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Autore: Riko chan    20/03/2014    1 recensioni
Yume non aveva mai dubitato delle scelte che aveva fatto, la sua vita l'aveva sempre dedicata a Tetsuya e non avrebbe mai pensato che qualcun'altro potesse diventare più importante per lei. Questo, fino a quando Akashi Seijuro non entrò nelle loro vite, sconvolgendo il suo mondo perfetto abitato principalmente da lei e da suo fratello. Non avrebbe mai pensato che quel ragazzo dai capelli rossi e dallo sguardo penetrante si sarebbe rivelato del tutto diverso da come appariva e che un giorno l'avrebbe messa contro Tetsuya stesso.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rakuzan, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ed ecco finalmente il capitolo 4! Chiedo scusa per la lunga attesa, ma ho avuto poco tempo e nonostante fosse finito non riuscivo mai a correggerlo. Quando finalmente il tempo me lo ha permesso e mi sono messa di buona lena, c’erano come al solito un sacco di cose che non mi convincevano così, cambiando e cambiando l’ho riscritto quasi tutto! X°D =_=’’’’’.
Concludo ringraziando veramente di cuore chi segue e chi ha messo tra i preferiti la mia fanfic, mi avete reso molto felice. *inchino profondo*
 
 
-Pio Pio sveglia! Pio Pio Sveglia!-
La pulcino-sveglia che Yume aveva vinto a una fiera lo scorso anno avvisò, alle 8:00 in punto, che era giunta l’ora di alzarsi, lei la spense abbassando una delle ali che continuavano a muoversi dall’alto verso il basso meccanicamente e poi si rintanò sotto le coperte per impedire anche ai raggi del sole che filtravano dalla finestra di svegliarla definitivamente. Toccò come ogni mattina a N°2, il cucciolo di Husky che suo fratello aveva trovato abbandonato in uno scatolone, a doverla costringere ad alzarsi correndo e abbaiando per tutta la stanza fino a saltare direttamente sul letto.
-Ho capito…ho capito- borbottò la ragazza con voce assonnata alzandosi a sedere – sono solo le 8:30 - continuò guardando la pulcino-sveglia riversa sopra al comodino – forse.. potrei dormire ancora un pochino?! –
Il cucciolo come risposta afferrò con i denti un lembo della coperta e la tirò a fatica per poi inciampare e rotolare in fondo al letto, la ragazza rise divertita, lo prese e lo accarezzò mentre lui la guardava con quei suoi grandi occhi azzurri -d'accordo! iniziamo questa giornata!- disse infine alzandosi.
Diede una veloce occhiata allo specchietto sulla scrivania costatando che come ogni mattina, i suoi capelli erano spaventosamente in disordine, sospirò, ci avrebbe messo un sacco di tempo per sistemarli, perché solo nei film le ragazze si svegliano con i capelli perfettamente a posto?
Appena uscì dalla camera, udì dei rumori e un profumo di latte e cacao e di spremuta d'arancia provenire dalla cucina:
- Buon giorno- la salutò dolcemente Tetsuya non appena la vide arrivare, anche i suoi capelli erano terribilmente disordinati.
- Buon giorno fratellone- lo salutò abbracciandolo affettuosamente rischiando di fargli cadere la ciotola che teneva in mano. - Che programmi hai per oggi?- gli domandò subito dopo.
- Abbiamo un altro allenamento speciale –
-Riko-chan vi fa lavorare sodo come al solito- disse divertita
–…. a tutti farebbe piacere rivederti- disse poi con lo sguardo fisso sulla ciotola.
Erano passate quasi due settimane dall’ultima volta che Yume aveva visto Riko e gli altri ragazzi del Seirin, aveva voglia di riabbracciarli tutti ma non aveva il coraggio di ripresentarsi davanti a loro ora che avrebbe tifato per una squadra avversaria, pur sapendo che a loro non importava.
-anche a me farebbe piacere- disse quasi sussurrando
-soprattutto a Kagami-kun- continuò il fratello come se non l’avesse ascoltata
-come?-
-niente, niente…allora, oggi è un giorno speciale?- le chiese ancora
-lo spero fratellone- si limitò a rispondere lei mentre si rovesciava del succo d’ananas nel bicchiere, la sperava davvero.
 
