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Autore: Mirchino94    17/03/2014    5 recensioni
Quello è stato il giorno più bello di tutti.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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6

MEET


Harry

E' il primo di luglio. Un caldo insopportabile fa bruciare l'asfalto delle strade e dei marciapiedi. Sto mangiando un gelato al bar dell'albergo: cioccolato e fragola, i miei gusti preferiti. Pur essendo le otto del mattino, fuori dell'albergo ci sono centinaia di fan. E' impressionante.

Mi sono alzato alle sei: volevo fare due passi. Ho camminato un po' per le strade attraverso Dusseldorf. La città era ancora addormentata, non c'era anima viva, e ho potuto respirare quell'aria che era da tempo che non riuscivo a respirare. Le fresche mattine tedesche di luglio, il profumo del pane e delle brioche dalle panetterie, l'odore del verde mischiato a quello delle auto. Tutto diverso dal casino dei concerti.

Non volevo più stare in camera con Louis. Solo per il fatto che avevo bisogno di pensare un po'. Mi piace delle volte isolarmi da tutto e da tutti e riflettere solo con me stesso, senza essere condizionato dal parere di nessuno.

Ancora una volta abbiamo dormito insieme. Ancora una volta mi sono alzato per primo. Ancora una volta ho capito cosa voglia dire amare e quanto faccia male.


Erano quasi le tre quando Louis mi ha chiamato e io mi sono girato verso di lui, perché anch'io ero sveglio.

"Non dormi, Haz?" mi ha sussurrato

"Nemmeno tu, vedo" gli ho risposto

Sorride e accenna un occhiolino.

"Ieri è successo un casino" mi ha fatto scuotendo la testa

"Decisamente"

"Non voglio che litighiamo per cazzate. Soprattutto per una merda d'intervista"

"Chissà quante ce ne saranno ancora..."

"Spero di no" mi ha detto con aria quasi rassegnata, come se quello che stesse dicendo fosse davvero una bugia. Mi scompiglia i capelli con il suo solito modo di fare.

"Pensi che domani sera il fatto che canteremo senza Niall possa cambiare qualcosa?" gli ho chiesto perplesso

"Può darsi. Ma ormai..." mi ha risposto alludendo a qualcosa che io conoscevo benissimo

"Ormai tentiamo. Siamo qua!" ho cercato di evitare quell'argomento anche se è stato un tentativo inutile

"No, intendevo: mi sembra che tra di noi ci sia qualche crepa. Non ti sembra, Harry?"

Ho abbassato lo sguardo.

"Forse sì, ma..."

"Liam che parla al telefono di nascosto da noi e poi ti dà un pugno, Zayn che fa sempre più il riservato. Prima parlavamo di più"

"Il tour ci stanca, Lou"

"Il tour è iniziato da più di due mesi, Harry. Se siamo già stanchi, allora come potremmo arrivare a ottobre?"

"Siamo stanchi di tutto, Lou. Non del tour. Mi sembra proprio che ognuno di noi abbia cose più importanti da fare che pensare agli One Direction. Guarda Liam, guarda Zayn..." mi ha interrotto dicendo ciò che non avrei mai voluto sentire

"...guarda noi" mi ha fatto sbattendo sbattendo le palpebre "l'unico che davvero ha dato tutto per gli One Direction era Niall. Adesso mi sembra che stia crollando tutto"

Era brutto da sentirlo dire, ma era ancora più brutto sapere che era vero. Ed era vero. Sbuffando, mi sono messo supino con il volto rivolto verso il lampadario. Louis si è avvicinato a me, mi ha cinto il petto con il braccio sinistro e poggiato il viso accanto al mio volto. Sentivo il suo respiro sul viso.

"Siamo deboli, Harry. Spesso non sappiamo cosa fare, annaspiamo tra le onde, cerchiamo affannosamente un'isola su cui approdare. Nuotiamo, nuotiamo e poi chi può nuota, chi non può annega"

"E noi cosa faremo, Lou?"

"Noi siamo in due, Harold. E in due ci si salva sempre"


Luisa

Capelli biondi, rayban, la felpa, un sorriso imbattibile. Quello davanti a me è Niall Horan.

