Capitolo 38: Un acceso negoziato
interorganico
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e
qualcuno avesse rilasciato una sfera di metallo all’interno dell’ufficio del
Coordinatore Harper, avrebbe osservato quello stesso oggetto smentire decisamente
la teoria di Isaac Newton rimanendo sospeso a mezz’aria, in virtù dell’intenso
campo magnetico prodotto dalla tensione provata dai tre membri organici, lì
presenti.
Durante
i secondi, spietatamente lenti, che formavano l’attesa della risposta, lo
sguardo di A1 vagava alternativamente dall’uno all’altro dei suoi subordinati,
che l’avevano fisso invece su di lui. Finalmente, una voce scaturì dal
ricevitore: “Ufficio di Coordinamento Organico di Lisa Haneoka… parlate,
prego!”
“Sì,
pronto… qui parla Lew A1 Harper, Coordinatore dell’organismo di Alan Asuka.
Devo parlare con la signora Orion… è una questione della massima urgenza!”
“Capisco,
signore. Ma in questo momento la Coordinatrice si trova in Centrale Operativa
per sovrintendere all’imminente attuazione di un rapporto di tipo C. Non so
se…”
A1
alzò gli occhi al soffitto… roba da matti! Quell’assistente parlava come se il
motivo che tratteneva la sua direttrice avesse riguardato l’organismo di qualcun
altro!
“Mi
ascolti attentamente: le garantisco che non ci sarà nessun rapporto di tipo C, se lei non mi fa parlare con la sua
responsabile. E ora, si sbrighi, per favore…!”
Dopo
una breve esitazione, l’interlocutrice parve afferrare quella bizzarra situazione
e, con gran sollievo di Harper, rispose docilmente: “Attenda in linea!”
***
La
Coordinatrice Lana “LS1” Orion si trovava nel frattempo in piedi, con le
braccia incrociate, davanti al monitor della percezione visiva, intenta ad osservare
l’immagine di un detective che mai era sembrato così “piccolo” come in quel
momento… soprattutto giudicando dall’espressione del viso che tutto comunicava tranne
quella fiera spavalderia da sempre manifestata
durante i suoi rocamboleschi inseguimenti!
Anche
la responsabile neurologica, Virginia Breed, era abbastanza perplessa. Pur
considerando “la paura della prima volta”, l’abbondante sgomento di quel
ragazzo nel vedersi davanti la sua “anima gemella” nel solo costume che mamma le
aveva fatto[1] non era assolutamente
normale! Bisognava pensare a qualcosa, prima che quello sguardo da cucciolo
smarrito spingesse la ragazza a gettarsi su di lui per abbracciarlo, cullarlo e
cantargli la ninna-nanna fino a quando non si fosse addormentato!
“Virgy,
che cosa facciamo…?” le domandò la stessa collega della Motoria, dal
comunicatore intersezionale “Mi sembra che qui, la situazione, dovremo
prenderla in mano noi!”
*Pare
anche a me* commentò fra sé la responsabile della Genetica *e in tutti i sensi,
io credo…!*
La
direttrice della Neuro deglutì: “Hai ragione, Rosanna. È ovvio che il ragazzino
non è affatto pronto, per cui dovremo adottare la tecnica soft!”
“Vale
a dire?” s’informò Calamity Trapps.
“Sommergerlo
di baci e di carezze, fino a quando cesserà di dire di no! Ci vorrà un po’ più di
tempo rispetto alla tecnica hard… tuttavia,
esaurendo le loro difese anziché attaccandole frontalmente come hanno tentato dalla
Takamya, il risultato sarà più garantito. Vai, Rosanna!”
“Siete
sicure che non sia il caso di lasciar perdere?” domandò la pilota della Coda Sacra.
“Niente
affatto” negò recisamente la capo-sezione emotiva “a questo punto non possiamo assolutamente
tirarci indietro. Il fanciullo va preso… dolcemente, ma senza remore!”
*Sarà…*
ribatté mentalmente
“È
d’accordo, signora Orion?” chiese
“Va
bene” rispose lei, dopo averci riflettuto un istante “mi raccomando, però: andateci
delicate!”
