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Autore: IMmatura    15/03/2014    4 recensioni
Il Natale in famiglia è una delle situazioni più belle, ma anche più tragicomiche, in cui ci si può trovare. Se poi la famiglia con cui passerai le feste non è neanche la tua, il disastro è sempre dietro l'angolo!
Ce la farà Scott a conquistare la famiglia di Courtney prima dell'anno nuovo, tra incidenti, malintesi e...la persecuzione di un'alce? Se volete scoprirlo, non perdetevi questo sclero made IMmatura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Nuovo Personaggio, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Teletoon; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 

Natale ed altri disastri
I mille e più imprevisti delle feste...con i suoi!





Capitolo VIII
Un nuovo inizio (o quasi...)



-Io...ti...odio.- Sibilò Michael, abbastanza forte da farsi sentire attraverso la porta dello stanzino in cui una certa iena lo aveva rinchiuso.
-Credimi, è reciproco.-
-Tirami fuori o giuro che lo dico a mamma e papà!-
-Da li dentro?- chiese sarcastico il ragazzo.
Sentì tremare la porta per i calci che il piccolo stava tirandole.
-Non hai paura del buio, vero?- chiese Scott, con tono fintamente preoccupato.
-Non sono un poppante, idiota. Appena esco di qui te ne pentirai!-
Colpi puù forti alla porta. Doveva aver iniziato con le spallate...notevoli, tra l'altro.
-Uffa, ne ho abbastanza...fammi uscire immediatamente!-
-Ok, mettiamo le cose in chiaro. Ti faccio uscire se giuri solennemente di lasciarmi in pace per il resto delle feste.-
-Giurin giurello.- rispose allegro il bambino.
-Tanto lo so che hai le dita incrociate...-
Michael guardò perplesso la sua manina nella penombra. Come aveva indovinato? Stava sbirciando dalla serratura? Comunque non avrebbe visto abbastanza, giusto.
Per sicurezza tappò il foro della toppa con la mano e provò a ripetere, stavolta con tono piagnucoloso.
-Ti ho detto che prometto...adesso apri.-
-Hai ancora le dita incrociate.-
Stavolta Michael si spaventò quasi. Per sicurezza aveva anche avuto l'accortezza di nascondere il braccio dietro la schiena.
Iniziò di nuovo a tirare calci, sbraitando di aprire.
Sentendo il rumore, Renee scese le scale.
-Ma che succed..?-
-Renee, fammi uscire!- gridò il cuginetto, dalla sua prigione improvvisata.
-N-non è come sembra.- balbettò Scott, preoccupato di passare anche per un sequestratore. Inaspettatamente però la ragazzina scoppiò a ridere.
-Wow, hai fregato il piccoletto? Complimenti. L'ultima che c'è riuscita è stata la sottoscritta due anni fa. Direi che ti sei appena meritato il mio rispetto.-
-Traditrice.- sibilò il bambino, mentre il suo carceriere tirava un sospiro di sollievo.
-Senti...giacche ne sai più di me di questa piccola peste...come lo convinciamo a collaborare?-
-"Convinciamo?" Frena, ho detto che sei ok, non che stò dalla tua parte. A questo punto per me siete pari e me ne chiamo fuori. In bocca al lupo!-
-Ehi, no, aspetta...- fece Scott, andando dietro alla ragazza che si stava trascinando svogliatamente in soggiorno.
-Idiota, non te ne stai andando sul serio, vero? Stai bluffando, giusto?- chiese Michael, adesso LEGGERMENTE preoccupato.
L'aveva davvero lasciato li dentro? Da solo? Al buio? Non che ne avesse paura, non era mica un poppante...però gli creava un leggero disagio, adesso che non era più impegnato a fare lo spavaldo.
Quando sarebbero tornati mamma e papà? Non aveva voglia di rimanere in quel buco a lungo. Si annoiava e tutta quella oscurità lo innervosiva.
"Sta bluffando" continuò a pensare "Sicuramente si è solo spostato, così che non riesca a vederlo neppure dalla serratura." A conferma delle sue teorie, sbirciò dalla toppa e vide il corridoio deserto.
Pur essendo fermo nella sua convinzione, iniziava ad essere stanco ed esasperato da quella farsa.Non aveva mai avuto grande capacità di sopportazione, doveva ammetterlo.

