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Autore: merty_chan11    14/03/2014    1 recensioni
Sono arrivate le vacanze estive. Ma queste saranno vacanze un po' particolari. Perché Rika può fare il bello e il cattivo tempo. E sconvolgerà la vita di tutti. Sopratutto quella di un povero innocente. Come farà? Lo scoprirete!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                              La punizione delle sorelle Delacroix
Rika e Ichinose erano stati mandati fuori dalla stanza, in modo che le due vecchiette avrebbero discusso meglio per la tortur- punizione. Rika era agitatissima: si strofinava sempre le mani, gocce di sudore le lambivano la fronte, ma sopratutto, era preoccupata per ciò che avrebbe pensato Ichinose. Il ragazzo, però, non pensava proprio niente contro Rika. Era alquanto spazientito. Erano là fuori da un quarto d’ora e quelle due vecchiette bisbetiche non avevano ancora preso una decisione. “Non vogliono che la passiamo liscia, insomma” fu l’unico suo pensiero. Dopo altri 5 minuti buoni, i due ragazzi vennero condotti nuovamente nell’ufficio delle direttrici. Appena entrarono, le sorelle Delacroix li accolsero con un ghigno. -Bene- disse Charlotte -Dopo aver meditato a lungo sul da farsi, abbiamo deciso che oggi sarete solo voi due a pulire l’intero centro commerciale.- -COSA!?- esclamarono i due ragazzi, increduli -Ma ci vorranno almeno…6 ORE!- -SILENZIO!- urlò Mary -Questa è la vostra punizione. Inizierete subito a fare il vostro dovere. Muovetevi, e incominciate a pulire l’area sud! Ora!- I ragazzi non poterono ribattere. Quella era la loro punizione e non potevano discutere.
Vennero accompagnati dalle guardie alla loro destinazione e poi furono immediatamente lasciati soli, dopo essere stati riforniti di detersivi, scope, spugne e stracci. Erano quasi le otto di sera. Presto, tutti i clienti se ne sarebbero andati per recarsi alla piccola festa organizzata in città. E Rika e Ichinose avrebbero avuto tutto il tempo per pulire. Rika prese in mano la spugna con un secchio e iniziò a pulire i tavolini del bar che era di fronte a loro. La ragazza era caduta in un silenzio che faceva venire i brividi. Di solito era sempre allegare sorridente, e vederla ridotta così era una cosa intollerabile. Ichinose aveva deciso però di lasciarla stare, convinto che avesse troppa vergogna a rivolgergli la parola. Prese una scopa e iniziò a spazzare nella piccola piazzetta. Ad un certo punto si mise addirittura a cantare. Rika, risvegliata da quella melodia, si aggiunse ad Ichinose per un po’, ma poi tornò immediatamente zitta. Il ragazzo continuò a cantare e alla fine, stanco per quell’insopportabile silenzio, decise di rompere il ghiaccio. -Ehy Rika!- La ragazza si riscosse a quella chiamata e si mise a guardare Ichinose. Fu allora che il ragazzo si accorse di quanto lei fosse in imbarazzo. Si sentiva umiliata e in colpa perché la stessa sorte era toccata anche a lui. Ichinose si avvicinò da lei e iniziò a rassicurarla -Senti, so che magari ti senti in colpa per tutto ciò…ma io lo so che non hai rubato quella collana. So che sei arrabbiata per quello che è successo oggi, ma non possiamo tornare indietro. Se fossi arrivato in tempo, stamattina, forse le cose sarebbero andate diversamente. Quindi lasciamoci questa cosa alle spalle e muoviamoci a pulire!- disse Ichinose, sfoderando per lei il miglior sorriso che avesse. Rika allora scoppiò in lacrime e cercò di scusarsi in tutti i modi. Ichinose l’abbracciò. E in quel momento si sentì strano. Come se avesse scoperto un lato nuovo di Rika. Un lato che nessuno aveva mai visto. Rika sciolse l’abbracciò e tornò a pulire, più energica di prima e insieme a Ichinose, si mise a cantare. Ichinose però era rimasto stupefatto da quell’abbraccio. "Cosa doveva nascondere a tutti Rika? Che tipo di ragazza era veramente?" Lasciò perdere quei pensieri, pensando che magari quelle sensazioni erano semplicemente immaginarie. La notte intanto calava, e i due ragazzi avevano da ripulire ancora l’area est e quella nord. -Continuando di questo passo- disse Rika -Finiremo anche prima del previsto!- -Eh già!- rispose lui.  Passarono circa 3 ore da quando i due avevano iniziato a pulire, e le vecchiette Delacroix vennero a fargli visita. -Ma guarda un po’, Charlotte, guarda come sono bravi- disse Mary -Finalmente dei giovani laboriosi e intraprendenti. Ehy, ma qui avete dimenticato di raccogliere questo!- e buttò a terra un fazzoletto. Rika la fulminò con lo sguardo, ma per qualche motivo quello delle vecchiette era più forte del suo, così fu costretta a distoglierlo. Ichinose andò a raccoglierlo e Charlotte sputò in terra. Rika, che non poteva sopportare altro, esplose -VOI! SIETE ODIOSE, FATE IN MODO CHE TUTTI VI ODINO! CON QUALE CORAGGIO OSATE TRATTARE IN QUESTO MODO LE PERSONE! E DOPO CHE LA GENTE SI DIVIDE IN QUATTRO PER PULIRE QUESTO POSTO, VOI OSATE ANCORA SPORCARLO?! ANDATEVENE!- -Signorina, come osa…- -BASTA SPARITE!- e detto ciò, Rika lanciò loro un secchio pieno d’acqua. Le due erano indignate. Erano bagnate fradicie dalla testa ai piedi. Ichinose trattenne a stento una risata, che cercò di soffocare in tutti i modi possibili. -Questo affronto signorina- disse Charlotte -Glielo faremo pagare caro- concluse Mary. E se ne andarono. Ichinose, che stava cercando di rimanere impassibile il più possibile, in quel momento scoppiò a ridere. -Rika sei un genio! Così si fa!- e le diede il 5. -Su muoviamoci a pulire questo posto. Prima finiamo, prima ceniamo.- I due tornarono a pulire, più energici di prima,e per mezzanotte ebbero finito. -Finalmente liberi!- gridò Ichinose. Prese per mano Rika, che arrossì violentemente come un papavero, e se ne andarono. Mangiarono in una pizzeria vicino alla stazione e si incamminarono verso casa. Ad un certo punto, però si sentirono strani. -Ichinose…- -Si?- -Non hai la sensazione di aver dimenticato qualcosa?- chiese perplessa Rika. -Nah tranquilla. Tutto apposto-
 
