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Autore: Tony Stark    20/03/2014    2 recensioni
Questa storia è il continuo de "I tre Signori del Tempo". I Signori del Tempo hanno conquistato l'intero universo, sono i padroni di tutto, la Terra è diventata uno dei maggiori punti, della compra vendita di esseri umani, schiavi.Ma in questa storia seguiremo tre Signori del Tempo, e la resistenza umana il Torchwood.
I protagonisti, secondari( ma solo per i primi capitoli) sono: Jack Harkness
Ianto Jones
Owen Harper
ed infine, Toshiko Sato
Spero di avervi incuriositi.
Genere: Azione, Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11, Jack Harkness, Master - Simm, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I tre Signori del tempo'
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                L’Impero dei Signori del Tempo

                           Capitolo7: Dall’impero all’estinzione

Tre giorni fa
Valle del Silenzio-Gallifrey
I signori del tempo si ergevano vittoriosi sul campo di battaglia il vento fresco di Gallifrey soffiava leggero vibrando fra le pareti del canyon, ululando parole incomprensibili quasi si stesse congratulando con i vincitori in una lingua ancora più antica del Gallifreyano. La luce celeste delle due lune Yosil e Solrahn creava delle lunghe ombre a causa degli spuntoni di roccia rossa con sfumature arancioni che assorbivano e non riflettevano la luce di quei raggi di cristallo puro.
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Oggi
Terra
Covo della resistenza-Base Torchwood
Sui volti dei tre umani si poteva leggere chiaramente la rassegnazione, i Time Lord avevano vinto una guerra che dovevano perdere, avrebbero dominato sul universo in eterno non aveva senso continuare a combattere, Jack batté un pugno sulla superfice metallica della piccola scrivania su cui si trovavano i computer di ultima generazione (e quindi con tecnologia aliena incorporata) del Torchwood, facendola vibrare e producendo un suono chiaro e lievemente fastidioso attirando l’attenzione di Tosh e Owen, nascondendo la sua rassegnazione sotto il suo solito sorrisetto sbarazzino e leggermente malizioso
<< Abbiamo ancora un piano B per sconfiggerli definitivamente, non possiamo arrenderci proprio ora ed in più dobbiamo riportare qui Ianto >> esordì, con un tono chiaro e autoritario, ma anche incoraggiante. I due ragazzi sembrarono rimotivarsi e corsero alle loro postazioni non prima di aver mormorato un “Agli ordini, Capitano” un po’ sarcastico. Nel silenzio della sala dalla volte a botte si sentiva risuonare il lieve rumore che tasti dei computer provocavano ogni volta che venivano pigiati, ma ben presto a quel suono si aggiunse un suono di passi che però producevano un suono particolare oltre al normale rumore dei passi vi era un leggero ticchettio metallico riconducibile solo agli stivali delle armature dorate dei Time Lord e a giudicare dalla breve distanza fra un passo e l’altro, il qualcuno che stava producendo quel suono stava correndo. Gli agenti superstiti del Torchwood impugnarono i phaser pronti a colpire il possibile invasore, che entrò dal secondo ingresso della sala sotterranea, l’ingresso era composto da un grande arco in pietra grigia ricoperto di muschio e licheni viscidi e verdi. L’invasore era un ragazzo dai capelli neri corti e lisci, la carnagione pallida e gli occhi azzurri come il ghiaccio, alto e indossava un’armatura d’oro finemente lavorata e a giudicare dal tipo e dal colore delle gemme che la impreziosivano era di alto rango nella gerarchia militare di Gallifrey, gli agenti del Torchwood gli puntarono i phaser contro ma il ragazzo non sembrava intenzionato ad attaccare, anzi alzò le mani in segno di resa, prima di parlare
<< Il mio nome è Giàtros, sono il sottotenente del Primo Guerriero Khyrion e sono qui per chiedervi il vostro aiuto >> disse, il ragazzo
<< Bene, Giàtros. Ora dicci perché dovremmo fidarci di un Time Lord? >> disse, Jack
<< Perché il vostro amico Ianto era con me sulla navicella di esplorazione 00945Bravo quando i Corrotti ci hanno attaccati >> rispose, Giàtros. Jack abbassò l’arma facendo cenno agli altri di imitarlo
<< Cosa vi è successo? E soprattutto cosa sono i Corrotti? >> chiese, il Capitano
