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Autore: horanscake    21/03/2014    8 recensioni
Ma in quel momento lei era finalmente felice, stava per incontrare il suo idolo, era diventata indipendente e viveva perfino da sola -era in cerca di un inquilino,magari anche carino..Magari un ventenne biondo, con gli occhi azzurri e beh, se proprio il destino voleva, magari anche irlandese.-
La ragazza sospirò divertita,appena si rese conto di aver descritto Niall.
E pensare che tra pochi minuti, molto probabilmente -e sperando che la soffiata fatta da una twitteriana sia giusta -,lo avrebbe incontrato la faceva andare in ipertensione. Era in un brodo di giuggiole e le gote le facevano addirittura male per il sorriso che ormai era sul suo viso da ore. Niall dovrebbe sbucare da qualche palazzo a minuti e le gambe della ragazza non facevano altro che tremare, come le sue mani che mantenevano una macchina fotografica e un foglio candido con una biro.
Da quanto tempo sognava questo momento? erano passati due anni da quella che i più grandi definivano "cotta adolescenziale" ma che invece, e Liz lo sapeva bene, era molto di più.
Aveva sempre fantasticato sul loro primo incontro, ma quello che la ragazza non sapeva è che quello che l'aspettava non avrebbe avuto eguali.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Con questo mio scritto pubblicato, senza alcuno scopo lucro, non intendo
dare rappresentazione veritiera dei carattere dei personaggi.
I loro comportamenti e gli avvenimenti sono frutto della mia fantasia.


THE PAGES OF YOUR LIFE

Trailer

capitolo dieci - realtà alterata
L'aria nella stanza era tesa, il silenzio era assordante e nessuno aveva il coraggio di proferire parola. Niall era il più calmo, era perplesso e guardava Liam, Louis e Harry con curiosità. 

