Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Antares 91    13/03/2014    1 recensioni
Una notte di temporale, una donna affida alla famiglia Darling la sua bimba ancora in fasce, Luna.
20 anni dopo, Luna scopre di essere stata adottata, ma anche di avere una sorella gemella, e farà di tutto pur di ricongiungersi a lei.
[ATTENZIONE: STORIA SOSPESA]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 7 - Partenza: alla ricerca delle nostre origini

Qualche giorno dopo, Luna e Alexis, fatta la valigia, decidono di partire e Shura si offre di accompagnarle. La loro destinazione è la Francia, più precisamente Marsiglia.
Mille emozioni le pervadono, insieme a tante domande.
Il giorno prima della partenza, le due ragazze escono ed incontrano gli amici di Luna, per salutarli prima della partenza. Alexis ha, quindi, il piacere di conoscere le persone a cui sua sorella vuole bene, trovandole simpatiche e cordiali.
- E così, domattina partirete per Marsiglia - riassume Marin, seduta accanto ad Aioria.
- Già. - risponde Luna. - Siamo talmente emozionate... -
- Posso ben capirlo. - sorride Marin. - Sono felice per voi. Certo che è stata una sorpresa aver scoperto che hai una gemella! -
- Siete talmente identiche che se non aveste pettinature differenti vi confonderei! - sdrammatizza Aioria, circondando con un braccio le spalle della sua fidanzata.
Le due sorelle si guardano e sorridono.
- Ehm... - prende parola Milo - se permettete, vorrei venire con voi. Così ne approfitto anche per rivedere un mio carissimo amico che abita proprio a Marsiglia. -
- Ma certo che puoi venire! - acconsente Alexis con un sorriso.
- Bene, a che ora si parte, domani? -
- Molto presto: alle 7:30 dobbiamo essere già all'aeroporto. -
- Ok, non tarderò! -
- Ma... Milo, mi togli una curiosità? Chi è questo tuo carissimo amico? - chiede Aioria.
- Non te ne ho mai parlato? Strano.Comunque si chiama Camus ed è francese. Abitava qui quando era piccolo, poi s'è dovuto trasferire nel suo Paese natio a causa del lavoro dei suoi genitori. Ci siamo fatti una promessa, prima che lui partisse: ci promettemmo che, un giorno, in un modo o nell'altro, ci saremo rivisti. -
- Pensa che bello, adesso hai l'occasione di poterlo riabbracciare! -
- Già. Chissà come sarà cambiato... e se si ricorderà di me! -
- Ma come, pensi si sia scordato di te?! Ma certo che si ricorderà, stai tranquillo! - Aioria si alza e va a dare una pacca all'amico, sorridendogli.
- Lo spero... -

***
 
L'indomani, anche se ancora assonnati, Luna, Alexis, Shura e Milo arrivano puntuali in aeroporto. I loro posti sono vicini, quindi durante il viaggio non mancano certo le chiacchierate e le risate.
- Alexis, tu non sei nervosa? - chiede ad un tratto Luna alla gemella.
- Sì, e tanto... -
- Anch'io -
- Ragazze - Shura si sporge dai sedili dietro di loro - state tranquille, andrà tutto bene. Vostra madre sarà felice di riabbracciarvi. -

