Capitolo 2: A volte è destino....
La
lezione proseguì fino all'ora di pranzo. Jody seguì con interesse le due ore di
matematica, mentre l'ora di francese le risultò parecchio noiosa. Stare a
imparare vocaboli che conosceva benissimo non era il massimo del divertimento,
per lei. Tuttavia non fece una piega. Quando la campana suonò, lei si alzò
leggermente confusa su quel che doveva fare; andare in mensa? Ma dov'era la
mensa? Nessuno gliel'aveva detto....si stava guardando attorno quando sentì un
leggero tocco sulla spalla e voltatasi vide Sanae "Vuoi venire a mangiare
con me?" chiese gentilmente la ragazza, e Jody le sfoggiò un gran sorriso
di gratitudine. Sanae le fece strada verso una grande sala affollata. Le due
ragazze, chiaccherando, si servirono e portarono i vassoi verso i tavoli
disposti dall'altro lato della sala. All'improvviso Jody vide il volto di Sanae
illuminarsi (Indovinate che ha visto? NdA)
e, voltatasi, vide un ragazzo che faceva loro dei segni. "Ehi, manager,
vieni qui a sederti con noi" disse Tsubasa. Sanae si avviò di corsa,
mentre Jody la seguiva un po' titubante. Non voleva stare vicino ad Tsubasa e
Misaki, che certamente l'avevano riconosciuta, ma francamente non aveva nemmeno
una scusa plausibile per andarsene. Rassegnatasi, seguì Sanae e appoggiò il
vassoio sul tavolo. Fece per sedersi, quando si accorse che il posto davanti al
suo era occupato....da niente meno che Wakabayashi. Ormai non poteva cambiare
posto, così si sedette ed evitò di guardarlo. Wakabayashi la incenerì con lo
sguardo, poi guardò altrove. Sanae fissò con aria interrogativa Jody, mentre
Tsubasa ( Sveglio come al solito, il ragazzo...NdA
) fissava Wakabayashi senza capire e Misaki tratteneva a stento un
sorriso.
"Dunque
ti sei trasferita dall'Europa" disse Sanae, cercando di spezzare
l'atmosfera di tensione che aleggiava. Jody si voltò verso di lei e annuì
"Si, ho vissuto a Londra nell'ultimo anno, ma ho girato quasi tutti i
paesi europei. Sono andata via dal Giappone quando avevo sette anni, e non ho
mai vissuto per più di sei mesi nello stesso posto" Sanae sgranò gli occhi
"Wow, i tuoi devono fare un lavoro importante ! " esclamò. Jody
sorrise "No. I miei sono morti quando io avevo un anno. Ho sempre vissuto
da parenti, ma siccome ne ho sparsi per tutto il mondo ho sempre cambiato casa
molto spesso; solo una volta sono rimasta fissa in un posto. Ho vissuto in
Germania per due anni, fino ai 15. Ora mia zia, che è la sorella di mia madre,
ha ottenuto che io le fossi affidata definitivamente" Sanae arrossì,
imbarazzata per la figura "Non preoccuparti, non ho problemi a
parlarne" la rassicurò Jody, sorridendo ancora. Misaki, cercando di
dissipare l'imbarazzo delle due, disse "Allora scommetto che conosci molte
lingue, non è vero?". Lei, grata per la sua gentilezza, annuì "Parlo Giapponese
e Inglese come prime lingue, ma conosco molto bene anche il Tedesco, il
Francese e lo Spagnolo. Inoltre ho qualche nozione di varie altre lingue
europee, come lo Svedese e il Norvegese, oltre al Greco e al Cinese." La
fissarono tutti ammutoliti. Quella ragazza era un genio ! "E scommetto che vai benissimo anche in
matematica e scienze !!!" disse Sanae, con gli occhi che le brillavano.
Jody esibì un sorrisetto imbarazzato e annuì "Me la cavo...." ammise.
Misaki la guardò sorridendo mentre Tsubasa esclamava "E sei anche
bravissima nello sport ! Ecco perchè ieri ha fatto...." non riuscì a
finire la frase perchè da sotto il tavolo gli arrivò un calcio di Sanae e uno
di Misaki "Come al solito non capisce mai quando stare zitto !
" pensarono in contemporanea i
due ragazzi. Infatti Wakabayashi aveva appena scoccato un'occhiata di fuoco
alla ragazza, che ora cercava di dissimulare l'imbarazzo. Per evitare che la
situazione divenisse tragica, visto che già gli altri occupanti della tavola (Che ovviamente erano gli altri giocatori, cioè Ishizaki,
Taki, Izawa, Kisugi, Takasugi e tutti gli altri. NdA ) stavano
domandando cosa fosse successo il giorno prima, Sanae si alzò e disse
"Credo sia ora di farti visitare la scuola, che ne dici Jody? Ti faccio
vedere i club sportivi, eh? Così decidi se ti vuoi iscrivere da qualche parte.
