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Autore: Dorando    20/03/2014    3 recensioni
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi [...]
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
[...]
-Ma perché devi fare tutto tu? Perchè dopo aver cucinato per 4 persone non ti unisci a cena con noi? Perché guardi le tue sorelle e tua madre come se avessi paura?-
MODERN CINDERELLA.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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TORTURE.


Mia madre mi si piazzò davanti con le mie sorellastre al fianco.
-D-di che cosa s-sta parlando?- Tremo come non mai pensando che abbia scoperto che io e Harry siamo "amici".
Mi prende per i capelli e mi getta a terra.
-PENSI VERAMENTE CHE NON ABBIAMO SCOPERTO CHE TI SENTI CON IL RAGAZZO DI TUA SORELLA?!?- Merda, lo sapevo che non dovevo vedermi con lui!
-I-io n-non mi sento con lui!-
-QUANTE CAZZO DI VOLTE TI DEVO DIRE DI NON MENTIRMI!?-
Mi tira un calcio sulla caviglia. Ah cazzo, per essere una signora di classe di forza ne ha.
-DIMMI LA VERITA'!- Mi arriva un calcio al fianco. DOLORE, SOLO DOLORE.
-S-sì, io ed Harry s-siamo a-amici- mi guarda sempre più infuriata.
-E DOVE SEI STATA ADESSO?!?-
-In s-spiaggia c-con l-lui- Sussurro dolorante
-Adesso ti diamo noi una bella punizione da non scordare!- Mi trascinano in bagno mentre io cerco di ribellarmi pregandole. Inizio a singhiozzare pesantemente.
Rivolgo un' occhiata a Sylvia e noto che è incazzata e non poco.
Sobbalzo appena mi accorgo di ciò che vogliono fare.
-No no! Signora no! La prego, mi dispiace!- Mi guarda soddisfatta.
-No puttana, così impari a fare la sgualdrina!- Mi risponde mia sorella.
Mi gettano nella doccia mentre io strizzo gli occhi preparandomi al peggio.
Sento l'acqua che inizia a scorrere.
Non mi fanno neanche abituare che sento l'acqua sottoforma di inferno che passa sul mio corpo.
-Devi capire chi comanda qua! Tu non sei nessuno!- Mi urla Pamela.
Caccio un urlo stridulo dimenandomi nella vasca senza alcun risultato. L'acqua è bollente!
-Vi prego smettetela! Mi dispiace! Mi dispiace!- Urlo disperata.
Poi sento un cambiamento di temperatura e da bollente diventa ghiacciata come fare una nuotata nell' Antartide. Inizio a tremare, i vestiti sono tutti bagnati e la mia faccia è piena di lacrime mischiate ad acqua e a trucco sciolto.
-B-basta! P-perfavore!- Provo a ripregarle senza nessun risultato.
L'acqua smette di scorrere ed ho un po' di pace, però il mio corpo è tutto dolorante per via dell'acqua bollente e tremante per l'acqua fredda.
Pamela mi prende per i capelli gettandomi fuori dalla vasca ai piedi di mia sorella tutta bagnata, dolorante. Tremo come se ci fossero 70 gradi sotto zero, il mio corpo è pieno di ferite e bruciature.
-Fanne quello che vuoi- Dice la mia matrigna andando via, però poi si ferma.
-An sì, e punisci per bene questa sgualdrina- Continuo a singhiozzare.
-Contaci- Risponde mia sorella. Merda.
Mia sorella mi fa alzare di forza e riesco ad intravedere il fumo uscire dalle sue orecchie.
Mi trascina in camera mia seguita da Elisabeth.
Quando arriviamo mi getta sul muro ed io caccio un urlo per il dolore.
Mi accascio a terra.
-E quindi volevi fregarmi il ragazzo eh?- Chiede incazzata mentre si avvicina. Non rispondo.
-RISPONDI TROIA, QUALI ERANO LE TUE INTEZIONI?- Dice rifilandomi un calcio sul ginocchi. Muoio dal dolore.
-I-io v-volevo... s-solo u-un amico- Balbetto sia per il freddo sia per il dolore.
-NON MI FREGHI, PUTTANA! ELISABETH VAI A PRENDERE GLI ATTREZZI - Urla a sua sorella.
Capisco subito ed inizio a sudare freddo.
-No- Sussurro a me stessa con voce rotta.
Elisabeth rientra in stanza con una frusta , mentre io deglutisco pesantemente.
-Perfavore- riprovo a convincerla un' ultima volta mentre la guardo con occhi scongiurati, ma lei non ne vuole sentire, mi arrendo quindi a quello che sta per succedere.
Alza in braccio in aria facendolo scagliare con forza contro il mio corpo.
-AAAH!- Urlo mentre il dolore percorre il mio corpo.
Un'altra frustata.
Un'altra ed un'altra ancora.
-BASTA! BASTA PERFAVORE! N-NON CE LA FACCIO PIU'!- Urlo mentre il dolore mi attraversa, peggio di 100 lame che mi trafiggono, ora come ora vorrei morire per non sopportare più il dolore.
Un'altra frustata ancora. Continua così per un po', dopo va via dicendo
-Domani e dopodomani non mangerai niente, nè pranzo, nè cena, nè colazione, NIENTE.- E se ne va sbattendo la porta e gettando a terra dei pezzi di carta, mi avvicino e vedo delle foto che raffigurano me ed Harry, in tutti questi giorni che ho passato con lui.Ecco quei flash cos'erano. Sì questa è la mia vita, subisco così tanto dolore solo per una loro intuizione.
Con non so quale forza arrivo al letto e mi addormento singhiozzando dolorante e morendo dal freddo (avendo solo una coperta).
E' sicuro, ad Harry io non rivolgerò neanche più uno sguardo, anche se mi costerà una vita.
Come mi ha cambiato l'esistenza quel ragazzo che non rivedrò mai più.
Mi addormento pensando a tutto quello che non potrò più fare senza Harry.


