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Autore: Sayuchan    29/06/2008    3 recensioni
Quattro capitoli sui FLAT4 e le Ojamajo... nella serie Naisho i quattro maghi non sono stati inseriti, perciò ho pensato di rimediare io! Sono quattro capitoli più o meno indipendenti e ognuno parlerà di una coppia in particolare.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3rd Chapter

Cold Afternoon's Secret


-Anche oggi è una brutta giornata!- si lamentò Toru Kounna, sistemandosi la sciarpa... stava camminando con Leon nel parco vicino casa del biondo... ancora non era caduto nemmeno un fiocco di neve, ma il freddo pungente dell'inverno si faceva sentire.

-Un uomo non deve lamentarsi! Il freddo tempra le ossa, non lo sapevi?- disse orgoglioso l'amico, sbottonandosi il giaccone che i domestici gli avevano obbligato ad indossare.

-No... è una novità! E copriti, prenderai freddo!- Toru scrollò la testa e superò l'amico che stava lottando con un bottone particolarmente ostile.

-Ma non dire sciocchezze! Non prenderò freddo io!- si batté un pugno sul petto, riuscendo poi a sbottonarsi del tutto.

-Secondo me ti manca qualche rotella!- gli fece notare il mago dai capelli blu, perplesso...

-Il laghetto è ghiacciato!- Leon corse verso quella pozza d'acqua e osservò la lastra di ghiaccio che si era formata... vedeva la sua figura riflessa un po' distorta.

-Toru, guarda!- lo chiamò a gran voce.

-Cosa?- il mago dai capelli blu guardò il punto indicatogli dall'amico, senza riuscire a capire cosa volesse mostrargli.

-Sono bellissimo anche distorto!-

--____-|||| Bah... torniamo a casa, è troppo freddo... non sono un vero uomo come te!-

-Umph...- sbuffò Leon, contento di potersi riscaldare, visto che stava congelando.

-Hai freddo?!- lo incalzò Toru, guardandolo sornione.

-Ma figurati!- e cominciò a ridere...



-Signorino, si è sbottonato il giaccone, non è così? Lo sa che prende freddo subito...-

-Portami una tazza di the, piuttosto che farmi una ramanzina...-

Una volta a casa, Leon si era infilato sotto una coperta bella pesante e si stava crogiolando davanti allo scoppiettante fuoco del camino...

-Ecco...- gli fu portata una tazza fumante di the al gelsomino con qualche biscotto al cioccolato; ne sgranocchiò un paio prima di bere la bevanda calda e rigeneratrice.

-Tra poco deve allenarsi...- gli ricordò il domestico, osservando l'aria un po' persa del giovane Sokuryoku.

-Sì, lo so...- rispose pensando al motivo per il quale si stava allenando “Ai-chan, ti batterò prima o poi! Lo giuro...” osservò il crepitio del fuoco ancora una volta e con un unico sorso finì il the.

Con uno schiocco di dita si cambiò e corse nella sua palestra personale, avrebbe battuto Aiko il prima possibile... non poteva assillargli per tutta la vita l'idea di essere stato battuto!



-Signorino, i suoi tempi stanno migliorando a vista d'occhio... sta diventando incredibile...- si complimentò il suo personal trainer, dopo aver assistito ad un giro record del biondo.

-Lo so... vedrai che stavolta la batterò!- e ricominciò a correre some se fosse inseguito dal diavolo.

“Certo che il ragazzo è proprio testardo! ^^” ” pensò il mago che cronometrava il biondo.

-Sonoilmiglioresonoilmiglioresonoilmiglioresonoilmigliore...- continuava a biascicare Leon, mentre correva intorno alla palestra.

“Posso scappare?! O___O” ”



-Sono pronto vi dico!- continuava a ripetere agitato il biondo ai suoi migliori amici.

-Tanto Ai-chan ti batterà in un modo o nell'altro!- gli sussurrò Akatsuki, per prenderlo in giro.

-E' vero... lei ha molto più talento rispetto a te... devi riconoscerlo...- aggiunse Fujio, facendo l'occhiolino al principe che cominciò a ridacchiare.

