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Autore: RebHG    24/03/2014    2 recensioni
Distretto 10, mi chiamo Lith,ho 15 anni e potrei sembrare una ragazza normale ma i segni dei giochi della fame sono ben visibili su di me, non solo i lividi il mio carattere si è trasformato completamente, non sono più quella ragazzina timida che scappava da tutto e da tutti. Ma io ancora non lo so, non so quale sia il mio destino, non so chi sarà estratto per la Mietitura.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Stiamo li, tutti abbracciati fino circa le 11, ci alziamo, papà e Sam ,mio fratello vanno a dare da mangiare agli animali, mamma e Jessica preparano il pranzo ed io faccio giocare un po'Amanda. E'una bambina bellissima, ha gli occhi di mamma e il naso di papà come Sam, Jessica è identica a mia madre e poi ci sono io che non assomiglio a nessuno dei due, io ho preso tutto dalla nonna materna, ho i suoi stessi occhi verdi e gli stessi capelli mori,lisci come la seta. Mi perdo negli occhi di quella bambina così profondi, un azzurro che tende quasi al grigio. Anche Jessica è una ragazza stupenda. Slanciata, un bellissimo fisico, un volto dolcissimo incorniciato da quei bellissimi capelli mori. E'fidanzata da circa 5 mesi con un ragazzo che vedo sempre a scuola, non mi va molto a genio ma con il tempo sto iniziando ad accettarlo. Anche a me piace un ragazzo, si chiama Tom viene nella mia stessa classe, è un bellissimo ragazzo piuttosto alto, magro e muscoloso, capelli neri e occhi grigi, è semplicemente perfetto. Vive a qualche casa dalla mia, di solito dopo la scuola aiuta suo padre nel loro negozio ma altre volte viene a dare una mano a noi. Io mi nascondevo nel fienile e lo spiavo da li, sempre bellissimo! Non gli ho mai confessato i miei sentimenti per paura di non essere ricambia. Jessica esce ad avvertirci che il pranzo è pronto. Entriamo in casa e saliamo le scale fino al piano di sopra per lavarci le mani,poi scendiamo nella sala da pranzo. La fattoria è piuttosto grande, tranne i senza tetto,che comunque sono pochi qui al 10, tutti ne hanno una più o meno di queste dimensioni, certo che casa del sindaco sarà 5 volte la nostra ma non mi posso lamentare, a scuola abbiamo visto un video su i distretti di Panem e vedendo le case del 11 e del 12 mi sono sentita molto a disagio, in confronto a loro noi sembriamo dei ricconi, anche se in realtà non abbiamo soldi, viviamo dei prodotti dei nostri animali e dei piccoli orti che ognuno di noi possiede. Siamo tutti seduti a tavola.Nessuno parla. ''Mamma, quest' arrosto è ottimo!'' dico io per rompere il ghiaccio ''Grazie!''mi risponde lei accennando un sorriso. Dopo pranzo io e Jess ci offriamo di lavare i piatti al posto di mamma. ''Come stai?'' mi chiede mia sorella, è la prima frase che mi rivolge oggi, si vede quanta tristezza c'è nei suoi occhi ma cerca comunque di sorridere ''Pronta per andare a Capitol!'' rispondo in modo un po' ironico, per allentare la tensione ''Non ci andrai!'' ribatte lei seria ''e se dovesse uscire il tuo nome mi offrirò volontaria al tuo posto!'' ''No!'' esclamo io '' Non puoi!'' '' Si che posso e non sarai di certo tu ad impedirmelo!'' E'una sorella straordinaria,sempre pronta a proteggermi a costo della sua stessa vita. ''Ascoltami bene Jessica McCarney, tu non puoi offrirti volontaria al mio posto perchè se dovessimo uscire io o Sam la mamma starebbe troppo male, come se uscissi tu, ma sai qual'è la differenza?'' ''No'' mi dice lei quasi sotto voce, mi ascolta come se fossi io la sorella maggiore, come se fossi il suo capo, sono brava a farmi ascoltare dalla gente, sono brava a convincere le persone. ''La differenza...''continuo ''è che se esci tu e io rimango qui, io starò forse più male della mamma e non sarò in grado di aiutarla ad affrontare questo momento, ma se esco io e tu rimani qui tu potrai starle accanto e farle forza!'' Ha le lacrime agli occhi ma sa che ho ragione, o almeno l'ho convinta perchè annuisce con il capo mi abbraccia. Stiamo piangendo come due bambine... ''Ehi...''le sussurro '' Non è detto che esca il mio nome da quelle maledette bocce, le probabilità sono pochissime'' lei mi sorride,''Gia...'' dice poco convinta. L'orologio della piazza suona un rintocco, manca un'ora alla Mietitura. Sono seduta sul divano. Indosso un bellissimo abito verde smeraldo che è in tinta con i miei capelli, sciolti con un fiocco verde in mezzo. Salgo in camera mia per mettere le scarpe, ballerine dello stesso colore del vestito, mi guardo allo specchio prima di uscire, è la prima volta che mi vedo bella. Quando esco dalla mia camera sono tutti sulla porta, ''Sei bellissima principessa!'' ''Sii! Il papà ha ragione!''concordano i miei fratelli, la mamma si limita a scoppiare in lacrime ed abbracciarmi. Tutti si uniscono a noi ma veniamo, però interrotti dal campanello. ''Vado io, saranno Hannah e James''. Mi precipito giù dalle scale e vado ad aprire la porta. Senza nemmeno aprire bocca mi getto tra le loro braccia, è il posto più sicuro che conosco, dopo casa mia. Entriamo e ci sediamo sul divano. ''Avete fame'' Gli chiedo ''Bhe... in effetti non ho mangiato niente ma credo ce se non metto in bocca qualcosa potrei vomitare''mi risponde Hannah, deve valere lo stesso per James perchè annuisce mentre gli mostro un piatto di arrosto. Finito di pranzare, andiamo in camera mia. Fino ad ora non avevo fatto caso alla bellezza del abito della mia migliore amica, rosa confetto con dei ricami color panna sul fondo, i suoi capelli color del grano erano raccolti in una semplice coda di cavallo piuttosto alta. ''Hannah sei stupenda'' le dico ''Oh tu non sei da meno!''James ci guarda divertito, a dirla tutta guarda Hannah, le è sempre piaciuta, a me lo aveva detto ma non a lei, non voleva rovinare l'amicizia che ci ha sempre legati, tutti e tre, dai tempi del asilo. ''Grazie!'' ci dice James prima di scoppiare a ridere''Oh James, sei bellissimo anche tu!'' ''Sisi Llyth ha ragione'' aggiunge Hannah, scoppiamo tutti e tre a ridere. Due rintocchi, dobbiamo andare. James e Hannah vanno dai loro genitori, comunque vada ci vedremo più tardi. Io chiamo la mia famiglia e usciamo , mano nella mano. Siamo appena usciti dal cancello e il cuore mi si ferma,tutti i miei compagni di scuola e i loro fratelli che si mettono in fila per registrarsi mentre i loro genitori li guardano disperati e con le lacrime agli occhi mentre si posizionano nei posti a loro assegnati al momento dai Pacificatori. Per registrarsi basta farsi prelevare una goccia di sangue dal dito, non fa male, almeno non dopo quattro anni che lo fai. Dopo la registrazione ci dividono, maschi da una parte e femmine dall'altra e poi ci ordinano per età Come tutti gli anni c'è un silenzio tombale, bambini e bambine,ragazzini e ragazzine terrorizzati, genitori che sperano solo di non sentire in quel microfono il nome dei loro figli... Bhe questa è la Mietitura.
   
 
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