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Autore: darkside_of me    16/03/2014    1 recensioni
Era il primo giorno dell'ultimo anno di liceo quattro ragazzi stavano facendo il loro ingresso nel campus,ormai tutti i ragazzi che andavano in quella scuola avevano fatto l'abitudine alla loro presenza..
Genere: Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Arrivarono vicino ad una fabbrica abbandonata alle porte di Berlino,la mora scese dalla macchina e si avviò verso quella che guidava Bill.
-Cerca di non farti scoprire.-gli disse affacciandosi al finestrino,il ragazzo la guardò contrariata.
-Dovete sempre fare incontri in luoghi dimenticati da Dio?-le domandò vedendo che,attorno alla fabbrica,non c'era nient'altro. La mora sbuffò e disse:
-Al contrario di te,preferiamo non dare troppo nell'occhio.-
-Se preferisco incontrare i mediatori in luoghi pubblici è solo per assicurarmi che non sia una trappola.-
-O perchè vuoi attirare l'attenzione su di te?-
-Potresti finirla con questa storia della "DivaH"?-scosse la testa sorridendo e disse:
-Non ci penso proprio,sei carino quando ti arrabbi.-le prese il mento con due dita e le diede un leggero bacio.
-Vedi di non provocarmi tu.-la mora si allontanò di poco e disse: -Resta in macchina,ok?-
-E tu cerca di ritornare entro dieci minuti,o mi troverò costretto a fare del male a parecchie persone,non mi fido di lasciarti andare lì dentro da sola.-
-Sa di cosa sono capace,ricordati che so difendermi.-
Poco dopo,Selina,si allontanò dall'auto di Bill e si avviò dentro la fabbrica. Nonostante si fidasse del suo informatore sapeva benissimo di dover stare sempre in allerta,appena entrò si guardò attorno cercando di capire se ci fosse qualcun altro lì dentro.
"Fidarsi è bene,non fidarsi è meglio."
La fabbrica,nonostante il suo aspetto tetro e decadente,era il posto più sicuro dove incontrarsi. Quando era ancora alla tenuta dei Tremere,al fianco del russo,aveva trovato quel posto con suo fratello,ed era lì che avevano progettato il modo di eliminare il capo del clan.
Conosceva il posto a memoria e,con le varie precauzioni,era riuscita a tenerlo nascosto dall'intero clan. Nessuno avrebbe sospettato di quel posto perchè,semplicemente,erano riusciti a creare una specie di campo di forza utilizzando tecniche di Taumaturgia antica,tecniche che,dopo un lungo allenamento,entrambi erano riusciti ad imparare e tenere sotto controllo.
Scese le scale arrivando in una stanza sotterranea che,un tempo,doveva essere il deposito dei materiali,passò attraverso la stanza buia ed arrivò davanti ad una porta di metallo,girò lentamente la maniglia e rimase fuori dalla stanza.
-Sei arrivata presto.-disse l'uomo senza voltarsi.
-Hai detto di avere delle informazioni per me.-l'uomo rise e si voltò a guardarla.
-Vedo che il mio caro fratello ti ha addestrata a dovere.-disse sarcastico.
-Myroslav,le informazioni.-disse guardandolo dritto negli occhi. -Diretta come sempre. Ho sentito che hai lasciato la tenuta,finalmente.-
-Non sono qui per fare una chiacchierata,hai rischiando usando il cellulare.-
-Lo so,sono facilmente rintracciabili,ma mi annoiavo.-
-Per l'ultima volta...-
-E va bene,ragazzina impaziente,ho sentito che ci sono dei cacciatori in città,sono molto forti.-
-Dimmi cose che non conosco già.-disse spazientita,di solito non badava ai giochetti dell'uomo ma,in quel momento,ogni informazione poteva essere di importanza vitale,e non c'era tempo da perdere.

"Ma quanto cavolo ci mette?"pensò il moro sbuffando,guardava nervosamente l'orologio,come promesso aveva aspettato in macchina ma,i dieci minuti erano passati da un pezzo.
"Basta,io entro."scese dalla macchina di Tom e fece per avviarsi quando,improvvisamente,vide la mora uscire dalla fabbrica. Si appoggiò alla macchina ed aspettò che lo raggiungesse.
-Ti avevo detto di restare in macchina.-disse la ragazza con tono di rimprovero.
-Ed io ti avevo detto dieci minuti,ne sono passati quarantacinque.-le fece notare mostrandole l'orologio.
-Lo sai,noi donne abbiamo bisogno di tempo.-disse lei ridendo. -Non è divertente,ero preoccupato.-notò che in mano aveva un borsone.
-Che roba è?-domandò.
-Si va a fare spese Kaulitz,qualcuno ha bisogno di cibo.-disse infilando il borsone in macchina.
