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Autore: MileyVero    13/03/2014    1 recensioni
Crossover tra Doctor Who e Merlin.
Una ragazza che vive di serie tv e fan fiction, incredibilmente incontra il Dottore. Ovviamente sfrutterà l’occasione e chiederà al Signore del Tempo di andare nell’unico posto in cui è sempre voluta andare: Camelot.
Non per visitare i castelli del Medioevo, osservare tutto ciò che lo caratterizza, per conoscere diversi stili di vita, per i Cavalieri, la magia… ma per vedere gli eye-sex tra Artù e Merlino.
Non tutto, però, andrà per il verso giusto. Il Re non vorrà avere a che fare con i due viaggiatori, e il Dottore dovrà risolvere un problemino non tanto terrestre…­­
[Merthur]­­
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ueilà, buon pomeriggio :3
E in questo capitolo verrà svelato il mistero! “Quale mistero?” Ah ok :c
Ci sarà tanto Merthur u_u …un po’, via X’D
 
Buona lettura! :D
 
Capitolo IV
 
Sarà alta almeno tre metri. È simile ad un lupo, ma è assai più terrificante: è completamente nera, ha le zanne grosse e affilate, gli occhi gialli, gli artigli enormi e delle ali gigantesche che come minimo sono più grandi di lei. Ovviamente sta ringhiando contro di me e mi sta guardando come se volesse mangiarmi.
« Dottore! » urlo iniziando ad indietreggiare spaventata.
Allora anche lui si volta e vede l’animale.
« Sì, è assai terrificante. » commenta facendo un passo indietro con me.
Il lupo avanza ringhiando ed io mi lascio scappare un urlo.
« Andiamocene! » dico iniziando a correre verso l’uscita della Cittadella insieme al Dottore.
Purtroppo il mostro fa un balzo e ci supera, bloccandoci la strada e continuando a ringhiarci contro.
« Ok, è diventato anche un nostro problema. » dice il Dottore a denti stretti, « Ma aspetta un attimo… » inizia a dire guardando attentamente il mostro davanti a noi, « Quest- »
« EHI TU! » sento urlare qualcuno dietro alla creatura.
Mi accorgo che è Artù con la spada sguainata, e i Cavalieri accanto a lui.
Uhh! Ci sono anche Parsifal, Galvano, Leon ed Elyan!
Sì va bene, non è il momento di fangirlare.
« ALLONTANATI DA LORO, BRUTTO MOSTRO! » urla ancora avvicinandosi a noi con la spada alzata, « Voi andateven- ehi! Siete quelli di stamani! Forza, andatevene! » ci incita con un cenno della testa.
« Non credo riuscirete a combinare qualcosa con delle semplici spade! » dice il Dottore prendendomi la mano e trascinandomi via con lui.
Camminiamo per una ventina di metri, poi ci fermiamo, ed io alzo subito lo sguardo sul Dottore, che sembra stia studiando la situazione.
« Perché? Sai cos’è? » gli chiedo riprendendo fiato.
« Non è una creatura della Terra. Cioè, guardala! » mi dice indicandola mentre questa continua a ringhiare contro i Cavalieri, « Guarda il suo pelo! Non è terrestre! »
« Certo, è ovvio! Come no. » rispondo alzando gli occhi al cielo, « Potrebbe essere una creatura magica! » gli dico ricevendo una sua occhiataccia.
« Lo so, ma se guardi attentamente il pelo, » inizia a dire indicandomi il lupo, « puoi vedere benissimo che viene da un altro pianeta, non può provenire dalla Terra! » spiega come se la cosa fosse ovvia.
Io guardo attentamente l’animale, ma il suo pelo sembra normalissimo. Anzi, così da lontano vedo davvero poco e non capisco come faccia il Dottor… ok, è inutile.
« Ok, va bene, mi fido di te! » dico infine alzando le spalle, « Allora, da quale pianeta viene? » chiedo guardando Artù che cerca di colpire con la spada il lupo, invano.
« Non lo so! » risponde il Dottore scuotendo la testa.
« Che cosa? »
« Devo andare a chiederglielo!
