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Autore: DiamanteLightMoon    17/03/2014    1 recensioni
La guerra è finita ed è appena cominciato l'ottavo anno ad Hogwars. Hermione non sa se gioire oppure piangere disperatamente. Infatti la felicità dell'essere ancora viva e avere vinto combatte con il dover stare accanto a Draco senza peró stare effettivamente con lui. Perchè, come è possibile stare insieme al ragazzo che ama, quando da una parte c'è lei salvatrice del mondo magico, dall'altra lui mangiamorte pentito. Eppure Hermione non perde la speranza..... E quando Silente chiede a lei e a Draco di raggiungerlo nel suo studio per metterli al corrente della verità su loro stessi la speranza continuerà a crescere.
-dal quinto capitolo-
Maschio e femmina saranno,
Purosangue uno, il contrario l'altro,
Dapprima a morte si odieranno,
Poi sotto un altro aspetto di vedranno,
Straordinari poteri avranno,
Insieme si completeranno
e, solo uniti, il nemico sconfiggeranno.
E' la mia prima dramione spero vi piaccia
Diamante
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2
Piccoli Dubbi

Hermione fu svegliata dalle urla. Bruscamente si sollevò dal letto e si guardò attorno stropicciandosi gli occhi, ma non vide nessuno. O meglio nessuna persona perché in fondo al suo letto c'era un gatto rosso acciambellato: Grattastinchi. Dormiva della grossa sbuffando appena quando espirava. Pensò che le grida fossero state solo un sogno, fece per ributtarsi sul letto, ma appena si mosse Grattastinchi rizzò le orecchie ed Hermione poté sentire chiaramente le voci dei suoi compagni di Grifondoro che salivano da sotto. Confusa, si alzò e corse nella sala comune; di solito era tranquillo e le uniche cose che si sentivano erano i bisbigli dei ragazzi e  il crepitio del fuoco nel camino; ora sembrava che al suo interno fosse stata organizzata una gara di urla. Quando emerse dalle scale, Ginny la notò e richiamò l'attenzione di Harry e Ron. Il Trio si avvicinò.  “Ma che cavolo succede??” domandò Hermione gridando per farsi sentire sopra il frastuono, unendo anche la sua voce al coro. “Due stanno litigando per non so quale motivo” rispose Harry con un sorriso diabolico stampato in faccia.
“Chi?” chiese allora la Regina dei Grifoni.
“Due, credo siano del secondo anno, non mi ricordo chi sono” questa volta a dare la risposta fu Ron che  si voltò a guardare l'amico che stava dietro Ginny sogghignando, l'amico fece lo stesso.
“Oh ma piantatela, per favore!” esclamò Ginny rivoltà al fidenzato e al fratello.
“Che cavolo sta succedendo?!?!” domandò di nuovo Hermione, questa volta leggermente irata.
“Ma non l'hai capito? E tu che sei una secchiona!” le rispose Ginny.
“Che c'entra il fatto che io sia una secchiona, non ho capito, che c'è di male nel dirmelo?!”ribatté Hermione.
“Ma che cosa vuoi saper, di grazieìa!” esclamò a quel punto Harry; la ragazza si voltò a guardarlo. Harry stava sulle punte dei piedi per guardare oltre le teste dei compagni, aveva un braccio intorno alla vita di Ginny che, come lui, si sforzava di vedere al centro della stanza. Hermione sollevò un sopracciglio in direzione di Ron che le sorrise sornione. La ragazza incrociò le braccia e lo guardò minacciosa, in una posa che ricordava tremendamente Molly Weasley quando si arrabbiava; solo a quel punto Ron rispose con fare annoiato guardandosi le unghie: “Due si stanno menando per non so cosa, p forse lo so ma non te lo voglio dire, comunque sono circa al centro della sala comune.....”. Hermione lo lasciò li a parlare e si diresse verso il punto che Ron le aveva detto. Dopo aver dato e ricevuto un bel po' di gomitate riuscì a vedere ciò che accadeva.
“Ti dico che è la verità, li ho visti con i miei stessi occhi e li ho sentiti con queste orecchie e d è tutto vero” strillava un ragazzino dai corti capelli neri schivando pugni. L'altro, un giovane alto e magro, continuava a ribattere:”Stai mentendo, non può essere vero, è semplicemente impossibile e assurdo.” non guardava neanche se i colpi che tirava andavano a segno tanto era occupato a sbraitare in faccia al suo rivale.
“Basta!”. Il grido di Hermione si espanse in tutta la sala, improvvisamente silenziosa. I due rivali si voltarono verso la ragazza. Dopodiché ricominciarono a lottare e il brusio riempì di nuovo la sala. Hermione sbuffò, prese un bel respiro e riprovò: “Ora smettetela immediatamente! BASTA!!!”


