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Autore: _volpettina_    18/03/2014    1 recensioni
10 ex concorrenti del reality
10 ragazzini che custodiscono un segreto
5 strane creature
5 strani oggetti
1 nemico disposto a tutto per eliminarli
dal capitolo 1
"-allora, è tutto pronto?
-sì, i digivice sono stati spediti via internet, troveranno sicuramente di chi abbiamo bisogno
-ne sei sicura? Sai che non abbiamo un’altra alternativa
-tranquillo, piuttosto, te hai rintracciato gli altri?
-sì, ci raggiungeranno appena potranno
-allora la sfida sta per cominciare... e se non accetteranno?
-non hanno scelta, o accettano, oppure verranno annientati e con loro anche il loro mondo"
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Courtney, Duncan, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Allora ragazzi, tanto per farmi perdonare per lo scorso "non capitolo", che ammetto, forse non era un granchè, ecco un capitolo nuovo nuovo fresco di qualche ora ;) spero vi piaccia <3 e vi prego, please, recensite!


Il digimon nella cella piangeva.
Piangeva perché sapeva cosa sarebbe successo.
Piangeva perché sapeva cosa gli avrebbero fatto.
Perché lo avevano già fatto.
Aveva visto decine e decine di digimon fare la stessa fine che fra poco sarebbe toccata a lui, perché controllare lui voleva dire allo stesso tempo controllare Sierra. E controllare Sierra voleva dire controllare tutto il gruppo dei ragazzi. E quindi vincere.
Non gli rimaneva che una possibilità.
Non sapeva cosa sarebbe successo né a lui, né cosa sarebbe successo a Sierra. Ma se il loro piano funzionava... sarebbe stata la fine, per tutta Digiworld, e per tutto il mondo di Sierra e degli altri.
Certo, comportava un grande sacrificio da parte sua, e non era sicuro che questo gli avrebbe fermati, ma doveva almeno tentarci. Era l’ultima possibilità che gli rimaneva.
Si avvicinò titubante al suo compagno di cella, l’altro digimon che loro erano riusciti a catturare.
Era un tipo molto vivace, che non si era ancora reso conto della pericolosità della situazione. Ma sapeva che lo avrebbe aiutato a compiere il suo folle piano.
- hei...****mon, svegliati
Cominciò a toccargli una zampa nel tentativo di svegliarlo. Aveva bisogno del suo aiuto perché il piano avesse delle remote possibilità di funzionare.
- altri cinque minuti...
- ho scelto ****mon.
Il digimon si drizzò di soprassalto.
- hai scelto? E cosa vuoi fare?
Il digimon sorrise debolmente.
- l’unica scelta possibile che abbiamo di salvarci tutti.
- ne sei sicuro? Ma è una pazzia! Non pensi alla tua compagna? Sai quali reazioni potrebbe avere ciò su di lei?
- si lo so, ma ti rendi conto che se resto qui potrebbero... potrebbero...
Non riuscì a terminare la frase ma ****mon capì.
- ma se non dovesse funzionare, ti rendi conto avrei il rimorso per tutta la vita? Avrei sempre il peso perché ti ho aiutato a farlo!
- mi avevi detto che avresti appoggiato qualsiasi fosse stata la mia scelta.
- si lo so, e infatti non ti impedirò di farlo. Ma voglio prima che tu ne sia sicuro, perché una volta che avrai cominciato non potrai più tornare indietro, per molto tempo. Ne sei sicuro?
Il digimon deglutì.
- lo sono.
- bene, e allora ti aiuterò, come promesso.
I due compagni si strinsero la mano.
- glielo dirai? A Sierra dico. So che avete la possibilità di comunicare...
- no, non glielo dirò. Non capirebbe e sarebbe troppo complicato da spiegare con questo genere di legame, spero di riuscire a spiegarglielo io di persona, un giorno.
****mon annuì.
- bene, e allora cominciamo.
 
 
- Padrone! Padrone!
Un Datamon corse in fretta nella sala centrale.
- che succede? Spero per voi che sia davvero molto importante…
- i digimon delle ragazze. Loro, loro...
- cosa è successo? Cosa hanno fatto?
- uno di loro ha azionato il programma di annullamento!
- COSA?! Il programma di annullamento? Ma così si autodistruggerà!
