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Autore: Katty97    19/03/2014    2 recensioni
Eravamo così diversi..
Ma più simili di quanto pensassimo..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EMY'S POV

 

Dopo aver passato circa un'oretta a parlare con Carmela, presi la decisione più drastica da fare, ovvero.. chiamare Madison e inscenare un falso tradimento.

Ok, la mia mente sta eccessivamente divagando in questo caso anche se mi sarebbe comodo prendere questa strada.

“Sei seria?” mi chiese Carmela che ricomparve con una tazza di caffè fumante.

“Come?” le domandai “Non ho detto o fatto nulla.” alzai le mani in segno di difesa.

“Ti conosco fin troppo bene nipote e quel tuo sguardo so a cosa allude.” mi disse e così vuotai il sacco spiegando le mie intenzioni.

Rimase a bocca aperta dopo il racconto del mio dettagliatissimo piano.

“Non oserai mica farlo spero?”

Annuii facendo uno dei miei soliti sorrisetti.

“Emy.. capisco che non vuoi dirgli addio e robe del genere ma non puoi inscenare un tradimento. Uno ci staresti troppo male e due mentiresti al ragazzo che ami. Nonostante sia un piano con i fiocchi non puoi metterlo in atto, é solo una scappatoia che ti inventi per sfuggire dai problemi più grossi. Va e parlaci a quattrocchi.” m'incoraggio.

Annuii debolmente catapultandomi nuovamente tra le sue braccia.

“Attenta o farai rovesciare il té sul pavimento.” mi disse ridendo.

“Fatti forza Emy, non tutti i mali vengono per nuocere dopotutto e supererai la cosa.” mi fece un buffetto sulla guancia prima di lasciarmi da sola nella mia stanza.

Guardai l'ora dal mio cellulare e immancabilmente vi ritrovai 25 SMS da Austin e 7 chiamate perse, sempre da lui. Non me n'ero neppure accorta..

'Emy.. sei abbastanza grande e forte da poter superare tutto perciò alza questo culo dal letto e vai a parlarci!' penso ma resto ancora seduta sul letto senza la benché minima voglia di farlo.

L'unica opzione che rimase fu inviargli un SMS dicendogli di incontrarci in spiaggia.

 

**

 

Il luogo dell'appuntamento fu stabilito, con l'ora.

Le due in punto al bar sulla spiaggia avevamo accordato.

Presi un po' di tempo e andai al capannone a salutare Alex, Tanya e Dave.

Tanya ed io in questo periodo ci siamo riavvicinate moltissimo, forse il nostro odio per Madison, o forse per semplice voglia di fare conversazione.

“Hey Emy!” mi salutarono in coro venendomi in contro.

“Ciao ragazzi!” mi sforzai di sorridere il più possibile.

“Che succede?” mi chiesero poi.

“Beh.. ero passata a salutarvi.” tutti gli sguardi si puntarono verso di me e mi feci piccola, piccola.

“Vuol dire che te ne vai?” mi domandò Alex.

Annuii. “Purtroppo si.” ammisi amareggiata.

“Non puoi lasciarci!” continuò Tanya.

“Già” concordò Dave, con il quale avevo stretto amicizia.

“Lo so ma mio nonno è all'ospedale e potrebbe non farcela.” spiegai “I miei hanno posticipato il volo a questa sera.” concluse con le lacrime che minacciavano di scendere dal mio viso.

"Austin lo sa?" mi chiese Alex.

Scossi il capo. "No, glielo dirò nel pomeriggio." affermai.

“Vieni qui!” mi strinsero poi in un calorosissimo abbraccio, uno di quelli che non dimenticherò tanto facilmente.

“Vi voglio bene.” mormorai.

“Anche noi Emy.” e ci separammo.

Tutti, tranne Dave, stavano singhiozzando.

Alex ormai aveva consumato tutto il pacco di fazzoletti che aveva sulla scrivania.

“A presto amici!” li salutai un'ultima volta con il sorriso sulle labbra pronto a svanire non appena voltato l'angolo.

Tutto mi crollò addosso.

'Eppure non avevo attuato il mio piano..' pensai vedendo Madison con le spalle alla parete ed il mio Austin, baciarla ininterrottamente e toccarle le parti scoperte del corpo.

Chiusi gli occhi, o meglio, strizzai gli occhi più volte per rendermi conto che tutto fosse vero.

'Beh.. almeno ora avrò una valida scusa per partire' pensai correndo via piangente.

 

**

 

L'ora del nostro appuntamento arrivò ma decisi di non presentarmi.

La scena di prima dei due mi stava uccidendo e continuava a riprodursi senza interruzione nella mia mente. Scossi il capo eppure li vedevo ancora.

Dannazione!' pensai e con forza diedi un calcio al comodino facendo quasi cadere la lampada posta su di esso.

Chiamai Elena, la mia unica ancora di salvezza, sperando che mi avrebbe consolato e che avrebbe mantenuto una conversazione più lunga di un ora.

 

AUSTIN'S POV

 

 

Era sull'orlo di abbassare i miei boxer quando..

"No." fermai Madison dal continuare.

"Che c'è?" mi domandò scocciata ma principalmente delusa dal mio comportamento."Paura?" mi guardò maliziosamente e si inumidì le labbra con un tocco lieve della lingua.

"No affatto.. solo che .. dovrei andare." le dissi rialzandomi i jeans e sistemandomi per bene "Emy mi aspetta." e corsi via, per raggiungerla sulla spiaggia.