In
quel momento un’assistente, arrivata frettolosamente in Centrale Operativa,
dopo essersi appressata discretamente alla direttrice organica, le sussurrò
qualcosa in un orecchio, mentre la Breed stava dando voce alla Speedy di far nuovamente
avanzare la loro assistita verso l’ambito obiettivo di quella notte…!
***
Lisa/Seya
si sedette sul letto di Alan col busto rivolto verso di lui (altri galvanometri
di Chandler saltarono allegramente e Kirby dovette spezzarsi le braccia per
impedire alla testa del ragazzo di piegarsi verso il grembo della giovine…),
gli prese quindi la testa fra le mani e cominciò ad attirarlo verso di sé,
mentre la “diabolica” Serena Seducy le faceva emettere il sospiro più languido
che fosse possibile.
“L’implacabile
difensore della legge” sentiva il suo cuore colmarsi della più cupa
disperazione… si stava letteralmente sciogliendo davanti a tutto quel tenerume,
ma quella maledetta “disfunzione tecnica” gli impediva inesorabilmente di
rispondere!
“Ferma,
Virginia…!!” gridò improvvisamente
“Che
succede…??”
“A1
è al telefono rosso e vuole parlare con me… forse c’è qualche problema!”
“Un
problema? Di che genere…?” tornò a chiedere
“Non
lo sapremo, restando qui. Andiamo, presto!”
E,
senza esitare oltre, le due si fondarono nell’ufficio di LS1.
***
“Pronto…?
Qui Lana Orion!”
“Ah,
finalmente…!” esclamò sollevato A1. Subito dopo tappò il microfono contro il
suo petto, premendo contemporaneamente un pulsante sull’unità di trasmissione
“Ascoltate anche voi!” bisbigliò a Marlowe e a Chandler.
“Che
accade, signor Harper?!” domandò con ansia la direttrice organica di Lisa/Seya
“Mi sembra molto strano che il vostro assistito sia così fortemente intimorito
dall’imminenza di un primo rapporto!”
A1
si schiarì la voce: “Signora Orion, mi perdoni la franchezza brutale… ma credo
che la vostra sia stata veramente una pessima idea!”
“Come
sarebbe a dire…??”
“Sarebbe
a dire che una mossa del genere ce la saremmo aspettata dall’equipe della
Takamya, o magari anche da quella della Shinomya… non certo da voi!!”
Lana
sorrise debolmente e sospirò: “E la cosa la sorprende alquanto, nevvero?”
“Eufemisticamente
sì. Non dovrebbe?”
“Beh,
a dire la verità” replicò LS1, giocherellando col cordone del ricevitore
“pensavamo che il vostro ragazzo fosse ormai avvezzo ai colpi di scena
offertigli da Seya!”
A1
accusò il colpo, ma non si fece trovare impreparato: “Riguardo a Seya non posso
che convenire. Ma credevo che Lisa l’avesse congedata in permanenza, stando
alle sue precedenti dichiarazioni.[2] O ricordo
male?”
La
risposta della sua omologa assunse un tono decisamente acido: “Se parliamo di
dichiarazioni, anche noi contavamo che il signorino si desse una mossa nel
pronunciarne una anche lui, tuttavia stiamo ancora aspettando!”
“Ma
di che diavolo parla…?”
“Non
faccia il finto tonto, Harper: il suo aspirante Scherlock Holmes si era
espressamente impegnato ad operare in tempi brevi la sua scelta definitiva,
mandando, per di più, segnali di speranza abbastanza chiari alla mia assistita!
Ma, invece della conferma, che cosa le ha propinato? Prima, un tentativo di
consumo con Rina nello sgabuzzino delle scope, poi, subito dopo, un velato tetè-a-tetè
in mensa con Sayaka…!!”
“Ma
quale tetè-a-tetè?!” ribatté il povero Coordinatore, arrossendo vistosamente
“Lana, mi ascolti…”
“Sarà
lei ad ascoltarmi, invece: qua dentro non abbiamo mai nutrito nessun dubbio sulle
qualità dimostrate da Asuka Jr. nell’esercitare il suo mestiere. Ma, riguardo
ai rapporti con l’altro sesso, abbiamo purtroppo dovuto constatare
un’indecisione cronica, supportata da una vulnerabilità estrema agli approcci
della concorrenza! Se crede che io sia disposta a rischiare di vedere la povera
Lisa farsi soffiare quel ragazzo nel modo più stupido, dopo tutte le angosce
che ha patito finora per lui, beh, si sbaglia di grosso…!!”
