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Autore: porcelain heart    14/03/2014    1 recensioni
cosa accadrebbe se in un istante tutto ciò in cui hai sempre creduto andasse in pezzi, totalmente distrutto dagli occhi di ghiaccio dell'unica persona a cui non avresti mai pensato di poter appartenere? cosa accadrebbe se, improvvisamente e per colpa di un errore, il tuo cuore desiderasse la tua unica condanna? come ti sentiresti, se potessi ottenere ciò che desideri, rinunciando a te stessa?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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"Hai portato la Lunaria, non è vero?" 
Domandò la ragazza, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro, mantenendo lo sguardo basso.
"James." Asserì l'altra, guardando il cugino con espressione seria.
Il Grifondoro estrasse dalla tasca interna dell'uniforme un piccolo sacchettino di colore chiaro, con due nodi ai lati dell'apertura, che porse con cautela a Lily; questa lo prese e, dopo aver armeggiato qualche istante con i nastri, riuscì ad aprirlo ed a versarne il contenuto nel calderone che aveva davanti, prendendo a mescolare con lentezza, contando i giri del mestolo in legno chiaro. 
'Cerca di stare attenta in questo passaggio..' asserì Rose, sedendosi sul pavimento in marmo chiaro, incrociando le gambe e tenendo su di esse un impolverato manuale di pozioni preso il giorno primo dalla biblioteca di Hogwarts. '..se dovessimo sbagliare qualcosa con la Lunaria, dovremmo aspettare il prossimo plenilunio per raccoglierne ancora, e manderemmo a monte un intero mese di preparazione.' 
"Rosie!' schioccò questa, fulminandola con lo sguardo. "E' già abbastanza impegnativo senza che tu ne sottolinei la difficoltà, grazie."
La ragazza scosse appena il capo, sollevando poi il libro ed avvicinando il naso alla pagina che aveva aperta davanti agli occhi, cercando di destreggiarsi tra le infinite sottolineature che segnavano alla perfezione il passaggio di quel volume da un proprietario ad un altro, prima probabilmente di essere abbandonato in qualche aula, ed aggiunto di conseguenza ai beni della scuola.
"Ne siete ancora sicure?" Sospirò James, rimanendo in piedi, la spalla destra poggiata allo stipite della porta, le caviglie incrociate ed una vaga ombra di preoccupazione sul volto, mentre con lo sguardo seguiva attentamente i movimenti delle due ragazze.
"Perchè dovremmo aver cambiato idea?" Domandò in risposta Rose, girando il libro sottosopra, cercando di seguire una bizzarra fila di appunti che seguiva un percorso molto soggettivo, trasformandosi quasi in un ghirigoro; aggrottò le sopracciglia, riducendo gli occhi a due fessure e muovendo lentamente le labbra, man mano che leggeva le parole che riusciva a decifrare.
"Non avete mai preparato una pozione del genere e.."
"Hai sentito quello che ci ha raccontato lo zio Ron, no?" Lo interruppe prontamente Lily, avvicinandosi al calderone ed odorando con un po' di remore la densa colonna di fumo grigiastro che si andava sollevando, prima di increspare il volto in un'espressione di profondo disgusto. "Loro l'hanno preparata al secondo anno, e non hanno avuto difficoltà; quindi, perchè dovremmo averne noi che siamo più grandi di loro?"
"Diciamo anche che loro mi sembra un termine un po' eccessivo, visto che l'ha preparata la zia."
"Per fortuna, Rose ha preso il cervello di sua madre." Scrollò le spalle Lily, ripetendo quella frase che mille e più volte avevano sentito.
"Su questo non ho dubbi, peccato che stavolta la pozione la stia preparando tu.' Ribattè James.
"Che vorresti dire?!" Domandò a quel punto la ragazza, facendo rapidamente scattare in alto il capo, puntando gli occhi sul fratello.
Questo stava proprio per rispondere, quando Rose richiamò l'attenzione di entrambi.
"La.. la pozione sta cominciando a ribollire in maniera piuttosto strana, e non dovrebbe." 
Commentò con un filo di voce, spostando ripetutamente lo sguardo dal libro al calderone.
"Oh, sì.." Lily estrasse una piccola fialetta trasparente colma di una polverina argentea, e ne riversò il contenuto nella strada brodaglia che cominciava a prendere forma; a quel punto, il movimento che aveva agitato la densa e grigiastra pozione cessò, e tutto parve tornare alla normalità.
"E tutto questo per.. una festa, giusto?" Riprese James.
"Una festa che non ho intenzione di perdermi, visto che aspetto di essere invitata da due mesi."
"E non pensi che presentarti nel corpo di tua cugina equivarrebbe a non partecipare?"
"Assolutamente no, visto che è una festa in maschera, ed io prenderò la Pozione solamente quando dovrò rientrare ad Hogwarts." Rispose Lily.  "L'unica cosa che si scorgerà del mio vero aspetto saranno i capelli, e penso di poter dare una sistemata al caos informe che regna sulla testa di Rose, abbastanza da farli somigliare ai miei; così, se qualcuno dovesse vedermi girovagare per il Castello di notte mentre tento di rientrare in camera, toglierò la maschera e troveranno Rose e non me.'
