto di capelli color miele e sbadigliando annoiata. Mancavano pochi minuti alle otto, e le toccava prepararsi se non voleva far attendere gli amici.

Mentre era intenta a scegliere che tipo di abito indossare -era indecisa tra una gonna jeans e un vestito rosso- il campanello trillò, facendola sobbalzare.

Già loro? si chiese, un po’ stupita. Accidenti, sono stati puntuali…

Si infilò il vestito in fretta e furia e, scalza, alzò la cornetta del videocitofono, attivandolo: lo schermo le presentò uno scorcio del suo quartiere, occupato da passanti indaffarati, commercianti davanti ai loro negozi… e una vecchia auto che avrebbe potuto riconoscere tra mille.

 

Gin?

 

Non c’erano dubbi: la macchina rosso cupo posteggiata di fianco all’albero era sua, la conosceva bene. Era stato lui, quindi, a suonare?

Frastornata, si infilò le scarpe e scese, arrivando fin sul pianerottolo del portone, varcandone la soglia per controllare meglio. Giunta sul viale, si guardò intorno alla ricerca di un segno della sua presenza.

C’era da aspettarselo: non c’era nessuno.

 

E dire che, per un attimo, ci aveva creduto…

 

Si sentì ancora più stupida, lì in mezzo alla strada a cercare chissà cosa con aria spaesata. Sperando fortemente che la porta di casa non si fosse chiusa, salì i tre piani di scale che la separavano dal suo appartamento in fretta, senza accorgersi del lieve rumore di passi che la seguiva.

Grazie al cielo era ancora aperta…

 

La mano era già sulla maniglia, quando due mani dalle dita lisce coprirono i suoi occhi.

Sulle prime si spaventò, sentendo il cuore che aumentava rapidamente i battiti e una punta di paura salirle su per la gola… ma quando colui che le aveva tolto momentaneamente la luce parlò, ogni ansia o esitazione scomparvero.

 

“Non mi riconosci più, Ran-chan?”

 

Non aveva immaginato tutto: c’era davvero Gin Ichimaru di fronte a lei, col suo solito sorriso enigmatico, i capelli argentei e la voce carezzevole che lo caratterizzavano… che la facevano cadere tra le sue braccia, come sempre.

 

Avrebbe dovuto urlargli contro la solitudine provata, la tristezza di quelle giornate senza di lui, tutta la sua rabbia… ma, alla vista dell’uomo che aveva per tanti giorni desiderato di avere accanto, non riuscì a fare altro che buttargli le braccia al collo, stringendolo come se non volesse farlo andare mai più via.

Lui ricambiò, sentendola vicina come quando erano bambini.

 

“Mi sei mancato, stupido”.

“Anche tu…”

 

Quasi non si resero conto di essere rientrati in casa. Il silenzio, scandito leggermente dal ticchettio dell’orologio e dal ronzare della radio accesa, li avvolgeva come una nube delicata.

Lui le prese il viso tra le mani, premendo le labbra tiepide contro quelle bagnate della ragazza: quel bacio fu così inaspettato da stordirla, succube dei suoi gesti dolci ma decisi, e da portarla alle lacrime, che scorrevano leggere dai suoi occhi.

Come se volesse omaggiare quel momento, la radio diede il suo contributo con una canzone di sottofondo.

 

Pioggia io sarò

per toglierti la sete,

e sole salirò

per asciugarti bene.

Vento arriverò

per poterti accarezzare…

Ma se vuoi, se tu vuoi

tra fango e neve (fango e neve) impazzirò…

 

 

Staccò appena le labbra da quelle di Rangiku per guardarla negli occhi, affondandoli in quelli celesti di lei. La sua mano sinistra salì ai suoi capelli dorati, scostandoli dall’orecchio e provocando un piccolo brivido nella ragazza: il sussurro che seguì fu la stessa frase pronunciata anni prima, nella stessa, identica occasione…

 

“Buon compleanno, Ran-chan”.

 

 

 

 

****

Ecco la RanxGin che mi frullava in testa da giorni.

Sono decisamente avara di originalità: più o meno lo schema è lo stesso di un’altra RanxGin che ho scritto in precedenza XD però mi piace moltissimo “indagare sulla sua personalità”, specialmente perché credo che tra i due ci sia un sentimento molto forte (basta vedere lo sguardo che lui le lancia nel volume 20..), ostacolato dagli eventi. Come al solito, spero vi sia piaciuto!

La canzone che ho citato è dei Negrita, si intitola “Magnolia”. È davvero bella secondo me, specialmente il ritornello *__* il titolo, invece, significa letteralmente “Compleanno del fiore”.. una sorta di doppio significato col nome di Rangiku (Ran vuol dire orchidea) e i fiori dell’anello. Diciamo che ho racimolato il poco giapponese che so XD

Visto che tra poco esaurirò le coppie, preparate i bigliettini: si comincerà con i pairing e i gruppi improbabili! Quindi, scatenate pure la fantasia XD

Grazie mille a Pikki Sakura Chan per i preferiti!

 

Detto questo, un grandissimo grazie a tutti, lettori e recensori.. spero di non deludervi mai! >___<

Kisses, Ino :*

 

 

Eragon1001: sono felice che ti sia piaciuta! Si, se non sbaglio è lo spot dell’Estatè :D tranquilla, anche io ho sempre voglia di gelati e granite.. è l’estate XD per la IchiRuki devo attrezzarmi.. ma la coppia mi piace così tanto che forse ho già qualche idea! Un bacione :*

LalyBlackAngel: mi fa piacere! XD oddio, ad un altro tipo di pazzia non avevo pensato.. lol, sarebbe stato troppo matto XD (già, Kon è il suo erede diretto u.u) grazie! Baci :*

Kenjina: sono contenta ti sia piaciuta! Il finale mi è piaciuto troppo da scrivere, volevo che desse l’idea di averli davanti XD grazie! Un bacione :*

Selenia: il caldo fa fare di tutto, a volte XD grazie! Spero che anche le altre ti piacciano ^^ kisses! :*

   
 
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