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Autore: Nana_Hale    15/03/2014    1 recensioni
La gentilezza di un uomo come Robin Hood si scontra con la diffidenza e la forza dell'impavida Regina. A poco a poco, senza nemmeno accorgersene, il principe dei ladri riuscirà a rubare il cuore della regina che infondo non è così "cattiva" come vuole dare a vedere...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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A Mistake
 
"Schiocchezze!"
Urlò Little John picchiando una mano contro il troco su cui era seduto.
Una lunga settimana era trascorsa da quando Snow e Charming insieme a tutti gli ex abitanti di Storybrooke si erano stabiliti all'accampamento di Robin Hood. Tutti avevano inutilmente cercato per giorni un modo di intrufolarsi nel castello, un piano che potesse funzionare per liberarlo da quell'incatesimo di protezione che lo avvolgeva, ma nemmeno la magia di Regina si era rivelata abbastanza potente da scalfire quella barriera.
Solo durante il nono giorno, i Merry Men erano riusciti a trovare una falla nella protezione, in un passaggio segreto indicato loro da Snow e quando tornarono all'accampamento saltellando come caprioli a portare la buona notizia, tutti gioirono estasiati.
Ora avevano una possibilità e con un piano ben architettato potevano entrare nel castello e cogliere il loro nemico di sorpresa.
E quella sera, la festa intorno al fuoco, era più accesa e viva che mai; perfino Regina si concesse di bere un boccale di birra sotto gli occhi increduli e Snow e lo sguardo soddisfatto di Robin.
Nessuno era triste, niente malinconia, niente più dolore.
"Nessuno è abile quanto Snow con l'arco e le frecce!"
Ribattè Charming puntando il dito verso sua moglie, seduta dall'altra parte del cerchio a chiacchierare con Granny; sentendosi presa in causa si alzò e si diresse verso il marito.
"Cosa succede qui?"
Domandò poggiando una mano sulla spalla del consorte.
"John, qui, dice che tu non sei l'arciere più brava del regno!"
Era visibilmente brillo e sembrava intenzionato a difendere le abilità della sua compagna con ardore. Snow rise delicatamente e decise di stare al gioco.
"E' vero! Ho una mira infallibile!"
"Dimostralo!"

Gridò ridendo Little John e, sollevando il boccale di birra sopra la testa, indicò un punto della foresta alle sue spalle in cui gli alberi si diradavano e una serie di torce spente erano disposte a formare un cerchio tutt'intorno a quella specie di campo di addestramento con un bersaglio attaccato ad un tronco.
"Essia!"
Concluse Snow dirigendosi subito verso quello spiazzo e afferrando il suo arco e una bisaccia piena di frecce dal tavolo su cui stavano ammassate le armi.
"Gara di frecce!"
Sbraitò il braccio destro di Robin Hood mentre tutti si alzavano in piedi e seguivano SnowWhite; accesero tutte le torce e illuminarono lo spazio come fosse giorno, posizionandosi poi alle sue spalle, attorno al campo di allenamento, per godersi la scena. 
"Allora! Chi è il mio avversario?"
Disse la donna a voce alta lasciando la sacca delle frecce per terra e passandosi l'arco fra le mani.
Un coro si alzò dalla folla; un coro che inneggiava un solo nome.
"ROBIN! ROBIN! ROBIN!"
Con un bel sorriso stampato sul volto, il fuorilegge si fece largo fra i suoi compagni e andò a fermarsi accanto a Snow, dandosi un'occhiata intorno a cercare una persona in particolare, cercando di non farsi notare.
Regina stava applaudendo delicatamente insieme a tutti gli altri e, appena si accorse dello sguardo lanciatole da Robin, sollevò le mani mostrandogli il suo applauso.
"Bene, Snow... fammi vedere quello che sai fare."
Disse beffardamente guardando la donna che stava già inforcando la prima freccia e prendendo la mira.
"Scostati, bellimbusto, non vorrei che ti facessi male."
Rispose a tono la principessa, con un sorrisetto furbo sulle labbra, costringendo l'uomo a spostarsi.
La prima freccia tagliò l'aria con un sibilo e si piantò nel centro perfetto del bersaglio; subito tutti esplosero in un fragoroso applauso condito da risate e grida di incoraggiamento.
"Notevole..."
Sospirò Robin alzando le sopracciglia, girando dietro le spalle di Snow e afferando il suo arco dall'albero contro cui l'aveva appoggiato.
"...ma riesci a farlo con tutte le distrazioni di una battaglia?"
A quella velata sfida, la principessa rispose solo con un sorriso malizioso, e fece segno alla folla alle loro spalle di fare ancora più rumore.
Tutti ubbidirono immediatamente, specialmente Charming e tutte le donne del gruppo che facevano il tifo come ad una giostra medievale.
Snow si riposizionò, arco in mano, pronta per un secondo tiro.
Quando la freccia fu pronta a sfrecciare nell'aria, Robin infilò la punta del suo arco tra i piedi della donnae diede un impercettibile colpetto alla sua caviglia.
Il tiro partì storto e il dardo si incastrò su un lato del bersaglio; Snow subito si voltò con sguardo di divertito rimprovero verso il fuorilegge che rise di gusto insieme a tutta la folla e le passò una mano sulla testa spettinandole leggermente i capelli.
"Pessimo scherzo, chiedo scusa."
"Vediamo cosa sai fare tu!"

