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Autore: Slytherin Pride    20/03/2014    1 recensioni
Dal capitolo 1: "Tento di concentrarmi sulla prof che parla, ma mi sento osservato e mi comincio a guardare attorno alla ricerca della fonte di quello sguardo finché non mi ritrovo a specchiarmi in un paio di occhi blu ghiaccio."
Dal capitolo 2: "Quell'anello glielo avevo sempre visto al pollice, ma ultimamente ce l’ha nell’astuccio e lo tira fuori ogni tanto, ma non per distrarsi dalle lezioni, come se qualcuno lo obbligasse…"
La mia prima fanfiction originale, nonchè la prima con diversi capitoli, spero vi piaccia!
ATTENZIONE: Il linguaggio usato è volgare, principalmente perchè il protagonista e narratore è un ragazzo di 18 anni che frequenta le superiori, quindi non risulterebbe credibile un linguaggio medio-alto. Per questo il rating è arancione, ma potrebbe diventare rosso se la mia beta mi convince a scrivere la lemon.
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo nuovo, entro una settimana come avevo promesso. Piccola legenda:
- Frase - = frase dell’Innominato
S/P/J/F: - Frase - = frase di Straight/Pride/Just (Simo)/Fast
Canzoni
 
KRÄHEN AUF EINEM BAUM
 

“Angel Eyes” passa fin troppo velocemente. È divertente flirtare con quei due, anche perché è evidente che non c’è nient’altro tra noi, e poi fa molta scena!
Pride ride e torna al centro, lo spettacolino è finito e la prossima canzone è seria. È il nostro cavallo di battaglia, quella che sappiamo meglio, melle ultime quattro prove non abbiamo fatto un solo errore.
Pride prende il sintetizzatore per gli effetti di sfondo, le luci cambiano da gialle e rosse a blu-violacee e al trillo iniziale partiamo a suonare. Dio, è perfetto. Straight finisce il rif, la nostra vocalist comincia a cantare tenendo la voce vellutata e più bassa del solito.
I wonder, can you daydream at night?
Esattamente come alle prove, forse anche meglio, non si riesce a descrivere la sensazione.
Sleeping with saints and apparitions between the walls…
Come una carica che ti sale da dentro, anche se la canzone è triste, anche se è molto melodica.
The spiders are crawling from the corners of my eyes…
Mi viene da sorridere, non posso farci niente.
The lights are out but I walk these halls…
Ho la mente vuota, seguo la musica e ho il cuore che batte a ritmo con la grancassa della batteria di Fast.
Until I wake up somewhere I know I’ve never been!
Non penso più a niente. Né alla scuola, né alla folla, né a Lui.
Through silent homes the lights are out but I walk these halls…
Lui?
The way I walked before…
Lui…
The lights are out but I…
Lui è qui.
 
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Walk these halls. Cast the sheeps out of your mind, count the wolves and we’ll sleep tonight.
La canzone è finita. Nessuno sembra essersi accorto di niente, ma io sì: ha stonato.
Porca puttana, quell’imbecille emotivo del mio bassista ha stonato.
So perfettamente il motivo, ma non è una buona scusa. Dio, quante gliene dico!
Lo guardo. Ha lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi lucidi e le braccia abbandonate lungo i fianchi.
S: - Simo… -
Ci guarda, sussurra uno “scusatemi” e corre giù dal palco.
P: - Merda! Fast vai con lui! -
Spero che Straight sia pronto perché la prossima canzone dovremo improvvisare. Era previsto che ci fossero pianoforte e chitarra, ma a questo punto non possiamo più contare sull’ultima.
Do una mano a Straight, che sta portando la pianola sul palco e prendo uno sgabello per sedermi, aggiusto il microfono e inizia “Iris”.
 