-Selina..-
-Ti spiegherò tutto più tardi.-aprì la cerniera del borsone e ne tirò fuori degli abiti.
-Potresti allontanarti un attimo?-disse lei,la guardò perplesso.
-Bill,voltati.-il moro sbuffò e fece come gli aveva detto.
"Non capisco a cosa serva tutto questo,insomma hai le informazioni no?"
"Si ho quello che volevamo ma,prima di tornare a casa,dobbiamo fare una puntatina alla banca del sangue."
"Perchè?"domandò perplesso. La mora,una volta finito di cambiarsi,disse:
-Tu sali in macchina e smettila di farmi il terzo grado.-quando si voltò vide la mora indossare uno di quei camici da infermiera. -Cos'è questa messa in scena?-
-Vedi quel borsone?-
-Si..-
-Collega quello più questo ed il fatto che ti ho appena detto che dobbiamo andare alla banca del sangue. Insomma devo farti un disegno?-
-E dov'è finita l'alternativa che ti avevo proposto?-
-Bill,se mi presento qui con un coniglio,al posto di una sacca di sangue umano,il vampiro che c'è lì dentro non darà più informazioni a nessuno. Preferirebbe morire di sete piuttosto che diventare "vegetariano",e ci serve vivo.-disse prima di salire in macchina. Anche se era profondamente contrario al fatto che,per avere quelle informazioni avrebbe dovuto procurare,a quell'informatore,del sangue umano,decise di seguirla e di smetterla di protestare.
Risalì nell'auto del gemello e,stando poco distante da Selina,la seguì fino in città. Nonostante Selina gli avesse detto che poteva fidarsi di quell'informatore,Bill,era convinto che c'era qualcosa di più sotto. Vide la mora fermare l'auto,a distanza la seguì con lo sguardo e la vide entrare nell'edificio. Improvvisamente il suo cellulare squillò facendolo sbandare,lo prese dalla tasca e rispose.
-Dove cazzo sei?-
-Quanta finezza Tom.-scherzò lui.
-Non ridere,sei nella merda fino al collo,mi hai rubato la mia piccolina.-
-Ah ma smettila,e poi la mia macchina ce l'aveva Selina,ricordi?-
-Bel tentativo Bill,ti informo che se trovo anche solo un minuscolo graffio ti incenerisco!-esclamò il gemello.
-Tranquillo,la tua macchina è in perfetto stato.-
-Almeno l'hai trovata?-domandò.
-Si.-
-Bene,allora riportate entrambi il culo alla villa,e sarebbe fantastico se ti scusassi con lei.-
-Ci siamo già chiariti.-
-Non nella mia macchina spero! Dovrò far lavare anche i sedili.-
"Magari."pensò ma disse:
-Piantala Tom,non abbiamo fatto quello che credi,ricordi? Sono io quello che non ragiona con...-
-Si si va beh,per precauzione la porto all'autolavaggio,ora dove siete?-
-In città,torneremo appena possibile.-
-Ehi,io rivoglio la mia macchina prima di subito!-
-Ci sono delle cose che dobbiamo ancora fare,te la riporto appena possibile.-
-Bill,ti avverto,se entro un quarto d'ora non riavrò la mia macchina,appena torni,ti prendo per il collo e ti estirpo la colonna vertebrale ficcandoti una mano in gola.-
-Finiscila di guardarti film idioti,è per una questione di vita o di morte.-
-Certo,la tua! Rivoglio la mia...-spazientito chiuse la chiamata prima che il gemello finisse la frase.
"Certe volte si comporta ancora come se avesse cinque anni."pensò scocciato.
Dopo un pò vide Selina uscire,appena si accorse che lui era dall'altra parte della strada,gli fece un cenno e risalì in macchina.
-Quello che deve portarla in autolavaggio sono io,speriamo che il sangue non sia difficile da togliere.-disse riflettendo ad alta voce,rimise in moto e seguì nuovamente Selina verso la vecchia fabbrica. Quando arrrvarono parcheggiò accanto alla sua auto e scese,la mora lo guardò perplessa.
-Cosa pensi di fare?-
-Entrare,mi sembra ovvio.-
-Bill,potresti cercare di fidarti di me una volta tanto?-
-Di te mi fido ma...-
-Fino ad un'ora fa non ne eri così convinto.-gli ricordò.
-Selina,fattene una ragione,entrerò lì dentro con te,che tu lo voglia o no. Così poi potrò riportare la macchina a Tom,diventa un bisbetico quando gliela toccano.-
-Un pò come te quando ti chiamano DivaH.-la guardò riducendo gli occhi a due fessure,la mora scosse la testa ridendo e disse:
-E va bene,puoi venire con me,ma parlo solo io,Myroslav non ama gli intrusi.-
  
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