« Devi andare a chiedergli da quale pianeta viene? »
« Certo. Se non sai una cosa, la chiedi al diretto interessato. No? »
« Ah, giusto. »
Io guardo di nuovo davanti a me e vedo i Cavalieri che cercano di colpire il lupo, ma questo li evita sempre e continua a ringhiargli contro.
« Devono smetterla. » dice allora il Dottore con un’espressione allarmata, avviandosi subito verso di loro correndo.
« Ehi, fermo! Vuoi farti uccidere? » gli urlo preoccupata, ma lui non sembra intenzionato a fermarsi.
« Non vuole farci del male, così peggioreranno solo le cose! »
Io scuoto la testa sbuffando e decido di correre da lui.
Ripeto: mi sto cagando sotto.
« Ma hai visto prima come ci ringhiava contro? Non credo abbia buone intenzioni! » dico affiancando il Dottore.
« Magari cercava di dirci qualcosa! » risponde alzando le spalle, « Guarda i suoi occhi. Non vuole farci del male, i suoi occhi sono spaventati. »
Giusto, ha ragione! I suoi occhi sono spaventat…no aspetta.  I suoi occhi sono spaventati?
Ma solo il Dottore vede certe cose?
Nonostante le sue parole, io ci penso un attimo e mi fermo, spaventata dalla creatura.
Ma non faccio in tempo a dire qualcosa che il lupo colpisce in pieno Artù, facendolo cadere per terra.
« NO! » urla il Dottore correndo da lui, e prima che riesca a raggiungere il Re, il lupo inaspettatamente si alza in volo e se ne va via ululando.
Io lo guardo mentre vola via, poi mi avvicino preoccupata ad Artù.
« Come state? » gli chiede il Dottore.
« Che ci fate ancora qui? » ci chiede però lui rialzandosi in piedi, « Comunque sto bene. » dice dando ben poca importanza a noi e avviandosi dagli altri Cavalieri per accertarsi che stiano bene.
Io do un’occhiata al Dottore, mentre lui si guarda intorno pensieroso.
« Non capisco cosa sia successo. » dice perplesso, « Perché se n’è andato via? »
« Mah, » ci penso un po’ su, « si sarà spaventato dalle spade dei Cavalieri. Continuava ad evitarle! »
« Naah, » mi risponde immediatamente, « è impossibile. È una creatura che non ha paura di semplici spade - anche se sì, è vero, le evitava. » spiega continuando a guardarsi intorno, « Comunque non le fanno neanche un graffio. »
« Ma non avevi detto che non sai da quale pianeta viene e che dovevi chiederglielo? » domando appoggiando le mani ai fianchi, « Come fai a sapere certe cose se non sai nemmeno che creatura sia? »
Lui si ferma e mi guarda attentamente negli occhi.
« Ci sono certe cose che si possono capire anche solo osservando. » spiega ancora sorridendo.
Io lo guardo male, ma… gli credo sulla parola.
« Dobbiamo scoprire cosa è successo. » dice continuando ad indagare, mentre io mi accorgo che Artù si è avvicinato a noi.
« Voi sapete cos’era. » considera il Sovrano squadrandoci da capo a piedi.
« Era più un’affermazione che una domanda... » commenta il Dottore affiancandomi, « Comunque no, non lo sappiamo. Beh, sappiamo che viene da un altro pianeta. » dice per poi tornare a guardarsi intorno, « Non sappiamo perché sia venuto qui e… momentaneamente sto cercando di capire cosa lo ha spaventato e fatto scappare via. »
Io sorrido e rimango divertita vedendo l’espressione stranita che ha appena assunto Artù.
« Un alieno? » chiede sconcertato.
« Un alieno? » ripete Galvano avvicinandosi a noi.
« Sì, un alieno. » risponde il Dottore sorridendo.
I due Cavalieri si guardano spaesati, poi però Galvano fa un’espressione compiaciuta.
« È una cosa diversa dal solito. » commenta con un sorriso divertito.
« Assai diversa. » continua Artù non tanto convinto, « Siete sicuri sia un… alieno? »
« Se lo ha detto lui, c’è da fidarsi! » affermo indicando il Dottore che mi sorride allegro.