Finalmente arrivati a destinazione, decidono di fermarsi in albergo a fare una doccia, riposarsi e mettere qualcosa sotto i denti.
Più tardi, nel tardo pomeriggio, indirizzo alla mano, i quattro ragazzi cercano l'abitazione, chiedendo anche informazioni alle persone della zona, e giungono ad un modesto palazzo. L'appartamento che cercano è situato al quarto piano, l'ultimo.
Citofonano. "Leroy", questo il cognome scritto sulla targhetta accanto al pulsante.
Attendono, ma niente. Provano ancora, poi un'anziana esce nell'esatto momento in cui Luna prova ancora a citofonare.
- Vous cerchez Madame Leroy? Elle n'est pas en maison, elle est encore au travail -
Il gruppetto ringrazia e decide di fare un giro, per poi ritornare più tardi.
Dopo aver fatto un bella passeggiata ed aver visto un po' la città, ritornano davanti al palazzo. Pensano che, essendo calata la sera ormai, la donna possa essere rientrata, perciò provano a citofonare.
- Oui? - risponde una voce femminile dall'altra parte.
- Ehm... Vous êtes Madame Leroy? - parla Luna, cimentandosi per la prima volta a parlare in francese dopo tanti anni.
- Oui, c'est moi -
- Nous sommes Luna et Alexis...  - si zittisce, non sapendo che altro dire.
Seguono pochi minuti di silenzio, poi la voce tremolante della donna le invita a salire, mentre il portone in vetro si apre con uno scatto.
Decidono di non usare l'ascensore. Quando arrivano al quarto piano, c'è una donna dai capelli lunghi e mossi, raccolti in una coda alta, ad attenderli sull'uscio del suo appartamento. Ha gli occhi lucidi e le sue labbra fremono.
- Figlie mie... siete proprio voi? Non riesco a crederci. Per favore, accomodatevi. -
I quattro ragazzi si accomodano in salotto, mentre la donna va a preparare del thè e dei biscotti che poi offre ai suoi ospiti.
- I...Io... Sono talmente emozionata che... non riesco a parlare... - dice la donna, asciugandosi un lacrima. - Venite qui, fatevi abbracciare -
Le ragazze si alzano dai loro posti e vanno ad  abbracciare la madre.
-  Le mie bambine... Mi siete mancate tanto in questi 20 anni. Spero che le famiglie a cui vi ho affidate vi abbiano accudite con affetto. E questi giovanotti chi sono? Non me li presentate? -
Le due si allontanano dalla donna e fanno le presentazioni.
- Shura è mio fratello adottivo, ha tre anni in più di noi, Milo invece posso definirlo il mio migliore amico. - spiega Luna, lanciando un'occhiata prima a Shura e poi a Milo, sorridendo ad entrambi.
- Sono contenta che le vostre famiglie adottive non vi abbiano tenuto la verità nascosta. Che bello potervi riabbracciare dopo così tanti anni! -
- A proposito, mamma - prende parola Alexis - ci potresti raccontare perché ci hai affidate a due famiglie distinte? -
- Sì, piccole mie, è giusto che voi sappiate... anche se è doloroso. - prende un profondo respiro ed inizia. - L'uomo che dovrebbe essere vostro padre non ha mai desiderato figli, non gli piaceva l'idea di avere marmocchi urlanti per la casa, come diceva lui. Io invece ero il suo opposto, volevo tanti figli. Era anche un tipo un po' scorbutico a volte, ma mi amava. Quando, però, seppe della nascita di due gemelle, andò su tutte le furie e mi minacciò di abortire. Io, ovviamente non ho mai voluto abortire, così tenni la gravidanza nacosta finché potevo e, quando iniziò a vedersi il pancione, mi inventai la scusa che mia madre, che abitava a qualche kilometro da Atene, stava male e dovevo andare ad aiutarla. Mia madre e vostro padre non sono mai andati d'accordo, quindi lui non s'è mai permesso di mettere piede in casa della suocera. Così, passai i restanti mesi della gravidanza a casa di mia madre, poi, quando voi nasceste, lui lo scoprì, anche se non ho mai saputo come. Diventò molto violento, mi picchiò e mi disse che dovevo abbandonarvi o mi avrebbe sbattuta su un marciapiede.
Scappai di casa e mi stabilii in un appartamento lontano dalla casa in cui vivevo con quell'uomo. Non seppe mai il mio indirizzo, per fortuna. Un paio di giorni dopo, durante una notte, mentre imperversava un temporale, presi voi due e vi affidai a due famiglie distinte. In questo modo volevo nascondervi, lui non doveva in nessun modo farvi del male. Non oso immaginare ciò che avrebbe fatto a voi e poi a me, se ci avesse trovate... Dopodiché, ho lasciato la Grecia e sono venuta qui in Francia. -
Luna e Alexis, così come Shura e Milo, non sapevano proprio cosa dire. Lo shock era tanto.
- E... che ne è stato di...? - cercò di dire Alexis.
- Beh, anni dopo mia madre mi telefonò e mi disse che vostro padre era stato arrestato per omicidio. -
I presenti trasalirono.
- A quanto pare, s'era risposato e la donna con cui stava l'ha tradito, quindi l'ha uccisa. -
- Santo cielo... - commentò Milo.
- Che uomo terribile. Mi scusi se glielo chiedo, ma come faceva ad essere sposata con un tipo così? - chiese Shura.
- Quando ci siamo conosciuti era dolce con me, gli anni di matrimonio però l'anno cambiato. Non lo riconoscevo più, non era più l'uomo che mi corteggiava donandomi dei fiori ogni volta diversi. Qualcosa, o forse qualcuno, l'aveva fatto cambiare totalmente... -
- Però ora pensi al presente. Lui non può più farvi del male, nè a lei, nè alle ragazze. -
- Già, le mie ragazze... Temevo di non rivederle mai... -
- Ma invece, eccoci qui: siamo di nuovo assieme a te! - la rincuora Luna.
- Abbiamo tante cose di cui parlare con te, mamma - aggiunge Alexis.
- Ed io non vedo l'ora di ascoltarvi. Sentite, vi va di cenare da me, stasera? -
- Anche noi? - chiese Shura.
- Ovvio! Vi aspetto tutti. Preparerò una squisita cena solo per voi! Avete già visto Marsiglia? E' bellissima! Comunque, non vorrei vi annoiaste a stare qui mentre io sono impegnata a cucinare, che ne dite di andare a comprare un dolce nella pasticceria qui vicino? Scegliete voi! Ecco, prendete questi soldi. - dice, prendendo il suo portafogli e porgendo dei soldi alle figlie. - Io invece vado a fare la spesa e mi metto ai fornelli -
-  Ok, a più tardi, mamma! - le ragazze salutano la madre con un bacio sulla guancia.
- A più tardi, signora! - salutano educatamente i ragazzi.
Mentre stanno scendendo le scale, incrociano un ragazzo che sta salendo, il quale subito si blocca, sorpreso, alla vista di Milo.
- Milo? - chiede conferma infatti.
Anche Milo è sorpreso di vederlo. Si apre in un sorriso.
- Non credo ai miei occhi! Camus! -



Angolo dell'autrice
*Sbuca da un angolino* Ok, lo so, sono in ritardo con gli aggiornamenti. Eh, purtroppo quando l'ispirazione va in vacanza... >_>''
'Sto capitolo mi convince poco, ma vabbeh. Spero piaccia a voi. :)
A presto (spero)! ^^

Qui sotto la traduzione delle frasi in francese:

"Vous cerchez Madame Leroy? Elle n'est pas en maison, elle est encore au travail." =  Cercate la signora Leroy? Non è in casa, è ancora al lavoro.

"Oui?" = Sì?

"Ehm... Vous êtes Madame Leroy?" = Ehm... Siete la signora Leroy?

"Oui, c'est moi" = Sì, sono io

"Nous sommes Luna et Alexis..." = Siamo Luna e Alexis...

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Antares 91