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Autore: Andy Grim    29/06/2008    2 recensioni
Mi ero ripromesso di non pubblicare questa storia finché non ne avessi ultimato la pubblicazione su MANGANET... ma leggendo la recensione di Kitthex sulla mia one-shot "Le dimissioni di Asuka Junior" (ispirata a questa stessa serie) è scattato qualcosa che mi ha spinto ad esaudire il suo desiderio di leggere qualcos'altro di mio e dunque rieccomi qui! Può darsi che Kitthex non bramasse affatto di leggere un secondo racconto su Saint Tail e ancora meno una storia come questa! Ho già pubblicato su EFP un lavoro analogo basato su Lamù e non so se abbia incontrato molto successo (ho avuto solo 12 recensioni abbastanza lusinghiere, ma un numero di letture in calando nella sequenza dei capitoli). Per carità, il lettore è giudice e mi rendo anche conto che si tratta di un genere forse troppo originale (ho infatti già deciso di NON pubblicare altre demenzialità di questo tipo)! Chi preferisse qualcosa di più "normale", può entrare nella sezione su Candy Candy e leggersi "Un compagno per Flanny Hamilton". Per ora non vi è altro, ma spero, nel prossimo futuro, di potervi offrire altre opere (le idee non mi mancano, lo sbuzzo un po' di più)! Riguardo alla storia qui presente, si propone di illustrare le lotte interne del co-protagonista di KST nella sua perpetua caccia alla coduta ladruncola di Seika, nonché le continue schermaglie amorose con le rivali in amore di quest'ultima. Ai lettori che fossero contemporaneamente dei fan di Uruseiatsura e di Kaitou Saint Tail potrebbe interessare il confronto diretto fra le equipes organiche di due esemplari umani (Ataru Moroboshi e Alan Daiki Asuka) che più diversi di così non avrebbero potuto essere. Buon divertimento... o almeno me lo auguro!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 38: Un acceso negoziato interorganico

Capitolo 38: Un acceso negoziato interorganico

 

S

e qualcuno avesse rilasciato una sfera di metallo all’interno dell’ufficio del Coordinatore Harper, avrebbe osservato quello stesso oggetto smentire decisamente la teoria di Isaac Newton rimanendo sospeso a mezz’aria, in virtù dell’intenso campo magnetico prodotto dalla tensione provata dai tre membri organici, lì presenti.

Durante i secondi, spietatamente lenti, che formavano l’attesa della risposta, lo sguardo di A1 vagava alternativamente dall’uno all’altro dei suoi subordinati, che l’avevano fisso invece su di lui. Finalmente, una voce scaturì dal ricevitore: “Ufficio di Coordinamento Organico di Lisa Haneoka… parlate, prego!”

“Sì, pronto… qui parla Lew A1 Harper, Coordinatore dell’organismo di Alan Asuka. Devo parlare con la signora Orion… è una questione della massima urgenza!”

“Capisco, signore. Ma in questo momento la Coordinatrice si trova in Centrale Operativa per sovrintendere all’imminente attuazione di un rapporto di tipo C. Non so se…”

A1 alzò gli occhi al soffitto… roba da matti! Quell’assistente parlava come se il motivo che tratteneva la sua direttrice avesse riguardato l’organismo di qualcun altro!

“Mi ascolti attentamente: le garantisco che non ci sarà nessun rapporto di tipo C, se lei non mi fa parlare con la sua responsabile. E ora, si sbrighi, per favore…!”

Dopo una breve esitazione, l’interlocutrice parve afferrare quella bizzarra situazione e, con gran sollievo di Harper, rispose docilmente: “Attenda in linea!”

 

***

La Coordinatrice Lana “LS1” Orion si trovava nel frattempo in piedi, con le braccia incrociate, davanti al monitor della percezione visiva, intenta ad osservare l’immagine di un detective che mai era sembrato così “piccolo” come in quel momento… soprattutto giudicando dall’espressione del viso che tutto comunicava tranne quella fiera spavalderia da sempre  manifestata durante i suoi rocamboleschi inseguimenti!