Artù però ci sta guardando come se noi stessimo scherzando e che tutto ciò sia una buffonata.
« L’importante è che non torni più. » dice guardandoci un’ultima volta e tornando dai Cavalieri con Galvano.
Ok, da come l’ha detto sono sicura che non ci creda per niente.
« È la prima volta che questa creatura viene qui? » chiede improvvisamente il Dottore facendo fermare il Re.
« Ci ha già fatto visita qualche giorno fa. » risponde Artù senza rigirarsi, per poi ripartire subito dopo.
Io mi guardo intorno per cercare di scovare qualcosa che ci potrebbe aiutare, ma purtroppo è buio e non vedo tanto bene.
« Magari è stato il buio a farlo scappare! Forse è terrorizzato dalla notte. » propongo dopo che una bella lampadina si è illuminata nella mia testa.
« Naah, sennò non sarebbe nemmeno venuto qui. Era già buio ormai quando è venuto. » mi risponde il Dottore spegnendola all’istante.
Dopo essermi guardata intorno un’altra volta, però, vedo qualcuno che salta fuori da un muretto e corre velocemente dentro al castello.
« Merlino. » dico sorridendo, « È stato lui. »
No ma, aspetta: l’ho visto solo io.
Sono tutti idioti qui a Camelot?!
« Cosa? » mi chiede il Dottore avvicinandosi a me.
« È ovvio. » rispondo godendomi la sua espressione disorientata, « Merlino ha visto che Artù e i Cavalieri erano in difficoltà ed ha usato un incantesimo per mandare via l’alieno! »
Il Dottore mi guarda pensieroso per qualche secondo, poi annuisce.
« Può darsi. » dice non tanto convinto, « Merlino conosce anche degli incantesimi da utilizzare contro creature di altri pianeti?! » chiede poi storcendo la bocca.
« Beh, son pur sempre esseri viventi. » commento incrociando le braccia al petto, « Comunque è stato lui senza dubbio, l’ho visto mentre rientrava dentro. Era nascosto dietro a quel muretto. » spiego indicando il muretto accanto alle scale.
Il Dottore mi guarda sorpreso e annuisce un’altra volta.
« Umh, » improvvisamente sorride radiosamente, « brava! » mi dice contento.
« Uhh grazie! » rispondo soddisfatta, « Ma adesso cosa facciamo? »
Il Dottore mi guarda pensieroso, ma solo per pochi secondi perché sentiamo le porte del castello aprirsi e ci voltiamo verso l’ingresso.
Io rimango sorpresa e anche sconcertata, perché vedo uscire fuori Artù e Merlino.
« Entrate. » ci dice il Re inaspettatamente, « È pericoloso stare fuori di notte. Vi rendo disponibile una stanza. » ci offre gentilmente.
Io e il Dottore ci guardiamo sorridendo, poi raggiungiamo i due in pochi secondi.
« Ma solo per stanotte. » precisa Artù serissimo prima di rientrare dentro seguito da Merlino.
Noi allora seguiamo il mago che ci porta nella nostra camera, mentre Artù se ne va subito nelle sue stanze senza nemmeno dirci “buonanotte”. Che Re maleducato!
Sì, credo sia meglio dormire e lasciare a domani il problema del lupo alieno con le ali.
 
« Buongiorno! »
Apro gli occhi e rimango a guardare il baldacchino sopra di me per qualche secondo. Faccio uno sforzo enorme e mi metto a sedere, poi mi gratto gli occhi assonnata e mi guardo intorno.
Il Dottore è già bello sveglio e in piedi.
« Hai dormito bene? » mi chiede sorridendo.
« No! » rispondo automaticamente, « Questo letto è davvero scomodo! »
Racimolo tutte le forze che trovo e faccio un balzo giù dal letto.
« Questi non sono i letti moderni su cui sei abituata a dormire. » spiega il Dottore.
Io rimango un po’ imbambolata a guardare la finestra davanti a me, poi mi rimetto a sedere sul letto. Ho dormito davvero poco.
« E non sono nemmeno abituata a dormire sulla parte destra del letto. Dovevo dormire di là. » dico lasciandomi cadere sul materasso e indicando il cuscino su cui ha dormito il Dottore.