Il Datamon scosse la testa
- no, perché l’altro è riuscito a bloccarlo prima che il processo sia concluso.
- e quindi? Cosa è successo? Parla!
- è entrato in una specie di fase dormiente
- cosa?!
- è come se fosse addormentato, solo che il flusso di dati al suo interno si è arrestato
- spiegati meglio, voglio i fatti Datamon, i fatti!
- è in una specie di limbo, tra la vita e la morte. Riesce a sentire tutto quello che accade intorno a lui, ma non è in grado di reagire agli stimoli. In pratica, ora è inutilizzabile per gli esperimenti.
- Accidenti!
La figura sul trono sbatté violentemente il pugno.
- questa non ci voleva, eravamo così vicini Datamon... così vicini...
- mi dispiace signore.
- e le guardie? Dove erano quei pigroni mentre accadeva tutto ciò?!
- erano a fare il loro solito giro signore...
- ma sarebbero dovute stare abbastanza vicine da impedirlo!
- è successo tutto troppo velocemente, nessuno avrebbe potuto fermargli in tempo, neanche se fossero state lì davanti. I due digimon avevano pianificato tutto.
- e l’altro? Come ha fatto a bloccare il processo di annullamento? È un’operazione quasi impossibile!
- evidentemente il digimon in questione è riuscito ad approfittare di quel quasi e a salvarlo appena in tempo.
- sì ma adesso lui sta bene?
- sì, non abbiamo rilevato danni nel suo programma
- bene, quindi non è ancora tutto perduto.
- ma signore, si tratta di un digimon completamente diverso! Per ottenere i dati necessari ci vorrà un sacco di tempo! Dovremmo catalogare di nuovo tutti i dati e poi dovremmo-
- non mi intaressa quanto ci metterete, avevamo già in programma di utilizzare anche lui. Questo ha solo modificato leggermente i nostri piani iniziali.
- ma signore, per quando l’esperimento sarà completato i ragazzi saranno già arrivati! Avevamo in programma di distrarli con l’altro il tempo sufficiente per completare lui, ma ora entro due giorni e saranno qui! Sempre sempre che non cambino strada e prendano una scorciatoia. In questo caso già domani...
- e allora perché sei ancora qui a parlare? Corri a eseguire i miei ordini! Voglio che i dati siano pronti il prima possibile!
- c-certo signore, ora vado
E così fece.
- pensate di avermi fermato? Brutti sciocchi! Io non perdo mai! Parola di *****!
 
****mon guardava il corpo dell’amico chiedendosi se stesse bene. Il fatto che non si fosse trasformato in un digiuovo era un bene, ma vederlo così... immobile, gli faceva una strana sensazione. Lo aveva sempre visto così attivo e pieno di energia… vederlo dormire lo faceva stare male, soprattutto perché sapeva che era stato lui ad aiutarlo a compiere la sua folle intenzione. Se lo vedeva ancora davanti, mentre la sua figura cominciava a scomporsi in dati. Aveva agito in fretta, e aveva cominciato a tenere compatti i suoi dati. Doveva aiutarlo a prendere tempo. Alla fine lui doveva essere riuscito a bloccare l’annullamento, e ora era in quello stato. Non era più attivo, ma non era ancora completamente trasformato in un digiuovo per poi rinascere.
Ne avevano parlato a lungo. Era meglio che il processo non si completasse, altrimenti per loro sarebbe stato fin troppo facile recuperare il digiuovo e farlo schiudere nuovamente, e tutto sarebbe stato inutile.
Il così detto “stato dormiente” era una pazzia, e lo sapeva.
Non sapeva come fare per risvegliarlo. Quello che avevano fatto era già accaduto, ma pochissimi di quelli che entravano in quello stato poi riuscivano a svegliarsi. La maggior parte restava così. Per sempre.
Era un’azione folle, che compievano solo i digimon più disperati.
Ma lui aveva voluto andare fino in fondo.
Aveva insistito che era l’unico modo per offrire almeno una possibilità di salvezza a Digiworld. Fargli cambiare idea era stato completamente inutile.
Era sempre stato molto testardo.
