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Autore: criceto killer    21/03/2014    0 recensioni
Questa è una storia che realizza il sogno di ogni ragazzo/a.. Ambientato in un contesto dove i bambini-adolescenti si sono ribellati agli adulti riducendoli ad uno stato di schiavitù, tutto sembra andare per il meglio, finalmente liberi, almeno fino a quando il nuovo governatore, un ragazzo di 17 anni fa spargere degli strani e sospetti dischetti bianchi... 5 ragazzi capiscono che c'è qualcosa che non va e stanchi della situazione partono per fare ciò per cui sono nati, ribellarsi..ribellarsi a chi li vuole controllare.. il governatore..
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fummo svegliati da un violento bussare molto insistente, aprii un occhio, ero seduta nella stessa esatta posizione della sera prima con la felpa di uno dei tre ragazzi come coperta -Ma chi cavolo è che bussa in questa maniera?- borbottò infastidito Blake, lattina andò ad aprire, almeno faceva qualcosa di utile -Heilà ragazzi! Se i letti non sono di vostro gradimento potevate dirmelo subito, dopotutto vogliamo che vi sentiate a vostro agio- era il vecchio che veniva a darci, a modo suo, il buongiorno -Chi è sto vecchio?- chiese Zakir mentre il "vecchio" di cui stava parlando con amorevole disprezzo lo guardava come se volesse ucciderlo, credo di aver visto dei tuoni e dei fulmini alle sue spalle, ma forse era stato semplicemente l'effetto di un calo di luce e della mia fervida immaginazione -Zakir! Non ti avevo visto! Benvenuto! Potrai aiutare i tuoi amichetti con la loro punizione dunque..- -Punizione? Perchè?- solo dopo aver pronunciato quelle parole mi vennero in mente quelle del vecchio, ci aveva tassativamente proibito di partecipare all'operazione "salviamo Zakir” -Invece, credo tu lo sappia, principessina, e poi.. Non vi sarete dimenticati di questi- ci porse 4 collari e 3 aggeggi simili a quello che aveva Baka -Tsk!- chiusi entrambi gli occhi sull'appellativo, eravamo con le mani legate, di solito era Zakir a slegarci con un suo qualunque trucchetto imparato chissà dove, ma ora ci guardava perplesso. Sbuffai e afferrai un collare, era azzurro e si allacciava facendolo scorrere in una strana scatoletta nera. Non era niente di buono ma dato che non potevamo tornare indietro tanto valeva rischiare e andare avanti, spostai i capelli e allacciai il collare. Stringeva un po' ma non dava fastidio, anzi si adattava perfettamente alla forma del mio collo. Blake, Zakir e Baka mi guardavano poi spostavano lo sguardo sui collari alla fine fecero lo stesso, afferrai anche l'aggeggio, era una specie di palmare -A che serve?- -É un cercapersone servirà al capo per contattarvi- spiegò il robot -Bene, vado a fare colazione!- uscii dalla stanza lanciando un'occhiata di sfida a quel vecchio che si illudeva di aver vinto, mi scappò persino un sorrisetto di soddisfazione mentre gli altri mi seguivano in corridoio, ammettiamolo sarebbe stato un finale piuttosto figo.. se solo lattina non ci avesse fermati e legati al guinzaglio, sentii uno strano squillo e presi il mio cercapersone "Peccato, avevi un bel sorrisetto.." emisi un mezzo ringhio di nervosismo, presi la fionda e una biglia voltandomi di scatto e colpii in pieno l'aggeggio di quel vecchio depravato facendoglielo volare dalle mani, lui esplose in una sonora risata -Mangiate e datevi una lavata, vi voglio in auditorium per le 7:00- detto questo se ne andò -Forza, andiamo- Zakir mi costrinse a riprendere a camminare -Una camomilla ti aiuterebbe, signorina Leyla- -Ma guarda, ora, pure i robot mi sfottono, tsk!- entrammo nella straffollata mensa, che più una mensa sembrava una metropolitana all'ora di punta, c'era una fila di almeno 50 persone, il ritmo con cui servivano era regolare ma c'era davvero troppa gente -Seguite l'idiota del gruppo!- Baka ci fece strada verso una porta appena dietro i banconi, sopra un cartello con scritto "vietato l'accesso" "non a noi, a quanto pare" pensai, sgusciammo dentro. C'era ogni sorta di ben di dio con cui si poteva far colazione -Cavolicchio è la porta dei desideri?- esclamò Blake con la bava alla boccaa -Non dovremmo stare qui, usciamo!- lattina sapeva essere molto insistente, quindi ognuno prese qualcosa, io arraffai una brioche calda con scaglie di cioccolato e un succo di frutta alla pesca, uscimmo dalla mensa e ci sedemmo in corridoio a mangiare. -'Sta roba è buonissima!- Zakir aveva ragione, era tutto così stranamente buono che non sembrava neanche cibo proveniente da una mensa. -Lattina ci faresti un favore? Ci potresti portare tutti i pasti in stanza d'ora in poi?- chiese Blake forse speranzoso di non mettere piu piede là dentro. -Si, posso farlo!- -Grazie- esclamammo in coro per poi ridacchiare. Finimmo di mangiare tra una chiacchiera e l'altra e tornammo in stanza, c'era qualcosa di diverso, forse l'odore, c'era uno strano odore di pulito -Dove sono i letti?! Quel bastardo..