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Autore: uffauffauffa    15/03/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Quarto capitolo, recensite per favore e soprattutto ditemi se è scritto bene. Le frasi in grassetto sono il pensiero di Carlisle.



 

"Buongiorno Bella e da un po' che non ci si vede, dal giorno del matrimonio. Come stai cara?"
 

"Mai stata meglio. Suo figlio?"
 

"Oh sta bene, oggi non è venuto, è fuori città per delle commissioni."
 

L'uomo dinnanzi alla ragazza aveva un espressione strana in volto. Sembrava inebetito.
 

"Oh mi scusi, sono una maleducata. Come sta lei e sua moglie?"
 

"Stiamo bene, siamo molto felici."
 

Sorrideva in maniera a dir poco ridicola. Era svanito, come se si fosse appena fatto una dose.
 

"Sa dire quando ritorna?"
 

"Chi?"
 

Non era in se, di questo era sicura e anche lei cominciava a sentirsi strana. All'interno della sala c'era un'aurea particolare.
 

"Suo figlio!!"
 

"Oh non lo so, se mi lasci il numero di telefono ti faccio richiamare."
 

"Grazie, ma magari ripasso io. Il mio cellulare è Ko e ancora non abbiamo il telefono."
 

"Ok tesoro riferirò, ciao ciao."
 

Bella tornò a casa. Carlisle era stato chiaro su questo punto lei e Edward dopo le informazioni prese dovevano rientrare e riferire. Finché non c'era alcuna certezza sui "nuovi" dovevano stare attenti. Solo a Renemsee questo atteggiamento non piaceva.
 

"Hai ragione è strano. Hai detto che si sentiva felice?"
 

Carlisle osservò Irina.
 

"Si, ma sembrava sotto l'effetto di qualche sostanza stupefacente. Dimenticavo ho sentito un profumo molto forte la dentro: frutti di bosco ed erba tagliata. Lui profuma così. Mi ha sempre detto che usava la colonia di suo padre, ma l'odore dell'uomo è diverso."
 

"Bene sappiamo che fragranza hanno due di loro."
 

Carlisle rifletté un attimo. Il cappotto che indossava Irina sapeva di legno e muschio. Un sentore famigliare.
 

L'entrata del figlio lo distolse da quel pensiero.
 

"Non ce traccia di lui in quella casa. Non c'è alcuna prova che abiti la, non ho neanche sentito il suo odore."
 

"Ho capito, è chiaro che il padre putativo è sotto l'influenza del potere di uno di loro. Credo anche che qualcun altro del clan sia in grado di nascondere la loro vera natura."
 

"Non nascondono niente, quello è il loro vero aspetto. Solo quando usano il loro potere cambia il colore degli occhi."
 

Renesmee era arrabbiata, aveva la sensazione di parlare al vento.
 

"Tesoro perché non dici quello che sai."
 

Il tono di Esme era materno.
 

"Voi non capite, non è semplice. Non sono stati creati come i comuni vampiri... si considerano dei mostri..."

"... non sono mostri, hanno trovato il modo di nutrirsi senza uccidere nessuna creatura. Forse le vere bestie siamo noi."
 

Il dottor Cullen asciugò le guance della bambina.
 

"Nessuno di noi nuocerà a quei ragazzi. E' una promessa. Ora dimmi dove posso trovarli, voglio solo parlare."
 

La nipotina allungò il braccio e con la mano toccò il viso dell'uomo.
 

"Ti porterò da loro."



 

Poiché Carlisle aveva il turno di notte quel giorno, decise di andare a conoscerli l'indomani in compagnia di Renesmee, ma prima c'era una faccenda che voleva chiarire.
 

Quando entrò in ospedale trovò il padre di Bella.
 

L'Ispettore Capo Swan si alzò di scatto non appena lo vide. Da quando gli era stata "rivelata", o quasi, la natura della famiglia Cullen, qualcosa era cambiato.
 