Rispose la donna facendo un passo indietro e lasciandogli libero lo spiazzo di tiro con un ampio gesto del braccio.
Robin fece un cenno di ringraziamente con in capo e si porò in posizione; con un mellifluo gesto si sfilò il mantello verde dalle spalle rimanendo solo con la camicia bianca e un giubbino di cuoio marrone senza maniche che gli fasciava il busto.
Afferrò una freccia da terra e, con un movimento che sebrava quasi un rito, lo inforcò sull'arco e si mise in posizione di tiro, tendendo pian piano la corda.
Senza accorgersene, la folla si era pian piano zittita nel seguire quel gesto così elegante e sensuale e ora, solo il crepitare delle fiamme sulle torce riempiva il silenzio della notte.
Non era un gioco, non più; sembrava un'opera d'arte, l'agguato di un animale. Robin Hood sembrava una volpe pronta ad attaccare la sua preda, silenziosa, furtiva, implacabile.
"E tu? Riesci a farlo anche con delle distrazioni?"
La voce di Regina ruppe violentemente il silenzio appena prima che la freccia partisse; tutti ripresero a ridere e inneggiare a Robin Hood come se nulla fosse accaduto.
Il fuorilegge abbassò l'arco e si voltò vedendo la donna camminare verso di lui dall'esterno del cerchio di allenamento; si fermò quando raggiunse il fianco del campo, lontana dal resto del gruppo, proprio di fronte all'uomo che non aveva ancora spiccicato una parola.
"Allora? Puoi farlo?"
Domandò di nuovo stando a un paio di metri da Robin che, strappando con i denti un pezzo di piuma dal fondo della freccia, si rimise in posizione con un'espressione concentrata e intensa sul volto facendo cenno alla folla di creare confusione.
Un boato si levò dalle sue spalle, molto più fragoroso e fastidioso di quello nato per il tiro di Snow.
Robin prese un profondo respiro e in pochi istanti isolò ogni suono dalla sua mente tranne i battiti del suo cuore che, ritmicamente, lo tenevano legato al bersaglio e ad ogni parte del corpo che coinvolgeva il tiro della freccia.
Sentiva la mano pulsare stretta sul legno dell'arco, le piume di direzione gli solleticavano la punta delle dita e la guancia contro cui posavano e il calore delle torce accanto a lui gli compivano il viso, scaldandolo piacevolmente.
D'un tratto, con la coda dell'occhio, vide uno strano movimento al suo fianco, lento e inaspettato, che attirò la sua attenzione; Regina si era staccata dal cerchio esterno e si stava dirigendo dritta verso di lui.
Non si voltò, era un trucco, non doveva badarci, doveva tirare senza farsi distrarre; fece un profondo respire mentre la donna non accennava a fermarsi.
Isolatre i rumori era una cosa, ma isolarsi da una persona era ben altra faccenda: specialmente se la persona era Regina.
Non aveva nemmeno bisogno di guardarla per avere la sua immagine stampata nella testa.
L'aveva osservata più volte durante la serata; stivali neri e pantaloni di pelle scura, una camicetta bianca con sopra una giacca corta, rossa, come le sue labbra, e i lucidi capelli corvini raccolti in un'acconciatura intricata.
La sentì fermarglisi proprio accanto, piazzandosi a meno di una spanna dal suo braccio; sentì i battiti del suo stesso cuore aumentare inspiegabilmente d'intensità e velocità, come un tamburo che picchia con violenza facendo vibrare ogni singola parte del suo corpo.
Regina sspostò il viso sempre più vicino a quello del fuorilegge che non accennava a spostare lo sguardo dal bersaglio; gli arrivò con le labbra a meno di un centimetro dall'orecchio e, un secondo prima che la freccia venisse scoccata, soffiò con dolcezza facendo scorrere un brivido lungo la sua schiena.
Il dardo si andò a conficcare fuori dal disco, a più di un metro al di sopra di esso, proprio dentro al troco dell'albero al quale era appeso.
Il silenzio crollò fra i presenti; decine di bocche spalancate, stupefatte e attonite non osarono emettere nemmeno un fiato e rimasero a fissare la freccia piantata completamente fuori dall'obbiettivo designato per almeno un minuto.
Robin abbassò l'arma osservando incredulo il suo fallimento poi, come attraversato da un fulmine, si voltò di scatto verso la donna al suo fianco e si accorse che lei gli stava sorridendo.
"Non siete così bravo come dicono."
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza ma nessuno dei due sembrava a disagio in quella situazione; il fuorilegge non riuscì a trattenere una risatina, subito seguita dalla fragorosa risata di tutto il gruppo dei Merry Men alle sue spalle che iniziò a ululare battute e prese in giro dirette al loro leader.
Robin fece un passo indietro e si inchinò elegantemente in riverenza verso la folla, come se avesse compiuto l'impresa più difficile del mondo; poi, si voltò verso la donna e le afferrò la mano posandovi delicatamente le labbra.
"Sono felice di aver perso per mano vostra."
Sollevò i suoi penetranti occhi blu e fissò il viso di Regina per qualche istante scrutando in cerca di una sua reazione.
Regina, questa volta, non si ritrasse e accetto quella galanteria scuotendo la testa come se fosse infastidita dalla cosa ma, per la prima volta, il fuorilegge notò che il suo bel viso tradiva un vero soffio di gioia che le illuminava lo sguardo.
Era senza alcun dubbio la donna più straordinaria che avesse mai conosciuto.

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Qualcuno avrà sicuramente riconosciuto la scena tratta da Robin Hood: Principe dei Ladri... adoro quella scena e mi sembrava adatta a questa bella coppia.
Bacio
-Nana
  
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