Vieni" Jody la seguì, grata, ma non potè fare a meno di voltarsi un'ultima
volta a guardare Wakabayashi; gli splendidi occhi neri del ragazzo la
fissavano, carichi di fastidio, ma Jody non potè fare a meno di notare la loro
profondità "E' di certo un ragazzo deciso e sicuro di sè"
pensò. Poi si affrettò a seguire Sanae, che si era fermata ad aspettarla con
aria interrogativa.
Al
tavolo dei ragazzi intanto la scena non era passata inosservata "Avete
visto? Sembrava che fissasse proprio Wakabayashi" Disse Taki, mentre Ishizaki si esibiva in una
delle sue solite battute "E così il nostro solitario Wakabayashi così
tanto solitario non è" insinuò ridendo. Izawa fissò il portiere e chiese
"Wakabayashi, ma che è successo ieri?" Misaki e Wakabayashi si
fissarono, poi il portiere si alzò "Non è successo niente. E tu, Ishizaki,
ripeti un'altra stupidata del genere e ti ammazzo. Figurati se mi interessa una
come quella" ringhiò. Misaki si alzò a sua volta, imitato da Tsubasa, e
spiegò "E' solo che ieri l'abbiamo incontrata che correva vicino al campo,
e l'abbiamo conosciuta, ma Wakabayashi si è arrabbiato perchè l'aveva
disturbato durante gli allenamenti. Tutto qui. " sorrise , pensando che
dopotutto era quasi la verità, e seguì un arrabbiatissimo Wakabayashi, mentre
Tsubasa li seguiva a sua volta, cercando di capire che avesse il suo amico (Ah, ma proprio te a ste cosa non ci arrivi, eh? NdA),
lasciando il resto della squadra spiazzata e dubbiosa.
Jody
e Sanae erano tornate in classe a prendere le cartelle e ora stavano girando
per il cortile, visitando le sedi dei club. La scuola ne contava moltissimi, e
molti di essi erano molto famosi. "Allora, che ti piacerebbe fare?"
chiese Sanae, sorridendo. Jody ci pensò su. Era veramente indecisa. C'erano
così tante possibilità...stava per dire atletica, quando un movimento nella
palestra attirò la sua attenzione e, avvicinatasi, vide una ginnasta eseguire
un volteggio per aria e atterrare in maniera aggraziata. Guardò il gruppetto di
ragazze che stavano dall'altra parte e notò che indossavano tutte un body
azzurro "E questo?" chiese, incuriosita. Sanae si avvicinò "E'
il club di ginnastica artistica. Le nostre atlete sono molto famose a livello
regionale, e alcune parteciperanno anche ai campionati nazionali. Guarda"
esclamò poi "Quella è il capitano del club, la migliore atleta della
nostra scuola. E' al secondo anno, ma è già bravissima. Si chiama Mya.
Osservala" Jody guardò la ragazza prendere la rincorsa e eseguire una
complicata evoluzione alla sbarra, per poi volteggiare in aria e atterrare
senza problemi. Sanae battè le mani, estasiata, mentre Jody osservava, senza
nemmeno rendersene conto "Si, è brava, ma l'atterraggio non era abbastanza
ammorbidito...e l'evoluzione poteva essere prolungata" si zittì battendosi
una mano sulla bocca, ma era troppo tardi. Sanae la guardò, sgranado gli occhi
"Ma...non è che te ne intendi????" Jody arrossì e mormorò
"Beh...un poco...sai, in Europa praticavo un po' questo sport..."
Sanae le prese le mani "Allora iscriviti !!! Oh, ti prego, ti
pregooooooo" Jody la guardò un po' sconvolta, poi ci pensò "Ricominciare
la ginnastica....a dire il vero non mi dispiacerebbe....e poi voglio fare uno
sport, e non farò certo..." i suoi pensieri avevano preso una brutta
strada, così per scacciarli annuì e decise "Sì. Mi iscriverò" Sanae
lanciò un urlo di gioia e la trascinò dentro. Chiamò Mya con un gesto e le
presentò Jody "Questa è la mia nuova compagna di classe, Jody Harper.