Anche la responsabile neurologica, Virginia Breed, era abbastanza perplessa. Pur considerando “la paura della prima volta”, l’abbondante sgomento di quel ragazzo nel vedersi davanti la sua “anima gemella” nel solo costume che mamma le aveva fatto[1] non era assolutamente normale! Bisognava pensare a qualcosa, prima che quello sguardo da cucciolo smarrito spingesse la ragazza a gettarsi su di lui per abbracciarlo, cullarlo e cantargli la ninna-nanna fino a quando non si fosse addormentato!

“Virgy, che cosa facciamo…?” le domandò la stessa collega della Motoria, dal comunicatore intersezionale “Mi sembra che qui, la situazione, dovremo prenderla in mano noi!”

*Pare anche a me* commentò fra sé la responsabile della Genetica *e in tutti i sensi, io credo…!*

La direttrice della Neuro deglutì: “Hai ragione, Rosanna. È ovvio che il ragazzino non è affatto pronto, per cui dovremo adottare la tecnica soft!”

“Vale a dire?” s’informò Calamity Trapps.

“Sommergerlo di baci e di carezze, fino a quando cesserà di dire di no! Ci vorrà un po’ più di tempo rispetto alla tecnica hard… tuttavia, esaurendo le loro difese anziché attaccandole frontalmente come hanno tentato dalla Takamya, il risultato sarà più garantito. Vai, Rosanna!”

“Siete sicure che non sia il caso di lasciar perdere?” domandò la pilota della Coda Sacra.

“Niente affatto” negò recisamente la capo-sezione emotiva “a questo punto non possiamo assolutamente tirarci indietro. Il fanciullo va preso… dolcemente, ma senza remore!”

*Sarà…* ribatté mentalmente la Speedy, osservando sempre il monitor percettivo *…purché non si metta a piangere!*

“È d’accordo, signora Orion?” chiese la Breed alla Coordinatrice, giusto per zittire i suoi residui scrupoli.

“Va bene” rispose lei, dopo averci riflettuto un istante “mi raccomando, però: andateci delicate!”

In quel momento un’assistente, arrivata frettolosamente in Centrale Operativa, dopo essersi appressata discretamente alla direttrice organica, le sussurrò qualcosa in un orecchio, mentre la Breed stava dando voce alla Speedy di far nuovamente avanzare la loro assistita verso l’ambito obiettivo di quella notte…!

 

***

Lisa/Seya si sedette sul letto di Alan col busto rivolto verso di lui (altri galvanometri di Chandler saltarono allegramente e Kirby dovette spezzarsi le braccia per impedire alla testa del ragazzo di piegarsi verso il grembo della giovine…), gli prese quindi la testa fra le mani e cominciò ad attirarlo verso di sé, mentre la “diabolica” Serena Seducy le faceva emettere il sospiro più languido che fosse possibile.

“L’implacabile difensore della legge” sentiva il suo cuore colmarsi della più cupa disperazione… si stava letteralmente sciogliendo davanti a tutto quel tenerume, ma quella maledetta “disfunzione tecnica” gli impediva inesorabilmente di rispondere! 

“Ferma, Virginia…!!” gridò improvvisamente la Coordinatrice “C’è un contrattempo!!”

“Che succede…??”

“A1 è al telefono rosso e vuole parlare con me… forse c’è qualche problema!”

“Un problema? Di che genere…?” tornò a chiedere la Breed, ansiosamente.

“Non lo sapremo, restando qui. Andiamo, presto!”

E, senza esitare oltre, le due si fondarono nell’ufficio di LS1.

***

“Pronto…? Qui Lana Orion!”