Se qualcuno non mi tira un secchio d’acqua in testa, credo dirò frasi senza senso per tutto il giorno.
« Artù, non tirare il secchio d’acqua in testa a Merlino, tiralo addosso a me! » inizio a delirare.
« Se vuoi te lo tiro in testa io. Vado a prenderlo e tor- »
« NO! » urlo balzando subito in piedi, « No. » ripeto subito dopo più calma.
Inspiro profondamente, poi lentamente mi metto gli stivaletti.
« Questo posto è anche un Bed & Breakfast? Vorrei fare colazione. » dico voltandomi verso il Dottore.
Lui alza le spalle e si mette in bocca un chicco d’uva. Un chicco d’uva?
« Uhh, cibo! » esclamo avvicinandomi al vassoio davanti a lui, vuoto. Vuoto?
« Scusa, ho già mangiato tutto. »
Io alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
« Ok, va bene. Sai per caso che ore sono? »
« Saranno circa le sette. » mi risponde il Dottore avviandosi verso la porta, « Andiamo? »
« Ehi aspetta! » esclamo facendolo fermare, « Devo andare in bagno. »
 
« Questo palazzo è molto bello, non c’è dubbio. » commenta il Dottore passeggiando con me per i corridoi, « Ma se ci fosse qualche cartello sarebbe meglio! Dove siamo finiti? »
Io mi guardo intorno e ci penso un po’ su.
« Mmh, » faccio un sospirone, « boh. »
« Te l’avevo detto che dovevamo girare a sinistra e non a destra! » mi rimprovera il Dottore, « Torniamo indietro. » dice rigirandosi, poi torniamo a camminare.
Quando arriviamo all’incrocio di prima, ci avviamo verso il corridoio che voleva prendere lui. Camminiamo per un paio di minuti incrociando qualche guardia, poi ci ritroviamo di fronte ad una rampa di scale che porta nei sotterranei.
« Ci siamo completamente persi. » commento sconsolata.
« Nahh, » il Dottore si volta verso di me tranquillo, « se nemmeno questa è la direzione giusta, basta tornare indietro per il corridoio da dove siamo venuti. » spiega come un perfetto capitan ovvio.
Io evito di rispondergli e ci rigiriamo per avviarci di nuovo verso l’introvabile uscita, ma prima di poter fare un passo ci ritroviamo Artù e Merlino davanti.
« Buongiorno! » esclama il Dottore raggiante.
Artù incrocia le braccia al petto e ci squadra da capo a piedi.
« Buongiorno. » ci dice come se parlasse con dei delinquenti che fanno finta di essersi persi per il castello, ma che in realtà stanno facendo qualcosa di sospetto.
Peccato che noi ci siamo veramente persi.
« Ci siamo persi. » spiego accennando un sorriso.
« Lo vedo bene. » risponde prontamente.
Ci guarda attentamente per molti secondi, poi assottiglia gli occhi.
« Cosa stavate facendo? » ci chiede per nulla contento di vederci.
« Ci siamo persi. » ripete il Dottore e l’espressione di Artù diventa pensante.
Il Re si volta verso Merlino e guarda i suoi occhi, il naso, le labbra e di nuovo gli occh… le labbra.
« Ma che carini! » esclamo spiaccicandomi le mani sulle guance.
Artù e Merlino però mi sentono e si voltano immediatamente verso di me.
« Come, scusa? » mi chiede il Re scrutandomi per bene.
Io allora scuoto la testa a occhi chiusi, e lui sospira.
« E va bene. Merlino, accompagnali all’uscita, poi vieni subito da me nelle mie stanze. »
« Uhhh, nelle sue stanze! » mi lascio scappare, e Artù inizia a contemplarmi con uno sguardo assassino. « Scusate. »
« …vieni nelle mie stanze per via del lupo con le ali. » conclude la frase facendosi sentire bene.
Ah, per il lupo.
Io abbasso la testa un po’ delusa e con la coda degli occhi vedo Artù che se ne va.
« Aspettate! » gli urla però il Dottore, facendomi rialzare lo sguardo, « Il lupo con le ali? »
Artù allora si ferma e si gira verso di noi.
