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Autore: aki_penn    01/07/2008    3 recensioni
“Striped Lobster?Aragosta rigata? Ma che razza di nome e’ per un campeggio?” *** La scuola è finalmente finita, e cosa c'è di meglio di una vacanza per rilassarsi? E perchè no un campeggio? Sforunata vita da camping tra dee in pigiama e paillettes, cugini greci ossigenati(ma anche mori, verdi blu rossi,dipende dai giorni),motorini truccati,bagnini truccati, cani,cagnolini,cavalli e cavalieri, canadesi(in tutti i sensi),amori vecchi e nuovi,sempre e comunque non corrisposti,zanzare e zampironi,ninfomani onnipresenti, monsoni tropicali un po’ fuori rotta,scarpe rosse ,sfighe nere,deejay cinquantenni che credono di avere ancora diciotto anni,infusi di sedano a go go e una tenda a pois sovrappopolata. Sono il palcoscenico di un’ultima vera estate da minorenne, anche se poi non si cresce mai del tutto... *** “Sarà...ma a me questo posto non convince del tutto...e poi perché abbiamo una tenda a pois? Con le righe dell’aragosta ci fa a pugni...”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi col quinto capitoloJJJ Buona lettura! Gli avvertimenti sono i soliti, ma non sto ad annoiarvi ripetendoli…la mia tastiera e’ rotta come sempre….

 

Capitolo quinto: La dea delle dee, il cavaliere leopardato e il gallo di mezza notte.

 

 

 

Sono di nuovo sveglia, non ho dormito male, a parte il fatto che un gallo storto ha cantato a mezza notte invece che all’alba. Lella e Claudia neanche a dirlo stanno ancora dormendo, mi stiracchio, a giudicare dalla luce fioca che viene da fuori la tenda deve essere ancora presto.

Sono in mutande e reggiseno, guardo la zip della mia tenda.  Chissà dove sono i miei vestiti… forse ci sta dormendo sopra Claudia. Sospiro. Devo andare in bagno, tanto per cambiare. Chi vuoi che ci sia a quest’ora in giro? Sembra presto…di certo nessuno mi vedrà andare in bagno in reggiseno e mutande.

Mi alzo e scavalco il più silenziosamente possibile Lella in modo che non si svegli. Apro la cerniera ed esco appena sento l’odore dell’aria mattutina mi innalzo  in tutto il mio metro e sessanta e respiro a pieni polmoni.

Una voce mi fa trasalire  “Buon giorno Dafne!”. E’ sempre lui. Mi volto di scatto e in un attimo mi rendo conto che non sono quella messa peggio tra i due.

Il Cavaliere se ne sta in mezzo al vialetto polveroso con una tazza di caffé in mano , una vestaglia leopardata e delle pantofole con teste di panda di peluche. Ma che roba e’?

Nonostante tutto lui sembra tutt’altro che a disagio. E anche vedermi in mutande non lo sconvolge minimamente.

“Buon giorno Cavaliere” faccio in risposta, mentre cerco di sgattaiolare di nuovo nella tenda a pois.

Mi metto in fretta una maglietta a caso, suppongo sia di Lella perché c’e’ scritto “ Salvate i Panda”, non faccio in tempo a mettermi i pantaloncini che sento un rombo fuori dalla porta, un tuono, oppure una partenza a Monza…non saprei dirlo, esco di nuovo a velocità supersonica, mentre ancora mi sto allacciando i pantaloncini(ma che immagine poetica), mi infilo delle infradito a caso che se ne stanno fuori dalla tenda(le teniamo fuori , come i giapponesi).

Il Cavaliere e’ allibito quanto me e ha dimenticato di avere una tazza in mano,entrambi guardiamo la strada(mentre io mi vesto), dove ha appena parcheggiato una limousine bianca con i vetri oscurati, lo sportello infondo si apre e ne fuoriescono quattro ragazze altissime, bellissime e dall’aria da manichino, come se ci fosse stata un’esplosione all’interno della vettura e  subito dopo esce lei, preceduta solo dalla sua voce melodiosa, che sta urlando educate bestemmie ai quattro venti. Lei la dea delle dee…:Dea!

“Tra noi e’ finita Jhonny! Non ti voglio più vedere neanche per sbaglio!”