Vorrebbe iscriversi al vostro club" Mya la salutò e la squadrò con occhio
critico; beh, come prestazione fisica non era niente male, ma bisognava vedere
se aveva predisposizione....non poteva accettare in una squadra da nazionale
una che non aveva nemmeno le basi. "Vedremo. Se sei d'acccordo, ti faccio
provare per vedere che sai fare. Metto una base musicale, tu fai ciò che
riesci, ok? Vai a cambiarti li" il tono era dubbioso, ma Jody non si fece
intimorire. Si cambiò, indossando maglietta e pantaloncini e delle scarpette da
ginnastica (Sono simili a quelle da ballo. NdA)
e si posizionò con le spalle rivolte verso la trave. Quando la musica partì, vi
salì e con la massima naturalezza fece una rovesciata all'indietro, che terminò
volteggiando in aria, poi prese lo slancio ed eseguì una capriola per aria,
infine atterrò come se il pavimento fosse soffice come una nuvola e finì
conpiendo un'ultima rovesciata. Sembrava che , nel breve tempo in cui la
ragazza aveva compiuto l'esercizio, la terra si fosse dimenticata di esercitare
gravità su di lei. Jody rimase per un attimo a capo chino, le braccia
leggermente sollevate e aperte, in una perfetta posizione di chiusura. Poi il
suo volto si fece visibile, e le ragazze, che erano rimaste incantate a
guardarla, poterono vedere il gioioso brillare dei suoi occhi; era come se
avesse finalmente ritrovato qualcosa che da troppo tempo aveva perso. Erano
tutti ammutoliti, e la fissavano come se avessero visto un miracolo. La prima a
riprendersi fu Mya. "Credo proprio di averti sottovalutato....è evidente
che non solo non sei una principiante, ma sei adirittura una campionessa"
a queste parole, Jody arrossì e cercò di obiettare, ma la ragazza non la lasciò
fare "Di certo potresti puntare seriamente alle prossime Olimpiadi
nazionali. Benvenuta in squadra. E' un vero piacere averti con noi"
concluse, avvicinandosi a Jody con la mano tesa. La ragazza la fissò per un
momento, prima di stringerla nella sua con un sorriso riconoscente. Sanae saltò
al collo dell'amica, esprimendo le sue congratulazioni per il suo successo, poi
cominciò a tirarla per un braccio "Dai, andiamo a dirlo ai ragazzi !
Saranno contenti anche loro ! Dai, dai, andiamo ! "disse, prima di
rendersi conto che forse non era il caso. Jody sbiancò, al pensiero di
trovarseli ancora davanti. Sperò che il suo neo-eletto capitano avesse da
obiettare, ma Mya la congedò con una fraterna pacca sulla spalla. "Vai
pure, ma da mercoledì ti aspetto agli allenamenti. Subito dopo le lezioni, due
volte alla settimana, dalle quattro alle sette, ok?" Jody non potè che annuire,
mentre Sanae la trascinava fuori; riuscì a fermarla solo urlando "Ehi !
Aspetta almeno che mi cambi. Ci manca solo che mi faccia vedere così "
Pochi
minuti dopo le due ragazze giunsero al campo di calcio. Jody non avrebbe voluto
avvicinarcisi per nulla al mondo, ma Sanae non voleva sentire ragioni
"Dai, almeno accompagnami. Io devo andare, sono la manager della squadra e
devo svolgere tutto il lavoro da sola, non c'è nessuno che mi
aiuti...." detto ciò guardò Jody
con fare curioso, come se avesse qualche idea "E...ehi, che è quello
sguardo? Non farti venire strane idee....." cercò di obiettare Jody, ma fu
inutile. Sanae si illuminò e le afferrò le mani "Ma certo ! Mi aiuterai tu
! Farai la manager insieme a me ! Oh, che bello. Grazie, grazie ! Su, andiamo a
dirlo a tutti " e detto ciò, partì di corsa. "M...ma Sanae ! Io non
posso, sono appena entrata a far parte del club di ginnastica...." "Oh, non preoccuparti, parlerò io con
Mya; il nostro club di calcio è famoso, non dirà di no, e poi per ora sei
impegnata solo due pomeriggi a settimana, a me va più che bene, gli altri
quattro li puoi passare con me al campo ! Anche se al sabato ogni tanto verrai
ad allenarti, sarai sempre qui ! " appianata ogni difficoltà, ripartì
verso il campo. Jody cercò di fermarla, ma fu inutile. Sanae aveva messo le ali
ai piedi ed era già arrivata alla panchina, dove i ragazzi stavano riposandosi
e acoltando le direttive dell'allenatore. Sanae arrivò come un tornado e
afferrò il braccio dell'allenatore "Signor allenatore, ho trovato la
soluzione al problema delle manager. Questa è Jody Harper, è arrivata oggi
nella nostra classe. E' membro del club di ginnastica artistica, ma se per lei
va bene si è offerta di aiutarmi nel lavoro di manager ! Potrebbe essere
presente quattro pomeriggi alla settimana. Lei che ne dice?" L'allenatore
rimase un attimo frastornato dall'irruenza di Sanae, ma si riprese e valutò la
proposta. In effetti era allettante. Con quei ragazzi una manager non bastava,
ce ne volevano almeno due...e fin'ora non c'era nessun'altra candidata. Perciò,
anche se la ragazza era impegnata per due pomeriggi, poteva benissimo andare.