“Amore?” mormorò infine il biondo, guardando verso Liz.
La bionda deglutì e forzò un sorriso, facendogli capire che era in ascolto.
Oh Dio, l'aveva chiamata amore... il suo cuore batteva così forte da poter scoppiare a momenti. 
“Li conosci, sono tuoi amici?” domandò poi il ragazzo, avvinandosi e la aiutò ad alzarsi. Più che altro la allontanò da Harry e l'avvicinò a sé, cingendole il fianco con il suo braccio.
“I-io... Niall credo che dovremmo parlare” balbettò la bionda, con la testa bassa.
L'irlandese la guardò fisso negli occhi, deglutendo: che intenzioni aveva? Lui senza di lei era come una nave senz'ancora, inevitabilmente perso.
Timoroso, annuì e la afferrò per mano, salutò Zayn con un cenno del capo e si allontanarono entrambi verso l'uscita della villa.
Camminarono a lungo, in religioso silenzio ed entrambi si saziavano l'uno con i sospiri dell'altro. 
Il muro di silenzio crollò appena Liz parlò; tremava, non sapeva cosa dire e quella vicinanza con Niall non faceva altro che confonderla ancora di più. 
“Cosa ti ricordi?” gli domandò infine, diretta e spigliata, arrivando dritta al punto.
Niall aggrottò la fronte e la sua espressione era così dolce che Liz, se si fosse trovata in un contesto diverso, l'avrebbe baciato fino a restare senza fiato e col labbro sanguinante. 
“Piccola... di cosa stai parlando?” le domandò a sua volta il biondo, mentre le accarezzava il viso col dorso della propria mano. Liz credeva di trovarsi in paradiso e tutti i buoni propositi per capire cosa stava succedendo nel cervello di Niall andavano scomparendo lentamente.
“Di noi... dell'ultimo mese” sospirò e quasi rischiò di ansimare, tanto era presa da quelle carezze che il ragazzo le stava concedendo.
“Vuoi che te lo ricordi le parole o con una piccola dimostrazione?” le domandò ancora il biondo, con un filo d'ironia nella voce. Il ghigno malizioso che comparse sul suo viso lo rendeva ancora più sexy.
“Ma cosa... ?” Liz provò a formulare una frase di senso compiuto, ma tutto ciò che uscì dalla sua bocca fu soltanto un mugolio di piacere e sorpresa, emesso appena le labbra del biondo toccarono quelle della ragazza. Niall non aspettò nemmeno che il cervello della bionda capisse ciò che stava succedendo, infatti, la sua lingua, dopo nemmeno due secondi, stava già bagnando le labbra piene di Liz. Quest'ultima aprì le labbra d'istinto e il biondo, avendo via libera, fece incontrare la propria lingua con quella della ragazza. Iniziò così un bacio fatto di passione, piacere, sospiri mozzati, ansimi e... tanta, tanta saliva. 
Niall portò le sue mani sul viso di Liz, avvicinadola ancora di più. Aveva bisogno di lei, ne era quasi dipendente e senza di lei, lui non sapeva vivere. O meglio, era grazie a lei se in quel momento respirasse.
Niall si staccò piano, anche se avrebbe voluto continuare a lungo, e guardò Liz sorridente. La ragazza era ancora scossa dal bacio e ricambiò il sorriso, stralunata.
“Lizzie, sai... quando mi hai detto che volevi parlarmi, pensavo che volessi lasciarmi” le disse Niall, ridendo.
Liz sgranò gli occhi e lo fissò spaesata. 
“Lasciarti?” gli domandò a sua volta la ragazza, con una voce fin troppo acuta, per essere presa seriamente. 
Niall rise e scosse la testa “già, assurdo vero?”
La ragazza non sapendo che fare lo assecondò e annuì, sorridendo. 
Niall la avvicinò più a sé, cingendo la sua vita col suo braccio. Liz a quel contatto deglutì e cercò di apparire più calma e spontanea possibile.
Liz, espira e inspira... respiri profondi e stai calma. si ripeteva dentro di sé, autoconvincendosi di potercela fare.
“Ti amo così tanto amore mio... se tu e Zayn quel giorno non passavate di lì io, molto probabilmente, non sarei qui... con te, l'amore della mia vita. Ringrazio soprattutto te, mi hai salvato e stai continuando a farlo tutt’ora” disse Niall alla bionda, senza alcuna paura o ripensamenti. Il suo sguardo, incollato agli occhi azzurri di Liz, sembrava così tranquillo, per nulla dubbioso o tentennante. Il cuore della ragazza smise per un nanosecondo di battere, per poi riprendere così veloce da far sì che la ragazza non sentisse più nulla, escludendo il suo stesso battito. Successivamente, presa da un calore assurdo, sentì il viso accaldarsi e, anche se non aveva uno specchio, era sicura che era diventata simile a un pomodoro. Anzi, un pomodoro sarebbe stato meno rosso di lei.  Quest’ultima cercò di formulare una frase coerente nella sua testa, ma tutto ciò che il suo cervello sembrava elaborare portava il nome di Niall … e delle sue labbra; si mordicchiò appena il labbro inferiore, cercando di allontanare quei pensieri da ninfomane dalla sua testa.
L’irlandese sembrò accorgersene, perché ghignò malizioso e riprese le labbra di Liz tra le sue, in un gesto così sfrontato e automatico che non sembrava provenire dal biondo.
Lei sussultò per la sorpresa, quando sentì il suo tocco sotto il mento, la pressione delicata ma decisa di due polpastrelli che la inducevano a sollevare il capo, perché non si era accorta che lui avesse accostato la mano al suo viso, persa a osservare quello di lui. I suoi zigomi erano pronunciati e il profilo della sua mascella duro, e il contrasto con la carnosità delle labbra era parecchio sensuale; sulle guance la barba era cortissima, probabilmente solo del giorno prima. I denti del ragazzo si posarono sul labbro di Liz e, tirando appena, lo sottrasse dalla presa dei denti di lei, passando poi il polpastrello ruvido sulla piccola ferita.
“Se proprio devi mordere delle labbra, Lizzie” mormorò, “mordi le mie”.
 Il ragazzo si avvicinò un altro po’, sfiorandole le labbra ma non azzardò poggiarle su quelle di Liz: voleva che fosse lei a volerlo, perché lui più di ogni altra cosa voleva riassaporare quella labbra carnose, stava solo aspettando che fosse anche lei a volerlo. La bionda decise di porre fino a quella distanza, ma soprattutto a quell’agonia, e fece finalmente incontrare le loro labbra, mandando fuori di senno il ragazzo. Era un semplice bacio a stampo, ma questo bastò al ragazzo per farlo sentire come in paradiso. Gli baciò ripetutamente le labbra, intrufolando la mano in mezzo ai suoi capelli setosi. Quando si staccarono, Niall aveva ancora gli occhi chiusi e si passò la lingua tra le labbra, come se volesse conservarne il sapore.  “Mi sei mancata così tanto …” sussurrò, più a se stesso che a Liz.
“Rientriamo in casa, ti prego.” Mormorò la bionda, guardandolo dritto negli occhi. Niall incurvò la testa, perplesso ma sorrise e acconsentì, prendendola per mano e rientrando entrambi dentro.
 