“Alice lo so che cambierai idea…lo so…” fa un uomo sulla cinquantina uscito dalla limousine subito dopo Dea, e’ davvero pessimo, ha un medaglione modello rap americano, va in giro vestito come un adolescente ( un adolescente di pessimo gusto ) e signori e signore squillo di trombe e’ più arancione di Matteo(che ce ne vuole vi assicuro).

“Questo e’ quello che credi tu!”  ribatte lei prendendo il trolley argentato dalle mani dell’autista che e’ sceso per aiutarla.

“Addio Jhonny!” e a passo di marcia attraversa il campeggio catturando l’attenzione di tutti. 

Cosa e’ successo? Non vedo sono miope” a queste parole mi volto verso la tenda a pois dalla quale spuntano Claudia e Lella come due marmotte.

Dea punta dritto verso di noi seguita dallo sguardo delle Canadesi estasiate (tutti apprezzano il fascino di Dea, a prescindere dai sessi).

Mi si piazza davanti e sorride. Il Cavaliere e’ a bocca aperta,affascinato come se non l’avesse mai vista prima. 

“Cavaliere, Dafne tesoro, Claudia… ragazza col pigiama coi panda”. Avevo già detto che quasi nella totalità delle volte Dea omette il saluto? Ecco questo e’ un caso. Lei si limita a fare la lista dei presenti e sorridere loro.

A questo punto Lella non si trattiene e chiede “Ma quel tipo si chiama veramente  Jhonny?”

“Temo di sì” risponde Claudia grave.

Cosa volete che sia, questo qua si chiama Cavaliere!” faccio io indicando il Cavaliere leopardato.

“Io a dire il vero mi chiamo Nicola” ribatte il Cavaliere con fare polemico.

Dea del canto suo si limita a fare i suoi soliti mille sorrisi.

Dea non mi racconta mai delle sue faccende amorose, ma credo che la maggior parte siano infelici. Sempre a innamorarsi di gente particolare, o e’ un cinquantenne , o e’ una donna o e’ un pazzo. Tutti esclusivamente deejay, e’ la caratteristica fondamentale per piacere a Dea.

“Mi chiedevo, miei cari se per caso non potessi rimanere con voi per qualche tempo…” . A queste parole Claudia si illumina letteralmente.

“Certo” esclama gioviale “ la nostra tenda e’ da quattro , staremmo benissimo!!”

L’intero camping e’ stato svegliato dal rombo della limousine e praticamente tutti guardano verso la mia tenda per ammirare Dea.

Il mio sguardo va alla segreteria dove stanno due ragazzi, lei ha un seno enorme ed e’ strizzata in un vestitino blu elettrico, e una giacchettina di jeans, i capelli neri sciolti sulle spalle e lui con i capelli biondo chiaro, alto e magro, con una giacca color amaranto e una maglietta che porta l’insana scritta “Sagra della comunità ellenica montana”.

“Salve, siamo in due con una tenda e un’automobile, non abbiamo prenotato”  spiega il ragazzo.

“Meno male, c’e’ gente che pur di prenotare telefona alle due di notte!” fa il custode incartapecorito, mi sento un poco chiamata in causa.

“Vi chiamate?” fa l’incartapecorito.

“Santa Rinaldi e Alexis Bian…”, il biondo non fa in tempo a finire la parola Bianca che questo urla e urlo anche io.

“Greco!!” sbraito saltandogli addosso ed entrambi finiamo per terra, sotto gli occhi stupiti dell’incartapecorito e di Santa che strizza gli occhi e poi fa “Oh, ciao Dafne che ci fai qui?”.

Come che ci faccio qui? Mi ci hai mandato tu!

“Dafne , non e’ che mi scenderesti dalle costole?” fa il Greco soffocato da sotto i miei cinquanta chili. Mi alzo e mi spolvero la maglia di Lella che ho addosso.

“A cosa devo questa ondata di entusiasmo?” mi fa lui guardandomi negli occhi tra il serio e il sarcastico.

“Non era entusiasmo, era ira” faccio io risoluta. Lui rimane serio, Santa ride come un’oca.

Ma quanto sei spassosa Dafne”. Questa idiota non ha proprio capito che dicevo sul serio. Io e il Greco la ignoriamo bellamente.

Alla fine sei venuto qui” continuo.