"Ma certo. Sarà molto utile. E può
frequentare senza problemi il suo club. Mi basta che ci dia una mano ogni
tanto, magari nelle trasferte....benvenuta ragazzina; è veramente un piacere
averti tra noi" Jody sorrise, capendo di essere in trappola. Non poteva
tirarsi indietro, ormai. Ma il peggio doveva ancora venire. L'allenatore
infatti la prese per un braccio e la portò verso il gruppetto di ragazzi,
annunciando "Ragazzi, vi presento la nuova manager, Jody Harper del primo
anno. Da oggi aiuterà Sanae. Jody, questi sono i ragazzi di cui dovrai
occuparti. Non preoccuparti. Sanae ti insegnerà come domarli" disse, con
una risata. Lei li fissò angosciata, vedendo che le reazioni alla notizia erano
varie. Tsubasa pareva sorpreso, e si voltò per interrogare con gli occhi Sanae,
che arrossì (Chissa perchè? si chiese
Tsubasa...sveglio come sempre. NdA), Misaki sorrideva apertamente,
sicuro che le cose sarebbero diventate più movimentate da quel momento, gli
altri esibivano sorrisi vari, contenti di avere una simile manager; solo uno
stava in disparte, con espressione indecifrabile: Wakabayashi, che all'inizio
stette in silenzio, poi, quando gli altri si allontanarono per riprendere gli
allenamenti, e lui rimase in panchina per far allenare Morisaki (Bisogna pure che si alleni anche lui ogni tanto, no? NdA)
le si avvicinò e, accostata la sua bocca all'orecchio di lei, disse "Vedi
di non starci tra i piedi ! Ci manca solo una manager che non capisce nulla di
calcio". Fece per allontanarsi, ma a quel punto la pazienza di Jody ebbe
fine e sbottò "Come osi parlarmi così? A quanto mi risulta, tu non sai
niente di me, come fai a dire che non capisco nulla di calcio? Scommetto invece
di saperne più di te. E inoltre...." questa volta fu lei ad avvicinarsi
"Da quel poco che sai, dovresti capire che di calcio io me ne intendo
eccome...mi risulta di essere stata una delle poche persone al mondo a segnare
un goal al SGGK"; le ultime parole furono quasi un sussurro, udibili solo
a lui, poi lei stette in silenzio, fissandolo con un'espressione beffarda nei
grandi occhi blu. Lui divenne viola dalla rabbia ed eslclamò, incurante di non
farsi sentire "Stammi a sentire, quello è stato un caso, vedi di non
vantartene. Se dovesse succedere di nuovo, non segneresti mai" Jody rise,
una risata pura e cristallina, per nulla intenzionale, poi lo fissò e aggiunse
"Se non pari nemmeno i miei, di tiri, come farai a parare quelli di mio
cugino al torneo nazionale...sempre che tu ci arrivi?" Wakabayashi fece
per replicare, ma decise che era inutile e se ne andò. Jody, contenta di aver
vinto. Sanae, che aveva seguito di nascosto la conversazione (Che eufemismo....NdA), le si avvicinò e chiese
"Jody...io....volevo chiedertelo ancora stamattina...ma che è successo
ieri????" Jody sobbalzò, visto che l'amica l'aveva sorpresa di spalle
"Ecco...ieri..." avrebbe voluto tergivesare, ma l'espressione di
Sanae, che nascondeva anche una buona dose di preoccupazione, la convinse a
confessare "Io....stavo correndo e sono arrivata al campo da
calcio....c'era un pallone al centro e senza pensarci io sono entrata e ho
cominciato a palleggiare....poi è arrivato Wakabayashi e mi ha assalito perchè ero
entrata senza permesso. Io ho ribattuto per un po' perchè aveva un tono
veramente antipatico, poi ho visto che era un portiere e...." si interruppe per trovare il coraggio di
continuare "L'ho sfidato. Ho compiuto un'evoluzione in aria e gli ho fatto
goal" Sanae sgranò gli occhi e
urlò "Hai segnato un goal al SG...." "SSSTTTTT!!!!" Jody le
mise entrambe le mani sulla bocca, cercando di evitare il peggio. Sanae la
fissò con occhi sgranati, poi Jody continuò "Si, si, gli ho fatto un goal.
Ma non è questo il peggio. Penso possa anche accettare che ogni tanto qualcuno
lo batta...mi pare sia grande amico di Tsubasa..." Sanae annuì,
sforzandosi di capire "E allora dov'è il problema?" chiese. Jody
respirò, poi prese qualcosa dalla cartella. Era un cappellino azzurro.
