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Autore: Theyaremyworld    21/03/2014    1 recensioni
Il vuoto può essere pericoloso, così come il buio.
Entrambi potrebbero mascherarsi facendoti credere che tutto vada bene.
Per Sunshine era così. Il suo buio mascherato da dei colori vivaci che man mano sbiadiranno facendole vedere come realmente stavano le cose. Anche grazie a lui.
Harry non voleva prenderla in giro, Harry voleva solo che la sua Sunshine fosse libera.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 5
La vita è un tenersi per mano.
Perché la vita è amore e l'amore è mantenere.
 
<< Ma che fine avevi fatto? >> disse Niall con il sorriso sulla bocca prima di abbracciarmi.
Era più di una settimana che non ci vedevamo tranne che qualche saluto veloce a scuola.
<<  Mi sei mancato tanto >> gli risposi ricambiando la stretta.
Mi era piaciuta l'espressione di felicità che aveva mostrato appena aperto il portone di casa sua per trovarsi faccia a faccia con me.
<< Mi sei mancata anche tu >> disse mentre ci sedevamo sul divano vicino al camino caldo di casa.
Sin da quando c'eravamo conosciuti amavo andare a casa di Niall, era calda, comoda, accogliente e poi ovviamente c'era lui, con cui potevi esprimerti e ridere in sana libertà.
<< Allora come va? >>
<< Bé vediamo: Michelle crede che io abbia messo in atto qualche specie di piano, se così vogliamo definirlo, per distruggere la vita al povero Harry e ovviamente ci sto andando sempre di mezzo io. Ho provato a dirle che si sta immaginando tutto ma lei come al solito non mi fa parlare, per il resto, tutto a meraviglia. >> sorrise scuotendo la testa
<< Anche con Harry? >>
<< Con Harry va tutto bene. Lui è di ottima compagnia, non è come le persone pensano. Sotto tutti quei tatuaggi e dietro quel suo scudo c'è un ragazzo dolce e comprensivo forse anche premuroso. Come sappiamo il suo passato non è dei migliori, anche se ancora io non so esattamente per cosa, ma a me piace stare in sua compagnia. Insomma, quale altro ragazzo del suo mondo sarebbe venuto ad un noioso evento di beneficenza solo per non lasciarmi sola? >> continuò a guardarmi con un sorriso
<< Te ne stai innamorando vero? >>
<< Cosa? No, insomma,te l'ho detto. Siamo amici e poi, oddio, è stato severamente vietato da Michelle. No, credo di no. >>
<< Quando aprirai gli occhi, Sun? >> scosse la testa
<< Quando tu, Horan, imparerai che le bugie non si dicono >> lo presi in giro tirandogli un leggero schiaffo sulla spalla destra.
<< Sunshine, ad Harry piaci! >>
<< Smettila di dire stupidaggini >>
<< D'accordo, va bene. Fa pure finta di niente, finta che non sia così. Spero solo che lui non sia così stupido da non rendersi conto che giorno per giorno tu ti stai innamorando sempre di più.
Perché lo vedo nei tuoi occhi, nel modo in cui ti comporti quando Harry è anche solo nei paraggi, nel modo in cui il tuo sorriso si accende quando senti pronunciare il suo nome, perché tu, cara Sunshine Tomlinson, sei perdutamente, incondizionatamente presa da quel ragazzo, tanto da dimenticarti di quello che ti accade intorno. E per quanto tu possa essere intelligente, ti ci voglio io, per fartelo capire. >>
 
