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Autore: Mandatoryduty    12/03/2014    2 recensioni
-Ehi Zayn, guarda che culo!.- disse l'amico riccioluto, riferendosi a Megan che era di spalle.
Il moro iniziò a camminare lentamente verso di lei al centro pista, per poi toccarle il fondo-schiena. Il ragazzo si beccò un ceffone ma, quando vide il volto della sua sorellastra, sgranò gli occhi.
-M-Megan?.-
-Quanto posso odiarti?.- urlò.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«How much I can hate you?»

Megan non accettava l'idea di dover condividere la sua casa con suo fratello, o meglio fratellastro. Invece sua madre sì, non era suo figlio, ma gli voleva bene comunque.
E questo a Megan non andava giù. Non le andava giù che suo padre si inventava tante e ridicole scuse per non tenere Zayn con sé.
Perchè effettivamente chi vorrebbe tenere un ragazzo che fuma, che beve ogni sera e che ha quasi provato a drogarsi.
Ed era per questo che Megan aveva il compito di controllarlo, di accoglierlo come si deve, di farlo star tranquillo, ma faceva esattamente il contrario. Se ne fregava come Zayn se ne strafotteva di lei. -Ognuno se la sbatte da sé, babe.- disse Zayn appena aveva messo piede in casa Stewart. (una volta Malik.)
Zayn aveva cambiato già due scuole e l'unica in cui poteva andare era quella di Megan
A scuola lei lo aveva sempre in mezzo ai piedi, in classe, nei corridoi e in palestra. 
Zayn era considerato il bulletto di turno, quello che picchia un po' tutti e chi gli rompe i coglioni.
Una volta Megan, al posto di sua madre, venne chiamata dal preside per colpa di Zayn. Oh ma per lui non era nulla, solo una scazzottata e una fumata nei corridoi, niente di ché. E quel niente di ché per Megan era odio.
Era così egocentrico, idiota e pretenzioso che avrebbe preferito uccidersi anziché passare una giornata intera con lui.
Ma purtroppo quella era la sua vita. Una vita da schifo per colpa di un idiota.
-Mamma ha detto che devi andare a fare la spesa appena esci da scuola.- gli passò davanti  mentre continuava a camminare per il corridoio.
-Vacci tu, oppure hai paura che ti si spezzi un'unghia?.- ghignò.
-Prima di tutto spegni la sigaretta, non sei ai giardini pubblici. Poi sono appena le nove e mezza, non ho voglia né di urlare e né di litigare.- 
-Ah beh, cazzi tuoi.- ribatté soffiando il fumo in faccia a Megan, per poi andare dai suoi amici.
E' così... idiota.
La ragazza continuò a camminare verso il suo armadietto, lo aprì per poi metterci i libri dentro. Lo chiuse e quando si girò si trovò davanti Karen, la sua migliore amica. SI conoscevano da quando erano delle poppanti, andavano all'asilo insieme e dopo qualche anno di divisione, eccole li ancora a parlare di tutto quanto, a confidarsi i segreti l'un l'altra. 
-Megan dobbiamo andarci, per forza.- 
-Dove?.-  disse prendendo il fogliettino che l'amica aveva tra le mani.
-Alla festa di Niall, stasera.- continuò.
-No. Io non vengo. Te lo scordi.- ribatté.
Megan non era una tipa da feste e sballo, preferiva stare in casa da sola, a guardare un film, e magari a leggere, oppure cercare di farlo. Perchè sapete, sua madre era spesso fuori per lavoro e non c'era mai una volta che anche Zayn se ne andasse via.
Anche per un ora o due. O magari per sempre. Idiota, rompi scatole e anche impertinente, impediva a chiunque di fare quello che si voleva, ed ecco perchè Megan ce l'aveva con lui.
Non era neanche il padrone di casa. Comunque Megan non sarebbe andata alla festa. Un no è un no. E non si discute. Era ferma, sempre determinata. Anche se a volte...
-Io ci verrò solamente se riuscirai a far fare la figura del coglione a quel coso li.- indicò Zayn.
Uno scherzo, una vendetta. Zayn l'aveva sempre messa in ridicolo davanti a tutte le sue amiche e persino davanti al ragazzo che le piaceva, ma adesso era il suo turno. 
-Perchè mai. E' carino.- disse Karen ammiccando un sorriso.
No.
Karen non l'aveva detto sul serio.
No.
Era solo frutto della sua immaginazione.
No.
Già se li vedeva quei due insieme che le davano la morte, e che i loro figli diventavano come il padre.
No.
Non sarebbe successo.
No.
-Senti non fa niente. Ci vengo e basta okay?.- 
Karen la salutò in fretta facendo un urlo di gioia. Entrò poi in classe. Megan iniziò a camminare verso la sua aula quando una voce interruppe i suoi pensieri.
-Vedo che ti diverti stasera, babe.-  sussurrò.
-Si, e finalmente non ti avrò davanti. Sia lodato.- disse afferrando il pomello della porta.
-Peccato che ci vengo anche io con i ragazzi.- ribatté sfiorandole il fondo-schiena.
Megan aprì la porta violentemente dandogliela in faccia a Zayn che si portò subito le mani sul naso. 
-Ops, ti conviene andare in infermeria principessina.- poi entrò in classe.
-Vaffanculo Megan!.- ringhiò e urlò lui. 