"Ieri ero vestita in modo sportivo, coi pantaloncini e la maglietta, e
avevo questo in testa, i capelli non si vedevano....mi ha scambiato per un
maschio ! E io volevo fargliela vedere e ingannarlo, ma...." sospirò
"Come ti dicevo l'ho battuto con un'evoluzione, era una specie di
rovesciata, che però prevedeva che io ricadessi in piedi....solo che mentre
ricadevo, il berretto è volato via, e lui...ha scoperto che ero una
ragazza!!!!!! " Sanae urlò, incredula. Accidenti, questo era un guaio.
Wakabayashi già sopportava poco le ragazze, e una che gli faceva goal
poi...."E allora?" chiese, preoccupata. Jody voltò lo sguardo
altrove, prima di rivelare la parte che la imbarazzava di più "La sorpresa
è stata tanta che lui è rimasto per terra a fissarmi, e io ho perso
l'equilibrio....e gli sono caduta addosso" finì, mentre il rossore
diveniva incontrollabile. Sanae ebbe un singulto. Ma come era possibile?
"Poi sono arrivati Tsubasa e Misaki quando ero ancora mezza distesa sopra
di lui, e così mi hanno scoperto. Wakabayashi se n'è andato e loro mi hanno
rivelato chi era lui in realtà e chi erano loro. A quel punto sono
scappata...ma questo lo sai" disse, guardandola colpevole. Sanae ci mise
un attimo per riprendersi "Ma loro ti hanno seguita ! " esclamò poi.
Jody annuì "Si, ma sono riuscita a
evitarli grazie a Yusuke" "E chi è Yusuke?" Jody meditò
su cosa rispondere "E' il mio cugino adottivo e quello che mio zio ha
incaricato di farmi da guardia del corpo. Devo dire che ieri è stato utile.
L'ho chiamato e mi ha portato via in moto" Sanae la fissò incredula, poi
scoppiò a ridere così tanto da avere gli occhi pieni di lacrime "Questa è
la più bella storia che abbia mai sentito ! Sarebbe da raccontare, se non fosse
che sarebbe controproducente ! Sei veramente in gamba, Jody ! " si asciugò
le lacrime, poi tese la mano. "Ora so che mi posso fidare di te,
veramente. Amiche?" chiese, e Jody le afferrò con slancio la mano
"Per sempre ! " esclamò, sorridendo.....
...."Saremo amiche per sempre".....
il
ricordo fu come un flash che la sconvolse da capo a piedi. Il sorriso
scomparve, lasciano il posto ad un'espressione assente. Sanae la fissò,
preoccupata "Tutto bene?" Jody si riscosse e esclamò "Si ! Si,
tutto ok, mi ero persa un attimo, non preoccuparti. Ah, una cosa, ciò che ti ho
detto deve rimanere tra noi" Sanae annuì.
La partita intanto era combattutissima, e la ragazza si voltò a
fissarla, senza così vedere una lacrima formarsi negli occhi di Jody "Basta
! Non ci devo più pensare ! Quella parte della mia vita è finita. Finita
!" esclamò col pensiero, e il sorriso tornò nei suoi occhi. Ora c'era
una nuova Jody, e la sua vita in Giappone era appena iniziata.
La
partita finì con la vittoria della squadra di Tsubasa ( Ma che strano ! NdA) e i ragazzi andarono negli
spogliatoi a cambiarsi. Le manager misero apposto la sede del club e li
aspettarono fuori. Sanae era felice e eccitata, e Jody ormai ne aveva intuito
il motivo "Sanae, perchè sei così contenta?" chiese con fare innocente.
Sanae arrossì e cercò di schermirsi "No...no niente, sono contenta perchè
la squadra è in ottima forma...." "Ah ! " rispose Jody come se
ci credesse davvero, illudendo Sanae di averla scampata. Dopo due minuti però
disse "La squadra....o il capitano?" con lo stesso tono innocente di
prima, e Sanae divenne viola. La risata di Jody sgorgò cristallina "Dai, è
troppo evidente ! E lui che ne pensa?" Sanae , sempre più rossa, cercò di
negare "No...cosa dici, a me il capitano non...." "A te io
non....che cosa?" chiese incuriosita una voce dietro di lei. Sanae si
voltò e vide che Tsubasa, seguito da Misaki,
stava dietro di lei, sorridente e completamente ignaro (Tanto per cambiare...NdA) di ciò che
accadeva. La povera manager non sapeva
più che dire, così cominciò a balbettare e a smuovere la terra col piede,
mentre Tsubasa la guardava senza capire (Uffa ! E
basta ! NdA) e Jody e Misaki scoppiavano a ridere senza freni.
Arrivarono anche altri membri della squadra, che intuirono subito la
situazione, e persino Wakabayashi, che si lasciò sfuggire un sorriso in
direzione di Jody. La ragazza lo fissò dubbiosa, e lui si ricompose subito,
calcandosi il berretto sugli occhi.
