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Autore: T_D_VLm    21/03/2014    0 recensioni
La storia e un proseguo di Twilight.
Cosa succede dopo Breaking dawn?
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Nessie non è pronta per essere adulta, e ha paura dei nuovi sentimenti che prova per Jacob.
Intanto il tempo passa, e la storia gira intorno alla piccola e inesperto Valium.
Bella come una dea e più furba di una volpe.
L'unica persona che riesce a tenerla con i piedi per terra si chiama Charlie Cullen. Ultimo arrivato della famiglia. Bello quando Edward - se non di più- e enigmatico quando basta per far uscire pazzi l'intera famiglia.
Ma il legame che gli tiene uniti e troppo forte.
Riusciranno a stare insieme? E Ness e Jacob?
La sete di pericolo di Valium farà cadere i Cullen nell'ennesima lotta contro i Volturi?
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TRATTO DAL RACCONTO
La vita e dura, ma e solo una. E se è eterna e ancora più difficile.
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ATTENZIONE: il raccontò si divide in due tempi, alternati fra loro, che raccontano la storia di Nessie e quella di Valium.
Vi auguro una buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Clan Cullen, Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga, Più libri/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The moon prohibited'
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Renesmee

L'angoscia m'incasinava la vita! Era troppo rinunciare a lui, ma era quello che volevo.
Era difficile convivere con la mente da una parte e il cuore da un'altra.
Ed era ancora più difficile mostrarsi felice davanti a i tuoi cari! Ma resistetti. 
I giorni passavano, così come le settimane, i mesi ... Gli anni. 
Non lo vedevo quasi mai. Anzi proprio mai! 
Mamma faceva il modo che non c'incontrassimo mai.
Ma poi, prima di andare al letto mi faceva la predica: sbagli; lo fai soffrire; ti ama; eccetera. Mancava due settimane al mio compleanno.
Undici anni!
E da quasi quattro che non lo vedevo, e ci stavo molto male. Soprattutto perché in questi quattro anni ero sempre più consapevole di amarlo e di volerlo più di qualunque altra cosa.
Per fortuna sapevo mascherare i miei sentimenti molto bene.

Ero in camera mia.
Stavo aspettando Claire.
Il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno, e, siccome c'erano le vacanze, le chiesi se voleva dormire da me.
Lei accettò senza pensarci due volte. 
Stavo cercando qualcosa da mettere per il compleanno - i vestiti che mi piacevano erano molto pochi.
Puntai su un paio di jeans azzurri, un top stile impero di una tonalità più scura e un paio di ballerine bianche.
Solo che non riuscivo a trovare il top!
Cercavo senza sosta nei cassetti, quando m'imbattei in una foto: ritraeva una bambina con i capelli color del bronzo e gli occhi color cioccolato, stranamente profondi per il loro colore.
Sembrava felice tra le braccia di quell'uomo dalla pelle bronzea a dai capelli neri.
Era veramente felice!
Non come lo era ora!
Arretrai fino a raggiungere il letto. Sentì la porta chiudersi e la voce di Claire salutare i miei. Con un impeto di rabbia scaraventai la foto contro la parete.
La cornice si fece a mille pezzi che vagarono per la stanza.
Mi strinsi le ginocchia al petto, e scoppiai a piangere.
Gelosia.
Ecco cosa mi aveva spinto ha fare quel gesto. Per quella bambina tanto felice tra le braccia di Jacob.
Quella che promise di volerlo sposare! Quella che lo chiamava Mio Jacob.
Perché non potevo essere io!
La porta si spallancò all'improvviso.
«Tesoro, che hai?» chiese mamma appena mi vide.
«Nessie?» mi chiamò Claire. «Stai bene?» chiese visibilmente preoccupata.
«Si» dissi asciugandomi le lacrime.
Mamma si avvicinò al punto in cui si trovava la foto. L'afferrò e la studiò attentamente.
«Sicura?» chiese mamma.
 Mi alzai e gli presi la foto dalle mani.
«Si, sto bene!» risposi. 
«Potete lasciarci un attimo da soli?» chiese papà.
In silenzio Claire e mamma lasciarono la stanza. «Puoi far finta di essere quello che non sei, ma questo non ti farà essere quello che sei» disse mio padre.
 «Io voglio essere felice» risposi acida.
 «E puoi esserlo solo al suo fianco» disse papà. 