<< Eravamo appena atterrati su Delta Vega 4, uno dei primi pianeti sul confine fra il quadrante Gamma e il quadrante Charlie1. Con una squadra d’esplorazione di soli otto membri fra cui il vostro amico, Ianto Jones, Delta Vega 4 sembrava abbandonato con i suoi cieli d’ambra e le pianure di cobalto, stavamo cercando una possibile forma di vita sui settori da 1 a 13, mentre la squadra 00945Alpha si occupava dei quadranti da 13 a 25. Ci trovavamo nel settore 5 quando trovammo un’ampia struttura circolare in ossidiana, informammo immediatamente il Gran Consiglio della Guerra, il cui ci diede l’ordine di metterci in contatto con gli indigeni non prima di aver informato la squadra Alpha. Una volta esserci riuniti avviammo la procedura per il primo contatto, ovvero essere diplomatici fino ad un attacco degl’indigeni e poi combattere fino a piegarli al nostro volere- >>
<< Ma non eravate una squadra d’esplorazione? >> lo interruppe Owen
<< Siamo una squadra di esplorazione è vero ma siamo anche tenuti a sottomettere le razze inferiori, come nella vostra storia gli squadroni di pace nazisti. Ma come stavo dicendo- riprese il Time Lord- quando ci avvicinammo alla struttura venimmo attaccati dai Corrotti, vede Capitano, i Corrotti sono esseri provenienti da un altro universo portati qui alla nostra rinascita, sono esseri di una crudeltà unica. Il loro pianeta natio, Sarach’to, è scomparso dal loro universo di provenienza senza alcuna apparente e possibile ragione e spiegazione. Sono esseri mostruosi alti oltre i due metri e venti, dalla pelle bluastra, gli occhi, generalmente neri, iniettati di sangue ed infine le mani munite di artigli spessi lunghi circa una ventina di centimetri, ricurvi di colore avorio. E questa è la risposta alle vostre domande >> finì Giàtros
<< E tu come hai fatto a salvarti? >> Chiese, Tosh
<< Sono fuggito come un codardo, ho attivato il teletrasporto d’emergenza non appena li ho visti attaccare la mia squadra >> rispose, abbassando gli occhi, il ragazzo
<< Se ti sei ritirato prima del inizio della battaglia come fai ad essere certo che siano ancora vivi? >> chiese, il Capitano Harkness
<< Li conosco, o meglio l’intera razza dei Signori del Tempo li conosce, visto che in realtà i Corrotti e i Signori del Tempo sono la stessa cosa, solo che si sono evoluti in modo diverso >> disse, il Time Lord, non appena Owen lo guardò, Giàtros capì la domanda che stava per porgli << Un corrotto può uccidere un Signore del Tempo, ma se il corrispettivo corrotto, come ad esempio me di quel universo, mi uccidesse. Si creerebbe una singolarità come quella che c’era al inizio del Tempo, e questo creerebbe un buco nero ipermassiccio che prima risucchierebbe l’intero quadrante gamma e poi farebbe implodere l’universo >> spiegò, il ragazzo
<< Quindi non possono uccidervi perché se no distruggerebbero l’universo? >> chiese conferma, l’immortale, Jack Harkness
<< In teoria si >> rispose il Time Lord
<< Sai far funzionare quel teletrasporto? >> chiese, Tosh
<< Si, quindi avete deciso di aiutarmi? >> rispose e chiese il giovane Signore del Tempo
<< Non stiamo aiutando te, ma dobbiamo salvare Ianto >> rispose, acido Owen. Tornando alla sua postazione tenendo, comunque, sottocchio il Time Lord che invece si diresse verso il teletrasporto una volta ottenuta conferma dal Capitano Harkness
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Due giorni fa
Gallifrey, Cima del Monte dei Sussurri
Le tempeste di neve flagellavano da secoli la cima del Monte dei Sussurri, il vento ululava minaccioso, scontrandosi contro le rocce aguzze producendo suoni ancor più sinistri e sibilanti, la neve bianca nascondeva completamente il colore nero delle rocce della montagna. Tutt’intorno c’era sono il nulla più assoluto, il Primo Guerriero Khyrion si guardò intorno alla ricerca dell’ingresso della caverna, ma a causa della fitta tempesta non riusciva a vedere ad un palmo dal proprio naso, il primo sole stava per sorgere la tempesta si sarebbe calmata, non fermata lì non si fermavano mai e il vento soffiava, sussurrava perfide parole al orecchio degl’incauti avventurieri. Dalla cima del Monte dei Sussurri poté vedere l’alba del Nord, visto che finalmente il vento si era calmato è soffiava lieve, facendo volteggiare i fiocchi di neve dalla forma irregolare e sempre diversa, il mantello rosso, adesso, libero dalla forte stretta del Signore del Tempo veniva smosso dalla brezza gelida. Con la visuale adesso libera il Primo Guerriero Khyrion riuscì finalmente a scorgere l’ingresso della grotta, in cui stalattiti e stalagmiti di ghiaccio sembravano i grossi denti di un enorme mostro, il Primo Guerriero vi entrò senza timore e proseguì a passo spedito verso le viscere della caverna, fin quando la luce dei due soli non riuscì più ad illuminare la strada, dopo un istante di smarrimento agli occhi del Time Lord si presentò un magnifico spettacolo, alcuni punti delle pareti presero