“Ah, finalmente…!” esclamò sollevato A1. Subito dopo tappò il microfono contro il suo petto, premendo contemporaneamente un pulsante sull’unità di trasmissione “Ascoltate anche voi!” bisbigliò a Marlowe e a Chandler.

“Che accade, signor Harper?!” domandò con ansia la direttrice organica di Lisa/Seya “Mi sembra molto strano che il vostro assistito sia così fortemente intimorito dall’imminenza di un primo rapporto!”

A1 si schiarì la voce: “Signora Orion, mi perdoni la franchezza brutale… ma credo che la vostra sia stata veramente una pessima idea!”

“Come sarebbe a dire…??”

“Sarebbe a dire che una mossa del genere ce la saremmo aspettata dall’equipe della Takamya, o magari anche da quella della Shinomya… non certo da voi!!”

Lana sorrise debolmente e sospirò: “E la cosa la sorprende alquanto, nevvero?”

“Eufemisticamente sì. Non dovrebbe?”

“Beh, a dire la verità” replicò LS1, giocherellando col cordone del ricevitore “pensavamo che il vostro ragazzo fosse ormai avvezzo ai colpi di scena offertigli da Seya!”

A1 accusò il colpo, ma non si fece trovare impreparato: “Riguardo a Seya non posso che convenire. Ma credevo che Lisa l’avesse congedata in permanenza, stando alle sue precedenti dichiarazioni.[2] O ricordo male?”

La risposta della sua omologa assunse un tono decisamente acido: “Se parliamo di dichiarazioni, anche noi contavamo che il signorino si desse una mossa nel pronunciarne una anche lui, tuttavia stiamo ancora aspettando!”

“Ma di che diavolo parla…?”

“Non faccia il finto tonto, Harper: il suo aspirante Scherlock Holmes si era espressamente impegnato ad operare in tempi brevi la sua scelta definitiva, mandando, per di più, segnali di speranza abbastanza chiari alla mia assistita! Ma, invece della conferma, che cosa le ha propinato? Prima, un tentativo di consumo con Rina nello sgabuzzino delle scope, poi, subito dopo, un velato tetè-a-tetè in mensa con Sayaka…!!”

“Ma quale tetè-a-tetè?!” ribatté il povero Coordinatore, arrossendo vistosamente “Lana, mi ascolti…”

“Sarà lei ad ascoltarmi, invece: qua dentro non abbiamo mai nutrito nessun dubbio sulle qualità dimostrate da Asuka Jr. nell’esercitare il suo mestiere. Ma, riguardo ai rapporti con l’altro sesso, abbiamo purtroppo dovuto constatare un’indecisione cronica, supportata da una vulnerabilità estrema agli approcci della concorrenza! Se crede che io sia disposta a rischiare di vedere la povera Lisa farsi soffiare quel ragazzo nel modo più stupido, dopo tutte le angosce che ha patito finora per lui, beh, si sbaglia di grosso…!!”

Lew Harper prese un respiro profondo: “Forse miss Haneoka non avrebbe patito tutte quelle angosce, se avesse provato a conquistarselo con un metodo un po’ meno ambiguo! Non trova?”

“No, non trovo!! Soprattutto perché gli ha già spiegato che non era quello lo scopo principale della sua identità segreta! Ad ogni modo, se Lisa non dispone del carisma sufficiente, provvederà la sua alter-ego a dargli la spinta decisiva per farlo decidere!”

“Scopandoselo?!”

“Le proibisco di usare termini volgari!! Unendosi a lui, diventando una cosa sola con lui, anima e corpo! Non pensi che sia stata una decisione facile… ma si ricordi che ci avete portate voi, a questo punto!”

A1 sospirò: “Signora Orion, io la capisco e mi dispiace davvero per lei e per Lisa. Ma purtroppo, questa sera, non è assolutamente possibile!”

“La vedremo!! E ora mi scusi, ma avrei da fare!”