Erano in ritardo di un quarto d'ora. Si fermarono prima davanti alla porta di casa del biondino per darsi un'ultima sistemata, poi entrarono. Che schifo. 
Il motivo per cui non voleva andare alle feste. C'erano ragazzi che si davano da fare, ubriachi, strafattoni fumati, qualcuno persino che si drogava. Dio che abominio.
C'erano ragazzi e ragazze stesi a terra, la maggior parte ubriachi a ballare al centro pista, luci dappertutto, birre, alcolici, una puzza di alcool nauseante e musica assordante.
-Karen io non berrò un goccio.- disse quasi urlando.
-Dai che te ne frega, sei ad una festa, sballati.- 
Dopo una lunghissima occhiata al bancone delle bibite prese un bicchiere e ci versò dentro un po' di birra. La sua prima bevuta ad una festa. Sarebbe finita male, lo sentiva.
Dopo aver bevuto tutto il contenuto poggiò sul tavolo il bicchiere vuoto e Karen la prese dal braccio portandola in pista. La musica era assordante, dovevi strillare se volevi dire qualcosa.
La odiava quella festa, come odiava le altre, ed era passata solo...mezz'ora. Fantastico. E quando sarebbero passate ore cos'avrebbe fatto? Oh, sicuramente bestemmiato. 
Li dentro faceva caldo, caldissimo. Non si poteva respirare ed erano tutti schifosamente sudati. Quella era una casa, figuratevi in una discoteca. Megan maledì Karen e quel giorno.
Maledì tutti quanti e si ripromise di rivederli tutti all'inferno. Stavano ballando scatenandosi, fino a quanto doveva durare la tortura? 
-Tu non hai ancora trovato una ragazza?.- scoppiò a ridere il biondino.
-Sai come sono, niente storielle d'amore e bla bla, solo sesso. Sano e buon sesso.- disse il moro.
-Ehi Zayn, guarda che culo!.- disse l'amico riccioluto, riferendosi a Megan che era di spalle.
Il moro iniziò a camminare lentamente verso di lei al centro pista, per poi toccarle il fondo-schiena. Il ragazzo si beccò un ceffone ma, quando vide il volto della sua sorellastra, sgranò gli occhi.
-M-Megan?.-
-Quanto posso odiarti?.- urlò.

                                


*Spazio autrice*
Awei bambolee. 
Buon pomeriggio, mi era venuto in mente un argomento simpatico, 
e ovviamente ho colto la palla al balzo e ho scritto subito.
Mi sembra abbastanza carina e per dirlo io che le storie 
che scrivo le paragono a "schifo totale" ahah.
Non so se a voi piaccia, ma mi sembra abbastanza completa 
e non trovo da aggiungere altro ahah.
Recensite ovviamente se volete e se qualcosa non vi è piaciuta comunicate come sempre.
Un bacione!:*




 
  
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