HARRY'S POV

E' venerdì, il giorno dopo l'uscita con Dora. E' stato WOW, e quelle parole dette sotto la sua porta mi hanno fatto felice, tantissimo, e mi faranno felice per altri 10 anni.
Era così bella quando ridevamo in macchina, e quando eravamo a mangiare, e quando era con la benda, e davanti casa sua. E' sempre bella.
Sono davanti al muretto coi miei amici e la sto cercando con lo sguardo.
La vedo entrare con due tracolle che stanno per esplodere e due libri in mano.
Subito le corro in contro sotto lo sguardo confuso dei miei amici.
Appena mi vede mi rivolge uno sguardo preoccupato per poi fare finta di non vedermi e continua a camminare.
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Cammina in modo strano, è tutta dolorante, che avrà dormito male?
Le corro in contro per cercare di capire se ho sbagliato qualcosa.
-Ciao- Le dico quando le arrivo vicino sorridendo.
Mi guarda di nuovo preoccupata distogliendo lo sguardo dal mio e guardando in giro, il mio sorriso scompare.
-H-ho fatto qualcosa di sbagliato?- le chiedo. Lei fa un sospiro e comincia.
-I-io... Harry n-noi non possiamo più essere amici, parlarci o vederci... mi dispiace...-
-COSA? Dimmi che scherzi!-
Quasi urlo, lei rimane in silenzio con uno sguardo pieno di scuse.
-Almeno dimmi perché! Ho sbagliato qualcosa? Ti ho ferita? Ti ho ignorata? Ti ho insultata? Ti prego dimmelo perché non ci sto più capendo niente!- dico mentre la rabbia mi sale.
-M-mi dispiace, perdonami- Dice lei con voce spezzata e si avvia correndo al bagno ancora con tutti i libri.
Faccio per seguirla ma mi fermo sentendo che qualcuno mi prende per il braccio.
-S-sylvia! Che ci fai qui? Non dovresti essere a Milano?- Dico con finto tono felice.
-Oh no, sono tornata per risolvere alcune questioni... comunque, che ci facevi con mia sorella?- Mi chiede facendo sbattere le sue lunghe ciglia. E' tutta finta, 10 negozi di Kiko non basterebbero per riprodurre quel trucco. Ma non fraindetemi, anche se a volte è fastidiosa sono sicuro di amarlo.
-Oh.... niente di che... solite cose- Mento spudoratamente.
- Mh... va bene... ti va di andare a fare un giro in caffetteria? E' da molto che non ci sentiamo.-
Non posso negarglielo, in effetti è da tanto che non stiamo un po' soli, per conto nostro.
-Va bene dai.- Detto questo ci incamminiamo verso la caffetteria... mentre nei miei pensieri c'è solo Dora.
NIALL'S POV

Sono in ritardo per la lezione di letteratura. Odio quella materia.
Passo davanti al bagno delle femmmine a passo felpato ma mi fermo non appena sento delle voci e dei leggeri singhiozzi.
-Allora Dora... Hai fatto quello che ti ho ordinato?- Questa è sicuramente la voce di Sylvia.
-S-sì Sylvia- Sussurra con voce flebile qualcun'altro. DORA
-Mmmh... bene, e che gli hai detto?-
-C-che n-non possiamo più e-essere a-amici-
-E Harry ci ha creduto?-
HARRY? CHE CAZZ...?
-S-sì... era arrabbiato con m-me-
-Perfetto, allora sai fare qualcos'altro oltre la troia-
TROIA? Sento un singhiozzo.
-An sì, e scopriamo che gli hai anche solo rivolto uno sguardo la doccia di ieri sarà mille volte più bollente e più fredda, ed anche le frustate saranno mille volte più dolorose- Ho sentito bene o ha detto frustate? Ma....? Ci deve delle spiegazioni
-A-aspetta! O-ora che gliel'ho detto... p-posso mangiare oggi e domani?- Chiede spaventata... Mangiare? Ok, sta diventando inquientante
-No- Dice secca Sylvia.
-M-ma... perfavore! I-io...- Cerca di ribattere Dora ma viene subito interrotta da sua "sorella".
-NIENTE "MA"! HO DETTO NO! SARA' UNA PERFETTA PUNIZIONE! E SE VEDIAMO CHE MANGI ANCHE SOLO UNA BRICIOLA DI PANE TI FAREMO PASSARE LE PENE D'INFERNO! HAI CAPITO STRACCIONA?- Si incazza Sylvia, permalosetta la ragazza.
-S-sì, s-scusami Sylvia-
-E ORA VAI! NON VOGLIO PIU' VEDERE LA TUA FACCIA!-

