Hana no
tanjobi
[Romantico,
AU]
29
settembre.
L’autunno
bussava alle porte, ma
l’estate ancora non voleva lasciargli il passo:
l’aria tiepida muoveva con
delicatezza le fronde degli alberi, scherzando con le foglie che ancora
restavano a decorarli. Le vacanze erano finite, ma un po’ di
quella euforia
tutta estiva rimaneva ancora nell’aria, portando
un’immancabile dose di
nostalgia con sé.
E oggi è il mio compleanno.
Rangiku
Matsumoto aveva tutti i
motivi per sentirsi malinconica: ogni compleanno lasciava una scia di
amarezza
nel suo cuore. Compleanno significava Gin, e il pensiero del suo
amico-amore
d’infanzia era ancora una spina dolorosa, nonostante facesse
di tutto per
nasconderlo.
Quanto
tempo era passato da quando
se n’era andato?
Tanto. Mi hai lasciata, il
più delle volte senza dire
nulla… come pensi che mi senta, ora?
Distesa
sul divano del suo
appartamento, le persiane socchiuse per riposare in penombra, la
ragazza si
portò una mano al viso: infilato al medio, portava ancora
l’anello che le aveva
regalato lui anni prima. Piccolo, di smalto celeste con dei fiorellini
disegnati sopra… col tempo si era decisamente consumato e
scolorito, ma il
significato che aveva per lei era rimasto lo stesso.
“Questo è per
te.”
Rangiku lo guarda negli occhi,
perdendosi in quel colore
così dolce: li ha aperti solo per lei, regalandole uno
sguardo affettuoso che
ha visto di rado. Tra le sue mani sottili, un sacchettino di velluto
rosso
cupo, che la ragazzina prende con gesto emozionato.
Un anello… leggero, ma
grazioso. Un rossore ingenuo si
dipinge sulle guance di Rangiku.
“Grazie, è..
splendido…”
In un attimo, abbraccia forte Gin,
posandogli un bacio
tenero sulla guancia: lui la stringe, affondando il nasino tra i
capelli
biondi, un po’ stupito da quel gesto così
spontaneo.. e, come l’amica,
arrossisce.
“Buon compleanno,
Ran-chan”
Ricordi..
ormai
era più di un anno che Gin
non si faceva sentire. Ogni tanto il telefono squillava, e la voce
suadente
dell’uomo che un tempo aveva amato tornava a riempire la sua
mente di pensieri
e speranze… ma duravano poco. Aspettava altre sue chiamate,
illudendosi fino
all’ultimo prima di rispondere agli squilli, ma era tutto
inutile: così passava
le giornate a darsi della scema, della bambina, ripromettendosi di non
cadere
più in quel circolo vizioso.
Che però si ripeteva ad
ogni nuova chiamata.
Quel
giorno sarebbe passato come
tutti gli altri, rifletté stanca. Renji e Ikkaku
l’avevano invitata a cena, e
probabilmente sarebbero venuti anche Rukia, Ichigo, Ishida, Orihime,
Chad e
Yumichika. Insomma, una normalissima cena per festeggiare gli anni..
anche se
il pensiero non le procurava la minima gioia.
Si
fermò per un attimo a
riflettere su come sarebbe stata la giornata se Gin fosse stato con
lei:
intanto, non avrebbe provato quella sensazione di insopportabile vuoto.
Lui
sarebbe venuto a prenderla poco dopo e magari l’avrebbe
portata fuori a cena,
tenendola per mano e riscaldandola con la sua presenza, come un
caminetto
acceso d’inverno…
E
invece non sarebbe successo
nulla di tutto quello, cercò di dire a sé stessa,
scuotendosi.
Anzi,
sognare faceva ancora più
male.
Si
rialzò, buttando indietro il
manto di capelli color miele e sbadigliando annoiata. Mancavano pochi
minuti
alle otto, e le toccava prepararsi se non voleva far attendere gli
amici.
Mentre
era intenta a scegliere che
tipo di abito indossare -era indecisa tra una gonna jeans e un vestito
rosso-
il campanello trillò, facendola sobbalzare.
Già loro? si chiese,
un po’ stupita. Accidenti, sono
stati
puntuali…
Si
infilò il vestito in fretta e
furia e, scalza, alzò la cornetta del videocitofono,
attivandolo: lo schermo le
presentò uno scorcio del suo quartiere, occupato da passanti
indaffarati,
commercianti davanti ai loro negozi… e una vecchia auto che
avrebbe potuto riconoscere
tra mille.
Gin?
Non
c’erano dubbi: la macchina
rosso cupo posteggiata di fianco all’albero era sua, la
conosceva bene. Era
stato lui, quindi, a suonare?
Frastornata,
si infilò le scarpe e
scese, arrivando fin sul pianerottolo del portone, varcandone la soglia
per
controllare meglio. Giunta sul viale, si guardò intorno alla
ricerca di un
segno della sua presenza.