 Non sapeva cosa fosse successo a Sierra, la sua partner, e non aveva neanche la possibilità di scoprirlo, visto che lui non possedeva quel legame speciale che aveva unito Sierra al suo digimon. Che sapesse, non esistevano digimon in grado di comunicare telepaticamente con il proprio digiprescelto, e non sapeva se ne fossero mai esisti in passato.
Per questo aveva preferito addormentarsi, perché sottomettere lui, avrebbe potuto portare anche alla sottomissione di Sierra, e se l’umano finiva in quello stato... beh, non sarebbe stato niente di buono.
Anche lui avrebbe voluto avere quel legame con la sua partner, ma non lo aveva. Non sapeva niente di lei, solo il suo nome gli era noto. Izzy. Non sapeva che aspetto aveva, ne come fosse la sua voce. Non sapeva cosa le piaceva, se era una ragazza dolce o arrogante, se fosse timida o spavalda, sempre allegra o malinconica.
Niente. Non sapeva niente della sua partner. Però erano legati.
Ho sì, questo lo percepiva.
Percepiva il legame che la univa a lei, ma non era in grado di contattarla come invece era stato in grado di fare lui.
Provò un improvviso moto di rabbia e di gelosia verso l’amico addormentato.
Lui l’aveva fatta facile. Si era giocato il tutto per tutto. Se fosse finita male, non avrebbe sofferto, se invece fosse finita bene, avrebbero trovato un modo per risvegliarlo e avrebbe potuto vivere felice, senza problemi.
Lui ora invece doveva combattere per la salvarsi. Completamente da solo.
Ora sarebbero toccati a lui tutti quegli esperimenti, e non avrebbe potuto avere nessuno che lo consolasse, che gli dicesse che andava tutto bene, che presto sarebbe finito tutto...
Perché a differenza sua, lui non avrebbe avuto un compagno di stanza.
Non avrebbe avuto nessun amico.
Sentì dei passi provenire da fuori della sua prigione, passi diversi da quelli dei digimon armati che facevano la guardia.
- e così il tuo amico ti ha abbandonato...
****mon drizzò il pelo. Aveva riconosciuto quella voce.
- tu sei...
- sì, io sono il padrone di tutto questo!
E fece un ampio gesto con le braccia, indicando lo spazio intorno a se.
- e come mai una simile “potenza” viene qui? Vuole venire a prendermi con le sua mani per portarmi in quello strano laboratorio?
- sei arrabbiato, riesco a percepirlo.
****mon ebbe un fremito. Come faceva a saperlo? E poi la sua non era proprio rabbia, era una specie di malinconia. Ti viene da piangere ma non piangi. ( N.d.A. spunto tratto da braccialetti rossi XD)
- e sei arrabbiato con il tuo amico...
Era vero? forse sì, ma poi si voltò a guardarne il corpo addormentato. No, non poteva arrabbiarsi con lui.
- non è vero, l’unica persona con cui ora sono arrabbiato sei tu!
- io? E cosa ti ho mai fatto di male?
- hehehehe e hai anche il coraggio di chiedermelo? Guarda, questa cella è proprio molto spaziosa ed arieggiata...
- ho, solo per questo? Vedi, io lo faccio solo per proteggermi, altrimenti potresti commettere qualche errore irrefrenabile... sai, e non ci tengo a perdere i miei piani!
- e se io volessi andarmene? Mi lasceresti scappare?
- purtroppo mi vedo costretto a bloccarti questa possibilità... per il momento.
- come per il momento? Intendi che in futuro mi lascerai scappare?
- scappare non è il termine esatto... ma sì, in futuro ti lascerò andare.
****mon ne rimase sconvolto.
- comunque non hai ancora risposto alla mia domanda... che ci fai qui?
- vedi, sono venuto a controllare come stesse il tuo compagno laggiù.
- non te lo lascerò portare via, che sia ben chiaro.
- ho si, questo lo so molto bene. E infatti per il momento non lo voglio prendere. Per il momento mi interessi solo te.
- io? E perché ti interesso solo ora?
- prendetelo.
Delle guardi sbucarono ai lati della prigione, aprirono la porta, e presero il digimon, nonostante le sue pretese.
- lasciatemi! Che volete farmi? Lasciatemi!
- vedi, il fatto è che non abbiamo tempo per programmare altri dati che si adattino perfettamente a te. Quindi abbiamo deciso di giocare il tutto per tutto.