Mi giro verso Marco mentre il mio respiro si fa agitato. Inspiro ed espiro a sbalzi.

"Marco. Quello è Niall?"

Spero vivamente che non sia così. Non so per quale motivo stavo sperando che non fosse il mio idolo, ma adesso, trovandomelo faccia a faccia, mi sentivo troppo agitata, troppo instabile.

Marco mi fa sì con la testa sorridendomi.

Niall è come paralizzato sulla carrozzina, non si muove dal punto in cui si è fermato e mi fissa spesso socchiudendo le palpebre, come se volesse capire tutto di me.

Io scoppio a piangere. E non so spiegare il perché. Non riesco nemmeno a capire se quelle lacrime siano di gioia o di tristezza. E per di più non riesco nemmeno a fermarmi.

Sento una mano toccare da sopra il lenzuolo la mia gamba.

Questa non è la mano di Marco.

Solo in questo momento smetto di lacrimare, tolgo la testa dalle mani e vedo che Niall Horan è venuto accanto al mio letto e mi sta sorridendo.

"Ciao Luisa" mi fa dolcemente e tranquillamente facendo il gesto del saluto

Io lo guardo perplessa, non credendo a niente, pensando che a momento mi sarei svegliata da un sogno bellissimo. Questa è la stessa sensazioni che spesso proviamo nei sogni, nei sogni belli, quando tu sai che si tratta di un sogno e non vorresti mai svegliarti.

"Scusa se piango. Io...io non...io sono così felice di vederti" e mi asciugo le lacrime dagli occhi poggiando le mani tremanti sulle gambe.

"Anch'io sono felice di vederti, Luisa. Sai, quando mi hanno sceso dall'ambulanza la notte del 29 giugno, ti ho vista sulla barella. Anzi ho visto solo i tuoi bellissimi capelli"

Stavo per avere un arresto cardiaco.

Niall Horan mi sta dicendo che i miei capelli sono bellissimi, che è felice di vedermi e per di più tiene la sua mano sulla mia gamba.

"Oddio" faccio guardando ora Niall ora Marco "ditemi che è un sogno!"

Niall scoppia a ridere.

Merda! La sua risata, lì, davanti a me. Sono al settimo cielo, così estasiata che non posso non piangere.

"Ei, non piangere" mi si rivolge Niall "ti ho portato questi"

Tira fuori da dietro la carrozzina un pacchetto di cioccolatini incartato e rilegato con un fiocco.

"Ommioddio! Grazie" e guardo Marco stupefatta mentre lui continua a sorridere guardando quella scena

"Se non ti fossi fatta male tu, io non sarei qua. La mia auto ha fatto un incidente con la tua ambulanza"

In questo momento capisco come mai Niall si trovi in ospedale.

L'auto di Niall aveva picchiato contro la mia.

"Posso abbracciarti?" gli faccio cercando di nascondere le lacrime e di sorridere

"Certo vieni qua"

Giuro che questo è il momento più bello di tutta la mia vita.


Niall

Sento i suoi capelli ricci sulla mia pelle. E' così dolce lei! Non appena mi ha visto è iniziata a piangere, e poi si è scusata. Non ha fatto la pazza indemoniata. Non mi ha assalito di domande, di urla e di richieste di autografi.

Lei è così semplice e bella che, quando ha iniziato a piangere, non ho potuto non andare là da lei. Mi è come venuto spontaneo cercare di consolarla. Come mi era venuto spontaneo comprarle i cioccolatini.

E' strano, ma qualcosa d'inspiegabile mi dice che lei è diversa dalle altre, che lei è unica.

Noto che ancora non si è calmata. Sento le sue mani tremare e il suo respiro non ancora tranquillo.

"Esco. C'è mia madre che mi vuole" fa Marco alzandosi dalla sedia

"Marco!" gli dice Luisa "dopo torni, vero?"

"Certo!" gli risponde lui

"Tu e Marco avete un bel rapporto" gli faccio sorridendo

Lei continua a fissarmi con il sorriso sul volto, continua a guardare ogni parte della mia faccia.

"Non riesco ancora a credere che tu... che tu sia qui. Oddio oddio!" e si mette le mani tra la faccia.