 
<< Ciao Sunshine, sono Zayn >>
Era l'ultima persona di cui io mi sarei aspettata una chiamata ma mi incuriosiva molto il motivo.
<< Oh Zayn, ciao. Ti serviva qualcosa? >>
<< Si, cioè no, insomma volevo chiedere a te una cosa >>
Sorrisi per il suo modo impacciato con cui si poneva a me. Non era così con tutti, anche se sembrava Zayn Malik il ragazzo che usa il cervello poco e niente.
La pensavo anche io così, ma non ci misi molto a rimangiarmi la mia opinione perché non lo conoscevo e di conseguenza era del tutto sbagliata.
<< Dimmi tutto >>
<< Bé, c'è una festa da Liam domani, volevo sapere se volevi farci un salto. Insomma siamo amici e non siamo usciti nemmeno una volta insieme. Oh, ci sarà anche Harry se ti fa stare più tranquilla. Si ecco, volevo chiederti solo questo... >>
Se fosse stato qualcun'altro non avrei accettato, non ci avrei pensato nemmeno su. Soprattutto per il fatto che la festa fosse a casa di Liam. Io passavo il sabato sera vestita con una tuta calda e un libro seduta sulla banca vicino alla finestra per leggere al chiaro di luna, ma era Zayn e me lo aveva chiesto gentilmente, non volevo deluderlo o farlo rimanere male.
<< Mi piacerebbe tanto Zayn. Hai ragione, siamo amici quindi si, vengo volentieri. >>
Il suo sospiro alla fine, mi fece intuire che stesse trattenendo il fiato e mi fece sorridere solo al pensiero.
<< Io ed Harry possiamo a prenderti alle 20 va bene? >>
<< Certo, ma Harry è lì ora? >> non rispose.
In compenso lo sentì urlare qualcosa del tipo 'Romeo vieni qui'
<< Zayn perché l'hai chiamato Romeo? >> chiesi ridendo dopo aver cercando di non cedere, ma anche lui rispose con lo stesso modo.
<< Per una Giulietta ci vuole un Romeo >> disse sarcastico. Tutti con questa fissa.
<< Te lo passo >> continuò.
<< Ciao Zayn, a domani >>
<< Raggio di sole! >> sentii la sua voce roca provenire dall'altro lato della cornetta.
<< Ciao Harry >>
<< Allora...Zayn, ti ha chiesto di venire domani? >>
<< Si, è stato gentile >>
<< E tu? >>
<< Ho accettato, >>
<< Fantastico! Allora ti farò divertire domani! >>
<< Se non sarà così non verrò mai più ad una festa con te >> ironizzai.
<< Sfida accettata >> lo sentii un attimo lontano << Zayn sto parlando, aspetta un secondo >>
<< Dai Harry altrimenti mi dimentico! >>
<< Si ok, ora te la passo >> sorrisi aspettando senza dire nulla, ascoltando quella curiosa conversazione.
<< Sun, ma si può sapere che hai fatto a Zayn? Non è più lo stesso! >> rise
<< E' una cosa positiva? Dai passamelo >>
<< Sono di troppo? >>
<< Assolutamente no >>
<< A domani raggio di sole >>
<< A domani Harry >> subito sentii la voce di Zayn  chiamarmi
<< Grazie per aver accettato, mi serviva un'amica >>
<< Figurati Zayn, è un piacere. Ci si vede domani >>
<< A domani, Sun >>
 
<< Sunshine puoi venire di sotto? >> mia madre urlò per sovrastare la musica prodotta da me e il mio fidato pianoforte. Lasciai a metà la mia composizione per raggiungerla in salotto.
Ci trovai anche Louis.
Erano seduti entrambi sul divano a parlare sottovoce, cosa che non capitava spesso nelle mura di casa.
<< Che succede? >> domandai confusa, vedendo mia madre venendomi incontro lasciando in sospeso la conversazione con mio fratello.
<< Tesoro mio, c'è un'importante notizia >> guardai Louis che mi guardò a sua volta con un' espressione impassibile.
<< Che notizia? Volete decidervi a parlare? >>
<< Papà >> disse mio fratello, il che mi fece riportare lo sguardo su di lui.
<< Papà? >> domandai,
<< Papà >> confermò.
<< Basta ripeterlo, che cosa centra papà con questa notizia? >>
<< Tuo padre è riuscito a farti ottenere un'importante audizione a Los Angeles. Ti trasferirai e starai da lui >>
<< Aspettate! Chi ha deciso tutto questo? >>
<< Te l'avevo detto avrebbe fatto così >> disse Louis sospirando.
<< Che cosa c'era da decidere tesoro? >>
<< Mamma spero tu stia scherzando. Avete preso questa decisione senza consultarmi. Io non voglio trasferirmi a Los Angeles e fare quella stupida audizione, tantomeno non voglio trasferirmi da papà, non siete nemmeno separati e vivete in due posti diversi. >>
<< Sai che tuo padre è in viaggio >>
<< Da cinque anni? >>
<< Questo non centra, è una grande possibilità per te >>
<< Nessuno ve lo ha chiesto. Io sto bene qui con i miei amici >> dissi prima di ritornare di corsa in camera e prendere un respiro. Ora, dopo cinque anni, quell'uomo si faceva vivo per portarmi con sé a LA per un'audizione che non gli avevo nemmeno chiesto.
E di certo qualcosa sotto c'era.
Non aveva mai fatto qualcosa per me, per noi.
Squillò il telefono, non smetteva, risposi con più calma possibile.
<< Sun, sono Harry >>
<< Oh Harry >>
<< Va  tutto bene, Sun? >>
<< Alla grande. Ti serviva niente? >>
<< Si in verità ti volevo dare una cosa. Pensavo ti sarebbe piaciuta. Ma non so se è il caso >>
<< Vengo. Dimmi dove e quando, devo uscire da qui >>
 