Mi nascondo dietro la porta del bagno ed appena Dora chiude la porta le metto una mano sulla bocca così che non urli e la costringo a camminare fino allo sgabuzzino della scuola mentre lei cerca di dimenarsi. Oi, non sono mica un rapitore, voglio solo parlare in pace con lei.
Arriviamo alla porta e la appoggio sul muro mentre chiudo la porta a chiave e metto la chiave nei pantaloni dei miei jeans.
Lei si volta irrigidita e spaventata, ma appena vede il mio volto si rilassa.
-Oh, Niall sei tu.- Tira un sospiro di sollievo.
-MA STAI BENE? CHE CAZZO FAI?- Mi urla contro appena si risveglia dal suo stato di shock e di paura.
-Tranquilla, respira... non voglio farti niente... ma tu ci devi delle spiegazioni.- Il suo volto prende un'aria preoccupata. Sì cara, ho scoperto tutto.
-S-su che cosa?- chiede balbettando.
-Ho sentito cosa ti ha detto Sylvia- Inizia a torturarsi le unghie
-N-non mi h-ha detto n-niente-
-Dora voglio la verità, tanto ho già sentito tutto-
Affermo con decisione
-Cosa intende dire per "frustate? E per "Non mangerai niente nè oggi nè domani"? E cosa intende dire con "non devi mai più avvicinarti ad Harry"? Dora, la verità.-
-I-io... Io non posso-
Balbetta nuovamente lei.
-Non dirò nulla a nessuno, te lo prometto, ti prego fidati di me, anche se ci conosciamo da un giorno soltanto. Ti va di sederti e raccontarmi?- Lei annuisce incerta e quindi ci sediamo su due sedie trovate in giro.
Prende respiro e si asciuga le lacrime prima di incominciare.
-Allora... M-mia madre ha tradito mio padre 4 anni fa e quindi vivevo solo con mio padre.
Però lui ha deciso di risposarsi, aveva trovato una donna bellissima, Pamela, e lo era davvero.
Pamela aveva già due figlie, Sylvia ed Elisabeth, che tu conosci bene...
Ecco, mio padre due anni fa...-
Fece un singhiozzo mentre le lacrime scendevano rapide sulle sue guancie, non respirava bene. Le misi una mano sulla spalla per infonderle coraggio. Quando si fu calmata continuò -E-ecco, m-mio padre due anni fa... d-due anni fa morì in un incidente, da quel momento in poi le mie sorellastre e la mia matrigna mi trattano come una... come una schiava. E' questo che sono per loro, una schiava che deve obbedirgli.
D-devo fare i compiti per loro, devo pulire la c-casa ogni giorno, d-devo stirare, lavare... d-devo fare tutto, m-mentre loro... beh loro oziano sul divano o-o nella loro camera.
Se oso mancarle di rispetto o a non obbedirgli mi torturano nel peggiore d-dei modi.-

Devo assolutamente chiederle qualcosa anche se non è il momento.
-E-e Harry? Cosa è successo con lui?-
-M-mi ha invitato ad uscire e siamo andati in spiaggia-
Sorride al ricordo -Mi ha fatto una sorpresa ed abbiamo mangiato in riva al mare, eravamo così contenti, in pace... e lui era così bello...
Però quando sono tornata a casa ho visto la mia matrigna e le mie due sorellastre ed erano infuriate, mi hanno detto che hanno scoperto che mi sento con Harry.
Mi hanno p-preso p-per i capelli e mi h-hanno g-gettata nella vasca, h-hanno f-fatto scorrere d-dell'acqua bollente, ed io l-le pregavo m-ma non volevano a-ascoltarmi. Poi hanno messo l'acqua gelida, un t-tormento, quando avevano terminato m-mi hanno dato in m-mano a Sylvia c-che mi ha portato in c-camera mia e...-
Si blocca respirando irregolarmente -E mi ha f-frustato. Mi ha anche detto che o-oggi e domani n-non potrò mangiare n-nulla- Spalanco la bocca all'udire di tutte quelle torture e quelle storie, prima che io me ne accorga mi metto a piangere e la abbraccio così forte, come per colmare ogni suo vuoto.
-Mi dispiace, mi dispiace così tanto- dico singhiozzando.
Mi stacco dall'abbraccio e la prendo per le mani guardandola negli occhi.
-Da oggi in poi ci sarò io, ti aiuterò, te lo prometto. Ne verrai fuori va bene?-
Lei annuisce debolmente
-M-me lo prometti?-
-Sì-

-Tra noi due?- Chiede incerta.
-Tra noi due- Confermo.






Ragazze, so che non è il massimo, ma non ho potuto fare di più! Spero vi sia piaciuto!
La prossima sarà pieno di Harry gelosi e di Niall protettivi, non perdetevela ;)
CIAOOO <3

 

  
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