Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: Amrita    16/03/2014    1 recensioni
Serendipità: trovare fortunosamente una cosa mentre si sta cercando qualcos'altro.
Caro diario, ancora non ci posso credere! Sono riuscita a sistemare tutti i miei impegni per oggi e riuscirò ad andare alla première di "Charlot"! Vedrò Robert dal vivo! Non ci posso ancora credere, mi sembra un sogno... e semmai lo fosse davvero, non provate a pizzicarmi!
Ho ancora due ore per prepararmi, dato che sembra che dovrò andare da sola. Cosa dovrei indossare?Fa dannatamente freddo fuori e... sta anche nevicando! Come se non bastasse...

Nota: ripubblico questa storia con qualche modifica dopo averla cancellata per sbaglio (sigh).
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Valentina aprì il frigorifero.
«Credo che sia il caso che io faccia la spesa» osservò, mentre ispezionava la desolazione più assoluta sui ripiani.
Indossò un paio di vecchi jeans con un maglione sformato, ormai lungo fino alle ginocchia, e si diresse verso il supermercato più vicino. Gettò nel cestino i primi prodotti commestibili che incontrò e, dopo aver pagato, s'incamminò nuovamente verso casa. Si fermò davanti al palazzo per cercare le chiavi, quando un tizio le si avvicinò.
«Scusi, per caso ha visto la ragazza nella foto?» le chiese, posizionando la foto a pochi millimetri dal suo naso.
Valentina allontanò la testa cercando di mettere a fuoco.
Poi sorrise e si girò facendo, allo stesso tempo, un balzo indietro.
«Robert!» squittì incredula, senza riuscire a dire altro.
«Respira, ti prego! Stai diventando blu!» rispose lui ridacchiando.
Valentina rise nervosamente, rendendosi conto del modo impresentabile in cui era uscita. Tentò inutilmente di darsi un contegno, ma Robert non sembrò farci caso veramente.
Lei si fece sospettosa.
«Ma come hai fatto a trovarmi? Mi stavi seguendo?»
«Ma quale seguendo! Semplicemente ti ho vista mentre passeggiavo...» rispose lui sgranando gli occhi.
«Certo, e "per caso" avevi la foto in tasca, no?»
«Veramente la porto sempre con me, proprio qui, vicino al cuoricino» disse indicandosi il petto, e ammiccò.
Mi ha fatto l'occhiolino? Sul serio? A me? In questo stato? Deve avere qualche problema mentale, il tizio, pensò Valentina.
Ci fu un attimo di silenzio. Robert sorrideva in modo ebete mentre lei lo guardava come se le fosse appena atterrata davanti una navicella aliena.
Teoricamente sarebbe dovuto essere il contrario.

Valentina fece un sorriso rapido, e poi cercò le chiavi di casa nella borsa. Quando le mise nella toppa, Robert allungò il collo.
«Hai intenzione di farmi entrare?» chiese quasi speranzoso.
Valentina sgranò gli occhi, aprì il portone e lo richiuse velocemente dietro le sue spalle per poi girarsi a guardare il ragazzo dalla vetrata. Lui si avvicinò al vetro e fece gli occhi dolci, ma Valentina limitò a sbuffare, lievemente infastidita, e girarsi nuovamente, avviandosi verso l'appartamento. Prima di svoltare l'angolo, buttò un'altra occhiata al portone e vide che Robert, con gli occhi lucidi, stava sventolando un fazzoletto (di carta) verso di lei, in modo molto drammatico.
E' definitivamente pazzo, pensò ancora, e si allontanò velocemente. Va bene che "oddio la star, Robert Downey Jr, che figata", però era stato un tantino inquietante. Mentre saliva le scale lentamente pensò che avrebbe assolutamente dovuto scrivere l'accaduto sul suo diario, che si portava sempre dietro. Svuotò tutto il contenuto della borsa a terra sul pianerottolo, ma non c'era traccia del quadernino. Pensò, quindi, di averlo persa per strada, perciò ripose tutto nuovamente nella borsa e corse verso il portone. Robert era ancora li. Quando la vide riprese a sventolare il fazzoletto, con la stessa espressione di prima, ma Valentina non aveva proprio testa per lui e camminò fuori cercando di ripercorrere ogni spostamento fatto precedentemente. Robert la seguiva passo passo, sincronizzando i movimenti con quelli di lei.
Valentina, alla fine della ricerca, tornò al portone e si sedette a terra, senza distogliere lo sguardo dalla punta delle scarpe.
Robert le si accovacciò davanti «Guarda, ora faccio una magia!» disse sventolando ancora lo stropicciato fazzoletto di carta. Mostrò le dita a Valentina, rigirando la mano più volte. Poi la nascose dietro il fazzoletto e, quando lo tolse, tra le sue dite comparve l'agognato diario.
Valentina scoppiò a ridere e prese l'oggetto con un movimento lento.
«Quindi l'hai avuta tu per tutto questo tempo?» gli disse, ridendo sempre più forte.
«Esatto» rispose lui con un sorriso furbo e l'aria soddisfatta, iniziando anche a ridacchiare, contagiato da lei.
Valentina gli si avvicinò a braccia aperte, come per abbracciarlo. Poi afferrò il libbriccino con entrambe le mani e, assumendo un'espressione da serial killer, glielo scaraventò in testa. Più volte. Smise solo quando notò un rivolo di sangue che scendeva dal naso di Robert (che ancora se la rideva sotto i baffi) e si sentì in colpa. Tentando di non darlo a vedere, prese il famoso fazzoletto e glielo appiccicò sotto al naso, borbottandogli di entrare. Lui, comunque, questa volta rifiutò.
«Non importa, ora so dove abiti e so anche che questa settimana non hai impegni di nessun genere, quindi passo a prenderti alle 7, fatti trovare pronta. Comunque carino il disegnino del nostro matrimonio, interpretazione interessante.» affermò con un sorriso furbo, e si allontanò senza aspettare una risposta.
Valentina rimase immobile sulla soglia per un poco.
«Ok» disse, anche se Robert era, ormai, lontano e tornò a casa.
   
 
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