Lai i elen dant (Canto della stella caduta)
Stella che brilla,
cuore impavido,
spirito possente.
Sorse la stella
e rischiarò la tetra notte,
punto fisso per il suo popolo
perso,vagante, ma ancora
pieno di speranza,
illuminato da quella luce
di rifulgente splendore.
Ardente il suo cuore
pronto alla battaglia,
ma anche alla pietà
dono raro e prezioso,
dono di guerriero indomito
e di re giusto e saggio.
Spirito che non indietreggia,
che affronta l'ombra;
spirito che combatte senza posa,
che desidera la vittoria,
che desidera la pace.
Spirito incorrutibile e puro
di sovrano attento, padre di popoli,
spirito troppo presto volato via
da un corpo ormai polverizzato
dal calore di quel male
che il tuo corpo non può toccare.
Lucente la tua stella,
amato il tuo cuore,
lodato il tuo spirito.
Cantate menestrelli,
raccontate di luce di stelle,
ricordate l'amato re che
da solo cavalcò
verso l'ombra e la paura,
verso la vittoria e la gloria,
verso la morte e il fato.
Cantate di Gil Galad
dei Noldor re supremo,
degli Eldar la speranza
svanita come fumo,
latente come cenere.