Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: StellaBieber98    19/03/2014    7 recensioni
Justin: "Quando io ti amo e tu mi ami, siamo l'uno come lo specchio dell'altro,
e riflettendoci l'uno nello specchio dell'altro, vediamo l'infinito."
Honey: "La disse Buscaglia questa frase!"
Justin: "Lo so, ma mi fa pensare a noi! Tu sei il mio infinito!"
Disse, con la consapevolezza che quel sentimento sarebbe durato per sempre e ne ebbe la conferma quando Honey posò le sue labbra sulle sue e le loro lingue iniziarono a danzare su una sinfonia di dolci baci...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MI LEGGI? <3

Ehi raga.... prima di iniziare il capitolo, vorrei scusarmi con tutti per non essermi fatta sentire per così tanto tempo, ma ho avuto montagne di compiti e sto approfittando per scrivere proprio oggi che ho la febbre e che ho qualche momento libero. Avevo anche perso la mia password di epf e mi avevano disabilitato l'account e non potevo recuperarla, insomma un casino!
In questo periodo di assenza ho pensato meglio alla storia e mi è venuto in mente di crearne il trailer. Fatemi sapere nelle recensioni se lo volete e, come sempre, cosa ne pensate! Mi scuso anche con tutte le ragazze che hanno affollato la mia casella di posta, recensirò e leggerò tutte le loro FF, intanto... buona lettura! <3

PS: Non dimenticate le informazioni su Honey e Justin contenute del capitolo perchè saranno fondamentali per i capitoli successivi! <3

S

 

Cap 10 "Pioggia"

 

POV HONEY

 

“Che prendi?”

“Un cappuccino.”

“Un cappuccino e un caffè grazie.”- disse alla barista della caffetteria che lo guardava con aria adorante. Lui aveva accettato la sfida e quindi eccoci qui in questo bellissimo locale del centro: pareti rosse si sposavano con le poltroncine bianche e tutto aveva un'aria molto schick. Mia madre lo avrebbe approvato sicuramente! Fuori stava per piovere e questo mi comportava alcuni problemi a dire la verità, ma potevamo rimanere nella caffetteria fino a quando non avrebbe smesso di piovere. La ragazza dietro il bancone si rimise in ordine il grembiule bianco e quando Justin si abbassò per raccogliere la monetina che gli era scivolata dalle mani, lei si aggiustò con le mani la lunga coda di cavallo nocciola; poi, dopo che Justin ricomparse sulla sua visuale, gli sfoggiò un enorme sorriso da un orecchio all'altro. Raggiunse la cassa, che si trovava dall'altra parte del bancone, sculettando spudoratamente e quando gli riportò il resto si abbassò eccessivamente, forse per far notare a lui il suo bel decolletè e per far rendere conto a me che io portavo solo una misera seconda... La prossima volta che sarei uscita mi sarei messa dell'ovatta nelle coppe del reggiseno!

Justin sorrise vedendo gli atteggiamenti della puttana e il colorito rosso che si stava impossessando del mio volto. Mi presi le mani in grembo, iniziando ad agitarmi non poco, ma come se lui mi avesse letto nel pensiero, mi avvolse la vita con le braccia e mi posò un bacio sulla fronte, ispirando forte i miei capelli. Aspetta ma... perchè non mi aveva baciata?

-Perchè avete fatto quella stupida scommessa!- mi ricordò il mio cervello. Cavolo! Giuro che in quel momento lo avrei per davvero implorato di baciarmi, ma non lo feci. Non potevo arrendermi così presto! A dire la verità credevo che avesse ceduto lui... non lo facevo così tosto! Non quanto me almeno...

Lui sorrise sulla mia fronte, mentre il mio respiro si condensava sulla sua camicia. Si staccò e mi prese per mano, conducendomi verso il tavolo. Dalla radio nell'angolo si iniziarono a diffondere le note di “Let her go” dei Passenger. Perfetta per una chiacchierata con il proprio fidanzato, no?!

“Inizia tu!”- gli dissi sorridendo. Lui fece un'espressione interrogativa, ma poi capì a cosa mi stavo riferendo.

“Okay... ci metti lo zucchero o no nel cappuccino?”

“Che domanda è?!”

“Una domanda dolce!”- mi disse facendomi l'occhiolino e non prestando la minima attenzione alla ragazza di prima che aveva poggiato le nostre ordinazioni sul tavolino. Sorrisi di nuovo.

“Si, un cucchiaino e mezzo. Tu?”

“Lo preferisco amaro!”

Questa volta sorrise lui ed io capii che stava cercando di rompere il ghiaccio e di prepararmi alle domande serie.

“Qual è il tuo hobby, Honey?”

“Mi piace leggere e...”

“E?!”

“E disegnare!”