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Non ci credo. Perché non me lo ha detto? E chi l’ha chiamato?
Capisco che non parlavamo da settimane, però almeno un “Hey, vengo al tuo concerto!” poteva anche sforzarsi di dirlo! Ma soprattutto: perché cazzo c’è anche Simonetta? Non doveva venire a Natale?
Dio, non ci capisco più niente!
Mi chiudo nel bagno riservato alla band e mi accascio per terra contro il muro.
Non voglio tornare di là. Non voglio, ma dovrò prima o poi, il concerto deve ancora finire e c’è bisogno del basso.
Ma non voglio, non posso…
Sento bussare alla porta.
F: - Just? Just, apri dai… -
È Fast. Deve averlo mandato Laura. Ma voglio rimanere solo adesso.
J: - Tranquillo, devo solo sciacquarmi un po’ la… -
La voce mi muore in gola, non riesco a finire la frase e lui se ne accorge.
F: - Just, se vuoi puoi sfogarti con me, ma se non mi fai entrare non posso aiutarti… -
Non rispondo, rimango solo fermo, seduto per terra con la porta chiusa.
F: - Hey amico, questo è il bagno della band. Quello per i clienti è da un’altra parte. -
- Lui è lì dentro? -
 
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Che nessuno mi chieda perché sono qui, non lo so nemmeno io. So solo che quando Simo è sceso dal palco le mie gambe si sono mosse da sole.
Dopo aver girato a vuoto per cinque minuti buoni cercandolo, mi sono fermato di fronte a una porta chiusa, davanti alla quale c’era il batterista della band che bussava e chiamava “Just”. Suppongo sia il soprannome di Simo.
- Lui è lì dentro? -
Mi aveva detto qualcosa, il batterista, ma in quel momento non era importante
F: - Senti, bello, qui me la sbrigo io. -
Scusa?
- Sì, vedo come te la stai cavando… -
F: - Si può sapere chi cazzo sei? -
- Un amico di Simo. -
F: - Strano, non ti ha mai nominato. -
- Ah, no? -
F: - Non con me, almeno. -
A-ha.
Non con lui?
Ed esattamente chi sarebbe lui per essere rilevante?
- Non mi interessa se con TE ha parlato o meno di ME. Sono un suo amico e voglio sapere come sta. -
F: - Sta bene. Torna in sala, ti stai perdendo il concerto. -
- Voglio sentirlo da lui. -
F: - Ascolta. Ci sono già io. Non c’è bisogno di te. -
Ah, adesso capisco. Evidentemente stanno insieme, allora.
Perché non me lo ha detto?
Sono il suo migliore amico, perché me lo ha nascosto?
Ad ogni modo, questo non cambia nulla. Non sarà di sicuro un fidanzato del cazzo a impedirmi di sapere come sta.
- Lasciami. Parlare. Con. Simone. -
J: - Fast, va tutto bene, torna pure in sala. -
Improvvisamente mi ritrovo faccia a faccia con il batterista, senza sapere come né quando ci siamo avvicinati tanto.
F: - Ma… -
J: - Anche io voglio parlare con lui. -
F: - Va bene… Chiamami se hai bisogno. -
Dopo avermi guardato male un’ultima volta, se ne va lasciandomi solo davanti alla porta chiusa.
 
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Salve! Stavolta sono riuscita a mantenere la promessa di aggiornare entro la settimana! Come avrete potuto notare c’è un parziale ritorno allo stile dei capitoli 4 e 5, moooooolto discorso diretto e poche descrizioni… Boh, mi è uscito così, ditemi voi cosa ne pensate!
Il prossimo capitolo è già finito, lo aggiornerò (spero) entro domenica, anche perché lunedì parto e starò all’estero per una settimana (periodo durante il quale, tristemente, non avrò internet)… Che dire? Spero che vi sia piaciuto e sappiate che nel prossimo ci sarà una svolta EPOCALE! :D
Recensite, mi raccomando! :)
Š☆P

PS: Eccovi Straight e Fast!


   
   
 
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