- spiegati meglio!
- vogliamo verificare se i dati che avevamo raccolto col tuo amico sono applicabili anche a te. Se il risultato sarà positivo, bene, ci risparmierà un sacco di lavoro inutile. Se sarà negativo... potresti non sopravvivere.
- p-potrei morire?!
- sì, ma appunto, potresti. Non sappiamo che conseguenza possa vere tutto ciò sul tuo organismo. Potresti sopravvivere come potresti morire. Ma non abbiamo tempo per aspettare, come si è gettato il tuo amico laggiù, ci giocheremo anche noi il tutto per tutto. Portatelo via.
- lasciatemi, LASCIATEMI ANDARE! Izzy! Izzy aiutami ti prego!
“Izzy... perché questo nome è così... così...”
- fermi
Le guardi obbedirono prontamente.
- chi è Izzy?
- lei è la mia partner! Ma non permetterti di farle del male? Sono stato chiaro? Altrimenti... altrimenti...
- va bene, va bene, ho capito. Ora portatelo via
- fermi, fermi! Io non voglio venire con voi! Io...
****mon sentì un dolore alla schiena, e poi cominciò a vedere tutto sfocato.
- bene, ora possiamo cominciare.
Poi perse i sensi.
 
 
Quando si svegliò, si trovava in una gabbia. Aveva uno strano casco in testa, e cavi collegati in ogni punto del corpo. Due forti lacci gli bloccavano le zampe.
- ma cosa...
- bene sei rinvenuto. L’averti sveglio faciliterà la verifica.
- io non ho ancora capito cosa volete farmi!
- si che l’hai capito, ma non vuoi accettarlo...
Il digimon deglutì.
- bene, ora possiamo cominciare. Dai energia.
****mon sentì una fitta di dati immettersi a forza nel suo corpo.
- tenetevi pronti a stabilizzare il tutto. E ora vai con l’esperimento.
La sua mente venne colpita da una forte scarica elettrica, tanto che urlò.
 
Dorimon si alzò debolmente.
Doveva fare in fretta.
Il processo per l’annullamento era quasi completo, e ****mon non sarebbe riuscito a trattenere i suoi dati ancora per molto.
Il digimon si guardò intorno.
In realtà, non sapeva minimamente cosa fare.
Sapeva solo che doveva bloccare il processo iniziato poco prima, altrimenti sarebbe stato tutti inutile.
Si guardò intorno.
Si trovava in un prato verde, di fronte a un enorme albero dai mille colori. Tutto intorno si vedevano uova di tutti i colori e motivi: alcune erano gialle a righe azzurre, altre a cerchi bianchi su uno sfondo rosso, altre ancoro erano decorate con motivi a scacchi.
- digiuova... e quindi questa...
Si voltò a guardare l’albero.
- è la città della rinascita! Ma perché sono qui? Sono già sotto forma di digiuovo? Beh, direi di no...
Si fermò a guardare il suo corpo: le piccole zampette bianche sorreggevano il corpo violaceo, ricoperto da un folto pelo e dietro una lunga coda lo faceva assomigliare a una piccola volpe.
 
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- e allora...
- benvenuto
Il digimon si voltò di scatto. Non si era accorto di non essere solo.
- e tu chi sei?
Davanti a lui c’era un digimon gigantesco, dalle sembianze di un cavaliere dalla corazza nera e con un lunghissimo mantello che svolazzava dietro.
- chi sono io non ha importanza per adesso, lo scoprirai a tempo debito. Per il momento ti basti sapere che sono tuo amico.
E il digimon misterioso si sedette di fronte a lui.
- mio amico?
- sì, non ho intenzione di farti del male. Voglio solo aiutarti.
- aiutarmi?
- aiutarti a bloccare il processo, poi potremo parlare.
- vuoi dire che tu sai come fare?
- si, e lo sai anche te.
- io lo so?
- certo, lo hai solo dimenticato. Scava nei meandri della tua memoria e riporta a galla i tuoi ricordi scomparsi Dorimon, ricorda... ricorda...
Un flash. Si trovava davanti a delle figure incappucciate, che gli rivolgevano la parola con aria solenne.
- quindi non abbiamo altra scelta, che ne pensate?
- dico che dobbiamo agire.