Poi si getta sul cuscino con la testa e scoppia in una risata. Si era ripresa!

Improvvisamente si alza su spaventata, come se si fosse ricordata di un particolare.

"Ma tu? Il tour?"

"Ei, tranquilla. I ragazzi continueranno anche senza di me. Quando avrò finito la riabilitazione potrò tornare con loro" gli sorrido e lei ricambia. Ed è tutto così: finisco di parlare e lei non può non sorridermi.

Ma anch'io sono davvero felice. Ho finalmente incontrato quella famosa ragazza di cui nessuno sapeva niente. L'ho abbracciata, abbiamo scambiato due parole e mille sorrisi. In fondo, in questo momento, mi sembra che sia lei il mio idolo e che io sia il suo più grande ammiratore.

"Sono davvero felice che tu sia sveglia, che tu stia bene e che presto tu possa tornare a casa. Non potevo sopportare l'idea di vederti addormentata su un lettino" gli dico

E lei resta immobile, senza sapere cosa dire, cosa fare. E mi sento così a disagio che decido di fare quella cosa alla quale ho pensato prima insieme a Marco.

"Aspetta qua" le faccio alzando la mano destra, mentre Luisa spalanca gli occhi arrossendo e sorridendo

Esco dalla porta e dopo due secondi rientro subito con in mano la mia chitarra. Vedo i suoi occhi brillare e mi sembra di sentire da qua il suo cuore battere.

Mi è venuto spontaneo farlo, come se quella canzone fosse in qualche modo sua. Come se lei fosse quella ragazza di cui parla la canzone. Lei non ha bisogno di trucchi, lei è perfetta così com'è.


You're insecure
Don't know what for
You're turning heads when you walk through the do-o-or
Don't need make up
To cover up
Being the way that you are is en-o-ough

Everyone else in the room can see it
Everyone else but you
Baby you light up my world like nobody else

The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground

it ain't hard to tell
You don't know oh-oh
You don't know you're beautiful


Luisa

Mi ha appena cantato What makes you beautiful. Con la sua chitarra. Se avessi in mano l'iphone e potessi fare un tweet, scriverei: posso morire felice.

Il mondo è davanti a me, quella persona che ho visto solo nelle foto, che ieri l'altro sera avevo visto su quel palco, quella persona che non sapeva minimamente chi fossi, era lì accanto al mio letto, che mi stava suonando e cantando una canzone. E solo per un secondo mi sfiora il pensiero che quel Niall che avevo sempre immaginato sia completamente diverso dal Niall che è davanti a me. Solo per un attimo mi viene da pensare che tra me e lui non ci sia poi tanta differenza. Ma è solo un attimo e poi sono lacrime.

"Non dirmi che non ti è piaciuta!" mi dice facendo il broncio

"Tutto il contrario. Non mi sembra vero! Tu che mi canti questa canzone... E' uno scherzo! Mi stanno facendo questo per inserirlo in un vostro nuovo DVD!" dico preoccupata smettendo di piangere e guardo verso la porta per scovare qualche telecamera nascosta

"Non so di che parli..."

"Ti hanno ingessato la gamba per finta e poi ti hanno mandato qua. Se è così non è affatto divertente" inizio ad agitarmi e con la mano destra prendo le coperte e mi scopro tutta "adesso vedranno..."

Faccio per scendere dal letto, posizionando le gambe leggermente fuori, ma inciampo nel comodino. In meno di mezzo secondo mi ritrovo nelle sue braccia, appoggiata sulle sue gambe, faccia contro faccia.

Deglutisco e trattengo il respiro. Vedo i suoi occhi da vicino, i suoi capelli biondi spettinati, gli osservo ogni particolare del suo viso, come lui fa con me. Com'era bello!

"Presa" mi fa dolcemente prendendomi una ciocca di capelli e mettendoli dietro la schiena per far vedere il viso

"Gr-gra-grazie"

"Non c'è nessuna telecamera dietro la porta, se davvero ti interessa. Volevo soltanto vederti, conoscerti, sapere chi fosse la ragazza che portava quell'ambulanza. Volevo solo questo..." mi alzo dalle sue gambe e mi allontano leggermente da lui "Ma voi fan non riuscite a pensare ad altro"

Quelle parole mi buttano giù in un modo terribile.