Appena entrati, Liz sentì la sensazione che qualcuno la stesse … uccidendo con lo sguardo. Si guardò in torno e trovò Harry davanti a lei, seduto, con gli occhi fissi su di lei.
La ragazza, con scarsi risultati, cercò di fargli capire che Niall non ricordasse più nulla … ma Harry, forse preso dalla gelosia, si scagliò subito contro di lei.
“Dobbiamo parlare. Ora.” Le sibilò e Liz annuì, lasciando la mano di Niall e sorridendo a quest’ultimo.
“ Niall.. questo è Harry, un mio amico. Ti dispiace se parliamo un momento?” gli domandò, imbarazzata. Non sapeva come comportarsi, mica poteva dirgli che Harry era il suo -quasi- ragazzo e che tutti i suoi ricordi erano sbagliati?  Mmh.. no.
Niall annuì e l’attirò verso di sé, lasciandole un bacio a fior di labbra, per poi sussurrarle un “mi fido di te”.
Tutto questo … sotto gli occhi, ormai roventi e furiosi, di Harry.
Liz annuì distratta alle parole del biondo e, imbarazzatissima, andò  nel soggiorno e fece un segno col capo a Harry, ordinandogli di seguirla.
Appena Harry chiuse la porta, così da non rendere la loro ipotetica litigata pubblica,  quest’ultimo perse il controllo e la pazienza.
“Cosa cazzo era quello!” urlò, irato e fuori di sé; le nocche delle sue mani erano bianche, tanta era la forza che stava usando contro se stesso.
Liz cercò di rimanere calma e di non scoppiare a piangere, pertanto iniziò il suo monologo, che tolse ad Harry ogni dubbio.
“Credo che Niall quando sia  svenuto abbia sbattuto la testa, o qualcosa del genere.  Fatto sta che adesso i suoi ricordi sono totalmente manipolati che lui pensa che noi, io e Niall, stiamo insieme. – sospirò e distolse il suo sguardo da Harry, non aveva il coraggio di guardarlo- Inoltre si ricorda solo di Zayn, la sua carriera l’ha completamente rimossa, perché crede che Zayn quel giorno l’abbia salvato … insieme a me.” concluse, mentre si guardava le converse rosse.
Per un secondo riacquistò il coraggio e tornò a guardare Harry, ma non poteva fare sbaglio peggiore: i suoi occhi erano un mix di tristezza, rabbia e gelosia.
“E io devo condividerti con lui adesso?!” ringhiò quasi, mentre i suoi occhi si appannavano dalle lacrime. Liz sospirò e scosse la testa, affranta.
“Harry.. non sappiamo nemmeno cosa è successo nel cervello di Niall. Chiamiamo un dottore, dopo la diagnosi decederemo cosa fare. Okay riccio?” Liz cercò di tutti i modi di alleggerire il discorso, e sembrò funzionare, perché Harry si sciolse quasi subito e annuì.
 
Il dottore guardò i ragazzi e analizzò i loro sguardi; erano pieni di timore, paura, speranza..
Trovare il problema di Niall era stato così facile che, il medico, si stupiva di se stesso.
Ma, adesso, con quale coraggio poteva dire ciò che aveva scoperto a quei cinque ragazzi così speranzosi di buone notizie? Si tolse gli occhiali da vista e tossì, per poi guardare di nuovo la cartella clinica davanti a sé: la scritta “realtà alterata, tipo post-amnesia” troneggiava nella testata del foglio. “Inizio col dirvi che la forma d’amnesia stava procedendo molto bene, non capisco come mai c’è stata quest’alterazione della cavità celebrale. Molto spesso si manifesta a seguito di una grave perdita, o una sproporzionata tristezza o a una felicità eccessiva.. ma non credo sia il vostro caso no? – Liz deglutì, Liam sbiancò e Harry sembrò strozzarsi con la sua stessa saliva: solo loro tre sapevano ciò che era realmente successo e le parole del medico descrivevano perfettamente la realtà dei fatti.-  Stavo dicendo, ci che il vostro amico ha riscontrato è una pura alterazione della vita reale e dei fatti accaduti. Tutto ciò che lui voleva che succedesse, adesso lui crede che è davvero successo e mai, ripeto mai, dovete dirgli che è tutto frutto della sua fantasia. In tal caso si avranno danni irreparabili alla sua memoria, portandolo a un punto di non ritorno.” I ragazzi trattennero il respiro a quelle parole e Liz voleva morire: non solo l’incidente era stato colpa sua, ma adesso, grazie a quel bacio, il cervello di Niall era in balìa di non ricordare più nulla. “Ma tranquilli, se tutto andrà bene entro due settimane al massimo, lui ricorderà tutto il resto e capirà che erano soltanto ricordi alterati dal suo subconscio.” Mormorò il medico, cercando di rincuorarli.. anche se di poco.
Liz annuì e deglutì: sarebbe bastato essere – finalmente - la ragazza di Niall per due settimane, per poi tornare tutto alla normalità.
Ma lei ne sarebbe stata capace? O nel frattempo si sarebbe innamorata di lui senza alcun ritegno?

hei, benvenute e grazie per aver letto questo decimo capitolo
spero che tutti i capitoli che ho scritto vi siano piaciuti, ma soprattutto questo! lol
ho aggiornato, per i miei standard, presto..contente? (:
vorrei ringraziare le persone che hanno recensito la fanfiction, siete stradolci <3
vi ringrazio davvero tanto, a tutte voi che leggete la mia fic.. un enorme GRAZIE  a chi recencisce,
alle 15 ragazze che hanno messo la fanfiction tra le preferite e le 15 che la hanno messa nelle seguite e 8 nelle ricordate.
allora, siete teamliall o teamlarry? vi sta piacendo la storia?
il mio modo di scrittura? dovrei ritirarmi? faccio schifo? ahaha fatemi sapere!
mi lascereste una recensione, per favore? <3 anche le critiche, sono sembre ben accette! :)
(motivate  però eh! ahaha)
al prossimo capitolo!
Kisses, horanscake.
P.S. vi piace il nuovo banner?  e vi ricordo di guardre il trailer, per chi ancora non l'abbia visto! <3
Vi lascio i miei contatti: 
   
 
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