- Zakir tirò un calcio al muro parecchio arrabbiato "Heila ragazzi! Se i letti non sono di vostro gradimento potevate dirmelo subito, dopotutto vogliamo che vi sentiate a vostro agio!" quelle parole risalirono controcorrente nella mia mente, avrei dovuto capire che l'avrebbe fatto -Forza laviamoci- appoggiati sopra l'armadio vi erano dei vestiti puliti, li presi e andai in bagno mentre i ragazzi si ritiravano nella loro stanza. Mi feci un bagno caldo, avevo un grosso livido sulle costole probabilmente a causa del pugno, il piede in compenso mi faceva molto meno male. Ora l'obbiettivo principale era tenere testa a quel vecchiaccio dimostarsi spavaldi e dichiarare guerra non era servito, dimostrarsi dei cagnolini ubbidienti (bhe, apparte il piccolo incidente con il suo cercapersone e la mia fionda, ma questi sono solo insignificanti particolari) non aveva funzionato, cosa voleva allora? Forse non avrei dovuto pensarci, in fondo, saremmo stati comunque costretti a fare ciò che voleva lui perchè era questo quello che facevano gli adulti. Comunque sia non mi sarei arresa su questo potete scommetterci. Indossai la nuova divisa, i pantaloni erano troppo larghi e lunghi così come le maniche della maglietta. Avrei potuto fare 3-4 risvolti ma avrei anche potuto infilarmi qualcosa di Zakir che sicuramente mi sarebbe andato meglio. Afferrai lo zainetto che ci aveva consegnato lattina e in cui io avevo infilato tutte le cose di Zakir, forse un giorno gliele avrei restituite, forse, probabilmente no. Gli fregai un paio di pantaloni neri, erano comodi, e avrei dovuto fare solo un risvolto, presi anche la prima maglietta che mi capitò sotto mano: era bianca con una scritta blu "you will not lose into youserself" gliel'aveva regalata la madre per il compleanno, aveva sempre odiato quella T-shirt, difatti non l'aveva mai indossata allora perchè portarsela? La risposta mi sopraggiunse qualche secondo dopo, d'istinto sfiorai con le dita il mio ciondolo, io avevo portato quello, lui la maglietta, bhe forse non avrei dovuto indossarla, ne presi un'altra a caso era rossa a tinta unita -Ma che fantasia accecante..- borbottai mentre raccattavo anche una felpa a quadrettini multicolori, mi vestii e uscii in corridoio, Baka e Blake erano gia pronti, avevano entrambi i capelli ancora semibagnati ed erano seduti appoggiando la schiena contro il muro, c'era un silenzio tale da spaccarmi i timpani ma decisi di non interromperlo. Notai che Baka muoveva su e giù nervosamente un piede, mentre Blake sembrava quasi che dormisse. Finalmente Zakir uscì, mi guardò dalla testa ai piedi e mi rivolse un dei suoi complici sorrisetti. Lattina non perse tempo e ci legò al guinzaglio, fummo, quindi, costretti a seguirlo, camminavamo in silenzio, era troppo snervante ma interromperlo faceva più paura di quanto non lo facesse il silenzio stesso. Avevo un sonno allucinante con la missione e le emozioni del giorno prima avremmo avuto bisogno di un giorno libero invece quella vomitevole scimmia sadica ci aveva messi in punizione. Dopo qualche minuto di camminare e inciampare arrivammo in una stanza semibuia, ci fermammo nel centro esatto, con la fioca luce la stanza mi pareva vuota ma le ombre proiettate sulle pareti mi agitavano l'animo con un so che di inquietante. All'improvviso sussultai all'eco di un applauso di scherno proveniente dalla nostra destra, si accese una luce a dir poco accecante e distinguemmo la figura del vecchio -Ma che bravi! Siete in orario! Questa è la stanza in cui passerete la maggior parte del vostro tempo quindi vi consiglio di darle una bella lavata!- non mancava certamente un sorriso beffardo dipinto sulle sue labbra, io quel sorriso idiota glielo avrei volentieri tolto a pugni, ma purtroppo non ci diede nemmeno il tempo di reagire che sparì dietro la porta da cui eravamo arrivati. Lattina ci consegnò varie attrezzature per la pulizia mentre i tre ragazzi cercavano ancora di realizzare -No, cazzo, ma fa sul serio?- mugugnò Zakir -Io non ho mai pulito in vita mia..- si lamentò Blake -Sto posto è enorme non finiremo mai!- esclamò Baka, ero convinta che se ci fosse stata una finestra si sarebbero buttati tutti di sotto - Forza ragazzi.. Mettiamoci sotto.. - Passarono 4 ore quando il bastardo si rifece vivo, avevamo scopato per terra e tolto varie ragantele sulle pareti, ora stavamo lavando il pavimento, a mano, con delle spugnette, grattando via bene lo sporco. -A che punto siete?- domandò lui -Abbiamo finito!- rispose con arroganza Zakir che non ne poteva più, e non aveva per neinte torto. Mi facevano male le ginocchia, il collo, la schiena e le spalle. La stanza era davvero grande e noi l'avevamo pulita tutta a mo' di Cenerentola poichè non avevamo altri mezzi. -Davvero? Se è così pulito come dici perchè non gli dai una leccata?- che cazzo di domanda era? -Lei quando si pulisce il culo se lo lecca per dimostrare che è pulito?!- sbottai mezza sclerata sul punto di esplodere. Lui si limitò a fissarmi poi a denti stretti ordinò -Zakir, Logan, Blake, fuori di qui! 7B-92, accompagnali- i miei compagni uscirono rilluttanti e io rimasi sola con il vecchio, qualsiai cosa mi avrebbe fatto da lì a poco non sarebbe stata piacevole ma lo avrei affrontato a testa alta fino alla fine.
  
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