Draco trattenne uno sbadiglio annoiato, mentre Pansy non la finiva più di parlare. Non aveva smesso un secondo da quando l'aveva trascinato via dall'aula di Pozioni. Il ragazzo si era già stufato  di ascoltarla ancora prima che lei aprisse la bocca, ovviamente per dire cattiverie e pettegolezzi. Draco pensava, pensava alla conversazione con Piton, pensava ad Hermione, pensava a come sbarazzarsi di Pansy.La stridula della ragazza lo riportò alla realtà, sbatté le  palpebre e capì perché: la professoressa McGranitt. Improvvisamente comprese cosa fosse cambiato; Pansy si era zittita, era stato il silenzio a risvegliarlo. La McGranitt superò senza problemi i due e prima che Pansy ricominciasse con le sue chiacchiere disse:”Scusa, Pansy, mi sono appena ricoradto che devo fare qualcosa di molto importante” la frase fu accompagnate da un sorriso smagliante e questo gli diede campo libero; e se la svignò più in fretta che poteva. Camminava assente fra i corridoi, controllando che Pansy non fosse nei paraggi. I piedi lo portarono in biblioteca. Entrò.
“La biblioteca. Il regno di Hermione, la sua stanza preferita” pensò “…..aspetta, sto veramente pensando a queste cose?!?!”.
“I libri, la vita, Hermione... Oh mio Dio, sto sul serio pensando queste cose!!!” Gli scaffali, il silenzio, la voce burbera della bibliotecaria, oh Hermione!”  “Devo essere impazzito, non posso avere simili pensieri”.
Il dialogo interiore di Draco bruscamente interrotto dalla bibliotecaria. “Per l'appunto!” altro pensiero.
Girovagò per gli scaffali sperando che Hermione si fosse rifugiata lì. Non c'era. Dopo aver girato per tre volte l'intera biblioteca e aver dato anche una lunga occhiata al Reparto Proibito si accertò dell'assenza di Hermione. Con uno sforzo immane si allontanò dalla strada per la Torre di Grifondoro.
Casino, grida, insulti. Così trovò la sala comune dei Serpeverde.
“Ma che bella accoglienza” pensò sarcastico Draco. Nessuno sembrò notarlo e lui andò dritto da Tiger e Goyle.
-”Che cosa sta succedendo???”- chiese ai due, che come da copione, scossero la testa e alzarono le spalle. -”Ma perché siete così idioti???”- chiese esasperato lui;”Domanda inutile” disse la sua coscienza,”Ti ringrazio” rispose con ironia il ragazzo alla sua mente; “Sempre al tuo servizio”disse la coscienza.
Frustrato Draco si infilò nella folla; dopo molti spintoni e vari gomiti nello stomaco vide cosa entusiasmava tutti: due ragazze, una dai capelli biondo platino e l'altra dalla chioma rosso fuoco stavano comodamente sedute su due divanetti neri. Stavano chiaramente litigando, ma la cosa che stupiva i Serpeverde era che non si stavano azzuffando.
-”Ti dico che è così”- ringhiò la rossa, mentre la bionda scuoteva la testa.
-”Guarda che c'ero anche io-”ribatté. Le voci dei compagni di casa che le incitavano a continuare, magri arrivando anche ad una rissa, rimbombavano nella testa di Draco. Un grido gli nacque in gola.
-”BASTA!!!!”- ovviamente non lo ascoltarono, a quel punto si arrabbiò sul serio. Salì su una sedia e urlò più forte che poté:-”FINITELA”-.
Nello stesso istante una ragazza aveva appena fatto la stessa identica cosa.
  
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