Lew
Harper prese un respiro profondo: “Forse miss Haneoka non avrebbe patito tutte
quelle angosce, se avesse provato a conquistarselo con un metodo un po’ meno ambiguo!
Non trova?”
“No,
non trovo!! Soprattutto perché gli ha già spiegato che non era quello lo scopo principale della sua
identità segreta! Ad ogni modo, se Lisa non dispone del carisma sufficiente,
provvederà la sua alter-ego a dargli la spinta decisiva per farlo decidere!”
“Scopandoselo?!”
“Le
proibisco di usare termini volgari!! Unendosi a lui, diventando una cosa sola
con lui, anima e corpo! Non pensi che sia stata una decisione facile… ma si
ricordi che ci avete portate voi, a questo punto!”
A1
sospirò: “Signora Orion, io la capisco e mi dispiace davvero per lei e per
Lisa. Ma purtroppo, questa sera, non è assolutamente possibile!”
“La
vedremo!! E ora mi scusi, ma avrei da fare!”
“Me
la dia, presto…!” intervenne prontamente Philip Marlowe, che aveva seguito
tutto il battibecco attraverso l’altoparlante del “viva-voce”.
“Aspetti,
Lana… solo un momento, la scongiuro: il mio capo-sezione emotivo vorrebbe
parlarle!” gli passò la cornetta e sussurrò “Mi raccomando, Phil: sia
convincente: ormai ci resta una cartuccia sola…!”
L’altro
annuì e afferrò il ricevitore: “I miei rispetti, signora Orion… sono Philip
Marlowe!”
“Mi
dica, signor Marlowe. Ma si sbrighi: non ho molto tempo!”
Il
capo della Neuro asukiana deglutì: “Mi perdoni, ma temo che dovrà trovarlo… il
fatto è che, in questo momento, il nostro assistito non si trova nelle
condizioni migliori per… concedersi totalmente alla signorina Haneoka!”
“Mio
caro ragazzo” rispose LS1 con fare materno “abbia fiducia nella sua collega,
Virginia Breed… la prima volta arriva per tutti! Del resto, la marcata ansia
del signorino Alan ci dimostra felicemente la sua grande sensibilità. Crede poi
che anche la nostra assistita non abbia paura? Sì che ce l’ha… e tanta! Ma
ugualmente grande è il suo bisogno di fargli sentire concretamente quanto gli
voglia bene! Per cui, lasciate che lo prenda per mano: vinceranno insieme la
paura e, dopo, non sentiranno che una grande felicità!”
Tergendosi
le abbondanti colate di sudore, il povero Marlowe deglutì ancora per cercare di
mantenere la voce ferma: “Signora… lei mi ha frainteso! Non si tratta di paura…
non è che lui non voglia: è proprio che non può…!!”
LS1
corrugò le sopracciglia: “Come sarebbe non
può…?!” all’improvviso fu presa da un forte timore “Non starà per caso
cercando di dirmi che il signor Alan soffre di…”
“Santo
cielo, no…!!” rispose Marlowe, quasi urlando “È solo che… il nostro organismo
si trova al momento sottoposto ad un blocco elettro-psicologico. Per via dell’attacco
mattiniero di Rina! Capisce…?”
“Non
molto. Si spieghi meglio, per cortesia. E badi che anche la sua collega la sta
ascoltando!” anche Lana Orion aveva infatti inserito il “viva-voce”.
“Tanto
meglio. Ecco, come posso dire…?
“Phil,
sono Virginia” quest’ultima s’inserì nella comunicazione “parla, ti supplico:
cos’è successo esattamente, stamattina?!”
“Ho…
ho dovuto inibirlo, Virginia. Non potevo fare altro!”
“Come
inibirlo?!” sussultò la collega
neurologica “Che cosa gli hai fatto, Phil…?!”
A
questo punto, anche Gus Chandler credette bene d’intervenire e strappò con
decisione la cornetta dalla mano del collega: “Miss Breed? Sono Gus Chandler,
della Sensitiva. Se permette, vorrei spiegare io stesso come stanno le cose!”
“Mi…
mi dica!”