-NON E' VERO! VE LO DIMOSTRERO'!!!- urlò impazzito, prima di correre via.

-Credo si sia arrabbiato! °____°- constatò Toru, allibito per la scenata.

-L'ha presa davvero seriamente questa storia... cosa farà secondo voi?- chiese Akatsuki, mettendosi una mano sulla fronte.

-Andrà da Ai-chan...- risposero in coro i due amici, scrollando la testa.



“Figurarsi se posso trovare appoggio da quei tre! Tsè... appena tramonterà il sole andrò da Ai-chan e la batterò! Anzi farò di meglio, la surclasserò!” Leon stava correndo a casa, avrebbe informato il padre, avrebbe mangiato e se ne sarebbe dovuto andare via di corsa... non mancava molto al calare del sole e se fosse stato tardi non sarebbe più potuto passare...


-Papà, papà!- urlò una volta a casa.

-Signorino, non corra!- ma l'avvertenza era stata inutile in quanto il biondo faceva come voleva.

-Leon, cosa urli?- lo rimproverò il padre, uscendo dallo studio.

-Papà, papà! Devo chiederti una cosa! Posso andare nel mondo degli umani?-

-A fare cosa?- domandò l'uomo, perplesso.

-Devo battere Ai-chan!!- rispose determinato.

-Non lo so... vuoi andare da solo?-

-Infondo sono un mago in un posto pieno di umani, non può accadermi nulla!-

-Ok, basta che non ti fai battere stavolta...- il padre sorrise e gli accarezzò la testa bionda e spesso troppo testarda...

-Non preoccuparti, sono il migliore...- rispose il figlio, guardando negli occhi il padre.

E senza aspettare una risposta si fiondò in cucina a magiare... aveva un certo appetito, però gli mancava il tempo... il tramonto era vicino e non poteva perdere nemmeno un minuto perciò si infilò in bocca tutto ciò che entrava e corse via, verso la collina... quella collina che ospitava sulla sua cima la fontana usata per comunicare col regno degli umani e che in passato avevano usato per andare a rapire la piccola Hana...

Il freddo pungente accarezzava il viso del ragazzo, ma lui non ci faceva caso e correva veloce... sentiva la voglia di vedere Aiko e di confrontarsi con lei, di batterla sul campo e di dimostrarle che era migliorato, che era alla sua altezza...


In poco tempo arrivò sulla collina e si buttò sotto lo scroscio d'acqua, sparendo così dal regno dei maghi.



-Quanto vorrei che nevicasse...- sussurrò Hazuki, guardando il cielo grigio.

-Magari... così potremmo giocare a palle di neve!- esclamò Aiko, incrociando le braccia dietro la testa e dondolandosi avanti e indietro con la sedia.

-Con Anrima come va?- domandò Onpu, facendo cadere all'indietro l'amica.

-Senoo-san ti sei fatta male?- domandò la maestra preoccupata per l'incolumità della moretta, mentre i compagni di classe cominciavano a ridacchiare.

-S-sì... eheheh!- rispose alla maestra rimettendosi in piedi e osservando malissimo Onpu-chan -Come dovrebbe andare scusa?- domandò sistemandosi di nuovo a sedere e cercando di ricomporsi.

-Non è il tuo ragazzo?- domandò sorniona l'idol.

-NO!- urlò la ragazzina di Osaka prima di addentare un pezzo di pesce.

-E allora perché ti scaldi tanto?-

-MA CHI SI SCALDA?!-

-Tu...- le risposero in coro Onpu e Hazuki prima di scoppiare a ridere.

La moretta abbassò lo sguardo sconfitta e mangiò in silenzio il pranzo rimanente.



-Scusate, è già uscita Aiko Senoo?- un biondo molto carino era fuori dal cancello della scuola elementare di Misora e aveva fermato un gruppo di ragazze.

-No, l'ho vista fuori dalla sua classe che stava aspettando qualcuno, perciò credo che stia per uscire...-

-Grazie...- rispose lui, allungando il collo verso l'entrata della scuola.