-Quanto ci vorrà per riparare l'auto?- chiese la signora Sophie al marito, per distrarsi.
-Almeno una settimana.- rispose lui, cingendole le spalle con il braccio. -Sembri turbata...-
-No, solo...confusa. Quel ragazzo, Scott...apparentemente sembrava davvero instabile, però...il discorso che ha fatto...non mostrava segni di squilibrio.-
-andiamo, ha distrutto una macchina...anzi, due, se consideriamo il suo ferro vecchio. Che altro ti serve per dire che è un teppista?-
-Non è così semplice, Jhon. Vorrei davvero sapere qual'è il suo problema...-
-Ma che problema e problema!- berciò di colpo qualcuno alle loro spalle.
-Mamma!- esclamò sorpreso il signor Jhon. -Ci hai sentiti?-
-Certo. Perchè tutti in questa casa si ostinano a credermi sorda! Mi sa che qui siete voialtri quelli con parecchi problemi...-
-Si direbbe quasi che a te sia simpatico, quel ragazzaccio...-
-No. Alle persone anziane i giovani non stanno mai simpatici.- mentì la vecchietta, sistemandosi lo chignon. -Infatti penso che dovremmo lasciar giudicare a qualcuno più giovane di noi...-
-Tipo Courtney?- chiese la signora Sophie.
-Anche...-
-Perchè, a chi altro potremmo chiedere?-
-Ma voi vi ricordate mai di avere delle figlie?- borbottò la donna, accomodandosi sulla poltrona.
-Non mi sembrano molto entusiaste del ragazzo.- affermò Jhon.
-Sarà, ma mi pare che Renee ci stesse chiacchierando pochi minuti fa.-
Perplessi i due coniugi si fissarono. Insomma, se c'era una cosa palese era l'antipatia che aveva dimostrato Renee fin dal principio...per non parlare della crisi di pianto di Molly...
La donna si limitò ad indicare la porta come a dire "se non ci credete, controllate pure".
Solo allora entrambi fecero caso al vociare che veniva dal salotto. Effettivamente era la voce della loro figlia.
Sophie mostrò un po' di disagio.
-Non penso che dovremmo origliare...a quest'età le ragazze iniziano ad avere bisogno di privacy...-
Proprio in quel momento, una frase particolarmente concitata creò molto più imbarazzo nei presenti.
-Cavolo! Bastava che te la inventavi più plausibile e se la beveva. Insomma, quando prova a farmele a me le sedute da psicologa io le racconto un sacco di balle e lei non se ne accorge mai!-
Il gelo nella stanza era palpabile. La signora Sophie aveva dimenticato ogni ritegno e deontologia professionale. Teneva l'orecchio accostato alla porta. Il marito si avvicinò, come per irrompere nella stanza, ma la madre, con uno scatto sorprendentemente fulmineo lo trattenne.
Sophie ascoltò ancora...
-Scusa, ma perchè le racconti balle...alla fine è tua madre...-
-Perchè non è mai mia madre. Pure a casa, persino alle feste comandate...è sempre la pricologa. L'hai visto anche tu. Glielo faccio per dispetto.- stava dicendo la ragazzina, attrespolata sul tavolo.
-Ok, ma almeno mi dai una mano a metterci una pezza, tu che sembri così sveglia.-
-Te l'ho detto, io sono quella brava a farli incavolare, i miei, non a calmarli. Hai chiesto alla gemella sbagliata. Chiedi a Molly visto che ora pare che tu le sia quasi...simpatico. Bah!-
Se gli occhi potessero uscire dalle orbite come nei cartoni, quelli della signora Sophie sarebbero caduti sul pavimento, tanto erano sgranati. Quand'è che Molly aveva iniziato a trovare quello Scott "simpatico"? Quand'è che Renee aveva iniziato a parlarci in quel modo così schietto? Da quant'è che invece, a lei, mentiva?
La conversazione adesso aveva cambiato argomento.
-Comunque oramai sono allenato a distinguervi!-
-Ah davvero?- lo stava sfidando Renee.
-Certo. Tu sei quella che parla sempre da sostenuta, e ha il vizio di incrociare le braccia...come Courtney. disse Scott, mettendo una punta di dolcezza in quelle ultime parole.
-Ovvio. Io sono quella adulta! Sono nata io per prima, per quello non mi comporto da bamboccia come lei...-
-A me sembra gentile.-
-E io non lo sono, problemi?-
-Tanto non lo sono neanche io.- mormorò Scott, sghignazzando.
Già, era così che Renee amava distinguersi dalla gemella. Non che la considerasse davvero una bamboccia. Le voleva bene. Ma odiava essere confusa con qualcun'altro, a prescindere da chi fosse. Così, dato che la madre, tanto esperta di psicologia, sembrava fregarsene del suo bisogno di individualità e continuava a vestirle uguali, poco a poco si era abituata a campensare quel look glicemico (fatto di camicette frou frou e gonnelline scomodissime) con un'estrema acidità caratteriale. Era convinta di apparire più grande e sofisticata.
Possibile che invece fosse solo una manovra banale e infantile, comprensibile anche ad un idiota? Quello Scott continuava a non sembrarle "così" sveglio...quindi era davvero un'idea stupida, la sua?
-E se nessuna delle due parla o incrocia le braccia?- lo sfidò ancora.
-Tu sei quella coi capelli sempre spettinati.-
-COSA!- esclamò lei, cercando disperatamente il suo rflesso da qualche parte, per sistemarsi.
-Scherzavo.-
-Stupido!-
-Acidona!- rispose Scott, sogghignando, e lasciandola a contemplarsi nel vetro della finestra.
La signora Sophie entrò in quel momento, silenziosa come un vento gelido. Si sentiva frastornata, e con un peso sul petto. Avrebbe voluto raccontarsi che era stato quel ragazzaccio a corrompere e turbare la sua bambina, ma non era così. Lo sentiva, al di là di tutte le scuse che poteva trovare nella sua testa.
Piano piano si avvicinò alla figlia, rendendosi conto in quel momento di quanto fosse già grande. Si controllava i capelli con la cura che vi avrebbe messo una donna adulta. La vide sciogliersi le codine. Le aveva sempre detto che le piacevano...
-Però...- diceva tra se e se. -Sta a vedere che lo sfigato ha avuto una buona idea...non stò mica male così scapigliata. Mi piace!-
-Davvero?-
Renee sobbalzò.
-M-mamma...io, ecco...tu eri...-
-Di la.-
-Cavolo sono nei guai, vero?-
-Di un po'...ti piacciono davvero i capelli così?-
Renee annuì.
-Perchè sono diversi da quelli di Molly?-
-Forse...-
-Quante cose non mi hai detto, fino ad ora?-
-Beh, ecco...-