 
Si guardò riflessa nella vetrina di un negozio vicino alla fermata dell’autobus: i capelli erano in ordine, legati sul lato destro in una coda con un fermaglio a forma di farfalla. Per quel giorno aveva scelto un grazioso vestito rosa e bianco che le aveva regalato sua madre ma che non aveva mai messo e, in vita, una cintura marrone con una grossa fibbia argentata. Indossava un paio di stivaletti bianchi, anch’essi nuovi e senza tacco, non voleva essere alta come o più di Seijuro e infine, si era curata il trucco più del solito.
Sospirò impannando il vetro, si sentiva a disagio con quel look elegante, così poco adatto a lei che era abituata ad abiti più comode o meno appariscenti. Ieri sera aveva passato più di un'ora davanti all'armadio cercando qualcosa di adatto e alla fine le erano tornati in mente i consigli che Satsuki Momoi le aveva dato alle medie, voleva essere più che carina quel giorno: << andiamo! >> pensò determinata incamminandosi.
 
Reo e Seijuro stavano attendendo davanti al parcheggio del centro commerciale, il primo sembrava al quanto agitato mentre il rosso aveva stampato sul volto la solita espressione di superiorità, quanto la vide arrivare le venne incontro accennandole finalmente un sorriso.  I loro sguardi si incrociarono finchè lei non distolse come al solito il suo: << che stai combinando Yume? >> pensò sentendosi una stupida, come se fosse al suo primo appuntamento.
-scusate il ritardo- disse cercando di nascondere l’agitazione che provava in quel momento, alla fine era riuscita anche a tardare di 5 minuti.
- sei sempre in ritardo- le fece notare Mibuchi poco interessato – piuttosto…non sei l’unica- aggiunse guardandosi attorno nervosamente, quel suo modo di fare la tranquillizzò:
- tranquillo Reo-chan – gli disse con un ghigno dispettoso – sono sicura che arriverà a momenti -
-si..certo, come se potessi tranquillizzarmi, dimmi almeno chi è?!-
- Sorpresa!- rispose facendogli l’occhiolino – se può farti sentire meglio, è qualcuno che conosci bene-
Il ragazzo ci pensò un istante e poi sgranando gli occhi disse –non sarà uno di loro…..-
-Hei!- urlò qualcuno alle loro spalle mettendo fine all’attesa
-ah eccolo!- esclamò Yume voltandosi:
 Kotaro Hayama corse verso di loro, rumoroso come al solito, urlando a squarcia gola i loro nomi attirando su di se l’attenzione della gente attorno.
-Kotaro-nee- Urlò con altrettanta enfasi la ragazza correndo verso di lui e gettandoglisi addosso, finchè non avvertì una presenza minacciosa e inquietante.
-Yumeeee- era raro che Reo la chiamasse per nome senza usare il suffisso “chan” e se lo faceva, significava che era veramente adirato.
-Visto Reo-chan? ti ho scelto un ragazzo vivace e carino, e soprattutto che conosci, così eviterai l’imbarazzo del primo incontro - lo prese in giro la ragazza sottovoce
-tra tutte le persone…proprio lui-
- Tetsu non lo lascio a nessuno! -
- vogliamo entrare?- domandò Seijuro seccato dal chiasso che stavano facendo – penso che abbiate attirato l’attenzione anche abbastanza.-
 
