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Autore: cateperson    14/03/2014    3 recensioni
Sempre e solo Zade! Tanto tanto amore...con una buona dose di complicazioni!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Wade Kinsella, Zoe Hart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Vuoi stare ferma? Non riesco a sistemarti questo bottone..." Sbottò Annabeth esasperata.
"Oh mio Dio, tutto questo è chiaramente un segno del destino!" Zoe si coprì il viso con le mani.
"No Zoe! È soltanto un bottone allentato...si sistema in due minuti!" Ribadì la moglie del sindaco con tono deciso.
In quel momento entrò Lemon con il piccolo Jeremy tra le braccia
"Allora..." Rimase a bocca aperta e le parole le morirono sulle labbra non appena vide la dottoressa.
"Sei stupenda!" Mormorò con le lacrime agli occhi.
"Lemon ma non vedi che sta andando tutto storto? Mi sono saltati i bottoni, la pettinatura sta crollando..." 
"Zoe smettila o chiamo tua madre!" Urlò Annabeth.
La bionda guardò le amiche con sguardo interrogativo
"Come hai fatto a ridurla così? Nessuno ha mai fatto perdere la pazienza ad AB..."
"Credo siano gli ormoni della gravidanza..."
"Vi ho sentite! Sei tu che sei esasperante Zoe, non dare colpe al piccolo Nicholas!" Disse innervosita la donna, mentre continuava a cucire.
Lemon e la dottoressa scoppiarono a ridere.
"Rose è andata a prendere il bouquet?" Chiese quest'ultima più tranquilla.
"Sì, sarà qui a minuti..." Rispose la bionda.
"Finito! Ancora qualche minuto di pazienza che ti sistemo il velo!" Esclamò soddisfatta Annabeth, anche lei molto più calma.
Mentre le due donne fissavano un lieve velo di organza tra i capelli della dottoressa, qualcuno bussò alla porta.
"Vengo in pace...posso entrare?" Una voce femminile si annunciò.
"Entra pure!" Rispose Zoe sempre più felice.
Dalla fessura della porta spuntò la testa di Vivian.
"Oh Zoe sei un incanto...E che vestito magnifico...L'esatto opposto di quello che avevo scelto io, ricordi?"
"Come potrei dimenticarlo? Sembravi una meringa..."
La cugina rimase pietrificata.
"Lo trovavi orrendo? Ma se era principesco..."
La dottoressa alzò gli occhi al cielo.
"AB per favore mi passeresti il mio telefono? Credimi Vivian...Speravo di non doverlo fare..." 
La moglie del sindaco le porse il cellulare e, dopo aver cercato un po', Zoe mostrò alla cugina una foto del vestito che aveva provato a New York.
"Oddio, ma perché non me l'hai detto subito? Sembravo una gigantesca torta ricoperta di meringhe..." Disse Vivian con tono schifato.
Scoppiarono tutte a ridere e iniziarono a fare commenti divertenti sui loro abiti da sposa. Quando si ricomposero Vivian tirò fuori una scatolina.
"Zoe ero venuta per portarti questo...Il tuo primo cimelio di famiglia..."
La dottoressa aprì la scatolina di velluto e i suoi occhi si riempirono immediatamente di lacrime. Estrasse una sottile collanina d'argento con un pendente composto da una perla e un diamante e guardò sua cugina
"Me la metteresti Viv?"
La donna annuì e si asciugò le lacrime prima che le rigassero le guance e le rovinassero il trucco, prese il gioiello e lo adagiò sul collo della sposa.
"Lo zio Harley me lo regalò per il mio matrimonio...Sono certa che vorrebbe che lo avessi tu!" Disse con la voce rotta.
"Oh Vivian..." Zoe la abbracciò.
Anche Annabeth e Lemon, che avevano assistito alla scena, si commossero.
In quel momento entrò Rose senza bussare e vedendo tutte quelle lacrime sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
"Ragazze non possiamo iniziare già adesso coi fazzoletti!"
E assumendo un tono autoritario iniziò a dare ordini.
"Lemon, porta Jeremy a Magnolia...Non puoi fare la damigella con questo angioletto tra le braccia...Vivian, vai a prendere posto...Zoe, il bouquet...e Annabeth..." Rose si interruppe girandosi verso la moglie del sindaco che alzava la mano, come se fosse ritornata a scuola. La ragazza la guardò con un'espressione confusa.
"Che c'è?"
"Posso andare in bagno? Il bambino preme sulla mia povera vescica..." Mormorò toccandosi il pancione.
Rose alzò gli occhi al cielo
"Veloce...Hai mezzo minuto..."
Zoe trattenne una risata.
"Stai diventando la nuova Lemon Breeland, lo sai?"
La ragazza sorrise
"Oh, a proposito di Breeland...Brick è qui fuori...Posso farlo entrare?" 
"Certo, ormai ci siamo..." Rispose la dottoressa.
Rose mise fuori la testa dalla stanza e dopo alcuni istanti il medico entrò e rimase subito abbagliato. Per qualche secondo non riuscì a proferir parola, muoveva le labbra ma non emise nessun suono. Poi, avvicinandosi a Zoe, le diede un bacio sulla guancia
"È un onore e un privilegio accompagnare un'altra figlia all'altare!"
La dottoressa non si trattenne e gli gettò le braccia al collo
"Ho avuto tanti papà...Ma tu sei l'unico a non avermi abbandonata mai, nemmeno quando era impossibile starmi vicino!" 
Al loro abbraccio, in pochi istanti si unirono altre braccia: Lemon, Annabeth, Rose, sua madre, che era entrata in quel momento...Erano tutti lì per lei e la stavano accompagnando in quel terribile, spaventoso, bellissimo nuovo inizio.
Zoe si sentì completa, felice come non lo era mai stata.

