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Autore: RebHG    15/03/2014    2 recensioni
Distretto 10, mi chiamo Lith,ho 15 anni e potrei sembrare una ragazza normale ma i segni dei giochi della fame sono ben visibili su di me, non solo i lividi il mio carattere si è trasformato completamente, non sono più quella ragazzina timida che scappava da tutto e da tutti. Ma io ancora non lo so, non so quale sia il mio destino, non so chi sarà estratto per la Mietitura.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzo dal letto anche se, in realtà, non mi sono mai addormentata. Oggi per i distretti sarà una giornata devastante,oggi è il giorno della Mietitura, una cerimonia che si tiene ogni fottuto anno per sorteggiare un ragazzo ed una ragazza che rapresenteranno il distretto agli Hunger Games, uno stupido ''gioco'' che risale ai ''Giorni Bui'', qunado i distretti si ibellarono contro Capitol City, sono una punizione per esserci ribellati, un metodo per spaventarci  tenerci a bada.
Mi vesto ed esco, vivo nel distretto 10,allevamento. Mi chiamo Lilyth McCartney, ho 15 anni e vivo in una fattoria con i miei genitori, il mio gemello, una sorella maggioe, anche se ha solo un anno più di me, ed un'altra sorellina, appena nata. Questa fattoria appartiene alla mia famiglia da generazioni, io ho imparato ad andare a cavallo praticamente prima di imparare a camminare. Scendo nella stalla e preparo Luna, la cavalla che papà mi ha regalato per il compleanno,monto in sella e parto. Sono diretta alla recinzioni che delimitano il mio distretto, vado sempre li perchè è un posto fantastico, c'è una vista unica e c'è una quiete che è la fine del mondo! Ci vado sempre quando sono triste o nervosa, arrivo li mi rilasso e scrivo, amo inventare storie per i bambini dell'asilo,vado da loro almeno una volta alla settimana per leggere i miei racconti, tutte le volte sono emozionati, mi chiedono di cosa parlerà la mia prossima storia, mi ascoltano con un interesse che mi fa sentire una persona apprezzata.E' ancora buio, l'aria mia fa gelare il naso mentre cavalco, voglio arrivare la prima dell'alba per gdermi quella che potrebbe essere l'ultima alba che vedo da casa.Dopo circa quindici minuti sono arrivata, il sole non è ancora sorto.Smonto da cavallo e lego la mia principessa ad un paletto che ho piantato qualche anno fa,quando ho iniziato a venire qui abitualmente. Camminoper qualche metrofino ad arrivare in una piana, mi siedo sotto un albero, mi metto sempre qui perche il panorama è meraviglioso! Dopo circa dieci minuti un mix di colori fantastici riepie il cielo, è una delle albe più belle che abbia mai visto! Sono talmente ipnotizzata dalla vista di quello spettacolo mozzafiato che nemmeno mi accorgo di chi mi ha raggiunta.Hannah e James,i miei migliori amici. ''Sapevamo di torovarti qui!'' esclamano tutti orgogliosi. Stiamo sorridendo ma si vede che si tratta di una maschera che serve a coprire la preoccupazione e il terrore che questo maledetto giorno porta nelle nostre famiglie, questa sera tutti saranno felici perchè i loro figli sono sani e salvi nei propri letti, tutti tranne due. Quei due ragazzi saranno su un treno diretto a Capitol city, diretto, quasi sicuramente alla morte. Il mio sorriso si è trasformato in una smorfia di dolore per trattenere le lacrime, non voglio farmi vedere disperata. I ragazzi mi guardano, capiscono subito che c'è qualcosa che non va in me, ''Cosa c'è?'' mi chiede James e subito Hannah aggiunge ''Stai bene?'' . Non sto affatto bene, penso al fatto che potrebbe essere il mio ultimo giorno a casa, la mia ultima escursione, gli ultimi momenti che passo a casa, e poi penso che fino ad adesso mi sono comportata da egoista, ho pensato solo a me stessa, non ho considerato il fatto che anche loro potrebbero essere estratti, loro o i miei fratelli, l'ansia cresce, ora non mi importa più dove o con chi mi trovo.Scoppio in un mare di lacrime, dico hai miei amici di vederci un ora prima della mietitura. Salgo in groppa a Luna e corro a casa, l' unico posto in cui mi posso rifugiare adesso sono le braccia di mamma e papà!
Arrivo a casa tolgo le scarpe e corro in fretta in cima alle scale, sono tutti rannicchiati nel lettone e mi ci tuffo anch'io. La mamma è sveglia, si è accorta che sto piangendo, adesso mi sta abbracciando, vorrei che quest'abbraccio potesse non finire mai.
   
 
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