“Te lo avevo detto” ribatte lui, e’ una battaglia di sguardi. “Perché ce l’hai sempre con me si può sapere Dafne?” mi fa all’improvviso.

Sbatto le palpebre, mi ha decisamene colto di sorpresa. Perché… perché non lo so.

Grugnisco e vado a sedermi su un masso davanti alla mia tenda. Si abbiamo un masso nella nostra zolla di terra per la tenda. Sembriamo le giovani marmotte.

E mi ritrovo a pensare a Panino. A Panino? Perché poi proprio ora. A lui, a pensare a quanto sia carino, a quanto non mi voglia nemmeno per sbaglio a quanto stia con la cugina della Rinaldi…affondo la faccia tra le braccia incrociate.

Sento una mano che mi accarezza i capelli. “Non dovresti pensare a Panino adesso”. Inconfondibile, questa voce la riconoscerei tra mille:Dea , sempre allegra e cristallina. Carpisce le cose che gli altri ignorano, e ignora ciò che gli altri intuiscono(cioè le cose normali).

“Non sto pensando a Panino”. Bugiarda!

Invece sì”

“No”.

Fuori dal confine della tenda Lella sta elogiando i poteri dell’infuso di finocchio e sedano al Cavaliere che ascolta assorto.

“Credo che andrò in bagno”. Non mi va di sentirmi dire che non devo pensare a Panino, e poi andando in bagno mi tiro sempre su il morale.

Non ho ancora fatto colazione, ho una fame lupo, chissà se Lella ha dei biscotti integrali, biologici, equi e solidali non testati su animali(ecc ecc) come piacciono tanto a lei, da offrirmi.

Dovrò rubargliene un paio. Sospiro. Dov’e’ il bagno comune? Rendo noto, che questa storia che i bagni siano in comune non mi piace nemmeno un po’ ! speriamo che la pulizia almeno non lasci a desiderare…io non ci volevo venire in tenda! Il volevo il bungalow!

I bagni sono in fila davanti a me, uomini , donne e  disabili. Miro a quello femminile, ma una forza poderosa mi blocca: ovvero la porta del bagno dei maschi che si spalanca sbattendomi in faccia!

Il mio naso, cavolo il mio naso!!sta facendo sangue? Sta facendo sangue? Cavolo dimmi di no!

Chi cavolo e’ il cretino che apre con tutta questa foga la porta del gabinetto? 

“Oddio, scusa scusa scusa!” fa una voce.

Scusa un corno mi hai sfregiata per sempre!  Che male atroce…

Strizzo gli occhi, mentre sento che mi stanno venendo le lacrime, e mi tengo il naso come se dovesse cadere da un momento all’altro. Questo deficiente sta cercando di togliermele dalla faccia “Fammi vedere se fa sangue, fammi vedere se fa sangue…”.

Se fa sangue ti riempio di botte idiota!

Tutto quello che sente da me sono i miei mugolii addolorati…vacca che male , mamma mia…

Dopo un po’ cedo, e lui riesce a togliermi le mani dal naso, non lo vedo, ho gli occhi pieni di lacrime. Quello che vedo oltre la cascata che sta inondando i miei occhi e’ l’immagine sfocata di un ragazzo, che mi stringe le mani come se stesse per chiedermi di sposarlo e mi guarda con sguardo ebete . Cos’e’?  Gli e’ apparsa la Madonna?

Mi asciugo le lacrime coi polsi, il male sta diminuendo , finalmente lo guardo. Lui mi guarda , io lo guardo, ci guardiamo. Ha i capelli castano tendenti al rosso, decisamente più alto di me, il viso ovale e il naso dritto, e gli occhi nocciola mi stanno pressappoco trafiggendo.

“La ragazza dell’incidente!”

“Il ragazzo con lo scooter!”. Non posso davvero credere che quello sia il ragazzo che mi ha pressappoco raccolto quando la macchina rossa mi e’ venuta addosso. Non mi vuole mollare le mani, ma poi se ne accorge e me le lascia imbarazzato.

“Ehm, ehm… come stai?” mi fa, in questi momenti non si sa mai cosa dire. Sorrido e alzo un po’ i pantaloncini mostrando le mie ginocchia viola.

“Poteva andare peggio” faccio con una risatina poco convinta. Lui occhieggia anche il mio alluce.