Era il più grande centro commerciale che avessero mai visto! Davanti ad ogni entrata vi era stata piazzata una cartina, dove c'era elencato tutto ciò che vi era all’interno dell’edificio: 6 piani di negozi di vario genere, ristoranti e fastfood, sale giochi e tanto altro ancora. Tutto quello che desideri, nel più grande centro commerciale di Tokyo! recitava la ragazza nella pubblicità sul maxi-schermo affisso ad una parete. 
-Riusciremo a vederlo tutto?- domandò Hayama guardandosi attorno
-Abbiamo tutto il giorno Kotaro-nee- rispose la ragazza meravigliata
-Non me lo ricordare- borbottò Mibuchi
Hayama lo guardò: -Che c’è Reo-nee?-
-Sta zitto! Scommetto che non sai neanche qual è la vera ragione per cui sei qui!-
Effettivamente Yume, aveva omesso un piccolo particolare nel messaggio che aveva inviato, Kotaro non sapeva che quello era un appuntamento e che era in coppia con Mibuchi, ma non aveva assolutamente intenzione di dirglielo proprio ora:- DAI! Forza e coraggio mettiamoci in cammino!- esclamò alzando il braccio in aria e avviandosi seguita da Akashi.
-Non fare finta di niente! Ne riparleremo dopo!- la minacciò Mibuchi.
Al centro del piano terra, avevano allestito uno splendido Carosello dai colori pastello dove i bambini, ma anche gli adulti, potevano salire sui cavalli bianchi che dondolavano e giravano intorno al ritmo di una delicata musichetta, Yume ne rimase incantata….
-È molto bella- disse Seijuro di fianco a lei facendola trasalire
-ah? si…- si limitò a rispondere
Rimasero in silenzio ad osservare quella giostra che sembrava uscita da un mondo incantato, la ragazza finalmente riuscì a guardarlo anche se lui non se ne accorse: <<  meglio così >> pensò accorgendosi poi di non riuscire a smettere di fissarlo.
Cercò nuovamente di convincersi che quello era lo stesso Seijuro di qualche mese fa, voleva davvero con tutta se stessa cancellare tutti i brutti ricordi come se non fossero mai accaduti, avvicinò la mano per afferrare la sua, voleva stringergliela per fargli capire che lei ci teneva ancora a loro e anche per scoprire quale sarebbe stata la sua reazione ma la voce di Reo, che rimproverava kotaro perché troppo chiassoso, costrinsero Akashi a  voltarsi e lei a ritrarsi di nuovo.
 –Allora, proseguiamo?- domandò Hayama afferrando la ragazza per il braccio
-Si- rispose malinconicamente lei – andiamo, Kotaro-nee-
 
Iniziarono entrando nei negozi meno affollati, anche se essendo il primo giorno d’apertura, non era facile trovarne qualcuno che non fosse pieno di gente. Dopo vari e vani tentativi scorsero, in fondo al primo piano, un piccolo negozio che vendeva strani cappelli: al suo interno, oltre a due commesse, c’era solo un gruppo di signore.
-qui ci entreranno solo le vecchiette eccentriche- disse Hayama per niente interessato
-entriamo lo stesso?- domandò Yume
- Non dirmi che ti piacciono queste cose Yume-nii?!-
-Ho visto qualcosa d’interessante-
-allora andiamo!- esclamò trascinandola all’interno del negozio.
 
-Era questo che intendevo!- disse la ragazza infilandogli sulla testa un buffo cappello con delle lunghe orecchie da segugio, lui si guardò allo specchio e iniziò a muovere la testa a destra e a sinistra facendo svolazzare le orecchiette, suscitando anche le risate delle due commesse.
- E io come sto?- domandò poi lei che aveva indossato un ampio cappello pieno di piume
-ahahah ti sta benissimo –
-Yume- si intromise Mibuchi tirandola in disparte -che stai combinando? Sembra che tu stia in coppia con Kotaro,,,per me va bene ma….-
-Reo-chan, cosa mi prende?- domandò lei senza riuscire a guardarlo, sapeva che aveva ragione ma non riusciva a farne a meno, dopo essersi allontanati dal Carosello non era più riuscita neanche a dire una sola parola a Seijuro.
Il ragazzo sospirò – dovresti sapere meglio di me, che questo non è un posto dove Sei-chan verrebbe di solito ma lo ha fatto per te, ora sei tu che devi darti una mossa-
-hai ragione…-
- e allora muoviti!- esclamò spingendola in direzione di Akashi.
Era grata per tutto quello che Reo stava facendo per aiutarla ma ciò non cambiava il fatto che, ogni volta che il rosso la guardasse era come se il suo cervello andasse in tilt.
Uscì frettolosamente dal negozio e si diresse verso la mappa, voleva trovare un posto dove sarebbe riuscita ad essere se stessa e che sicuramente sarebbe piaciuto anche a Seijuro, fece scorrere con lo sguardo la lista dei nomi dei vari negozi e stand finchè il suo sguardo si posò sulla sezione sportiva: aveva sentito dire che nei sorretterranei avevano allestito un centro sportivo, fortunatamente c’era anche un campo da basket!
-al piano di sotto c’è un campo da Basket, andiamo a vederlo!- urlò mentre gli altri tentavano di raggiungerla facendosi spazio tra la folla, senza neanche aspettarli iniziò ad avviarsi.
Riusci a entrare nell’ascensore poco prima che le porte si chiusero, insieme a lei c’era solo una coppietta, sembravano molto felici, nel vederli così provò un po’ di nostalgia e invidia, fino a pochi mesi fa anche lei aveva avuto lo sguardo come quella ragazza?
 