“Me la dia, presto…!” intervenne prontamente Philip Marlowe, che aveva seguito tutto il battibecco attraverso l’altoparlante del “viva-voce”.

“Aspetti, Lana… solo un momento, la scongiuro: il mio capo-sezione emotivo vorrebbe parlarle!” gli passò la cornetta e sussurrò “Mi raccomando, Phil: sia convincente: ormai ci resta una cartuccia sola…!”

L’altro annuì e afferrò il ricevitore: “I miei rispetti, signora Orion… sono Philip Marlowe!”

“Mi dica, signor Marlowe. Ma si sbrighi: non ho molto tempo!”

Il capo della Neuro asukiana deglutì: “Mi perdoni, ma temo che dovrà trovarlo… il fatto è che, in questo momento, il nostro assistito non si trova nelle condizioni migliori per… concedersi totalmente alla signorina Haneoka!”

“Mio caro ragazzo” rispose LS1 con fare materno “abbia fiducia nella sua collega, Virginia Breed… la prima volta arriva per tutti! Del resto, la marcata ansia del signorino Alan ci dimostra felicemente la sua grande sensibilità. Crede poi che anche la nostra assistita non abbia paura? Sì che ce l’ha… e tanta! Ma ugualmente grande è il suo bisogno di fargli sentire concretamente quanto gli voglia bene! Per cui, lasciate che lo prenda per mano: vinceranno insieme la paura e, dopo, non sentiranno che una grande felicità!”

Tergendosi le abbondanti colate di sudore, il povero Marlowe deglutì ancora per cercare di mantenere la voce ferma: “Signora… lei mi ha frainteso! Non si tratta di paura… non è che lui non voglia: è proprio che non può…!!”

LS1 corrugò le sopracciglia: “Come sarebbe non può…?!” all’improvviso fu presa da un forte timore “Non starà per caso cercando di dirmi che il signor Alan soffre di…”

“Santo cielo, no…!!” rispose Marlowe, quasi urlando “È solo che… il nostro organismo si trova al momento sottoposto ad un blocco elettro-psicologico. Per via dell’attacco mattiniero di Rina! Capisce…?”

“Non molto. Si spieghi meglio, per cortesia. E badi che anche la sua collega la sta ascoltando!” anche Lana Orion aveva infatti inserito il “viva-voce”.

“Tanto meglio. Ecco, come posso dire…? La Takamya era così determinata che… ma il signor Alan non voleva tradire Lisa! Né io avrei mai potuto permetterglielo… così ho dovuto… non ho avuto altra scelta che… oh, mio Dio…!” s’interruppe, sospirando.

“Phil, sono Virginia” quest’ultima s’inserì nella comunicazione “parla, ti supplico: cos’è successo esattamente, stamattina?!”

“Ho… ho dovuto inibirlo, Virginia. Non potevo fare altro!”

“Come inibirlo?!” sussultò la collega neurologica “Che cosa gli hai fatto, Phil…?!”

A questo punto, anche Gus Chandler credette bene d’intervenire e strappò con decisione la cornetta dalla mano del collega: “Miss Breed? Sono Gus Chandler, della Sensitiva. Se permette, vorrei spiegare io stesso come stanno le cose!”

“Mi… mi dica!”

“Vorrei però che mi sentisse anche la mia corrispondente!”

“Non è qui, in questo momento, signor Chandler!”

“La prego, è importante: potreste collegare il Telefono Rosso al circuito di comunicazione intersezionale?”

“Signora… ha sentito?”

“Santa pazienza” sbuffò la direttrice dell’organismo, settando la procedura sulla tastiera dell’apparato “quante storie, solo perché quello sbruffoncello se la sta facendo sotto dalla fifa…!”

Terminata l’operazione, la Orion annunciò: “La Sensitiva è in linea, signor Chandler!”

“Serena, mi senti? Sono Gus!”

“Quale onore, supremo campione della percezione femminea…!”