a brillare come piccole stelle emanando un lieve luce celeste. Continuò a scendere nei ripidi e tortuosi tunnel della grotta, fino ad arrivare ad un’ampia sala illuminata a giorno da enormi cristalli di mille e più colori, che al contempo illuminavano la fronda azzurra di un albero millenario dalla corteccia bianca alle cui radici si trovava una sorgente d’acqua limpida verde smeraldo, Khyrion s’inginocchiò ad una sponda della fonte lasciando cadere nel acqua una gemma color acquamarina dalla forma a goccia lucida e completamente liscia, che una volta a contatto con l’acqua si sciolse, al centro della sorgente iniziò ad emergere una figura  che era un tutt’uno con l’acqua era una bellissima donna con dei lunghi capelli e gli occhi azzurri come le foglie del albero sotto cui si trovava, in mano teneva due sfere una per ogni mano: una rossa, in qui i gas al suo interno si rimescolavano creando vortici rosso scuro, come una riproduzione perfetta dell’atmosfera di Gallifrey e l’altra è azzurra con delle macchie verdi, i continenti, e lievi increspature bianche. Teneva in mano la Terra e Gallifrey, la donna non parlò si limitò a mostrare al Primo Guerriero la sfera rossa, in cui i gas iniziarono ad agitarsi fino a che mostrò la grande pianura del accademia Phyrodian in cui vide apparire i Corrotti, il loro Lord President teneva in mano una gemma dai bordi frastagliati a diciotto punte, Khyrion la riconobbe era l’Attimo, ma loro non potevano averla, perché era nel figlio della Terra, il Loro Lord President marciò con il suo esercito al accademia Phyrodian, che quel giorno era completamente vuota, visto che era in atto l’incoronazione della Lady President Leydia, andò nelle profondità della struttura, lì dove si trovava l’ultimo altare della vecchia religione di Gallifrey, l’altare della Morte, il Corrotto fece scivolare l’Attimo nella cavità nel altare, la gemma brillò della sua splendida luce bianca che man mano divenne sempre più viola, la terra prese a tremare sempre più violentemente. Il vulcano che era la Montagna Rossa eruttò e i suoi fiumi di magma incandescente raggiunsero rapidamente la Cittadella, surriscaldando e fondendo i pilastri che la tenevano al di sopra di Omega, i pilastri cedettero…
<< Basta! >> Urlò, il Primo Guerriero Khyrion << Questo non accadrà mai, il figlio della Terra è al sicuro >> il tricorder che teneva alla cintura squillò, il Primo Guerriero lo prese e rispose alla chiamata
<< Qui il Primo Guerriero Khyrion, parlate >> disse
<< Primo Guerriero Khyrion, qui il sottotenente Remar, mi dispiace doverla informare che i Corrotti hanno catturato il figlio della Terra >>
<< Non è possibile >> sussurrò, sconvolto il Primo Guerriero << Dovete salvarlo >> Ordinò e interruppe la comunicazione senza dare tempo al sottotenente di rispondere. La Veggente sorrise, di un sorriso malvagio, prima di tornare un tutt’uno con la sorgente
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Oggi
Delta Vega 4- Struttura d’ossidiana
Ianto sapeva di essersi cacciato in grossi guai, lo vedeva dallo sguardo terrorizzato dei Time Lord accanto a lui e i Time Lord non hanno paura di niente, sono loro ad incutere timore alle altre razze mai il contrario
<< Dobbiamo trovare il modo di liberarti, figlio della Terra >> sussurrò, uno dei soldati che era il più vicino a lui
<< Cosa vogliono da noi? >> chiese, sempre sottovoce, Ianto
<< Cosa vogliono da te, è la domanda giusta. Loro vogliono l’Attimo >> rispose, il soldato
<< L’Attimo? >> chiese, l’umano
<< La tua anima da Signore del Tempo, l’unica cosa che potrà porre fine al Impero >> rispose, nuovamente, il soldato cercando di liberarsi dalle strette corde metalliche con cui li avevano legati. Nella stanza in qui li avevano rinchiusi entrò un essere alto, probabilmente, più di due metri dalla pelle bluastra quasi viola, dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi vitrei e bianchi come biglie di vetro, il corpo proporzionato e scheletrico della creatura era coperto da una lunga tunica nera decorata da intrecciati ghirigori di un colore ancora più scuro di quello del niente, erano di un nero che catturava lo sguardo e ingoiava l’anima. La creatura ticchettò con gli artigli contro la parete d’ossidiana con un ritmo ben preciso che sembrava quello di un rullo di tamburi continuo, eterno, uno di quei suoni che una volta sentiti non ti abbandonano più tormentandoti nelle notti buie e piene di incubi. Il Corrotto ghignò vedendo i fieri Signori del Tempo incatenati con anelli metallici stretti intorno al collo come collari, per dei cani disubbidienti.