La sua bocca si mosse senza che potesse controllarla. Stava vivendo un suo stesso ricordo.
- ne siete sicuro?
- sicurissimo. I digiprescelti ci hanno aiutato una volta, lo faranno di nuovo.
- quanti di noi manderemo?
- io, poi verranno anche quattro tra i digimon più potenti.
- in che senso tra i più potenti?
- nel senso che non tutti saranno buoni Omnimon (N.d.A. chi sia questo digimon lo scoprirete più avanti hehehe…).
- volete rivolgervi anche a loro?
- sì, un nemico comune più unire chiunque. E questo nemico è straordinariamente potente per noi soli, avremo bisogno di aiuto.
- non ci aiuteranno.
- si invece, so essere molto convincente se necessario. E se servirà gli eliminerò direttamente, così che non possano più opporsi.
- vuoi dire che anche voi...
- sì, anche io. Ma non preoccupatevi, poi rinascerò, e lo stesso faranno anche gli altri quattro. Poi si occuperanno i digiprescelti  di noi.
- se questi sono i vostri ordini, obbediremo.
Le figure davanti a se fecero un breve inchino e poi svanirono nel nulla.
Ora si trovava in una stanza davanti a dei digimon.
- voi siete stati scelti per la missione, dovrete andare fino in fondo senza esitare.
- per chi ci hai preso? Hihihi io non mi tiro mai indietro davanti a una sfida hihihi.
- *****mon, trattieniti ti prego. Ti ricordo che dopo che rinascerai non ricorderai niente.
Il digimon smise di ridere.
- proprio niente di niente?
- niente, ricorderai le tue nozioni fondamentali sui digimon e le varie tipologia, ma dimenticherai il tuo passato.
- ma allora è una fregatura!
- no, perché guadagnerai un futuro nuovo insieme a una nuova compagna. Potrai ricominciare.
- ricominciare? No grazie, io preferisco restare così come sono.
Fece per andarsene, ma una spada nera le trapassò velocemente il petto da parte a parte.
- ma cosa...
- mi dispiace, ma non posso lasciarti andare, tu ci servi.
Il digimon si scompose, e al suo posto sul pavimento di marmo apparve un digiuovo viola con delle strisce nere.
- mi ci hai costretto, e comunque presto ti seguiremo anche noi.
Si voltò verso gli altri tre digimon.
- siete pronti
I tre annuirono.
- bene, e allora andiamo
La scena mutò di nuovo, e lo fece tante volte ancora. Prima osservava il cielo azzurro, poi giocava con dei digimon su un ruscello, vide un digimon simile a un drago arancione che gli stringeva le zampe e gli sussurrava.
- io ci sarò sempre, non ti abbandonerò mai...
Poi si trovò improvvisamente di nuovo di fronte all’albero. Aveva il fiato corto.
- allora, come è stato?
I suoi respiri affannosi riempivano il territorio tutto intorno.
- cosa è successo?
- hai ricordato. Purtroppo non sei ancora abbastanza forte da poter riprendere completamente possesso della tua memoria, ma più avanti ne sarai capace. Quando otterrai il livello giusto.
Dorimon alzò gli occhi.
- chi sono io?
Il digimon sorrise tristemente.
- tu ora sei Dorimon. Chi fossi prima non ha più importanza. Ora hai una compagna la fuori che ti aspetta, che attende con ansia di poterti incontrare. Devi pensare al futuro amico, al passato non si può porre rimedio, ma al futuro sì. Ora però dobbiamo ancora bloccare quel processo...
Dorimon impallidì. Era vero accidenti, si era così lasciato prendere dalla foga che aveva dimenticato che il tempo stringeva!
- come devo fare?
- te l’ho detto, tu lo sai. E poi è inutile che ti agiti tanto, qua il tempo scorre in modo diverso, non ti preoccupare.
- ma io ho fatto come mi avevi detto! Ho scavato nei meandri della mia memoria ma niente! Il modo non è saltato fuori! Ti prego, ho bisogno del tuo aiuto, è veramente importante...
Il cavaliere nero sospirò
- e va bene, ti aiuterò. Chiudi gli occhi.
Dorimon obbedì.
- ora non aprirli per nulla al mondo, altrimenti rinascerai come digiuovo. Ricorda, non aprire gli occhi, è importante.