-Certo che la Senoo non perde tempo... e questo è molto meglio di Anrima...- sentì dire da quel gruppetto che poco prima aveva fermato.

“Anrima?!” si domandò il ragazzo, turbato.

Passarono un altro paio di gruppetti, poi finalmente riuscì ad intravedere la rivale che camminava al fianco di Doremi e di Onpu... aveva un'espressione così allegra e solare che il biondo non poté fare a meno di trovare carina.

“Aspetta un attimo... carina quella? E' un maschio mancato; sto sicuramente vaneggiando...” si disse il ragazzo, tornando con i piedi per terra.


-Ai-chan... c'è una bella sorpresa per te al cancello!- le sussurrò Onpu, la prima che notò Leon.

-Cos... ma cosa ci fa lì? Voglio diventare invisibile... salvatemiii!!- cominciò ad indietreggiare, ma non le fu possibile più di tanto visto che Onpu e Doremi la presero a braccetto e la trascinarono di peso dal mago.

-Ciao Leon-kin! ^^ Qual buon vento ti porta qui?- cinguettò allegra Doremi, tenendo sempre più stretta la morsa su Aiko.

-Sono venuto per sfidarti Ai-chan!!!- urlò il mago, additandola con energia.

-Se ti dicessi di no?!- sussurrò la mora, stanca di quelle sfide assurde.

-Direi che sei solo una fifona...- rispose lui, guardandola sornione.

-Ma se ti ho SEMPRE battuto!-

-Ma adesso hai intuito che sono migliorato tantissimo e hai paura... ammettilo!-

-Ma dai Ai-chan tanto al negozio ci siamo noi, vai a divertirti...- esclamò Hazuki, sorridendo complice ad Onpu.

-Ha ragione Hadzuki-chan... anche perché stai facendo la figura della fifona!- diede man forte la pop star rendendo furiosa l'amica di Osaka.

-Ok, d'accordo... vado! Ma non sono una fifona!!!- urlò impaziente e libera finalmente dalla presa delle amiche. Le ragazze ridacchiarono e si dileguarono all'istante, lasciando soli quei che si guardavano: Leon la guardava soddisfatto mentre lei lo guardava abbattuta.

-A cosa vuoi sfidarmi, genio? Con questo freddo rischiamo di prendere una polmonite se sudiamo!-gli fece notare.

-Andiamo in un campo chiuso, in una palestra o in un posto simile... hai paura, eh?!-

-Io non ho paura!- rispose con la vena sinistra della tempia che le pulsava sempre più forte dalla rabbia.

-Perfetto! Mentre ti aspettavo ho visto che c'era un campetto piuttosto riparato dal vento! Se non hai troppo freddo possiamo andare là...- propose il mago, prendendo la streghetta per il polso e trascinandola di peso.

-Guarda che so camminare!- urlò lei, liberandosi dalla presa con uno strattone.

-Che acida che sei... muoviti!- Leon cominciò a correre per la discesa, con il sorriso stampato sulla faccia.

“Che tipo...” pensò Aiko seguendolo.

-Giuro che se mi ammalo ti vengo a cercare e ti faccio la pelle!- gli sussurrò una volta raggiunto con un paio di falcate velocissime.

“Certo che è veloce... ma non devo intimorirmi!” pensò il biondo, fermandosi di botto.

-Per di là!-



-Bene, che ne dici?- erano arrivati in un campetto piuttosto piccolo ma effettivamente riparato dal vento e dal freddo.

-Carino...- sussurrò Aiko aprendo il cancello. Si tolse i guanti e il giaccone che aveva addosso, appoggiandoli sopra un sasso... poi fece un paio di esercizi di riscaldamento con le braccia e attese che il suo avversario facesse qualcosa, ma il biondo se ne stava impalato a osservarla.

-Che c'è?- domandò scocciata lei.

-Nulla... cominciamo?- fece comparire dal nulla un pallone arancione da basket e cominciò a palleggiarci. -Adesso vedrai il frutto dei miei duri allenamenti!!- le urlò sicuro, con gli occhi pieni di fiamme.