“Davvero?! Non lo avrei mai detto!”- sorrise.

Com'era bello quando lo faceva!

“Credo di avercelo nel sangue... mia madre è una stilista e disegna capi di moda e mio padre era... un fumettista.”

“Era Honey?”

“Si, se ne andò quando io ero molto piccola. Lo ricordo a malapena. Non ho più sue notizie da sedici anni, ma ai miei compleanni lui mi invia sempre un regalo, quindi almeno so che è vivo!”

Lui mi vide incupirmi ed abbassò la testa.

Basta pensare a mio padre!

“E il tuo hobby qual è?”

Lui mi fissò e sorrise... poi fece spallucce e si accarezzò la fronte.

“Beh... mi piace... suonare la chitarra.”

“Stai scherzando?!”

“No, e la so suonare anche bene.”

“Oh e così sarebbe questa la tattica che usi per rimorchiare le belle ragazze?! Delle belle note, qualche parola canticchiata e buttata al vento ed il gioco è fatto, vero Bieber?”- dissi prendendolo teneramente in giro.

“A dire la verità... sei la prima persona a cui lo dico.”

“Oh...”

“Mi ha insegnato mio padre a suonare... avevo cinque anni quando mi comprò la mia prima chitarra per mancini... ero così contento...”- disse abbassando lo sguardo pensieroso.

Le lacrime mi salirono agli occhi, pensando ad un piccolo bambino con gli occhi nocciola e i capelli color miele che provava il suo nuovo regalo regalatagli dal suo papà... quel padre che adesso lo picchiava...

“Mi dispiace...”

“Anche a me.”- mi guardò come per dire “Ehi, è tutto okay!” e di impulso mi alzai e lo abbracciai forte, accoccolandomi tra le sue braccia, fregandomi dei mille occhi che mi fissavano straniti.

Mi accarezzò il capo e mi baciò sulle labbra... finalmente!

“Puoi insegnarmi?”

“A fare cosa?”

“A suonare la chitarra... mi piacerebbe molto!”- dissi ancora con le lacrime agli occhi.

“Va bene principessa, appena potrò muovere il braccio ti insegnerò.”- rispose asciugandomi le lacrime con i polpastrelli ed io mi fiondai sulle sue labbra, premendogli la lingua in bocca, mentre lui avvolgeva le mani tra i miei capelli. In quel momento c'eravamo solo noi, la caffetteria era sparita ed io mi sentivo così... bene!

Quando ci staccammo avevamo il fiatone e la caffetteria era ricomparsa. Tutti ci stavano guardando. Gli sorrisi, consapevole di aver perso la scommessa. Ma che importava ormai?!

“Posso chiederti una cosa Honey?”

“Certo, tutto quello che vuoi!”

“Di cosa hai paura tu?”

“Della pioggia Justin... Quando mio padre se ne andò pioveva a dirotto. Io lo vidi varcare la soglia di casa mia con il viso sferzato dalla pioggia e i tuoni che riecheggiavano tutt'intorno. Mi disse che sarebbe tornato presto, poi mi diede un bacio sulla fronte e se andò, lasciandomi sola e non tornando mai più.”

Lui si guardò intorno, poi si alzò.

“Vieni!”- mi disse prendendomi per mano e trascinandomi fuori dalla caffetteria.

“Justin, ma dove stai andando?!”

Gli lasciai la mano, rimanendo sulla soglia del bar mentre lui si buttava per strada, dove pioveva a dirotto.

Si girò verso di me e mi sorrise, tendendomi la mano.

“Vieni piccola...”

“No... non ci vengo lì”- dissi sorridendo.

“Oh si che ci vieni.”

Disse correndo verso di me e mettendomi in groppa alla sua spalla sana...

“Justin, mettimi giù!”

Sentii i vestiti bagnati appiccicarsi addosso e i capelli umidi. Mi poggiò nel bel mezzo della strada, mentre la pioggia bagnava entrambi, scendendo sui nostri corpi. Lui prese il cellulare.

“Sorridi!”

Io lo feci e mi scattò una foto, mente nessuno dei due riusciva a smettere di ridere.

Dopo qualche minuto entrammo di nuovo nel locale per aspettare che smettesse di piovere, entrambi appagati e innamorati.

Quando tornai a casa, lui filò sotto la doccia ed io accesi il mio Mac. Entrai nella mia posta elettronica e vidi che era arrivata una nuova mail:

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Da: Justin Bieber

A: Honey Kinghst

Oggetto: Pioggia.

La vita lascia i lividi, ma noi stiamo vivendo in questo momento, insieme e tu non sei più sola. Non dimenticarlo mai!

PS: Preparati perchè domani sera ti mostrerò le mie abilità culinarie! ;-)

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Che aveva intenzione di fare?!?!

 

 

 

  
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