C'era un gran brusio...
Persino il reverendo Mayfair stava discutendo riguardo ad alcuni dettagli della cerimonia col rabbino Glass, giunto appositamente da New York.
"Ehi George, che ore sono?" Chiese Wade sistemandosi i polsini della camicia.
"Sono quasi le cinque...Hai paura che non si presenti?" L'avvocato sorrise.
"Al contrario...Non vedo l'ora che diventi mia moglie..." Rispose più rilassato il barista.
Lavon, che aveva sentito quelle parole, diede una pacca sulla spalla all'amico, poi andò a prendere il suo posto come testimone dello sposo insieme a Tucker.
"Beh...Lo sai che le spose si fanno attendere...Questa poi è addirittura di New York...Non arriverà..." George non fece in tempo a finire la frase che il silenzio calò nella chiesa e subito le arpe cominciarono a suonare il Canone di Pachelbel
"Come non detto...Credo che anche lei non veda l'ora di sposarti!" Bisbigliò l'avvocato all'amico.
Le damigelle, Lemon e Annabeth, percorsero la navata nel loro lungo vestito bordeaux e andarono a prendere posto di fronte ai loro rispettivi mariti.
Ma Wade guardava oltre, sperando di scorgerla...
E la vide...
Aveva un vestito semplice, senza spalline, con la gonna ampia, un piccolo dettaglio floreale blu ricamato sul petto e un velo lunghissimo...
Era un angelo...Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso...
Quando i loro sguardi si incrociarono, i loro volti diventarono lo specchio della felicità che avevano nel cuore.
Per un istante il barista pensò di correrle incontro, quell'andatura gli sembrava troppo lenta.
Ma soltanto alcuni secondi più tardi se la ritrovò di fronte.
Brick lasciò andare il braccio di Zoe, le appoggiò le mani sulle spalle, la fissò dritta negli occhi e le disse
"Non potrei essere più orgoglioso delle mie figlie!" Poi le diede un bacio sulla guancia e strinse la mano a Wade.
"È preziosa...Abbine cura!"
Il barista sorrise raggiante, prese la mano di Zoe e percorsero insieme gli ultimi passi verso l'altare.

Quando la musica cominciò Brick non esitò un solo istante, si avvicinò al tavolo degli sposi e prese la mano di Zoe.
"La tradizione vuole che siamo noi ad aprire le danze!"
La dottoressa sorrise, si girò verso suo marito che le fece un cenno con la testa.
"Vado a chiedere a Rose se vuole ballare..." Disse Wade mentre si dirigeva dall'altra parte della sala.
"È davvero tutto perfetto...Sono la donna più fortunata del mondo!" Sussurrò Zoe seguendo i movimenti del medico.
"Zoe, c'è una cosa che voglio chiederti da tanto tempo..."
"Ti ascolto"
"Vorrei che tu prendessi in mano il mio studio..."
"Cosa? Ti pare il momento di chiedermi una cosa del genere?" Il tono di voce della dottoressa si era decisamente alzato.
"Calmati e respira, cara! Tu lo sai che ho una certa età, che per me diventa sempre più faticoso lavorare per molte ore...È arrivato il momento di lasciare spazio ai giovani! Questo è il mio regalo di nozze per te..." Disse Brick sorridendo
"Ma...Io...Tu...Lo studio...È la tua vita!" Balbettò Zoe sempre più confusa.
"Oh no...Per troppo tempo l'ho considerato la mia vita per cercare di dimenticare mia moglie...E mi sono perso molte cose...Ora so che voglio godermi quello che ho, cioè la mia famiglia! Voglio fare il nonno, Zoe...Di Jeremy e di tutti i nipotini che verranno!" E dopo quelle poche parole le lasciò un bacio in fronte.
"Credo che sia giunto il momento del ballo con tuo marito!" 
Brick si staccò dalla dottoressa, che aveva ancora le lacrime che le solcavano il viso, e la accompagnò da Wade, che interruppe immediatamente il suo ballo con Rose.
Zoe si rifugiò nell'abbraccio del barista.
"Brick mi lascia lo studio..." Sussurrò piano, mentre ricominciavano a volteggiare insieme.
"Davvero? Come è possibile?" Chiese l'uomo stupito.
La sposa alzò la testa e lo guardò con una tenerezza infinita.
"Vuole fare il nonno..."
Un sorriso raggiante si fece largo sul viso di Wade, che per tutta risposta, diede inizio a un bacio carico di passione.
Quando si separarono, il barista bisbigliò
"Faremo in modo di accontentarlo il prima possibile!"





ciao a tutti...
ci avviciniamo alla fine...credo che la storia si concluderà prima della ripresa della serie!!! Sono contenta di avervi tenuto compagnia in queste settimane, mentre eravamo in astinenza...
comunque, tornando al capitolo, spero vi piaccia...ho sfruttato le vostre idee meravigliose...in particolare qui ho potuto sfruttare un personaggio che avevo dimenticato, Brick! Diciamo che è dall'idea del rapporto tra lui e Zoe che è nato tutta questa parte...e ne sono contenta perché si tratta di scene di una tenerezza disarmante...o almeno spero di averle rese così!!!
non vi ringrazierò mai abbastanza del sostegno che mi date...Fatemi sapere che cosa ne pensate! Come vedete, io ci tengo davvero tanto a saperlo...questi capitoli ne sono una prova
a prestissimo
cateperson
  
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