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Autore: Addy    13/03/2014    1 recensioni
Era stufa,stanca,arrabbiata,avrebbe voluto finirla li,ma non poteva,doveva resistere per lui.Lui...che le faceva sentire le farfalle nello stomaco,lui...che le provocava malinconia e felicità insieme,lui...che era così difficile da capire...no,non poteva proprio,solo lui le dava la forza.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! Il capitolo prima era un po' corto ma mi sono ripresa con questo,in più volevo chiedervi ancora di recensire perchè il primo capitolo l'hanno letto in 21 e neanche uno che lo recensisce,non chiedo tutti ma almeno qualcuno,per piacere,per me è importante!!!
Ciaoo!


Il cuore le batteva forte,troppo forte,talmente forte da dare l'impressione di poter scoppiare a momenti,lei stava ferma cercando di respirare il più piano possibile,ma non bastò,perché poco dopo gli uomini si girarono tutti in una direzione...la sua.L'unica cosa che riuscì a fare mentre i tre le piombavano addosso armati di coltelli mai visti fu chiudere gli occhi e alzare una mano a palmo aperto come istinto di protezione,sentiva il sangue scorrerle nelle vene,stava per morire eppure non si era mai sentita più viva,non si era mai accorta di quale grande dono fosse la vita e di quanto tempo aveva sprecato ad arrabbiarsi,a litigare con le persone a cui teneva di più,a non fare assolutamente niente solo per ribellione o pigrizia...dannata pigrizia,dannato tempo perso,si odiava per aver sprecato così tanto della sua vita ma era troppo orgogliosa per morire così,l'ultima cosa che pensò fu che non sarebbe morta e come per miracolo non morì.
Sentì un grido,tre gridi,erano come aghi per i suoi timpani,uno stridio insopportabile e poi fu il silenzio.
Piano piano riaprì gli occhi,una volta aperti le si gelò il sangue nelle vene per ciò che vide: gli uomini ora erano dei corpi inerti ricoperti di sangue,sangue nero e...e il suo palmo era caldo,poi i corpi si polverizzarono e sparirono.Era stata lei in qualche modo...no,non era possibile.In quel momento aveva paura,così tanta paura da non riuscire neanche ad alzarsi per tornare a casa,rimase li per quelle che parvero ore,poi finalmente,ancora molto scossa,si alzò e con gli occhi sbarrati si incamminò verso casa.
Erano le due ormai,e lei non era ancora riuscita ad addormentarsi,aveva lo sguardo fisso sulla finestra aperta o meglio,nel vuoto,ad un tratto si riscosse a causa di un movimento proprio al di la della finestra,era buio ma le parve anche di scorgere una figura,dopo un momento successe qualcosa che ci mise un po' a interpretare,poi sentì di nuovo quel gelo nelle vene: la paura.
Si ritrovò in piedi con una mano sconosciuta sulla bocca,una sui fianchi e la schiena stretta contro un petto nudo con addominali che percepiva anche in quella posizione.
"Io ti lascio andare solo se prometti di non urlare,lo prometti?" domandò una voce maschile dalla quale intuì che chiunque fosse quella persona doveva essere un ragazzo della sua età.L'unica cosa che la rossa poteva fare era annuire e così fece,lentamente il ragazzo la lasciò andare e lei poté di nuovo respirare,o almeno fino a quando non accese la luce,perché davanti a lei c'era il più bel ragazzo che avesse mai visto,aveva dei capelli neri,ribelli,lunghi fino a metà collo,la carnagione color caramello e degli occhi verdi che illuminavano il suo viso dai lineamenti perfetti,indossava solo dei jeans blu larghi e strappati e sul braccio aveva una benda,o meglio un pezzo di 
stoffa,probabilmente della sua maglietta,per fermare il sangue di una ferita,ma la cosa strana era che aveva due spade leggermente luminescenti incrociate dietro la schiena e un pugnale incastrato tra la cintura e la tasca dei jeans,il tutto gli conferiva un aspetto trasandato davvero.....WOW,stava per sbavare,lo sapeva,sicuramente aveva la bocca spalancata ma non le importava,perché....
"Ehi bimba,non fare quella faccia,sei bella pure tu,certo io sono sicuramente molto meglio di tutti i ragazzi che conosci ma...si beh sei bella ecco"disse lui con un certo ego
Finalmete Alex si riprese anche se con la faccia tutta rossa
"Ma...cosa dici?!e poi io non dovrei neanche stare qui ad ascoltarti! Anzi ora chiamo i miei genitori,MAMMA..."
"Stai zitta!"esclamò allarmato
"Stupida ragazzina"sibilò a denti stretti con fare altezzoso
"Stu...stupida ragazzina???!!!! Ma se avrai al massimo due anni in più di me!"rispose inferocita Alex
"Solo uno,esattamente"
"Tu...come fai a sapere...?"
"So molte cose di te Alexa,sono qui per proteggerti e guidarti"
"Proteggermi da cosa? Te lo hanno chiesto i miei genitori?"
"Quante domande! Un passo alla volta,prima mi devo presentare" disse il bel ragazzo appena prima di esibirsi in un perfetto baciamano