Il campo era più grande di quanto si aspettasse: non mancava proprio niente, dalle numerose panchine per gli spettatori, agli spogliatoi per i giocatori, chissà se un giorno vi avrebbero giocato anche dei professionisti.
In quel momento c’erano solo tre ragazzi che stavano giocando, anche se non sembrava conoscessero molto bene le regole del basket, quando si accorsero di lei si fermarono e si misero a parlottare tra di loro: erano tutti e tre molto alti, due di loro, uno con i capelli neri pieni di gel e l’altro biondo che sembrava uno straniero, dovevano essere alti quanto Mibuchi, mentre il terzo, moro con indosso una canottiera rossa, qualche centimetro di più.
-ciao bambolina- le fece uno di loro avvicinandosi mentre gli altri due ridacchiavano stupidamente – vuoi giocare con noi?-.
-No grazie- rispose lei fulminandolo con gli occhi capendo subito le loro intenzioni – sto aspettando due amici e il mio RAGAZZO-
- Scommetto che ti divertiresti di più con noi- insistette
Non era difficile capire che non l’avrebbero lasciata stare così facilmente, fortunatamente si accorse che l’ascensore era in funzione, qualcuno stava scendendo, sperò che fossero Seijuro e gli altri ma le sarebbe andato bene chiunque in quel momento era sufficiente che quei tipi la lasciassero stare, girò i tacchi senza neanche rispondere, ma quello che le aveva parlato l’afferrò per l’avambraccio blocandola; La sua mano erano enorme: - Insistiamo, bambolina-.
Quelli erano il tipo di persone che Yume odiava: arroganti, violenti, che credono di poter ottenere tutto ciò che vogliono con la forza, la facevano sentire debole, indifesa, e lei non voleva essere così.
 
-chiedo scusa- intervenì Seijuro fulminando il ragazzo con lo sguardo – ti dispiace lasciarla andare?-
 -tutto a posto Yu-chan?- domandò Mibuchi squadrando anch’egli i tre tizi, lei riuscì a divincolarsi dalla stretta approfittando di un attimo di distrazione del teppista, provocato dallo sguardo di Akashi che continuava a fissarlo senza nessun timore nonostante fosse più basso e meno muscoloso di lui.
Il biondo e il moro scoppiarono a ridere – e tu preferisci stare con questi tre invece che con noi bambolina?- domandò il primo
-come?..- Kotaro stava per rispondere a tono ma fu fermato da Seijuro che lo bloccò prima che potesse fare qualcosa
-Andiamocene-
-aspettate…aspettate!- li bloccò biondo – non vorrete mica andarvene così-
-giusto- aggiunse il tipo con il gel sui capilli – se non possiamo divertirci con lei, dovrete pagare per potervene andare..-
<< c’era da aspettarselo >> pensò Yume guardandosi attorno << ma non ci dovrebbero essere delle telecamere in questo posto? >>
-Perché invece non risolviamo la cosa giocando?- domandò Akashi – se vinciamo noi, ci lascerete andare senza creare problemi-
I tre si guardarono, discussero tra di loro per qualche secondo e alla fine accettarono, sicuri che avrebbero vinto loro, ma Yume, che li aveva visti giocare era certa non avevano alcuna speranza e questo lo sapeva benissimo anche Akashi.
Che li volesse umiliare?
 