Quando
finalmente le risate cessarono, i ragazzi si avviarono al cancello, dove si
divisero in due gruppi. Jody si avviò verso casa insieme a Sanae, Tsubasa,
Misaki e Izawa, chiacchierando senza sosta sulla sua vita prima di arrivare li;
all'improvviso però Tsubasa vide una figura davanti a loro e, riconosciutala,
chiamò "Wakabayashi ! Vieni qui con noi ! " Jody sussultò, vedendo
che il portiere si era fermato ad aspettarli. Sorrideva, finchè non scorse lei
in mezzo al gruppo; a quel punto assunse un'espressione imbarazzata e guardò
altrove. Tsubasa cominciò a chiaccherare di calcio come al solito, mentre Sanae
lo osservava con adorazione. Jody si chiese se davvero era possibile che il
ragazzo non si fosse accorto di nulla. Si voltò e incontrò lo sguardo di
Wakabayashi. Il ragazzo, capendo il dubbio di lei, annuì con espressione
maliziosa, e sorrise allo sconcerto che le si affacciò negli occhi. Per un
attimo si fissarono sorridendo. Poi entrambi voltarono lo sguardo. Intanto
Sanae stava raccontando le avventure del pomeriggio "Pensate che Jody è
riuscita ad entrare nel club di ginnastica artistica ! " Jody cercò di
zittirla, ma era troppo tardi. Izawa, Misaki e Tsubasa la guardarono ammirati
"Wow, so che è difficilissimo entrare ! Devi essere davvero brava"
disse Izawa, e Tsubasa aggiunse "Beh, certo, infatti ieri hai fatto un
numero spettacolare quando hai segnato il goal a Wakabayashi..." (Mai che stesse
zitto quando serve ! NdA). Gli arrivarono contemporaneamente un
pugno da Sanae e un calcio da Misaki, ma ormai il danno era fatto. Izawa guardò
la ragazza e balbettò "Tu...hai...segnato un...goal...a WAKABAYASHIIII
???????" Jody arrossì per l'imbarazzo, mentre il portiere imprecava
sottovoce. Lei lo guardò, dispiaciuta, poi disse "Beh...diciamo che ho
avuto fortuna....ho sfruttato la mia agilità e ho compiuto un'esecuzine ginnica
impossibile da prevedere....e inoltre conosco il calcio, da piccola giocavo
spesso con mio cugino, che è un patito di questo sport...." i ragazzi si
fissarono, accettando titubanti la spiegazione, poi si congratularono con lei.
Misaki spostò, molto gentilmente, la conversazione sulle lezioni del giorno
dopo, mentre Jody stava in silenzio, quasi volesse scomparire. Wakabayashi le
camminava affianco, fingendo che non ci fosse. Ma, in un momento in cui nessuno
badava a loro, si chinò e le sussurrò "Grazie per la spiegazione....ma non
hai accennato affatto alla potenza di quel tiro...." lei lo fissò
sconvolta, e lui esibì un sorrisetto beffardo, andando poi avanti. Non potè
così vedere il rossore acceso che si diffuse sul volto di lei "Ma che
mi prende? Cosa...." si domandò. Cercò di calmarsi, senza darlo a
vedere.
I
ragazzi intanto si stavano separando. Misaki e Izawa svoltarono a destra,
mentre Tsubasa e Sanae stavano proseguendo a sinistra, quando Sanae guardò Jody
e le chiese "Tu dove abiti?" Jody indicò la via che proseguiva dritta
e disse "A dieci minuti da qui, in via degli Angeli. Devo sbrigarmi o
arriverò tardi per la cena" Sanae la guardò proccupata "Non puoi
andare da sola a quest'ora" Jody fece per rispondere che non c'era
problema, quando Tsubasa (Sveglio come
sempre...NdA) ebbe un'idea "Wakabayashi, perchè non la
accompagni tu? Abiti li vicino" detto ciò, si voltò verso la manager e le
chiese gentilmente "Andiamo?" Sanae arrossì e, rivolgendo un'occhiata
di scusa all'amica, si affrettò a seguirlo. "A domani" si limitò a
urlare. Jody e Wakabayashi non fecero nemmeno in tempo a protestare; era
inutile, ormai se n'erano andati. I due ragazzi si guardarono, poi Jody voltò
il capo e disse "Non c'è bisogno che mi accompagni, vado da sola, l'ho
sempre fatto" si incamminò, ma il portiere la rincorse e la bloccò
prendendola per un braccio e costringendola a voltarsi "Non so come sia in
Europa, ma qui le ragazze non vanno in giro da sole dopo le sette" disse, avvicinando il volto a quello di lei
per guardarla negli occhi...ci fu un momento di assoluto silenzio, poi i due si
separarono all'improvviso, imbarazzati al massimo. Il ragazzo si calcò di nuovo
il berretto sugli occhi e continuò "Allora, se vogliamo andare, altrimenti
non arriveremo mai a casa per cena" Jody annuì con vigore per scacciare il
rossore, poi lo seguì. "Se proprio insisti...." mormorò, ridendo poi
alle proteste di lui riguardo al voler accompagnare una ragazza del genere.