- va bene, ma puoi almeno dirmi che cosa mi farai?
- shhh, ora fai silenzio, e ricorda, tieni gli occhi chiusi.
“questo me lo hai già detto…”
Davanti a se sentì sprigionarsi un improvviso calore, e poi due mani cominciarono ad accarezzargli il pelo. Fu tentato di aprire gli occhi e vedere a chi appartenessero quelle mani che non sembravano per niente come quelle nere e ferrose del suo misterioso “amico”, ma resistette e strinse ancora di più le palpebre.
Sentì il flusso di dati dentro di se che scorreva solo che ora... lo faceva al contrario! Il circolo continuò per qualche secondo, e poi si arrestò completamente.
- bene ora puoi aprire gli occhi.
-ha funzionato? Ora sto bene?
- se stai bene non saprei dirtelo, però ora non rischi più di trasformarti in digiuovo.
Dorimon aprì di scatto gli occhi.
Davanti a lui c’era solo il cavaliere vestito di nero.
- e per tornare indietro, come devo fare?
- qui non posso aiutarti amico, e poi è ora che vada.
- aspetta! Non puoi lasciarmi qui da solo!
- tu non sei solo Dorimon, ricordalo sempre.
- aspetta, ma chi era prima che mi accarezzava? Sono sicuro che non fossi tu!
- è vero, non ero io.
- e allora? Chi era?
Il digimon sorrise e si portò un dito davanti alla bocca.
- questo è un segreto, mio piccolo amico. Ora è davvero ora che vada. A presto mio piccolo amico, e ricorda: tu non sei mai da solo.
- no, aspetta, aspetta...
Ma la sua figura era già scomparsa nel nulla, lasciando Dorimon davanti all’albero della rinascita, da solo, e con mille interrogativi in più di prima.
 
 
Angolo autrice
E allora? Che ve ne pare del capitolo? Ci sono stati dei risvolti inaspettati vero?
Quando ho scritto ****mon o *****, sta a significare che non voglio svelare il nome di quel digimon... ma tranquilli, non penso dovrete aspettare ancora molto ;)
Intanto abbiamo scoperto chi è il digimon di Sierra, o forse no? Il suo nome è stato svelato, ma allo stesso tempo ne sono stati svelati anche tantiiii altri di misteri ;)
Ora lui lo metteremo da parte per un po’, visto che finalmente nel prossimo capitolo si aprirà il sipario, e verranno svelati finalmente tutti i digimon dai ragazzi! Evvaiiii ( o almeno, questa sarebbe la mia idea, ma poi si sa, non sempre le cose vengono fuori come le avevi programmate ;))
Ho fatto apposta a non mettere una descrizione dettagliata del “cavaliere nero”, in quanto la sua identità rimarrà un mistero ancora per moltooo tempo (di questo sono sicura)
Ma povero anche il compagno di Izzy, che invece è costretto a sopportare dolorosi esperimenti di questo pazzo di un nemico! Chissà come se la caverà...
Quindi, ecco le domande stile Chris! Chi è il digimon di Izzy? Dorimon riuscirà mai a svegliarsi?  chi è il misterioso cavaliere nero? chi ha aiutato Dorimon a interrompere il flusso di dati? E chi è in realtà Dorimon? Tutto questo su A tutto Reality Digimon!
Va beh, bando alle patetiche imitazioni di Chris, passiamo a qualcosa di più serio -.-
Chris: hei, patetiche imitazioni a chi? E poi quando mai te fai qualcosa di serio?
-è inutile parlare con te, andiamo ai ringraziamenti!
grazie a darkness-princess131 per i suo commenti,e grazie anche a courtneylover, che ha deciso di recensire XDXDXD grazie a tutti, e spero che presto riceverò anche i commenti di tutte quelle persone che magari hanno messo la storia tra le preferite e le seguite, che non sono poche ;)
Ora baci, e alla prossima.
Ha e se avete qualche dubbio, non esitate a pormelo che lo rispiego volentieri.
_volpettina_
 
P.S. secondo voi dovrei far diventare la storia OOC? Perché dopo aver visto a tutto reality all star ecco... il carattere dei personaggi è immensamente diverso da come lo avevo previsto! Voi che ne dite?
  
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