Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Kidrauhlsg    13/03/2014    7 recensioni
Selena Gomez era una studentessa dell'ultimo anno di liceo, prima che sua madre inviò un provino di danza a Scooter Braun, menager del cantante canadese Justin Bieber.
Questi due ragazzi con due mondi totalmente diversi si ritroveranno ben presto uno di fronte all'altra. Colpo di fulmine per lui, menefreghismo da parte di lei.
Justin Bieber si ritroverà a dover combattere per la prima volta per una ragazza. L'amore? lui non pensava nemmeno di aver mai provato quel sentimento, e quando vide Selena, ne era sicuro; lui non sapeva un cazzo dell'amore.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Selena's POV.
 
La sveglia suonò un'ora dopo -o molto probabilmente la sottoscritta non l'aveva sentita suonare in orario -  e come primo giorno di lavoro non avrei fatto sicuro una buona impressione, visto che ero già in ritardo. Sono sicura che la scusante:'mia madre mi ha abbandonata in un appartamento, completamente da sola e con solo 350 dollari, per poi tornare in Texas.' non sia abbastanza valida e convincente. Cosa ci facevo io ancora a Los Angeles? Non ne avevo idea, ma qualcosa dentro di me mi supplicava di restare e così decisi di assecondarla. 

Presi la prima cosa che trovai nella valigia, non volevo rischiare di fare ancora più tardi scegliendo futili vestiti, considerando il fatto che non avevo intenzione di far colpo su nessuno.Mi feci una veloce doccia fredda e indossai un pantalone della tuta grigio scuro, e una felpa nera. Non ero quel tipo di ragazza che indossava colori tipo il rosa o il giallo, ero più portata per le tinte scure. Dopo aver dato un boccone ad uno dei biscotti che mi aveva lasciato mia madre la sera prima nel forno, uscii di casa e presi un taxi. Il primo giorno di lavoro iniziava fra pochi minuti ed io ero un fascio di nervi. 


Justin's POV.

"Allora, amico? Vuoi raccontarmi cos'hai fatto ieri tutto il pomeriggio? Non ti sei fatto vivo per tutto il giorno"
sbuffò Alfredo, dando un morso ad un Muffin che aveva comprato Jessie, una delle ballerine della crew. Se ricordo il suo nome è anche perché è una delle più fighe qui dentro, visto che di solito non mi impegno più di tanto nel memorizzare i nomi di chi lavora con me. "Sono stato in giro per LA sulla mia nuova moto, devi assolutamente provarla, è uno sballo!" esclamai, buttandomi sulla poltrona. Quando notai che mi fece il segno con le mani di continuare, sbuffai. Non ricordavo ciò che avevo fatto ieri notte, ero completamente ubriaco, ma non sono sicuro che per Alfredo sia una buona scusa, così decisi di inventarmi una delle mie solite cazzate."Ho incontrato una ragazza in un bar, poi l'ho portata da me e abbiamo parlato fino alle tre e mezza. Lei alla fine stava crollando di sonno e così l'ho accompagnata alla porta, da allora non l'ho più sentita"- "Non hai fatto sesso con questa ragazza? Ne sei proprio sicuro?" disse trattenendosi dal ridere, sapendo che sicuramente avevo cambiato il finale della storia. "Comunque, è arrivata una nuova ragazza tra le ballerine, te l'hanno detto?" domandò, alzandosi dalla sedia e andando a prendere una birra, per poi lanciarne una anche a me. Era una specie di rituale per noi due, prendere una birra fredda prima delle prove. "Si, ne ho sentito parlare quando sono arrivato. Ma indovina? Non mi interessa minimamente. Di che colore avrà questa tipa i capelli? Rosa? Blu? Non capisco perché le scelgono sempre così strane le  ballerine. Fanno prima ad attaccare in faccia a tutte un cartello con su scritto 'vietato farsi scopare da Bieber' o cose del genere" mi lamentai, aprendo la birra e prendendone un sorso. L'alcool è la cosa più bella di questo mondo. Dopo le scopate, ovvio. "Questa sembra abbastanza normale, anche se è un po' troppo sulle sue" rispose turbato. "Cosa c'è? Ti piace la nuova arrivata?" Chiesi ridendo. Finiva sempre così. Appena arrivava una nuova ragazza, Alfredo prendeva una sbandata per quest'ultima. Non che la cosa mi scocciasse, sia chiaro. Anzi, mi divertiva vedere Fredo mentre provava a rimorchiare delle tipe, considerando che nella maggior parte dei casi riceveva solo due di picche. "Hai usato la tua solita tecnica del 'sono il migliore amico di Justin Drew Bieber. Il cantante canadese più figo del mondo' oppure hai raccontato una delle tue pessime battute?" domandai scherzando. "In realtà ho usato la prima cosa che hai detto. C'è solo un problema: a lei non interessa che sono tuo amico, perché tu non le interessi" - "Stai scherzando o cosa? Ma mi vedi? Sono il più figo di tutti i fighi!" scherzai, alzandomi dal divano e lanciando la bottiglia a distanza nella spazzatura.