"Io sono Jackson,ma tu mi puoi chiamarmi Jack,alloooora....da dove cominciare?"
"Si ecco,io sono un Custode,i custodi sono le guide e i protettori dei Filix,al contrario dei Filix,però,siamo umani con grandi facoltà fisiche e fin da piccoli veniamo allenati per compiere il nostro dovere"
"...non ci sto capendo niente" Alex era più confusa che mai,ma lo lasciò continuare
"I Filix invece sono esseri dalle sembianze umane,ma hanno poteri potentissimi,ognuno a un potere diverso,per esempio c'è chi controlla la terra,chi il fuoco,chi il tempo...e così via,ora la parte più importante: tu sei una Filix,più precisamente l'ultima Filix,perchè sono stati tutti distrutti da quegli uomini in nero che ti hanno attaccata,ma come avrai capito non sono molto...autonomi,infatti hanno un capo,pericoloso,troppo pericoloso,non si sa nemmeno il suo nome,viene chiamato L'ombroso"nel frattempo la povera ragazza era sbiancata totalmente
"Ora ti chiederai: ma i miei genitori sono umani?,si,sono umani,perché tu sei stata adottata,i tuoi genitori erano Filix,e quindi sono stati distrutti insieme agli altri"
Alex prese coraggio "sono stata io...?"
"Si" rispose semplicemente Jack
"Ma allora...che...qual'è il mio po...potere?"
"Il dolore"
"Cosa?" ora si che era spaventata
"Uccidere e creare dolore di qualsiasi tipo:mentale,fisico e perfino provocato da ciò che vuoi come da armi,amore,malattie,puoi anche provocarlo solo col pensiero,puoi uccidere col pensiero in qualunque modo tu voglia finire il tuo nemico,questo potere è il più grande che si sia mai verificato in un Filix"
"Ma io non voglio provocare dolore o...o uccidere" ok questo era da psicopatici,che cosa stava dicendo quello strano ragazzo?
"So a cosa stai pensando,sei un ragazza intelligente,è logico che tu lo pensi,ma nessun'arma è cattiva o sbagliata,dipende tutto dall'uso che se ne fa,tu puoi usarlo a fin di bene,anche perchè è questo che dovresti fare"
"E come faccio a usarlo a fin di bene?non c'è niente di buono in questo...in questo potere"
"Puoi usarlo per fermare un assassino,un ladro o qualsiasi altro umano e non che fa del male,per salvare te stessa o gli altri,puoi usarlo per combattere gli uomini che ti hanno attaccata,per vendicare i tuoi genitori e i tuoi simili"
Lei rimase in silenzio,così Jeck decise di continuare
"Per farlo però devi venire con me,combatteremo insieme,sei la nostra ultima speranza,L'ombroso ha scoperto della tua esistenza,ma al contrario di come avrai pensato ti vuole viva,per poterti usare contro gli oppositori e per vincere su tutti e per poterti controllare in modo da non farti mandare all'aria i suoi piani "
Ora la sua voce era supplichevole
"Chi ti ha mandato?"chiese Alex
Vide stupore sul suo bel viso,di certo non si aspettava quella domanda
"Ne...nessuno,in questi tempi o hanno troppa paura o si sono uniti All'ombroso,ma io no,mi sono ribellato,ho una taglia stratosferica sulla mia testa,e sono venuto a cercarti"
"Come facevi a sapere che io ero viva?"domando Alex
"Ho saputo da mio nonno che i tuoi genitori ti hanno dato via appena nata per impedire che ti facessero del male,e sapevo di essere destinato a te come tuo Custode,solo tu puoi aiutarmi,insieme possiamo farcela"
"Oh,adesso non fai più il figo è?!"disse tagliente la rossa
"Io non posso smettere di essere figo"rispose lui,calmo.
"Allora verrai?"
"E abbandonare loro?"fece,indicando la porta,volendo far intendere i suoi genitori adottivi
"È anche per loro"
"Ma io non so neanche se tu mi stai prendendo in giro,non ti conosco..."
"Ok,ho capito,sei una caga sotto come tutti,ci riuscirò da solo,addio"ormai stava per lanciarsi giu dalla finestra quando..."aspetta"
Jeck si fermò appena in tempo
"Si?"sapendo già cosa stava per sentire
"Verrò con te,ma dammi il tempo di spiegare più o meno ai miei genitori il perchè me ne sono andata,gli dirò solo che oggi c'era una gita di cui si sono dimenticati e..."
"Perfetto,muoviti"disse lui brusco,ma solo dopo un intero quarto d'ora furono pronti per partire
"Ma io non sono come te,come faccio a fare un salto così senza spiaccicarmi a terra?!"domandò Alex impaurita
"Non ti preoccupare"furono le uniche parole che disse prima di portarla davanti alla finestra e di cingerle la vita con un braccio,al tocco Alex arrossì come un peperone,le sue braccia erano forti ma sembravano sfiorarla a mala pena da quanto era delicato,si sentiva al sicuro fra le sue braccia,il ché era strano visto che lo conosceva appena,ben presto le sue fantasticherie si interruppero perché Jeck saltò giù con lei in braccio,con agilità e destrezza,togliendole il fiato dai polmoni.

 

  
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