"Buonasera dottor Cullen.", balbettò
 

"Buonasera signor Swan, come mai da queste parti?"
 

"Ho accompagnato un ragazzo, è caduto dalla moto."
 

Il medico non insistette troppo, sapeva che era stato difficile accettare la "trasformazione" della figlia.
 

Si accomodò nel suo ufficio e chiese dov'era l'infermiera Nolan.
 

"In ambulatorio, sta medicando un ragazzo caduto dalla moto."
 

"Ecco fatto. Sei stato fortunato sai. Poteva andarti peggio. Ora ti accompagno dall'Ispettore Swan..."
 

"... buonasera dottor Cullen."

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"Buonasera Sabrina."

La ragazza stava per uscire quando si punse il dito toccando involontariamente il gambo di una rosa. Alcune gocce di sangue caddero nel vaso di vetro che le conteneva, colorando leggermente l'acqua.
 

Un profumo più intenso si era sparso nell'ambulatorio: legno e muschio.
 

Carlisle notò che le rose stavano appassendo velocemente. Si avvicinò al vaso. Quel sentore così forte proveniva da li...
 

Sangue, il suo... il loro, profuma ed è velenoso. Renemsee ha detto il vero, sono decisamente "diversi".
 

Non appena la ragazza rientrò, il dottore cominciò a osservarla attentamente: non era pallida e gli occhi non erano dorati come quelli della sua famiglia ed era sicuro che non portasse lenti a contatto. Anche l'odore del veleno era diverso.
Solitamente i vampiri emanavano una fragranza che ricordava la frutta, invece la sua aveva il sentore del bosco, mentre quella del ragazzo sapeva di erba tagliata.

 

Carlisle ricordò le parole di Irina: occhi dorati, frutti di bosco...
 

Evidentemente nel gruppo c'è una "comune vampira vegetariana".
 

Sabrina stava sistemando delle "ampolline" che contenevano il sangue per le analisi. Ne prese una e cominciò a squadrarla. Con un gesto fulmineo mise la boccetta dentro la tasca del camice.
 

Non si era accorta che il vampiro studiava ogni sua mossa.
 

"Le chiedo scusa dottor Cullen devo fare una telefonata urgente."
 

"Falla pure qua io devo uscire un attimo."
 

Socchiuse la porta stando attento a non farsi notare.
 

Nolan prese la boccetta e la rovescio, poi chiamo qualcuno con il cellulare
 

"Pronto signora Miller, sono l'infermiera Nolan, temo che suo figlio dovrà rifare le analisi... No va tutto bene, ma quel furbone è riuscito a farle fare a qualcun altro... Oh si che ne sono sicura, il sangue "analizzato" appartiene a una ragazza per di più incinta... No, non penso che sia di suo figlio, avrà trovato una ragazza per non farsi "succhiare il sangue". Non è l'unico a non amare le siringhe, buona serata."
 

Finita la conversazione ripulì meticolosamente il lavandino e la boccetta, poi passo alle sue mani.
 

Carlisle fu sorpreso nel vedere come strofinava tutto, sembrava che la "vampira" trovasse il sangue disgustoso. Ne ebbe una conferma alla fine quando dalla bocca della donna uscì un Blea.
 

Questa poi una vampira che non ama il sangue.
 

Una cosa che invece trovava straordinaria, era l'organo sensorio della vista; si era accorta dello "scambio", solo osservando il contenuto dell'ampolla. Cominciò a pensare che oltre a essere più agili, veloci e forti... dovevano avere anche dei sensi iper-sviluppati...
 

Sono una mutazione della razza vampirica, un'evoluzione...



 

Questo capitolo è un po' più lungo. Ditemi cosa ne pensate. La ragazza della foto è l'attrice venezuelana Sabrina Seara. Quando l'ho vista la prima volta (in un tg, era morta una del cast di una telenovela), ho pensato è lei. Ho cercato su internet per trovare alcune foto. Questo quando ho scritto Breaking Dawn 3, il prologo di questa storia.

  
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