« Ci sono novità? »
Lui pensa un attimo prima di rispondere, poi dà un’occhiata alle labbra di Merlino - ovvio! - e annuisce.
« Hanno visto la creatura magica non lontano da Camelot. Oltretutto alcuni contadini hanno cercato di ucciderla, ma dopo aver insistito a lungo sono rimasti uccisi loro. »
« È un alieno! » lo correggo immediatamente.
Lui sbuffa e mi dà un’occhiataccia.
« È uguale, » mi dice con tono arrogante, « fatto sta che è pericoloso starsene fuori a giro. Fate attenzione. »
« Mi sembra di capire che non sia rimasto vicino a Camelot l’altra volta. » dice il Dottore.
« No, infatti. » Artù torna a guardarsi davanti e abbassa il capo.
« Possiamo dormire qui fino a quando non si risolve questa situazione? » chiedo senza perdere tempo.
Artù però sbuffa e la sua espressione dice da sola “no”.
« Vi prego! Possiamo risolvere il problema del lupo, le persone di questo regno non lo vedranno mai più! » provo ancora.
Lui si rigira completamente verso di noi scocciato, ma non fa tempo a rispondere con un altro “no” che le campane risuonano ancora una volta a Camelot.
Artù e Merlino si guardano immediatamente allarmati, ed una guardia raggiunge il Re correndo.
« No, di nuovo quel lupo! » si lamenta il Sovrano agitandosi.
Io guardo il Dottore preoccupata e lui si volta verso di me diventando serio.
« No Sire, » dice la guardia, « non è il lupo. È scoppiato un incendio nelle cucine. »
Artù quindi storce la bocca ed io cerco in tutti i modi di non scoppiare a ridere.
« Un incendio nelle cucine. » il Re inizia a camminare scocciato, « Punto primo, » dice guardando bene la guardia, « avevo detto di non assumere quella ragazza. Ha già fatto prendere fuoco casa sua cercando di cuocere un pollo! »
« Sire, non è stata colpa sua. »
« E’ uguale! » urla infuriandosi ancora di più, « Punto secondo, » Artù chiude gli occhi e abbassa il capo, « avete dato un allarme all’intero regno per un incendio in cucina?! » si sgola facendomi sobbalzare.
La guardia rimane immobile e deglutisce spaventata.
« Andate a spegnere le fiamme e non fate più una cosa del genere! »
« Sarà fatto, Sire. » dice in qualche modo la guardia, abbassando il capo come saluto e andandosene via zitta zitta.
Artù guarda Merlino con un’espressione irritata, poi scruta noi uccidendoci con gli occhi.
« Comunque, » inizia a dire soffiando col naso, « vi ho già offerto una camera stanotte - tra un po’ non so nemmeno perché! -, e devo farlo un’altra volta? Spero che quel lupo vi mangi! » finisce richiamando con un cenno della testa Merlino, poi se ne vanno lasciando me e il Dottore da soli.
« È un po’ agitato. » commenta lui.
« Tanto poi gli passerà. Adesso andrà nelle sue stanze con Merlino a fare una scop… » lo sguardo quasi sconvolto del Dottore mi blocca, « …scoperta sensazionale! » accenno un sorriso, poi torno alla realtà, « Aspetta un attimo. » dico preoccupata, « Merlino se n’è andato. Adesso come troviamo l’uscita del castello?! »
« Giusto. » il Dottore annuisce e inizia a mordersi le labbra, « Beh, intanto torniamo indietro. »
Fatto sta che dopo aver camminato per qualche minuto, ci ritroviamo pure nel bel mezzo dello spegnimento dell’incendio nelle cucine. Fortunatamente poco dopo incrociamo Ginevra - con cui avrei parlato volentieri degli eye-sex tra Artù e Merlino - che ci indica l’uscita, e dopo il Tour De France, riusciamo finalmente a respirare aria fresca nella piazzetta della Cittadella. Allegria!
 
Continua…
 
Sappiate che la seconda parte del capitolo non è inutile quanto sembra, ok X’D
Spero vi sia piaciuto :3 Se vi va lasciate una recensione, grazie :3
Alla prossima settimana :D

  
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