«Non dovresti essere geloso?» chiesi sarcastica. 
«Lo sono, ma sono stato egoista per troppo tempo. Io voglio solamente la tua felicità» disse. «Sei mia figlia» continuò, quasi ce l'avesse con me.
 «Non ho intenzione di parlare con Jacob Black!» annunciai acida. 
«Testardaggine di tua madre e masochismo di tuo padre» commentò sarcastico.
«Accoppiata perfetta» mormorai sarcastica.
«Senti, io voglio andare al college! Non voglio Jacob. voglio una vita normale! Umana» continuai seria.
«Puoi far finta di essere quello che vuoi, ma questo non cambierà quello che sei» ripetè. Uscì dalla porta. Dopo un minuto entro Claire.
Ci divertimmo un sacco insieme. Rovistò nel mio armadio, in cerca di qualcosa di carino. Ne trovò di cose che gli piacevano- lei e zia Alice si capivano molto bene- ma era tutto troppo grande o troppo piccolo per lei. La cosa positiva è che mi trovò il top.
Andammo a letto verso le tre di notte.
Il mattino seguente la buttai giù dal letto con un: «Auguri Claire» urlato nel suo orecchio.
«Delicata come sempre» mormorò alzamdosi dal pavimento.
Le diedi il mio regalo- i bracccialetti dell'amicizia- e iniziammo a chiacchierare.
«Io voglio diventare come tua madre» annunciò di punto in bianco.
«Cosa?!» urlai sbigottita.
«Si! Prima o poi dovrò lasciare Quil da solo, e io non voglio» dichiarò tristemente. 
Mi fece paura pensare alla sua morte, e quindi sviai il discorso in un'altra direzione: «Con Quil, come va?» chiesi.
Ricominciò a parlare dei suoi problemi con Quil.
 La giornata passò in fretta.Verso le quattro iniziammo a prepararci.
Mi trucco e mi piastrò i capelli. Poi si preparò lei.
«Caspita! Sono le sei meno dieci. Alle sei inizia la festa! ci vuole mezz'ora da qui a La Push» urlò disperata.
«Ti fidi di me?» chiesi.
«Perché non dovrei?» chiese sarcastica.
La presi sulla schiena schiena e corsi verso La Push.
In un minuto eravamo già lì. «Ora so perché non mi dovrei fidare!» commentò quando scese dalle miei spalle. Traballava un pò, ma camminava su una linea retta.
La casa di Emily era colma di persona.
Jacob non c'era.
Salutai tutti, e conobbi Amanda. Sapevo che Embry aveva avuto l'imprinting, ma non avevo mai incontrato Amanda. Era dolce e timida, aveva l'età di Claire.
Sentii la sua presenza, e mi voltai a guardarlo. Era lì, spingeva Billy verso la sala da pranzo.
Seguito a ruota da Paul e Rachel che teneva fra le braccia il piccolo P.j. 
Si voltò come se avesse sentito il suo nome e incrociò il mio sguardo. Mi voltai immediatamente verso Claire e Amanda che chiacchieravano animatamente del più e del meno.
«Chi stai guardando?» chiese Rachel.
«Ness...nessuno» Rispose Jacob.
«Chi è quella?» chiese Rachel «è davvero una ragazza carina» commentò.
«Lo è sempre stata» rispose Jacob con voce malinconica.
«Ma chi è?» insistette Rachel.
«Renesmèe Cullen» rispose Billy acido.
Sentii lo sguardo di Rachel traffigermi la nuca.
«Nessie, Rachel ti vuole uccidere da come ti guarda» mormorò Claire.
«Lo so!» risposi.
«Vado a dare gli auguri a Claire» disse Jacob.
«Aspetta che la strega se ne vada» mormorò Rachel.
Non la sentì.
Si stava dirigento verso di noi.
«Auguri Claire» disse abbracciandola.
Era così vicino che potevo sfiorarlo. 
«Grazie zio Jay» disse chiamandolo con il soprannome che gli ha dato da piccola. Lei arrossì lievemente ma rispose «ciao Jake». 
«Vado a salutare Sue» comunicai. 
«Posso parlati, Ness?» chiese quando feci per andarmene.
«Io non ho niente da dirti» risposi sinceramente.
«Sicura?» chiese per mettermi in dubbio.
Uscimmo di casa.
Pioviginava un pò.
 «Che c'è?» chiesi esasperata.