Scott era entrato nel salotto, salutando con un cenno il signor Jhon e la nonna. Proprio in quel momento arrivò la piccola Molly che, dopo un iniziale imbarazzo, sorrise al rosso.
Inutile dire che un altro paio di occhi rischiarono di rotolare sul tappeto.
-Ciao, piccoletta.-
-Ciao...facciamo pace?-
-Beh, non lo so se mi va...- scherzò Scott
-M-ma...- rimase perplessa la ragazzina. La voce tremò leggermente.
-Alla fine non ho capito quand'è che avevamo litigato.-
-Giusto! Ok, allora siamo d'accordo.- rispose di nuovo ilare la piccola. -scusa, però adesso voglio stare un po' con papà...-
Il signor Jhon, ancora incapace di assimilare la scena a cui aveva assistito, si tirtovò la figlia tra le braccia.
-Papà, lo sai che devo farti vedere una cosa?-
-Oh...ehm, si, scusami...dicevi?-
-Devo farti vedere una cosa! Dai, vieni!- esclamò Molly, tirandolo per la manica verso la cucina. Suo padre doveva assolutamente assaggiare i biscotti che aveva fatto caon la nonna.
La suddetta signora, assistendo alla scena sorrise e, quando il figlio la guardò confuso e quasi riuscì a leggergli in faccia la domanda "Ma che diavolo è successo?" si limitò a scrollare le spalle e commentare:
-C'è più allegria, ultimamente, in questa casa...-
In realtà la vecchietta non poteva immaginare che, nello stanzino in fondo al corridoio, covava l'odio più nero di un egocentrico bambino, improvvisamente dimenticato.

 

Angolo di IMma
Ben ti stà, marmocchio del cavolo! *Riacquista la sua neutralità di autrice* Allora, ecco finalmente il nuovo capitolo, all'insegna della fluffosità e di tante cose non molto comiche...vi chiedo perdono, altre risate arriveranno a breve, dato che Michael si è tutt'altro che arreso. Ormai tra lui e Scott è guerra aperta...in compenso sembra che il rapporto con il resto della famiglia/manicomio stia diventando più...umano. Vedremo quanto durerà la pace e, soprattutto, se la complicità delle due gemelline basterà a riaggiustare un po' le cose e a scacciare l'ira funesta di Satana del dolce bambino. ^_^
Spero vivamente che continuerete a seguirmi, ormai la storia è alle ultime battute e spero che avrete la pazienza di sopportarmi per qualche altro capitoletto.
Intanto vi dò appuntamento a...non lo so. Presto comunque.
Saluti
IMmatura

PS Quest'oggi faccio un ringraziamento speciale a Dj_AmuStar che si è sbattuta a recensirmi a tempo di record tutti i capitoli. Grazie di tutte queste dimostrazioni di apprezzamento, sono commossa :'-)

  
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