“Vorrei
però che mi sentisse anche la mia corrispondente!”
“Non
è qui, in questo momento, signor Chandler!”
“La
prego, è importante: potreste collegare il Telefono Rosso al circuito di
comunicazione intersezionale?”
“Signora…
ha sentito?”
“Santa
pazienza” sbuffò la direttrice dell’organismo, settando la procedura sulla
tastiera dell’apparato “quante storie, solo perché quello sbruffoncello se la sta
facendo sotto dalla fifa…!”
Terminata
l’operazione,
“Serena,
mi senti? Sono Gus!”
“Quale
onore, supremo campione della percezione femminea…!”
“Divertente!
Ora ascoltami: è perfettamente inutile che continui a tempestarci di carezze,
soffi e ferormoni… riusciresti solo a scassare completamente la mia stazione
ricevitrice!”
“Ho
ben altri argomenti per abbattere completamente le tue barriere, bambino!”
“Piantala!
Perderesti solo il tuo tempo: la nostra Genetica non può riceve nulla!”
“Che
succede, caro? Il prode Sam Spade è impedito dalla tremarella?”
Decisamente
spazientito, Gus rispose con veemenza: “Succede che, per non mettervi le corna
con la nipote del sindaco, stamattina Marlowe ha strappato di netto il cavo di
alimentazione della Ripro! Di conseguenza, il ritorno dell’onda di energia ci
ha neutralizzato il cross-over… e ci vorranno ancora delle ore per rimetterlo
in efficienza!”
Trascorse
qualche istante di silenzio. Poi miss Seducy ribattè: “Uhm… impressionante
quanto inverosimile. Devo proprio crederti?”
“Vieni
a vedere di persona, se non ti fidi. Così, già che ci sei, mi dai anche una
mano a rappezzare i miei poveri apparati… mi hai combinato un vero macello!”
puntualizzò, con acredine, l’ex compagno di studi.
“Sono
veramente desolata. Ma non pensavo che il vostro ragazzo-prodigio fosse così
delicato. Non promette affatto bene per la prima notte di nozze!”
“Brutta
presuntosa… aspetta solo che abbia risistemato tutti i collegamenti e ti farò
rimangiare questa congettura. È una promessa!”
“Me
ne ricorderò, tesoro. E Calamity con me: mando un bacione a Sammy, da parte
sua!”
“Riferirò.
A presto, diabolica piratessa dell’etere sensitivo…!”
Terminato
lo scambio dei convenevoli, Serena Seducy abbandonò la sua postazione per
recarsi nell’ufficio di Lana Orion, dove fu immediatamente appellata dalla
medesima.
“Ebbene…?”
La
capo-sezione mosse il pollice verso il basso: “Fermiamo tutto, signora: stasera
non è aria!”
“Ma…
perché…?!” intervenne la collega della Neuro.
“Non
insistere, Virgy: i ragazzi hanno problemi seri. Non stanno affatto bluffando!”
“Però…”
“Suvvia,
miss Breed” intervenne LS1 “bisogna sapere anche fare marcia indietro, quando le
circostanze lo impongono. Per stasera li abbiamo pressati abbastanza e il
povero Alan avrà sicuramente bisogno di riposare!”
Dopo
un’ultima esitazione, la responsabile emotiva abbassò lo sguardo ed annuì: “D’accordo…
la prego di comunicare al signor Marlowe le mie… scuse più sincere. Io… le chiedo
il permesso di ritirarmi!”
“Permesso
accordato. Vada pure” rispose
“Grazie,
signora… a domani!”
Quando
le due subalterne ebbero abbandonato il suo ufficio, LS1 riprese in mano il
ricevitore: “Bene, caro Lew: per stasera potete tenervi la vostra verginità.
Sarà per la prossima volta!”
Dopo
aver emesso qualche litro d’aria, A1 rispose: “Le sono molto grato per la sua
comprensione, Lana! Scusateci per l’andata in bianco: vedremo di riparare il
prima possibile!”
“La
prendo in parola, signor Harper… buonanotte!”
Ciò
detto, posò pacatamente la cornetta del telefono rosso. Infine scosse la testa,
borbottando: “E, con questa, sono già due le volte che ci fanno fallire il
colpo! A quanto pare, è proprio ora di smetterla, mia cara Saint Tail…!”