Non è vero Niall! Non è vero che sono uguale a tutte quelle indemoniate.

"Vabbè, me ne vado. Ciao Luisa, è stato un piacere!" con aria scocciata mi volta le spalle e si dirige verso la porta della stanza

Che ho fatto! Merda! Niall, aspetta!

"Aspetta, Niall!" gli urlo con il fiatone sempre restando ferma

Vedo la carrozzina fermarsi, vedo il suo sorriso farsi largo sul suo volto, vedo che torna verso di me.

"Io non sono come tutte le altre. Non voglio che tu pensa... Io... Mi sembra solo tutto strano"

Non faccio in tempo a finire la frase che lui si alza dalla carrozzina reggendosi sui manici e mi dà un bacio sulla guancia.

"Lo so che non sei come le altre, Luisa" e con un occhiolino si risiede mentre io, dopo quel piccolo bacio, potrei anche correre nella maratona di New York.

Niall Horan mi ha appena dato un bacio.


Si sente la suoneria di un telefono. E' il suo. Mi guarda imbarazzato, come se stesse a scuola e gli fosse partita una chiamata per sbaglio.

Tutto mi fa impazzire di lui, persino il modo in cui prende il telefono dalla tasca dei pantaloni.

"Paul!"

"Niall. Dove cazzo sei? Sono nella tua stanza, ma non c'è ombra di te!"

"Ops! Nulla, nulla. Arrivo subito"


"Ei. Scusa, devo correre. Cioè..." e con un sorriso capisce che ha appena detto una cazzata "devo raggiungere Paul nella mia stanza. Vorrà dirmi qualcosa"

"Ok..."

Fa per dirigersi verso la porta, esce per mezzo secondo e poi rientrando mi dice:

"Torno dopo"


Niall

Con grande forza nelle braccia, faccio girare velocemente le ruote della carrozzina lungo i corridoi dell'ospedale. Corro, corro, corro. Mi sento al settimo cielo solo per averla appena incontrata.

Nessuna ragazza mai mi ha fatto quell'effetto, nessuna serata con i miei amici mi ha mai fatto sentire così forte ed entusiasta. Mi sento addosso una forza incredibile che spaccherei il mondo.

Ho voglia di fare ogni cosa con lei: voglio portarla a cena fuori, voglio portarla ai miei concerti, ah sì, e voglio portarla anche in motorino, come fa Marco.

Passo dal reparto di Marco e lo trovo lì, seduto sulle panchine nel corridoio con la testa bassa.

"Marco! Marco" gli urlo avvicinandomi a lui, mentre alza la testa per vedere chi lo sta chiamando "Luisa è fantastica. E' bellissima. Ha pianto per un po', ma poi le ho suonato..." mi accorgo del suo viso attonito, della sua aria affranta, vedo che non è lo stesso Marco che mi ha preso la carrozzina l'altro giorno e mi ha portato da Luisa "Marco, che hai?"

"Mi rimandano, Niall. Torno a casa"

"Wow" faccio io "e non sei contento?"

"No che non sono contento! Luisa è ancora qua e io non voglio tornare senza di lei! Chissà quanti analisi ancora dovrà fare!" e gira la testa dalla parte opposta a dove sono io

"Capisco" faccio anch'io abbassando gli occhi "quando te ne vai?"

"Stasera, Niall"

E' una cosa bellissima uscire da un ospedale, ritornare alla vita e non sentire più l'odore insopportabile delle medicine, ma adesso capisco che cosa voglia dire lasciare lì la propria migliore amica.

"Tu, Niall. Che giri?"

"Mi ha chiamato Paul e mi ha detto di venire nella mia stanza. Non so cosa deve dirmi"

E vedendo che non ha una gran voglia di parlare, lo saluto e mi avvicino a ortopedia.


"Finalmente! Si può sapere dov'eri?" mi si rivolge Paul quasi preoccupato

"A prendere qualcosa da bere" non voglio dirgli che ho conosciuto la "famosa" ragazza

Si alza dal letto e venendomi incontro mi dice:

"Niall, ho una notizia bellissima!"