«Ho sentito Bella sta mattina» spiegò.
«La sento ogni giorno da quando mi buttasti fuori dalla tua vita» continuò.
«Dove vuoi arrivare, Jacob?» chiesi insospettita da quelle parole.
«Mi ha detto cosa hai fatto ieri» mi disse.
 «Non ho fatto un bel niente ieri!» dichiarai.
«A me non puoi mentire, e lo sai!» mormorò. «Non puoi far finta che non esisto» continuò con la stessa tonalità di voce.
«Lo fatto per tre anni, quasi quattro. Ci sono riuscita, non credi?» parlai a denti stretti per reprimere la rabbia.
«No, non credo»disse con orgoglio.
«Sarai anche una brava attrice, ma non mi freghi Renesmee Cullen». Fece un passo verso di me, e io arretrai di riflesso.
Mi afferrò le braccia e si avvicinò ancora.
Sentii il cuore esplodermi in petto e il sangue affluirmi sulle guance.
Rise e mi avvicinò a lui.
Mi cinse con le braccia la vita. «Non mi freghi Renesmee Cullen» ripetè in un sussurro. Cercai di liberarmi, ma me lo impediva.
Fece scorrere le mani lungo la mia schiena, fino a raggiungere la nuca. Mi afferrò i capelli.
Sapevo quello che voleva fare, ma non riuscivo a liberarmi dal suo sguardo.
Avvicinò le sue labbra alle mie fino a sfiorare le mie con le sue. Afferrai la sua testa con le mie mani, e lui mi strinse le braccia sulla vita.
Ci staccammo e l'unica cosa che mi sussurró fu «ti amo,Nessie».
Lo costrinsi ad abbassarsi di più, fino a che le mie labbra non sfiorarono il suo orecchio.
«Ti amo Jacob Black, ti ho sempre amato e sempre ti amerò» sussurrai.
Mi strinse fra le braccia e mi sollevò da terra.
«Ah, comunque volevo avvisarti che tu sei la mia ragazza. Ti starò attorno per un bel pò» annunció.
«Quanto?» chiesi scherzando.
«L'eternità ti basta?» chiese.
«Anche dopo» commentai.
Posò le sue labbra sulle mie e mi fece girare vorticosamente su me stessa.
Mi lasciò e mi disse di far finta di niente perché Rachel lo avrebbe ucciso.
«Ti fai picchiare da una donna Jacob Black?» lo presi in giro.
«No, ma lei ti odia. Pensa che siccome sei una Cullen tu sia viziata e subdola. Arriverebbe ad uccidere me pur di non vederti girovagare per casa» comunicò. Così feci quando rientrai.
La festa era divertente ma non riuscii a stare tranquilla neanche per un secondo.
Avevo appena ritrovato il mio Jake e non potevo stare al suo fianco solo perché sua sorella non riusciva a capire che se mi sono allontanata da lui è stato solo per il suo bene o per lo meno, lo credevo.
Non sapevo che così facendo ne avremo sofferto di più, ma per fortuna Jake aveva insisto e io avevo capito qual' era il mio posto.
E per questo sarei voluta essere tra le braccia di Jake anche adesso.
Per stare alla nostra prima festa insieme.
Per ballare, scambiarci dolci baci o anche solo semplicemente tenerci per mano.
Lanciai un sospiro di sollievo quando la festa finì e la gente iniziò ad andarsene. 
Salutai Amanda e Claire, poi Emily e Sam. S alutai Seth e lanciai un saluto con la mano a Leah che non rispose.
E corsi a tutta velocità a casa mia.
Spalancai la porta -non sapevo se arrabbiarmi o ringraziare mamma- ma la casa era vuota.
Andai a casa Cullen, ma anche questa era vuota. "Forse sono a caccia" pensai.
Mi diressi verso il pianoforte a coda per suonare qualcosa.
Sul piano c'era un foglio con su scritto delle indicazioni. 
Seguì quelle indicazioni fino a trovare una radura piena di fiori in cui sorgeva una casa a due piani.
Era bellissima da fuori.
Le chiavi erano infilate alla fessura della porta, sopra la quale c'era un bigliettino.
C'era scritto " entra".
Girai la chiave nella serratura e aprii la porta.
Dentro era ancora più bella: La cucina era rossa -anche se non saprei di che farmene- con un piano e degli sgabelli stile anni ottanta.