Madison mi fa sempre questo effetto, devo impedirlo però, sto con Emy, punto e stop. penso arrivando sul luogo stabilito.

Non c'è nessuno, forse se n'è dimenticata, o forse si è addormentata sul divano come suo solito.

_____

 

L'attesi per quasi un'ora e mezza, di lei nessuna traccia ancora.

'Avrei dovuto saperlo che non sarebbe venuta.' pensai finché il mio flusso di pensieri fu interrotto dalla voce di Alex.

"Hey amico, che fai qui?" mi domandò.

Lo guardai e mormorai un 'Niente, aspetto Emy.'

"Non sai che adesso è in partenza?" mi chiese e lo guardai a bocca aperta, incapace di formulare una frase.

'La mia Emy..in.. partenza?' come una furia presi Alex per il polso e ci dirigemmo, in macchina, all'aereoporto.

'Deve sapere che l'amo.' pensai guidando il più veloce possibile per raggiunge destinazione in tempo.

 

EMY'S POV

 

"Ci mancherai Emy." mi abbracciarono Massi e Carmen.

"Anche voi." risposi trattenendo le lacrime il più possibile.

"Ok, allora .. ehm.. io.."

"Vai. Salutaci tutti la in Italia."

Annuii e mostrai i miei documenti ai controllori.

"Può passare signorina." sorrisi e ripresi la mia carta d'identità.

"Emy aspettaaaaaaa!!!!!!!" quella voce.. non può essere qui! pensai voltandomi di spalle e ritrovandomi Austin a pochi metri di distanza.

"Emy.. non puoi andartene!" mi disse ma lo ignorai continuando a camminare.

"Emy." mi prese per l'avambraccio.

"Perché non potrei partire quando c'è in ballo la vita di mio nonno?" domandai scocciata " E poi non c'è niente che mi possa far restare.." sussurrai trattenendo le lacrime.

"Come mai non mi hai detto che partivi?" mi chiese arrabbiato.

"Avrei voluto farlo, solo che poi ti ho visto con Madison!"

"Ho dovuto!"

"Hai dovuto? Non è un motivo valido!" urlai e notai solo ora che tutti gli occhi erano fissi su di noi.

"Emy, lascia che ti spieghi.."

"No." affermai con decisione "E comunque sarei dovuta partire.." mormorai lasciandolo di sasso, voltandogli le spalle e percorrendo il vialetto verso i check-in.

"Ha minacciato di ucciderti!"

Mi fermai improvvisamente.

"E pensi che io ti creda?" domandai a mezz'aria senza guardarlo negli occhi.

"Si. Lei mi ama ancora e non sopporta che io stia con te. Suo fratello, James mi ha minacciato di ucciderti se non mi rimettevo con lei." mi raccontò tutto.

"Dovevi proprio farlo il giorno della mia partenza?" domandai piangente.

"Emy.. ti stavo proteggendo."

 

* AUSTIN'S POV *

 

(Flashback)

 

"Madison ti rivuole." una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.. James.

"Io ho Emy, mi spiace. E poi non m'interessa più di lei.. ricordi che ha finto di morire?" risposi ma mi arrivò un pugno nello stomaco.

"L'avete costretta voi!" mi disse a denti stretti.

"Non è affatto vero." risposi ma mi guadagnai un ulteriore colpo.

"Ascoltami bene.." incominciò "Se non ti rimetterai con mia sorella oggi stesso, io giuro che farò saltare le cervella alla tua ragazza."

 

EMY'S POV

 

Credergli oppure no?

"Non ti credo." l'istinto parlò per me.

"Dimmi che non mi vuoi più, dimmi che non mi ami e ti giuro che scomparirò per sempre dalla tua vita.. ma ho bisogno che tu me lo dica, qui, adesso, davanti a tutta questa gente."

"Austin, vattene via."

"No, non ti lascerò partire!"

"Perché sei così testardo?" domandai "Perché non vuoi lasciarmi partire una volta per tutte?"

"Beh.." cominciò "Non puoi andartene perché.." si fermò e le nostre iridi combaciarono alla perfezione. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, era a pochi centimetri da me e.. mi baciò.

All'inizio rimasi completamente rigida ma poi ricambiai quel bacio che si fece più intenso e sentimmo degli applausi alle nostre spalle.

'Che diavolo ho fatto?' pensai.

Le nostre labbra si staccarono ma rimanemmo fronte contro fronte, mani nelle mani, occhi negli occhi..

"Non puoi andartene perché io ti amo.. e mi hai dato la conferma che anche tu provi lo stesso per me." soffiò sulle mie labbra sorridendomi e così feci anche io, incredula dopo aver sentito le sue parole.






SPAZIO AUTRICE:
Ebbene si, putroppo è finita.
Ho voluto postarvi oggi il finale poiché l'avevo già preparato e non mi andava di fare aspettare le persone che leggono.
Inoltre non potevo permettervi di rimanere nel dubbio e così vi svelerò la sorpresa..
Siete d'accordo sul fare un seguito a 'Magnets'?
Ho già molte idee in mente per la seconda parte, vorrei solo sapere da voi carissimi lettori/lettrici e followers cosa ne pensate.
(Finire con il ti amo di Austin è abbastanza romantico, però mi fa passare per stronza ahahahaah, insomma.. immagino vogliate sapere di più. XP) Fatemi sapere al più presto!  
Alla prossima (sempre che ci sarà un continuo, e sempre che questa storia vi sia piaciuta)
Un saluto :**
Emy

  
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