"Davvero? Di che si tratta Paul?" il sorriso si è già dipinto sulla mia faccia

"Apri tu stesso" e porge una lettera che aveva scritto il primario in persona

"Il primario? E' successo qualcosa di grave?" faccio a Paul perplesso e incredulo di ciò che avrei letto

"E leggi!" mi incita ad aprire

Strappo la carta della busta e inizio a leggere.


...e con la presente la informiamo che oggi stesso, lunedì 1 luglio 2014, potrà lasciare l'ospedale *** e iniziare la riabilitazione nella casa di cura più vicina al suo luogo di residenza...


La mia espressione si fa cupa e triste. Guardo prima la lettera e poi Paul e alterno gli sguardi. Prima verso di lui, poi verso quel maledetto foglio.

"Niall? Perché quella faccia? Hai letto bene? Guarda che ti rimandano!"

Non dico niente e continua a fissare quelle parole. Allegato alla dichiarazione c'è anche un certificato dell'ospedale che dovrei mostrare al mio medico.

"Niall?!"

"Paul io non voglio andarmene!"

"Si può sapere che cazzo dici?!" mi dice con tono alterato

"Hai capito benissimo. Voglio fare la riabilitazione qua, a Milano"

Paul salta su come se l'avessi rivolto la peggiore offesa.

"Che cosa ti salta in mente? Avanti, cos'è successo adesso? Cos'è questa storia che non vuoi lasciare Milano?"

"Voglio stare qua per un po'. Farò qua la riabilitazione"

"Non ci pensare nemmeno. E' fuori discu..."

"E invece starò qua a Milano!" stavolta è il mio di toni ad essere alto "ho diciotto anni o sbaglio? Posso decidere cosa fare o sbaglio?"

"Voglio ricordarti che tu e anche quegli altri quattro siete sotto la responsabilità della Modest e..."

"Fanculo la Modest! Fanculo le responsabilità! In questo momento è la cosa che meno m'importa!"

Paul si fa sempre più angosciato e dubbioso. Non sa proprio come gestire questa situazione.

"Ma che vi passa a tutti per la testa ultimamente? Louis e Harry che escono mano nella mano e fanno il peggior casino, Liam che è sempre sulle sue, tu che vuoi restare a Milano!"

La mia espressione resta ferma e impassibile, senza mostrare minimo turbamento.

"Per quanto hai intenzione di stare qua a Milano?" fa Paul sbuffando

"Solo il tempo della riabilitazione. Poi voglio tornare con i ragazzi"

"Ma..."

"Gli alberghi non vedranno l'ora di ospitarmi. E anche tutta Milano. Sarà come un periodo di vacanza prolungato"

"Io non so più cosa fare..."

"Tu non devi fare niente, Paul. Ho già deciso"

Sono più che convinto di restare a Milano. Voglio vedere Luisa tutti i santi giorni, voglio suonarle tutti i giorni la chitarra e voglio vederla sorridere. Sì, è quello che farò.














Salve salve salve a tutti!

Scusate per l'attesa, ma la scuola mi prende tantissimo tempo e in questa settimana sono stato impegnatissimo.

Ecco il nostro settimo capitolo. Ho riflettuto molto sul titolo, e alla fine ho scelto quello che mi sembrava più appropriato.

Non è un capitolo particolarmente dinamico, anzi è piuttosto statico e sono molti dialoghi. Non voglio certo annoiarvi, ma tutto ciò è funzionale alla nostra storia. Infatti questo è il capitolo che tutti stiamo aspettando: Niall che incontra Luisa. Beh, diciamo che all'inizio sono pianti e sono lacrime, ma poi dopo la canzone il cuore della nostra protagonista si scioglie. Ed anche il nostro Niall è davvero felice di aver incontrato quella "famosa" ragazza tanto desiderata.

Brutte notizie per Marco che viene rimandato, mentre Niall decide di restare a Milano, naturalmente per Luisa!

Ah quasi dimenticavo! I nostri Larry! Non è stato un gran momento, ma l'importante p che si siano riappacificati, anche se già si iniziano a vedere i punti di debolezza di questa band.


Ringrazio di cuore tutti i miei lettori. Un grosso bacio.

MIRCO

  
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