Andai al luogo che Harry mi aveva indicato per incontrarlo. Era un parco isolato dal resto di Londra, non c'era quasi nessuno, nemmeno lui, così mi sedetti su una panchina ad aspettarlo.
<< Dove sei Harry, dai forza, ti sto aspettando >> sentii provenire dalla mia bocca inconsciamente.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e la sua voce roca.
<< Ciao raggio di sole >>
<< Ciao >> guardai la mano dietro la sua schiena
<< Che nascondi li dietro? >> chiesi curiosa
<< Il tuo regalo... regalino >> sorride
<< Dai voglio sapere cos'é >> dissi mentre si sedeva accanto a me
<< Chiudi gli occhi >> feci come mi chiesi e aspettai che mi desse il via per riaprirli.
Chissà cosa gli era saltato in mente quel giorno.
<< Apri >>
Ritrovai il mio sguardo incrociato a quello di un gattino piccolo tenerissimo. A dire il vero mi assomigliava quasi ad Harry.
<< Harry ma è bellissimo >> dissi prendendolo in braccio
<< Ti piace? >>
<< Tantissimo! >>
<< La mia gatta ha partorito due cuccioli, la femmina l'ho tenuta io, il maschietto ho pensato di darlo a te >>
<< E' stato un pensiero molto carino, grazie >>
<< Ho pensato che ti servisse un po' di compagnia in certi giorni >>
<< Hai fatto bene, allora ... come hai chiamato la gattina? >> ci fu un minuto di silenzio, vidi Harry guardarsi intorno
<< Harry? >>
<< Si, ehm, io ...Sunshine >> spuntò un sorriso sul mio viso
<< Dici che gli si addice il nome Harold? >>
<< Come fai a sapere il mio vero nome? >> alzai e abbassai le spalle velocemente
<< Zayn >>
<< Ah, non sa tenere la bocca chiusa >>
<< A me piace il tuo nome, è così sofisticato >>
<< Proprio per quello che mi chiamano Harry >>
<< Comunque sia, lo chiamo Harold >>
<< Gli si addice, solo a lui però >> ci scappò una risata.
Era bello sentirsi così uniti ad una persona che ti faceva stare bene.
<< Allora, mi vuoi dire che è successo oggi? >>
<< Ma a te non sfugge mai niente? >>
<< Non quando si tratta di te >>
<< Mio padre, dopo cinque anni si è fatto sentire. A quanto pare è riuscito a trovarmi un'audizione importante >>
<< E... non è una bella cosa? >>
<< Si, se il tutto non fosse a Los Angeles >>
<< Oh, e tu... tu che hai risposto? >>
<< Ho risposto di no. Non voglio andare via, qui ho la mia vita per quanto poco mi possa piacere, ma è qui che devo viverla. E poi io non mi fido così tanto di un uomo che è stato assente per noi. >>
<< Forse c'era un motivo >>
<< Non c'è un motivo per qualcuno che parte e dopo cinque anni, a parte qualche telefonato, vuole portarmi via con sé. Né io né tantomeno mio fratello ne abbiamo più bisogno. Io sono cresciuta ormai, non mi serve. Sono capace di gestire le mie cose da sola. >>
<< So come ci si sente a non avere un padre >>
<< Perché il tuo dov'è? >>
<< E' partito anni fa, io e mia madre non gli interessavamo. Ci ha praticamente lasciati. >>
<< Quindi sei tu l'uomo di casa >>
<< Si. E purtroppo non basta. Io non basto >>
<< Basti. Credimi. >>
<< Per chi? >>
<< Per me. E sicuramente per tua madre. >>
<< Come fai a saperlo? >>
<< Louis è nella tua stessa situazione da cinque anni, mia madre non lavora eppure ci basta >>
<< Anche tu basti per me >>
 


Ciaooo!
Scusate davvero il ritardo ma ho dei buoni motivi!
Volevo aggiornare la settimana scorsa ma ho avuto un blocco a metà capitolo visto che ho deciso di cambiarlo; (a proposito di questo, nel prossimo capitolo si scoprirà il passato di Harry)
Lunedì poi sono stata in gita e sono tornata mercoledì, di conseguenza ieri ho dormito tutto il giorno!
Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere!
Cinque capitoli, due recensioni...fa davvero così schifo?
Va bene! Vi lascio con un bellissimo fotomontaggio dei miei due bellissimi protagonisti:

Un bacio! x
-A.

 
  
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