“Divertente! Ora ascoltami: è perfettamente inutile che continui a tempestarci di carezze, soffi e ferormoni… riusciresti solo a scassare completamente la mia stazione ricevitrice!”

“Ho ben altri argomenti per abbattere completamente le tue barriere, bambino!”

“Piantala! Perderesti solo il tuo tempo: la nostra Genetica non può riceve nulla!”

“Che succede, caro? Il prode Sam Spade è impedito dalla tremarella?”

Decisamente spazientito, Gus rispose con veemenza: “Succede che, per non mettervi le corna con la nipote del sindaco, stamattina Marlowe ha strappato di netto il cavo di alimentazione della Ripro! Di conseguenza, il ritorno dell’onda di energia ci ha neutralizzato il cross-over… e ci vorranno ancora delle ore per rimetterlo in efficienza!”

Trascorse qualche istante di silenzio. Poi miss Seducy ribattè: “Uhm… impressionante quanto inverosimile. Devo proprio crederti?”

“Vieni a vedere di persona, se non ti fidi. Così, già che ci sei, mi dai anche una mano a rappezzare i miei poveri apparati… mi hai combinato un vero macello!” puntualizzò, con acredine, l’ex compagno di studi.

“Sono veramente desolata. Ma non pensavo che il vostro ragazzo-prodigio fosse così delicato. Non promette affatto bene per la prima notte di nozze!”

“Brutta presuntosa… aspetta solo che abbia risistemato tutti i collegamenti e ti farò rimangiare questa congettura. È una promessa!”

“Me ne ricorderò, tesoro. E Calamity con me: mando un bacione a Sammy, da parte sua!”

“Riferirò. A presto, diabolica piratessa dell’etere sensitivo…!”

Terminato lo scambio dei convenevoli, Serena Seducy abbandonò la sua postazione per recarsi nell’ufficio di Lana Orion, dove fu immediatamente appellata dalla medesima.

“Ebbene…?”

La capo-sezione mosse il pollice verso il basso: “Fermiamo tutto, signora: stasera non è aria!”

“Ma… perché…?!” intervenne la collega della Neuro.

“Non insistere, Virgy: i ragazzi hanno problemi seri. Non stanno affatto bluffando!”

“Però…”

“Suvvia, miss Breed” intervenne LS1 “bisogna sapere anche fare marcia indietro, quando le circostanze lo impongono. Per stasera li abbiamo pressati abbastanza e il povero Alan avrà sicuramente bisogno di riposare!”

Dopo un’ultima esitazione, la responsabile emotiva abbassò lo sguardo ed annuì: “D’accordo… la prego di comunicare al signor Marlowe le mie… scuse più sincere. Io… le chiedo il permesso di ritirarmi!”

“Permesso accordato. Vada pure” rispose la Coordinatrice, comprensiva “e stia tranquilla: quei due si appartengono già, più di quanto lei non creda. E hanno tutta la vita, per dimostrarselo!”

“Grazie, signora… a domani!”

Quando le due subalterne ebbero abbandonato il suo ufficio, LS1 riprese in mano il ricevitore: “Bene, caro Lew: per stasera potete tenervi la vostra verginità. Sarà per la prossima volta!”

Dopo aver emesso qualche litro d’aria, A1 rispose: “Le sono molto grato per la sua comprensione, Lana! Scusateci per l’andata in bianco: vedremo di riparare il prima possibile!”

“La prendo in parola, signor Harper… buonanotte!”

Ciò detto, posò pacatamente la cornetta del telefono rosso. Infine scosse la testa, borbottando: “E, con questa, sono già due le volte che ci fanno fallire il colpo! A quanto pare, è proprio ora di smetterla, mia cara Saint Tail…!”

 



[1] Stavo per scrivere “Come Lucifer l’aveva fatta”… ma era un’espressione un po’ troppo inquietante!

[2] Vedi capitolo 26.

  
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