C’era
da aspettarselo: non c’era
nessuno.
E
dire che, per un attimo, ci
aveva creduto…
Si
sentì ancora più stupida, lì in
mezzo alla strada a cercare chissà cosa con aria spaesata.
Sperando fortemente
che la porta di casa non si fosse chiusa, salì i tre piani
di scale che la
separavano dal suo appartamento in fretta, senza accorgersi del lieve
rumore di
passi che la seguiva.
Grazie
al cielo era ancora aperta…
La
mano era già sulla maniglia,
quando due mani dalle dita lisce coprirono i suoi occhi.
Sulle
prime si spaventò, sentendo
il cuore che aumentava rapidamente i battiti e una punta di paura
salirle su
per la gola… ma quando colui che le aveva tolto
momentaneamente la luce parlò,
ogni ansia o esitazione scomparvero.
“Non
mi riconosci più, Ran-chan?”
Non
aveva immaginato tutto: c’era
davvero Gin Ichimaru di fronte a lei, col suo solito sorriso
enigmatico, i
capelli argentei e la voce carezzevole che lo
caratterizzavano… che la facevano
cadere tra le sue braccia, come sempre.
Avrebbe
dovuto urlargli contro la
solitudine provata, la tristezza di quelle giornate senza di lui, tutta
la sua
rabbia… ma, alla vista dell’uomo che aveva per
tanti giorni desiderato di avere
accanto, non riuscì a fare altro che buttargli le braccia al
collo,
stringendolo come se non volesse farlo andare mai più via.
Lui
ricambiò, sentendola vicina
come quando erano bambini.
“Mi
sei mancato, stupido”.
“Anche
tu…”
Quasi
non si resero conto di
essere rientrati in casa. Il silenzio, scandito leggermente dal
ticchettio
dell’orologio e dal ronzare della radio accesa, li avvolgeva
come una nube
delicata.
Lui
le prese il viso tra le mani,
premendo le labbra tiepide contro quelle bagnate della ragazza: quel
bacio fu
così inaspettato da stordirla, succube dei suoi gesti dolci
ma decisi, e da
portarla alle lacrime, che scorrevano leggere dai suoi occhi.
Come
se volesse omaggiare quel
momento, la radio diede il suo contributo con una canzone di sottofondo.
Pioggia io sarò
per toglierti la sete,
e sole salirò
per asciugarti bene.
Vento arriverò
per poterti accarezzare…
Ma se vuoi, se tu vuoi
tra fango e neve (fango e neve)
impazzirò…
Staccò
appena le labbra da quelle
di Rangiku per guardarla negli occhi, affondandoli in quelli celesti di
lei. La
sua mano sinistra salì ai suoi capelli dorati, scostandoli
dall’orecchio e
provocando un piccolo brivido nella ragazza: il sussurro che
seguì fu la stessa
frase pronunciata anni prima, nella stessa, identica
occasione…
“Buon
compleanno, Ran-chan”.
****
Ecco
Sono
decisamente avara di
originalità: più o meno lo schema è lo
stesso di un’altra RanxGin che ho
scritto in precedenza XD però mi piace moltissimo
“indagare sulla sua
personalità”, specialmente perché credo
che tra i due ci sia un sentimento
molto forte (basta vedere lo sguardo che lui le lancia nel volume
20..),
ostacolato dagli eventi. Come al solito, spero vi sia piaciuto!
La
canzone che ho citato è dei
Negrita, si intitola “Magnolia”. È
davvero bella secondo me, specialmente il
ritornello *__* il titolo, invece, significa letteralmente
“Compleanno del
fiore”.. una sorta di doppio significato col nome di Rangiku
(Ran vuol dire
orchidea) e i fiori dell’anello. Diciamo che ho racimolato il
poco giapponese
che so XD
Visto
che tra poco esaurirò le
coppie, preparate i bigliettini: si comincerà con i pairing
e i gruppi
improbabili! Quindi, scatenate pure la fantasia XD
Grazie
mille a Pikki Sakura Chan
per i preferiti!
Detto
questo, un grandissimo
grazie a tutti, lettori e recensori.. spero di non deludervi mai!
>___<
Kisses,
Ino :*
Eragon1001: sono
felice che ti sia piaciuta! Si, se non sbaglio è lo spot
dell’Estatè :D
tranquilla, anche io ho sempre voglia di gelati e granite..
è l’estate XD per
LalyBlackAngel: mi fa
piacere! XD oddio,
ad un altro tipo di pazzia non avevo pensato..
lol, sarebbe stato troppo matto XD (già, Kon è il
suo erede diretto u.u)
grazie! Baci :*
Kenjina: sono contenta
ti sia piaciuta! Il finale mi è piaciuto troppo da scrivere,
volevo che desse
l’idea di averli davanti XD grazie! Un bacione :*
Selenia: il caldo fa
fare di tutto, a volte XD grazie! Spero che anche le altre ti piacciano
^^
kisses! :*