E
così i due si incamminarono insieme, evitando quasi del tutto di parlare per
quei lunghi 10 minuti, ma lanciandosi lunghi sguardi frequenti.
"Io
sono arrivata" disse Jody, afferrando il cancello con una mano e girandosi
per sorridere al ragazzo. Wakabayashi guardò la villa "Bella casa. I tuoi
zii devono essere ricchi. Beh, ci vediamo" e detto ciò si allontanò di
corsa. Lei lo guardò allontanarsi "Grazie" disse a voce bassa, ma che
riuscisse lo stesso a farsi sentire. Lui fece un cenno con la mano e sparì,
mentre lei rimase per un attimo a fissare la strada vuota, poi entrò. Perorse
il viale con calma, pensando, e arrivò alla porta. Stava per aprirla, quando
questa si spalancò di colpo. Yusuke stava uscendo per cercarla, ma nel vederla
si bloccò "Ah, sei qui. Cominciavo a preoccuparmi. Dov'eri finita? Ehi, ma
quello è il mio berretto" disse, vedendo il berreto blu che usciva dalla
borsa della ragazza. Lei lo fissò, lo prese in mano e senza pensarci fece per
restituirlo al ragazzo, ma si bloccò. Non voleva darglielo. Non sapeva perchè,
ma non voleva. Guardò il punto in cui Wakabayashi era stato fino a poco fa,
strinse il berretto nella mano, poi si voltò verso Yusuke e disse, sorridendo
"Se non ti dispiace lo tengo io !" e, senza lasciargli tempo di
replicare, entrò in casa e salì in camera sua.
"Ehi,
un momento...." ma le parole del ragazzo si persero nel vuoto. Rimase in
silenzio a riflettere. Quel berretto gli piaceva molto, ma l'espressione degli
occhi della ragazza nello stringerlo in mano gli fece decidere di lasciarglielo
senza discussioni.
"Allora
cara, come è andato il tuo primo giorno di scuola?" sua zia la fissò da
una parte all'altra della tavola sorridendo. Jody sorrise e cominciò a
raccontare "Benissimo ! Ho subito fatto amicizia con una ragazza che ha il
banco di fianco al mio. Si chiama Sanae. Dopo le lezioni mi ha fatto visitare i
club e sono stata ammessa a quello di ginnastica artistica" sua zia le
fece i complimenti "Che brava ! Ho sentito che entrare nel club della tua
scuola non è facile poichè puntano seriamente alle olimpiadi. Complimenti
tesoro ! " Yusuke mangiava in silenzio, e Jody di slancio gli chiese
"Tu non sei iscritto a nessun club?" il ragazzo la fissò
"No....non proprio....non ho tempo. Ogni tanto frequento il club di
pallavolo maschile" Jody ebbe una fitta al cuore, ma non lo diede a
vedere. Pallavolo. Sorrise e disse "Ah, davvero?" con aria
interessata, poi ricominciò a mangiare. Yusuke tacque per un po', poi chiese
"Sbaglio o ti ho vista gironzolare ancora per il campo di calcio?" La
ragazza quasi si strozzò "Ancora?" chiese suo zio, incuriosito, mentre
lei cercava affannosamente una risposta neutra "Si, ehm...ecco....è che
Sanae - la mia nuova amica - è la manager del club di calcio e siccome da sola
non ce la fa, mi ha chiesto se nei pomeriggi in cui non sono al club potevo
aiutarla...." "E così sei tu la nuova manager ! Ne ho sentito parlare
oggi ! Hai già parecchi ammiratori" esclamò Yusuke. Lei arrossì e i suoi zii risero di gusto. "Non
sognarti però di innamorarti del capitano, altrimenti la tua amica Sanae ti
ammazza" la avvisò. Lei rise "Si, lo so, ho già capito tutta la
storia. L'unico a non accorgersi di nulla è lui" (Accorgermi di cosa? NdTsubasa. Silenzio!!!! Siamo solo al secondo
capitolo e già di te non se ne può più!!! NdA). La conversazione
proseguì piacevolmente su quel tono, finchè una candida vocina da bambino non
intervenne timidamente "Questo vuol dire che tu conosci bene Tsubasa
Oozora e Genzo Wakabayashi?" chiese Hideaki, arrossendo speranzoso
"Certo piccolo. Sono la manager, e loro sono due giocatori, e inoltre sono
in classe con me" si arrestò, consapevole di averlo detto con troppa
enfasi. Yusuke le lanciò infatti uno sguardo penetrante, mentre il bambino
spalancava gli occhi grigi pieni di gioia. "Me li farai conoscere Jody? Lo
farai?" chiese, chiamandola per nome per la prima volta. Lei rimase un attimo
interdetta, così come tutti gli altri. Era la prima volta che Hideaki si apriva
così. Poi la ragazza sorrise "Certo Hideaki, te li farò conoscere e ti
porterò anche a vedere qualche partita se vuoi". Il bambino si illuminò e
la fissò sorridendo "Grazie ! " disse, come se avesse ricevuto in
dono il mondo. Il suo sorriso le riscaldò il cuore. Almeno li andava tutto
bene.