<< Figlio della Terra- disse l’essere con la sua voce profonda e buia- noi, sappiamo che tu sei in mezzo a queste disgustose lucertole e ti converrebbe mostrarti se non vuoi che i tuoi compagni vengano uccisi >> aveva parlato con un tono pregno di disgusto, etichettando gli esseri che dominavano l’universo come lucertole.
<< Voi non potete ucciderci >> esclamò, sicuro, uno dei soldati un ragazzo dagli occhi verdi, di un verde troppo profondo per essere umano l’essere rise, la sua risata era profonda e cupa come se risalisse dalle profondità dell’inferno da cui era venuto
<< Ne sei così certo, lucertola? >> chiese retorico il Corrotto, pronunciando poi alcune parole in una lingua, sconosciuta persino agli stessi Time Lords, dai suoni secchi e, al contempo, armoniosi. Da una delle tre porte che davano sulla stanza, uscì un grosso felino, dalla pelliccia nera, gli artigli anch’essi neri non retrattili rispetto agli altri della loro razza e due grossi occhi azzurri sferici che brillavano e risaltavano sul muso scuro della creatura, il felino ruggì e la sua voce rimbalzò contro le pareti a cupola della struttura color ossidiana.
- Oggi
Terra-Covo della resistenza, Torchwood
Il Capitano diventava sempre più impaziente ad ogni minuto che passava, “Quanto ci avrebbe messo quel Time Lord a ricalibrare un teletrasporto della propria gente?” si chiese mentre, Tosh e Owen cercavano di ritracciare una possibile traccia delle navicelle usate dai Time Lord.
<< E’ pronto >> disse, Giàtros. << Prendete le armi, non so cosa i Corrotti potrebbero farvi >> continuò
<< Perché noi non ne avevamo intenzione, volevamo andare a fare una pacifica visita ai vostri nemici >> disse, acido e sarcastico, Owen
<< Non potete i Corrotti- >> il Time Lord venne interrotto
<< E’ sarcasmo >> disse, Tosh << Non avevamo intenzione di andare lì disarmati >>
Il ragazzo sussurrò un “bene” prima di azionare il teletrasporto, trasportando lui e i rimanenti membri del Torchwood su Delta Vega 4, purtroppo arrivarono in ritardo. Nella stanza rimanevano solo i corpo straziati dei Time Lord che a causa di un qualcosa non erano riusciti a rigenerarsi e in un angolo della stanza con, ancora, l’anello metallico stretto al collo stava Ianto che rimaneva immobile a fissare il vuoto
<< Ianto! >> lo richiamò, Jack ma niente il ragazzo non si mosse, il capitano corse verso il ragazzo e vide che i suoi occhi erano completamente neri, come se li avessero sostituiti con delle perle di onice.
<< E’ tardi, l’hanno preso >> disse, sconfitto il Time Lord
<< Cosa gli hanno fatto?! >> chiese il Capitano Harkness
<< Hanno preso l’Attimo, gli hanno strappato l’anima >> rispose, Giàtros << E presto moriremo tutti, almeno noi Time Lord >> finì, dando voce al suo pensiero
<< Possiamo fare qualcosa per salvare Ianto? >> chiese, preoccupata, Tosh
<< Non appena Gallifrey e i Signori del Tempo svaniranno il vostro amico si sveglierà come se non fosse successo niente, ricorderà tutto ma l’anima del Valejard che era in lui sarà completamente svanita >> spiegò, il soldato.