“Ma sarà sicuro rimanere sola con questo matto?” pensò la moretta, grattandosi la testa. -Ok...- rispose incerta.


Cominciarono a giocare e dopo poco Leon tentò di andare a canestro, ma Aiko prontamente lo bloccò e cercò di rubargli la palla non riuscendoci.

“E' davvero migliorato!” pensò la mora, piuttosto stupita.

Leon riuscì a smarcarsi e corse verso il canestro, tentando uno slam dunk (schiacciata! ^^ ndS).

“Visto Aiko, sono il migliore!” pensò prima di mettere la palla nel canestro. Ma proprio mentre stava per fare punto si ritrovò le braccia dell'avversaria davanti che con magistrale eleganza gli rubarono il pallone dalle mani.


In pochi secondi Aiko era riuscita a prendere possesso e stava correndo dall'altra parte del campo come una furia.

-Maledizione!- imprecò il ragazzo, rincorrendo l'avversaria lontana. Ma non riuscì ad arrivare in tempo poiché la ragazza infilò il primo canestro con un elegante tiro fuori area.

Il pallone rotolò vicino al bordo del campo, ma fu subito raccolto dalla mora che lo lanciò al mago, sorridendo.

-Non hai ancora vinto!- rispose lui, stringendo la mani sulla palla arancione e leggermente sporca di terra.

-Pensa a giocare...- rispose lei, avvicinandosi all'avversario con aria sorniona.

-Puoi contarci!- fece rimbalzare la palla su quel terreno sporco di terra e umido... si fiondò ancora una volta su Aiko e cercò di penetrare la sua difesa, vanamente. Quella ragazza era incredibile, riusciva a tenergli testa e a metterlo in seria difficoltà... sentì che il battito cardiaco gli accelerò vertiginosamente quando i loro visi si avvicinarono... e perse la palla come un pivello.

-Dormi?!- domandò sarcastica lei, superandolo con uno scatto; ma prima che potesse allontanarsi si sentì spinta al suolo e si ritrovò Leon sopra che la guardava rossissimo.

-S-s-s-scusaaaa!- balbettò il biondo, guardando Aiko negli occhi.

-N-nessun problema...- sussurrò lei rossa come i capelli di Doremi.

Leon si alzò e sentì che la sua gamba pulsava di dolore. Aiko intuì che c'era qualcosa che non andava e domandò preoccupata: -Tutto ok?-

-Sì... ma mi fa un po' male la gamba... se aspetti un po' scommetto che passerà...- sussurrò lui, mettendosi a sedere accanto ad Aiko che era ancora a terra.

-Fammi vedere...- esaminò la gamba del biondo e toccò delicatamente la caviglia, notando che il mago si lamentava tutte le volte che gli massaggiava la caviglia.

-Allora è la caviglia che ti fa male...- sussurrò lei, cominciando a massaggiargli la parte lesa. -Certo che sei un impiastro...-

Ma lui invece di arrabbiarsi le sorrise e anche se faceva male non si lamentò poiché oltre al dolore sentiva un senso di benessere. Sembrava quasi un controsenso, ma non voleva che Aiko smettesse di dargli attenzioni.

-Ma come hai fatto a cadere?- si stupì lei.

-Sono inciampato in una buchetta non appena mi sono girato...- sussurrò Leon imbarazzato.

-Sei sempre il solito...- e sorrise, pensando a tutte le sfide assurde che le aveva proposto e a tutte le volte che era caduto.

-C-cosa ridi?!- balbettò Leon, trovandola sempre più carina.

-Nulla... nulla... prova ad alzarti!- la ragazzina per prima si mise in piedi e tese una mano all'amico.

Lui la afferrò e si alzò, facendo attenzione a non appoggiarsi sulla caviglia dolorante.

-Prova a camminare...- gli ordinò.

Fece un primo passo e sentì che la caviglia non avrebbe retto, perciò si immobilizzò all'istante.