“Ma ti   eri fatta male anche al piede? Non me ne ero accorto…”

“Ah, no” faccio subito io imbarazzata “mio cugino mi ha fatto cadere il tavolo da camping addosso…”. Maledetto Greco deficiente!

Comunque piacere… io sono Simone…”

“Dafne…cosa ci fai qui?” Lui si indica il petto.

  “Faccio l’animatore” e in effetti lo ha scritto a lettere cubitali sulla maglia. Ennesima gaffe…

Annuisco con lo sguardo basso. Bene, panico…e adesso cosa dico? E’ un ragazzo carino.. e io ovviamente cosa faccio? Mi blocco e non riesco a parlare…

Mi viene in mene il Greco “Saresti carina se non fossi così storta e così zitta nei momenti sbagliati..tiro mentalmente un calcio al Greco e decido che l’unica soluzione e’ la fuga.

“Beh, dai ora vado, credo di dover dare una mano ad organizzare la giornata…” faccio una risatina ebete e scappo a gambe levate.

Alla fine mi ritrovo quasi a correre verso la tenda a pois.

Credo di dover dare una mano a organizzare la giornata?Ma perché non devo mettere a posto la mia collezione di cd ? tanto, oramai vaccata più vaccata meno…sono proprio un’idiota!!

Sbuffo e mi accoccolo di nuovo sul masso…come faccio ad essere così idiota?

Di fronte a me le canadesi ci provano con mio cugino(il Greco) offrendosi per montare la tenda, Santa ride come un’oca , non so se perché non si e’ accorta che le due ci stanno provando di schifo, o perché non ha paura della competizione.

E pensare che la cugina di quel cotechino della Rinaldi sta con Panino…oddio no, sto ricominciando a pensare a Panino.

“Ehi” alzo la testa. Simone e’ lì appoggiato alla staccionata. Ecco farò l’ennesima figura del cavolo! Me lo sento…

“Senti Da-Dafne” il mio nome non e’ molto comune, da sempre dei problemi a tutti! “…lo so che sei impegnata ad organizzare la giornata”. Non e’ ironico…vuoi dire che non mi ha preso per una cretina?

“Ma sta sera fanno i fuochi d’artificio… mi chiedevo se per caso non volessi venire con me a vederli…sempre che non ti sia organizzata diversamente…” . sono pressappoco a bocca aperta e con un’espressione da merluzzo avariato.

“No…non ho ancora deciso niente… mi farebbe …mi farebbe piacere…”sorrido(sempre e comunque ebete).

“O.K. , allora a sta sera… adesso devo scappare… una masnada di bambini mi aspettano per fare la corsa dei sacchi.”

Mi sorride ancora e poi scappa via mentre io lo saluto con la mano. Appena Simone sparisce dietro a una duna sento uno scroscio di applausi, Dea e Claudia spuntano da un cespuglio urlando “Finalmente qualcuno che non sia Panino”

Anche il Cavaliere applaude e mi fa “Finalmente anche tu cucchi!” 

Ma guarda da che pulpito! Quello che si inventa di cuccare! Dove andremo a finire!

 

 

E questo capitolo e’ finito…spero che vi sia piaciutoJ bene a questo punto devo comunicarvi che per aggiornare ci metterò davvero un secolo, perché questo appuntamento tra Dafne e Simone mi mette davvero in crisi…(ma vi pare?) devo smobilitare uno suolo di suggeritori, nel caso qualcuno avesse qualche ideuzza su quello che potrebbero dirsi mi dica pure accoglierò le idee a braccia aperte!

Dopo questo momento di sconforto passo ai ringraziamenti:

a tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti e a chi la legge senza commentare e ovviamene a chi commenta:

Urdi: allora cara prima di tutto ti devo ringraziare perché mi fai sempre dei commenti superpapiro e super carini!!!(e perché non manchi mai!)… hai visto che e’ tornata Dea? E anche il Greco! Grazie ancora per tutti i complimenti che mi fai sempre!!!!! E tra l’altro l’incartapecorito ringrazia molto per la lancia spezzata per lui… 

MattZ: grazie mille per i complimenti! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto J

 

Baci ♥e al prossimo capitolo

Aki_Penn

(in crisi creativa…. Qualcuno mi aiuti!!!!)

      

   
 
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