-Giocherà Yume al posto mio- disse Seijuro quando i tre teppisti si furono allontanati per discutere la loro “tattica di gioco”.
-.Cosa?- domandò la ragazza incredula, non sarebbe stato difficile per quei tre ragazzoni bloccarla o rubarle la palla.
-Andrà tutto bene- si limitò a rispondere lui senza aggiungere altro, aveva preso la sua decisione e sapevano tutti che non avrebbe cambiato idea, comunque ne Mibuchi, ne Hayama sembravano minimamente preoccupati.
 << va bene >> pensò Yume << basteranno Reo-chan e Kotaro-nee per vincere contro questi idioti.  >>
Le due squadre si ritrovarono una di fronte all’altra: non sarebbe stata una partita normale, chi avesse segnato per primo 30 punti avrebbe vinto! Nessun’altra regola.
- Il piccoletto ha mandato la sua ragazza perché troppo spaventato?- lo schernì uno dei ragazzi
-No, vi sta solo facendo un favore- rispose Yume stringendo il pallone tra le mani, sapeva benissimo che Akashi aveva in mente qualcosa e che non era di certo per fare un favore a quei tre, voleva metterla alla prova in qualche modo oppure semplicemente non aveva voglia di sprecare energie per tipi del genere?
-siete pronti?- domandò scacciando ogni pensiero inutile dalla mente
- Certo bambolina- rispose il tipo con il gel sui capelli.
- un’ultima cosa- puntualizzò la ragazza iniziando a far palleggiare la palla, almeno questo lo sapeva fare – non chiamatemi più bambolina!- la passò a Kotaro che come un fulmine schizzò verso il canestro avversario segnando sotto lo sguardo sbigottito dei tre teppisti - I primi punti sono nostri!- esultò infine.
-Dobbiamo solo fare attenzione a quello con la faccia da scemo, il fighettino e la bambolina non sembrano gran chè¨- disse il biondo
-faccia da cosa?-
-Non ti scaldare Kotaro-nee- cercò di calmarlo lei –invece, tu hai sentito Reo-chan?-
Il ragazzo non rispose ma sia lei che Hayama sapevano che alla prima occasione, dovevano passargli la palla, la vendetta di Yaksha si sarebbe abbattuta su quei tre.
I suoi movimenti erano eleganti e sinuosi, Mibuchi tirò e fece uno dei suoi spettacolari tiri da tre punti per poi concludere fulminando con lo sguardo i tre avversari, ormai era chiaro anche a loro che non avevano alcuna speranza di vittoria.
Per tutti i 10 minuti di gioco trascorsi, gli avversari erano riusciti a segnare solo 6 punti a causa della scarsa abilità di Yume che non riusciva a farmarli in nessun modo, finendo sempre per essere spintonata a terra.
-Tutto a posto Yume-nii?- le domandò Kotaro mentre Reo rubava la palla di mano al biondo e correva a segnare gli ennesimi tre punti.
-si sto bene- rispose lei rialzandosi per poi guardare Seijuro, era questo che voleva? Vederla continuamente venire sopraffatta da quegli energumeni? Possibile?
<< No, non esagerare Yume >> pensò scuotendo la testa –andiamo Kotaro-nee non lasciamo che segnino altri punti- il ragazzo annuì.
Il vantaggio era ormai enorme, non c’era alcuna possibilità che i tre teppisti potessero vincere, a loro mancava poco per vincere e terminare quell’insulsa partita e poi....quando mancavano solo due punti per terminare la partita, Yume si ritrovò sotto al canestro con la palla in mano.
- Perchè l’hai lanciata a me!- rimproverò Hayama
- ho agito istintivamente, sei la più vicina al canestro!-
-Smettila di parlare e tira Yu-chan- urlò Mibuchi correndo verso di lei
<< tanto abbiamo già vinto. >> pensò guardando prima il pallone e poi il canestro sopra di lei, le sembrava così immensamente alto. <<  Anche se sbagliassi...non cambierebbe niente, o Reo-chan o Kotaro-nee segnerebbero subito dopo. >>
Eppure, voleva provarci.
Focalizzò nella mente le posizioni che aveva visto fare un sacco di volte dagli altri giocatori, le aveva impresse vivide nella mente… infine, saltò e tirò! La palla, girò sull’anello come se fosse indecisa sul da farsi e alla fine..entrò.
Yume non credeva hai suoi occhi…
-Ho..segnato- disse con un filo di voce –ho segnato!- ripetè questa volta urlando, era quella l’emozione che provavano i ragazzi ogni volta che facevano un canestro?
 