-Credo che dovremmo rimandare la sfida...- sussurrò Aiko -Ho una pomata a casa che forse può darti sollievo.-

-Cosa?! Non voglio rinunciare alla partita!-

-Ma rischi di comprometterla davvero la caviglia!-

-Non importa, voglio batterti!-

-Ma non saresti nemmeno nel pieno delle tue possibilità... adesso devi curarti la caviglia e basta...-

Si scambiarono uno sguardo di fuoco e finalmente Leon cedette controvoglia, però dovette farlo, quella ragazza era troppo cocciuta.

-Allora, adesso appoggiati a me e andiamo a casa mia, così ti medicherò meglio...- si avvicinò al biondo e un po' imbarazzata attese la sua risposta.

-Ma-ma-ma...- la sua protesta fu distrutta dallo sguardo arrabbiato della ragazza e si appoggiò a lei, imbarazzatissimo.

-Casa mia non è distante, perciò non ti affaticherai molto.- gli sussurrò, mentre uscivano dal campetto... erano praticamente abbracciati e Leon non riusciva a non essere contento.

“Che cavolo mi prende? Mi sto rincretinendo sul serio...” pensò, mentre lentamente camminava al fianco di Aiko.


Calò uno strano silenzio imbarazzante su quella coppia; Aiko si stava concentrando sul non far cadere Leon, mentre il biondo si concentrava sulla ragazza che aveva in viso la stessa espressione preoccupata che aveva avuto quando Hana-chan era scomparsa.

-Grazie...- sussurrò guardando per terra.

-Non preoccuparti...- rispose lei, sorridendo.

“Com'è gentile e altruista... poteva mollarmi lì, visto la noia che gli ho causato...” l'espressione di Leon si corrucciò molto, cosa che non era sfuggita ad Aiko.

-Stai poco bene? Sei stanco?- domandò bloccandosi.

-No, no... ^///^ andiamo, andiamo...-

-Ok... --” - e continuarono a camminare sempre lentamente e col solito silenzio.

-Aiko Senoo?- una voce alle spalle della ragazza la chiamò, facendola girare perplessa.

-Ah, ma siete solo il Trio SOS!- rispose voltandosi e continuando a camminare con Leon attaccato al fianco.

-A-aspetta! Non puoi tradire il sensei Anrima!- urlò uno dei tre, facendo infuriare la ragazza.

Con la faccia rossa e gli occhi infuocati si voltò verso i tre “comici”:

-MA CHI STA TRADENDO CHIIII? ANRIMA NON E' IL MIO RAGAZZO! POI STO ACCOMPAGNANDO LEON-KUN PERCHE' SI E' FATTO MALE!!!!- urlò nervosa, guardandoli torva.

I tre impallidirono all'istante e scapparono via terrorizzati e con le lacrime agli occhi.

-Ah, che baka!- prese di nuovo Leon sottobraccio e finalmente giunsero a casa...


Dopo essere entrati Aiko fece mettere Leon a sedere sul divano e corse a prendere da bere per lui e per sé, entrambi erano molto stanchi.

-Grazie...-

-Figurati! Vado a prendere la pomata!!- e lasciò il ragazzo da solo che ripensava a quella sfuriata di prima...

“Anrima... è la seconda volta che lo sento nominare oggi... deve essere un amico di Aiko...” si disse, non troppo convinto. Sentiva che c'era altro, ma non sapeva se poteva chiedere o meno, se la reazione di Aiko fosse stata la stessa di prima con quei tre... “O____O”

-Che espressione buffa che hai!- la ragazza lo beccò con gli occhi sgranati e persi nel vuoto, era veramente strano!

-Grazie! -.-” Posso chiederti una cosa?-

-Certo...- si mise seduta accanto al mago e cominciò a spalmargli la pomata che avrebbe dovuto fargli bene, con delicatezza e allo stesso tempo decisione premeva i punti giusti e massaggiava la caviglia gonfia.

-Hem... chi è Anrima?-

Aiko si fermò un attimo, poi riprese a medicare la parte lesa con un'aria corrucciata e un po' troppo pensierosa.

-E' un mio amico d'infanzia che CREDE di essere fidanzato con me!-

-COSA?- urlò il biondo, stupito e leggermente ansioso.