Poi il salotto era adiacente alla cucina era tutto bianco, con un televisore al plasma posizionato sul muro e circondato da mobili, e poi c'era una libreria enorme che copriva un'intera parete. 
I Cullen erano tutti lì.
Compreso lui. Il mio Jake. Incrociò il mio sguardo e io sorrisi. 
«Che vi avevo detto» mormorò. 
«Ness, sei un'attrice eccezionale» commentò Claire.
«Tu cosa ci fai qui?» chiesi sorpresa di vederla.
«Questa casa e molto più vicina al La Push di quando immagini» rispose.
«E sul confine» disse papà.
«Ma di chi è questa casa?» chiesi.
«È tua!» rispose zia Alice come se fosse una cosa ovvia.
«Puoi anche rifiutare se vuoi» rispose in fretta mamma.
«Ma il mio compleanno e fra due settimane» commentai.
«I lavori sono finiti prima» rispose zia Alice.
«Ti piace?» chiese zia Rose.
«L'adoro» risposi.
«Vorrei vedere di sopra» dissi. 
«Mi dispiace tesoro, stavamo andando a caccia. avevamo deciso che avresti socializato da sola con la casa» comunicò zia Alice. 
Sentii il suono di un clacson fuori, e Claire s'incupì.
«È Quil» mormorò.
«Ci vediamo domani Nessie» disse dandomi un bacio sulla guancia.
Uscì, e subito dopo di lei, la mia famiglia fece lo stesso. Lasciandomi sola con Jake. 
«Posso offrirti qualcosa?» chiesi per rompere il ghiaccio.
«Credo che nella tua dispensa ci sia solo sangue» commentò.
Aprii il frigo ed era pieno di cibo da umani, lo chiusi prima che mi venisse la nausea.
Aprì la dispensa e trovai del caffè.
L'avevo visto fare spesso da Sue e nonna Esme per Jacob. Ci potevo riuscire.
«Ti va del caffè?» chiesi.
«Certo, perché no» rispose.
Misi a fare il caffè, e intanto parlavo con Jake.
Del più e del meno.
«Okay» dissi quando il caffè fu pronto.
Lo versai nella prima tazza che trovai e gliela porsi.
«Non essere cattivo, e la prima volta che lo preparo» comunicai.
Assaggiò.
«Non devo essere cattivo?» chiese.
Io annui.
«Fa veramente schifo» urlò scherzoso.
«Dai, non sarà così male» mormorai.
Presi la tazza e assaggiai. Me ne pentì subito.
Aveva un gusto amaro, e faceva veramente schifo. Ma avrei fatto di tutto pur di non dargliela vinta.
Gli tirai il caffè, che ormai era freddo, in faccia.
«Ehi!» urlò.
Io risi fragorosamente.
«Questa me la paghi».
 Trovai uno strofinaccio e glielo lanciai, sempre ridendo.
Si alzò di scatto e io scappai al piano di sopra con lui che mi seguiva.
M'infilai nella prima stanza.
Era bellissima: aveva un letto a badalchino stupendo. Non feci in tempo per controllare tutta la camera, perché Jacob mi spinse sul letto e iniziò a farmi il solletico.
«Okay, okay, basta! Ho capito!» urlai.
Mi lasciò andare e ci guardammo negli occhi.
 «Ti amo,Ness» mormorò.
Lo attirai verso di me e poggiai la mie labbra sulle sue. Il bacio da delicato e dolce, diventava sempre più esigente e passionale. Successe tutto in un attimo e ci ritrovammo a rotolarci senza vestiti sotto le lenzuola. E quando lo sentii entrare dolcemente dentro di me, mi beai di quella sensazione pensando finalmente di non avere più paura di questo amore che sarebbe durato per l' eternità.
CAPITOLO REVISIONATO con l'aiuto di EmoTrilly_Watanka.


Spazio all'autrice:
Prima cosa, ringrazio EmoTrilly_Watanka, per aver revisionato il capitolo al posto mio. Non smetterò mai di esserle riconoscente.
Che ne pensate del capitolo? A me piace particolarmente, dopo la revisione di EmoTrilly_Watanka.
Ma giudicate voi.
Vi aspetto sulla mia pagina "The moon prohibiting" such Facebook, e sul mio profilo "Elizabeth Isabella Sarah".
Vi aspetto in tanti, un bacio V.
   
 
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