-Yu-chan!- la chiamò Mibuchi correndole incontro mentre Hayama era intento a esultare.
-Hai visto Reo? Ho segnato! E non hanno neanche cercato di fermarmi-
Il ragazzo si chinò verso di lei – forse perché sono stati distratti dalle tue mutande a pallini rossi..- sussurrò sistemandole velocemente la gonna che le si era impigliata nella cintura durante il salto, la ragazza si sentì sprofondare dalla vergogna, lo sapeva che quel vestito non era adatto a lei.
-fortunatamente Sei-chan non ha visto niente, e comunque...sei stata grande!- la tranquillizzò facendole l’occhiolino
-grazie – rispose lei sorridendo
- SEI STATA GRANDE YUME-NII!- si congratulò anche Kotaro correndo verso di loro per poi prenderla di peso e farla roteare.
Anche Akashi si unì a loro ma senza dire niente, si limitò a guardarla per un istante per poi voltarsi e rivolgersi ai teppisti – abbiamo vinto noi.-
Il tipo con il gel digrignò i denti – la partita non è valida, avete imbrogliato!- disse avventandosi contro di lui per colpirlo con un pugno, Yume lo afferrò per il braccio e con il piede lo colpì dietro al ginocchio destro costringendolo a inginocchiarsi a terra, era riuscita ad atterrare quel tipo che era in tutto il doppio di lei, i tre anni di Karate fatti fin’ora erano serviti di nuovo a qualcosa.
- Non se lo aspetta mai nessuno da una tipa così gracile come te- disse Kotaro divertito
- Non mi faccio sottomettere facilmente da nessuno!- esclamò lei orgogliosa
Ciò nonostante i due compagni del ragazzo non sembravano minimamente intimoriti e si apprestarono a seguire l’esempio dell’amico, Yume non era sicura di potercela fare contro entrambi…
-non fare altro Yume- le sussurrò Seijuro attirandola verso di se evitando così che venisse colpita dal biondo, proprio in quel momento le porte dell’ascensore si aprirono e Il servizio di sicurezza arrivò intimando ai due teppisti di fermarsi, infine li costrinsero a seguirli.
- li hai chiamati tu Sei-chan? – domandò Mibuchi
- C’era da aspettarsi che non ci avrebbero lasciato andare così facilmente- rispose
-Meglio così- disse Yume – non avrei voluto macchiare il pavimento con il loro sangue-
-Non esagerare sbruffona- la rimproverò divertito Mibuchi
-beh!.. andiamo a prendere qualcosa? Tutto questo movimento mi ha messo sete- disse Hayama stiracchiandosi.
- io voglio un frappé alla fragola – rispose la ragazza.
 
Yume rallentò per poi fermarsi, Seijuro aveva fatto lo stesso come se lo fosse aspettato, mentre Mibuchi e Hayama non si accorsero di niente intenti a parlare tra di loro avviandosi verso l’ascensore;
 - Perché hai voluto far giocare me?- gli domandò
- so benissimo che non ti piace passare per la ragazza debole e indifesa, ti ho solo dato il modo di fargliela pagare -.
- Alla fine sei stato tu ad aiutarmi, e lo hanno fatto anche Reo e Kotaro! Me ne sono accorta, mi tenevano d’occhio per tutto il tempo.-
Lui sorrise, uno di quei suoi sorrisi arroganti: - …perché so quello che vuoi veramente.-
-Sai..cosa voglio veramente? Ne sei sicuro?-
-Ti conosco meglio di chiunque altro Yume, anche meglio di Tetsuya.-
Ogni volta che le parlava così, le ricordava di quanto fosse diverso dal Seijuro Akashi che aveva conosciuto in prima media, ma finalmente era determinata a parlargli...
- ehi per quanto volete rimanere li?- urlò kotaro spazzando via in un secondo quell’attimo di tensione e tutto. A quelle sue parole seguirono un: – ahi, Reo-nee! perchè mi hai picchiato?- e un :- ah!...ho capito fate con calma!-
 
<< tempismo perfetto come al solito Kotaro-nee >> pensò la ragazza sospirando nuovamente, era la seconda volta a poche ore di distanza che rovinava gli unici momenti in cui riusciva a trovare il coreggio di parlare chiaramente con Seijuro. Forse anche quello era dovuto all'involontaria vendetta di Yaksha?!
-andiamo?- le domandò Akashi
-si- si limitò a rispondere lei, non importava poi tanto, ora finalmente, ogni timore era sparito, avrebbe sicuramente trovato un’altra occasione per parlare da sola con lui.
  
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