-Calmo! E' una lunga storia...- si alzò e sparì in cucina.

-Io posso ascoltarla, tanto fino al tramonto sono nel vostro mondo!-

La moretta riemerse dalla cucina con del ghiaccio e una pezza di stoffa che adagiò sul gonfiore della caviglia, facendo sussultare e rabbrividire il ragazzo.

-Ok, se proprio ci tieni...- cominciò a raccontargli la storia, un po' incerta sul perché Leon la volesse sentire, ma tanto non avevano nulla da fare!



-Capisco...- sussurrò lui, voltandosi verso la finestra e fissando il cielo grigio chiarissimo.

-Come va la caviglia? Mi sembri strano...-

-Va meglio...- rispose solo, rimuginando sulla storia di Anrima e Aiko... lei dicevano di non starci insieme, però di fatto erano fidanzati poiché la scommessa l'aveva persa!

Stettero in silenzio per un bel po', mentre i pensieri di entrambi vagavano su lidi del tutto differenti l'uno dall'altro...

“Che rabbia... quell'Anrima mi fa saltare i nervi... ma un attimo, perché?” si voltò ad ossevare Aiko che stava trafficando con qualcosa che non riusciva a vedere.

“Però è così carina! ODDIO, NON POSSO INTERESSARMI A LEI!!! LEI E' SOLO UNA RIVALE!” disse dentro di sé, rabbrividendo.

-Ti vanno i biscotti? Li ho fatti in negozio ieri...-

-C-c-c-certo!-

-Hum... tieni...- appoggiò il vassoio con i biscotti al cioccolato sul tavolino vicino al divano e si dileguò per prendere il thè.

Ne sgranocchiò un paio e notò quanto fossero buoni e saporiti... Ai-chan riusciva bene in tutto.

-Ti piacciono?- appoggiò anche la tazza fumante di Leon e si sedette vicina, sorridendo.

-Sì, sei bravissima...- sospirò e ricominciò a parlare -Anche oggi ho fatto la figura del perdente!-

-Ti sei allenato molto vero? Sei stato bravo, non dire che sei un perdente... stai migliorando a vista d'occhio!-

-Lo dici solo per consolarmi...-

-No, non direi mai una bugia...-

Il ragazzo arrossì e prese il thè, bevendolo in un sorso solo.

-Meglio che vada, prima di far tardi...-

-Ok...- la mora si alzò e gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi e una volta in piedi entrambi si infilarono i giacconi, era pur sempre inverno.



-Bene, tra poco sarà buio, mi dispiace per tutto il disturbo che ti ho dato...-

-Mi sono divertita...- rispose lei, sorridendogli dolcemente.

-O-ok... ecco, si è aperto il passaggio, fila a casa... ci vediamo presto per la prossima sfida!-

- --”-

-Ciao Ai-chan...-

-Ciao Leon-kun...- si salutarono con la mano e il biondo sparì nel suo mondo.

“Che tipo...”



Il giorno dopo Aiko si svegliò con un gran mal di testa e con il raffreddore molto forte...

-Babà, do mi zento tanto bede...- si portò a fatica in cucina e ci trovò suo padre a sorseggiare il caffè.

-Hai un aspetto orribile, rimani a letto...-

-Ok...- “Maledetto Leon... e io che mi ero anche divertita ieri! Ma giuro che me la pagherà!” -Etchiuuuu!-



“Chissà se Ai-chan sta bene... lo spero, atrimenti sono morto! T-T”

-Signorino, ecco il thè, si riposi...-

-Zì, grazie...-

-Ma come hai fatto a prendere il raffreddore?- gli domandò il padre, guardandolo storto.

-Naisho...- sussurrò il biondo prima di addormentarsi.


The End


Ringrazio tutti coloro che hanno finora seguito le mie fan fictions... spero che questo capitolo vi sia piaciuto... ^^

Se volete fate un salto sul mio forum questo è il link: Host Club - Amore In Affitto

Un bacione speciale alla Diacchi e alla Alicchi... ^^
Grazie a tutti coloro che leggeranno il capitolo... baci, Sayuchan
  
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