Decisi di andare a prendere un po d'aria, visto che in quell'edificio non si respirava. Fortunatamente questo posto non è molto frequentato, quindi non mi toccava dover uscire con una guardia del corpo e dovermi coprire dai paparazzi. Se c'era qualcosa che odiavo di più di questo stile di vita, erano loro. Non potevo andare nei negozi da solo, o avrei rischiato di rimanerci chiuso dentro per una giornata intera. Mentre pensavo ai pro e ai contro di questa vita, camminando avanti e indietro con una sigaretta tra le labbra e gli occhi chiusi, respirando l'aria calda di LA, andai a finire contro qualcosa; o peggio qualcuno. 

"Guarda dove vai, dannazione! Era la mia felpa preferita, fino a due secondi fa!" esclamò una ragazza, completamente ricoperta da un frullato rosa; probabilmente era alla fragola. "Mi dispiace, vuoi che ti dia qualcosa di soldi come segno di scuse?" domandai, mettendo la mano dentro la giacca e cacciando il portafoglio "Non voglio i tuoi soldi. Puoi anche tenerteli stretti" sbuffò, togliendosi la felpa e rimanendo con una maglia scollata sotto bianca. Sicuramente preferivo questo suo abbigliamento, piuttosto che quella felpa da uomo che indossava tre minuti prima. "Sul serio, sei sicura di non volere nulla? Magari ti posso prestare la mia felpa" dissi, alzando un sopracciglio notando l'espressione arrabbiata che aveva sul viso. Era una bella ragazza, questo non lo si poteva negare. Aveva lunghi capelli color cioccolato mossi, che le cadevano lungo i fianchi. I suoi occhi scuri mi scrutarono attentamente, come se stesse cercando di capire dove mi aveva visto. "Seriamente, non sai chi sono?" domandai ridendo. Tutti lo sapevano, era un dato di fatto. "Justin Bieber" grignò "In persona. Tu invece come ti chiami, bellezza?" - "Non sono affari tuoi. Ora vado a cambiarmi, se non ti dispiace. Non voglio far tardi al mio primo giorno di lavoro" disse recandosi dentro allo studio di danza; cazzo, era la nuova ballerina.

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Eccoci con il secondo capitolo. Al prologo quattro recensioni, non sarà molto ma mi aspettavo di peggio, quindi grazie mille, sul serio.
Volevo ringraziare anche coloro che hanno messo la storia tra le preferite e ricordate; non potete immaginare quanto mi avete resa felice. Questo capitolo  è abbastanza più lungo del precedente, e se non ci sono errori è anche grazie a Jelena_My_Love che mi ha aiutata molto fin dall'inizio. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ricordate: se mi lasciate una recensione, anche piccola piccola, mi rendete felice.
 
  
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