Nello stesso momento
 
-Rika? Ci sei? Sono Touko. Ma che fine avete fatto? Insomma noi vi aspettiamo già da due ore…mi raccomando rispondi.-
Touko riattaccò. -Allora?- chiese Domon -Hanno risposto?- -No- rispose amareggiata Touko. E si lasciò abbandonare sulla sedia. In quel momento arrivò il cameriere. -Signori, i vostri amici tardano ancora?- -Si- disse Domon -Ma noi ordiniamo. Stiamo morendo di fame- e detto fatto, ordinarono la pizza. Touko iniziò a giocare con il bicchiere. Dopo un momento interminabile si decise a parlare -Secondo te dove possono essere finiti?domandò all’amico. -Non saprei. Converrà cercarli?- Fu allora che Touko fu in preda al panico più totale. Si immaginava già i due amici, in un aereo, diretto chissà dove, precipitato poi in mare…oppure finiti in un laboratorio di ricerca per essere utilizzati come cavie…insomma, niente di buono. I due si guardarono e uscirono di corsa dalla pizzeria, dopo aver naturalmente ritirato il loro pasto, arrivato giusto in tempo. Ma non c’era tempo per mangiare. I due iniziarono a correre, e l’ansia di Touko cresceva mano a mano che le lancette dell’orologio andavano avanti.




Salve a tutti! Sono tornata con il nuovo capitolo:) beh che dire...povera Rika! Di sicuro ha fatto una gran bella figuraccia! 
Ora oerò devo andare...Storia mi chiama!
A presto

 
  
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