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Autore: fraviaggiaincubi    12/03/2014    1 recensioni
I suoi occhi si posarono sulla scrittura di Aragorn e la profezia cominciò a scorrere sotto il suo sguardo.
La leggenda era mito e il buio ormai calato,
nelle viscere della terra l’anello è celato.
Il sangue reale potrà di nuovo strappare,
a colui che domina la notte e mai potrà amare.
La fonte del potere che oro e sangue unisce
in una micidiale alchimia che un cuore fragile ghermisce.
Ditegli: “Pazienta e la sua anima dimenticherà!
Perché quando il sacrificio sarà perpetuato
e al dito l’anello sarà forgiato.
Il nove sarà dieci e il puro corrotto diventerà,
così che Mordor travolga come un’onda la bianca città.
Genere: Drammatico, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Gandalf, Nazgul, Sauron, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
Corsa contro il tempo

Gandalf galoppava come una scheggia bianca in groppa al fedele stallone, diretto verso il luogo in cui sapeva essersi diretto Aragorn durante la sua fuga.
Ero sicuro sarebbe scappato verso Gran Burrone, solo gli elfi possono aiutarlo.’
Ovviamente lo stregone grigio aveva ricorso ad un incantesimo per riuscire a individuare in quale posto si trovasse in quell’istante l’erede di Gondor, ma l’ultima volta che aveva tentato la visione dell’occhio fiammeggiante di Sauron gli aveva aggredito la mente costringendolo ad una folle corsa alla cieca, nella speranza di trovare comunque l’uomo in base alle ultime informazioni di tre giorni prima.
‘Tre giorni può essere ovunque, perché cavolo fa tutto da solo.’ pensò con un moto di stizza evitando per un pelo un ramo mentre Ombromanto correva a tutta velocità nella foresta con il rischio di slogarsi una zampa nel terreno insidioso. La fretta che il suo padrone gli trasmetteva lo incitava a ignorare il petto dolorante e costringeva il grigio pellegrino a dimenticare che lo stallone sarebbe potuto morire di stanchezza in quella folle gara contro il tempo…e Sauron.
“Ti prego amico, ultimo sforzo e ci siamo.” lo incoraggiò e lo stallone sbuffò dalle froge dilatate schiumando dalla bocca, senza rallentare il suo zigzagare nella foresta.
 
 Finalmente il bagliore della luce attirò i loro sguardi e con un balzo Ombromanto atterrò fuori dalla foresta impennandosi davanti alla figura del Nazgul alato. La bestia volava a tutta velocità verso di loro, ali spiegate e fauci spalancate e davanti a lui in una fuga disperata Aragorn.
Gandalf scese dal cavallo impugnando il bastone che sfolgorò di luce. “Santo cielo, corri Aragorn, maledizione ti sta’ dietro.” lo incitò allarmato correndo a sua volta verso di loro.
Gli occhi scuri dell’uomo lo fissarono e Aaragorn strinse i denti portandosi una mano al fianco ferito e voltandosi per guardare la figura dello Stregone di Angmar appollaiata sopra il dorso spinato della bestia, lo sguardo cieco fisso su di lui colmo di ferocia e desiderio tale che il ramingo poteva cogliere anche da lì la forza bruciante con cui ambiva di prenderlo.
Il futuro della Terra di Mezzo dipende dalla mia fuga’. Si concesse follemente di sorridere al pensiero. ‘Scappo da una vita ormai e ora non posso più farlo.’
Spronò le sue gambe ad un altro bruciante sforzo ringraziando il suo fisico allenato e l’ala indebolita del Nazgul che lo poneva in vantaggio. In situazioni normali non sarebbe mai riuscito a fuggire ad un Nazgul.
“Gandalf!” urlò e lo stregone grigio lo raggiunse. “Monta su Ombromanto e fuggi, obbedisci Aragorn!” urlò imperioso notando la sfida nei suoi occhi al suo passaggio. ‘E soprattutto prega.’ pensò  sollevando il bastone magico e facendo sfolgorare al massimo la sua luce bianca.
  
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