-Oggi
Gallifrey- Accademia Phyrodian, sotterranei
I Corrotti circondarono l’altare di granito con sopra inciso uno strano simbolo circolare con al interno due triangoli sovrapposti con i vertici ai lati opposti, la caverna era illuminata da alcune torce. Il Lord President dei Corrotti fece scivolare la gemma, in cui avevano imprigionato l’Attimo, dentro la cavità al centro del altare l’Attimo iniziò a brillare pulsando, la sua luce bianca divenne viola e la terra prese a tremare
<< E’ il momento, il destino si prende la sua rivincita sui superbi >> disse il lord President dei Corrotti << E la morte si prende le loro teste2 >> finì.
La montagna rossa eruttò i suoi fiumi di caldo magma raggiunsero la Cittadella fondendo i pilastri che cedettero, la camera di stasi di Omega venne distrutta e la fame del grande buco nero si risvegliò iniziò ad inghiottire il pianeta e a riparare i difetti del Tempo cancellando quegli anni e riparando gli errori, i Time Lord che erano sparsi per le galassie iniziarono a svanire come statue di sabbia soffiate via dal vento, la Terra tornava il globo azzurro che era sempre stato, la sofferenza causata dai Time Lord iniziava a svanire cancellata dalla memoria e dal vortice. Del loro grande impero non rimase niente nemmeno il più mero ricordo, vorrei dire che i Time Lord affrontarono la morte come ogni altra razza, ma così non fu. Affrontarono la morte con fierezza, mantenendo la loro fredda espressione anche quando il cupo mietitore senza testa, cavalcando il suo destriero bianco dagli occhi di rubino, venne a reclamare con la sua ascia le loro anime e le loro teste3. Erano scomparsi, nessuno di loro sopravvisse quando il Tempo decise di cancellarli. Erano stati una grande, potente e antica razza ma per quanto antica e forte possa essere una razza tutte hanno una fine.
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Anche se in realtà, il Tempo non ha preso tutti i Time Lord e il cavaliere non ha reclamato le loro teste, di chi parlo? Sto parlando del Folle uomo con la cabina blu, del grande Maestro di Utopia e della ragazza umana che così umana non era, il Tempo li ha perdonati e il cavaliere passa accanto a loro, continuamente, scaldando la lama della sua ascia ma non per loro ma per i loro nemici. Pochi possono dire di essere amici del Tempo e della Morte, ma loro possono affermarlo con orgoglio mentre viaggiano da pianeta a pianeta con la loro stramba cabina blu, chissà forse un giorno potrete incontrarli ma fate attenzione a non far innervosire il loro guardiano, potreste perderci la testa >> Lo strano uomo finì di raccontare, mentre ragazzi e adulti lo ascoltavano, l’uomo si alzò e si diresse verso una vecchia cabina telefonica blu e tutti quelli che si trovavano in quella piazza, di quello sperduto paesino d’Irlanda, giurarono di aver visto la cabina sparire, non prima di sentire la voce dello strano uomo dire “ Geronimo!” e di aver notato poco più lontano un uomo senza testa su un cavallo bianco che dopo essere stato incitato dal suo cavaliere iniziò a correre scomparendo nel aria come un allucinazione.
 
 
 
 
 
 
 
Note del Autore
E finalmente sono riuscito a finire questo racconto (e questa serie) che come avrete capito è stata raccontata dal Dottore come se stesse raccontando la storia di qualcun altro. Anche se mi scuso per la contaminazione, nelle ultime righe, da parte della serie tv Sleepy Hollow. Spero comunque che vi sia piaciuto e non vi sia sembrato fuori luogo.
  1. = Ho scritto Charlie perché stavo usando il gergo del aereonautica
  2. = Con e la morte si prende le loro teste mi riferisco al fatto che li decapita sia metaforicamente che letteralmente
  3. = In questo caso è una descrizione approssimativa del Cavaliere senza Testa, Cavaliere del Apocalisse Morte, di Sleepy Hollow la serie televisiva che mandano sulla Fox, dopo The Walking Dead. Che usava un ascia arroventata per decapitare le sue vittime.
Ma vi ringrazio per aver letto e alle vostre recensioni :)
E forse alla mia prossima storia su questo fandom
-Anthony Edward Stark
   
 
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