"Jodyyyyyyyyy!!!!!!!!!"
la voce di Sanae riscosse dal sonno la ragazza che camminava sotto il sole
mattutino. Erano le 7 30 e il sole cominciava già a scaldare l'aria, facendo
sentire l'arrivo imminente dell'estate. "Buongiorno Sanae, vedo che sei
allegra fin di prima mattina" la salutò Jody, sorridendo. Sanae sfoggiò
anche lei un sorriso immenso, tanto luminoso che Jody non potè trattenersi dal
chiedere "Non sarà perchè stai per vedere un certo capitano?"; ci fu
un urlo "Jody Harper, come osi???????????" Sanae cominciò a
rincorrere l'amica che rise battendo in ritirata. Arrivarono così in un attimo
al cancello della scuola, dove si fermarono senza fiato, ridendo a più non
posso. La scuola traboccava già di studenti, e fra essi c'erano anche i loro
amici "Buongiorno manager ! " squillò la voce di Tsubasa, seguita da
quelle di Misaki e Izawa e altri membri della squadra "Buongiorno capitano
! " esclamò Sanae felice "Buongiorno a te, Nakazawa" rispose
lui, gentile come sempre, e la povera ragazza arrossì come al solito, mentre il
resto dei ragazzi ridacchiava e si dava gomitate scherzose. Anche Jody si unì
all'ilarità generale, almeno finchè un'ombra dietro di lei non la fece voltare.
Nel farlo finì addosso a qualcuno e rischiò di cadere, ma due braccia muscolose
l'afferrarono appena in tempo. Jody rimase un attimo stordita, alzò gli occhi
per vedere chi l'avesse aiutata e... Wakabayashi stava li, immobile, fissandola
con un sorriso beffardo sul volto. "Buongiorno ! Stamattina siamo allegri,
vedo. Lieto di vederla, miss Europa. Vedo che è irrisestibile per te finirmi
tra le braccia" salutò. Lei gli lanciò un'occhiata di fuoco, si liberò
dalla stretta pronta ad inveirgli contro, poi decise di non ribattere e
rispose, sfoggiando un gran sorriso "Buon giorno a te, Wakabayashi. Come
sta il tanto acclamato SGGK, il portiere più forte del Giappone, colui che
nemmeno il grande Schneider è riuscito a battere?" gli occhi blu
brillavano carichi di aria di sfida; quelli neri di lui divennero invece
furibondi. Le prese un braccio e lo strinse con forza, ma lei non diede segni
di dolore e continuò a sorridere. Alla fine lui la lasciò andare e si avviò insieme
agli altri, mentre lei lo seguiva con aria soddisfatta. Sanae stava (come al solito... NdA) fissando Tsubasa che
parlava (sempre come al solito...NdA) di
calcio con Misaki. Poi ebbe un flash e chiese (sveglio
come sempre, che vi aspettavate NdA)
"Allora Wakabayashi, hai accompagnato Jody a casa ieri? Com'era casa
sua?" Wakabayashi non rispose, calcando il berretto sugli occhi e
allontanandosi, mentre i mormorii dilagavano. Jody arrssì e cercò di non farsi
notare "Ma guarda...e così in nostro Wakabayashi si è già accaparrato la
nuova manager ! Non è giusto ! " disse Ishizaki, prendendolo in giro
"Prima Tsubasa e Sanae, e ora anche loro..." "Ishizaki
!!!!!" l'urlo di Sanae sovrastò la voce del ragazzo che cominciò a
scappare ridendo, mentre tutti li fissavano divertiti, visto che quelle scene
erano all'ordine del giorno. Jody rise di gusto, grata a Sanae che senza volere
l'aveva salvata da una situazione molto imbarazzante...Imbarazzante? "Perchè
dovrei sentirmi in imbarazzo?" si chiese, risentita. "Mi ha
solo accompagnato a casa...." pensò, ma bastò a turbarla. Decise di
non pensarci e si avviò insieme agli altri verso la classe.