Rose fece un cenno con la mano, come a dire che aveva fatto finta di non sentire, onde evitare ulteriori discussioni ed ignorando così la vaga offesa della cugina.
"Mi spieghi perchè è così importante?"
"Perchè in questo modo potrò finalmente frequentare un certo tipo di gente, e.."
"Intende Purosangue, James." Intervenne l'altra. "Tua sorella sta cercando di entrare nel giro dell'alta società del mondo magico, se non l'avessi capito."
"Ma non è un diritto di nascita?"
"Lo era fino a qualche anno fa, almeno fin quando il nuovo assetto sociale non ha permesso a determinate famiglie di essere un po' più di larghe vedute."
"Mamma lo sa?" Domandò a quel punto il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli scuri.
"No, e non dovrà saperlo." Riprese a parlare l'altra. "Se glielo dirai, giuro che renderò la tua vita un inferno."
"Come se tu non lo facessi già.." Mugugnò l'altro, in risposta. "Ultima domanda.." 
"Oh, sarebbe anche l'ora che stessi zitto, in effetti." 
"..tu, Rose, perchè stai acconsentendo ad una cosa del genere?"
"Perchè la festa è domani sera, e si dà il caso che dopodomani mattina tua sorella abbia un test di storia della magia, in vista dei G.U.F.O. di fine anno;  considerato che probabilmente non tornerà al castello prima dell'alba, dubito che riuscirebbe a sostenerlo al pieno delle sue facoltà."
"Quindi, ricapitoliamo.."
"Oh santo cielo, James, quanto sei pesante!"
"..domani Lily si aggregherà alle Serpeverde ed uscirà dal Castello, solo che non avrà un permesso scritto e sarà 'coperta' dalle ragazze che sono con lei; parteciperà tranquillamente alla festa e poi, quando varcherà il cancello prenderà la Polisucco. a quel punto potrà aggirarsi tranquillamente tra i corridoi godendo del fatto che tu, Rose, sei  un Prefetto e non devi sottostare necessariamente al Coprifuoco; la mattina dopo, invece, tu prenderai la tua dose e ti presenterai a lezione con le sue fattezze, e sosterrai per lei il test."
"Esatto.. anche se è piuttosto rischioso, perchè l'effetto della Pozione svanirà praticamente dieci minuti dopo aver messo piede fuori dall'aula." 
"Voi siete fuori di testa."
"Se ci scoprissero, verremmo espulse."
"E non avrebbero nemmeno torto."
"Il compito più rischioso, comunque, è quello di Rose; io devo solamente raggiungere camera mia, e chiudermi lì in attesa di tornare in me."
"Lily, ascoltami bene: devi comunque evitare di incrociare chiunque nei corridoi."
Lily sbuffò, arricciando il naso, spostandosi i capelli su una spalla.
"Comincio a pensare che sia stata una pessima idea.." Commentò Rose, sottovoce; James alzò le braccia al cielo.
"Non puoi tirarti indietro adesso, è un mese che preparo questa brodaglia disgustosa!" Rispose, tagliente, l'altra ragazza.
"Non mi sto tirando indietro, Lily. Solo, devo ricordare a mio padre di tenere per sè gli aneddoti dell'adolescenza, la prossima volta."
Il ragazzo annuì con il capo, concordando, mentre la sorella si alzò in piedi, sgranchendosi e sbadigliando.
"Sarà pronta prima dell'ora di cena; prepareremo due fiale, e le porteremo con noi."
Rose annuì, chiudendo il libro con un tonfo sordo. "Possiamo farcela.." Sussurrò, sospirando.
"Ce la faremo." La corresse Lily.
"Non ce la farete."
Entrambe si voltarono verso James, fulminandolo con lo sguardo. "Sembrate mia madre!" Esclamò. "Entrambe." Aggiunse. "Ed è terrificante."
"Quando smetti di fartela sotto, raggiungici in Sala Grande, allora: è quasi ora di cena, ed io sto morendo di fame."
"Oh, cena!" Sorrise, e Lily e James uscirono insieme da quella Stanza delle Necessità; si voltarono appena prima di varcare la soglia. "Tu, Rose, vieni?"
"Vi raggiungo tra dieci minuti." Rispose, sorridendo, aprendo di nuovo il libro e leggendo per la quarta volta lo stesso paragrafo.
"Tutto bene, sì?" Domandò James.
"Oh, sì, tranquillo! Andate pure." Sorrise, prima di guardarli allontanarsi.
Concentrata, prese il mestolo da terra, e mescolò la Pozione osservandola attentamente, ripetendo a memoria le parole lette poco prima.
"Eppure.." Sussurrò tra sè, aggrottando le sopracciglia, un po' confusa. Aveva come la sensazione che qualcosa non andasse, che ci fosse qualche particolare in quel preparato che non fosse come avrebbe dovuto essere.
La pancia le brontolò, così decise di lasciar perdere; si alzò a sua volta, scrollando le spalle. Infilò il libro nella borsa a tracolla che portava con sè, abbassando appena la fiamma che faceva ribollire la brodaglia fangosa, ed uscì a sua volta dalla Stanza, diretta verso la Sala Grande.
Forse sì, Rose Weasley aveva il cervello di sua madre, ma c'era una cosa che non aveva minimamente ereditato: la fiducia nel proprio intuito.

 
  
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