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Autore: criceto killer    01/04/2014    0 recensioni
Questa è una storia che realizza il sogno di ogni ragazzo/a.. Ambientato in un contesto dove i bambini-adolescenti si sono ribellati agli adulti riducendoli ad uno stato di schiavitù, tutto sembra andare per il meglio, finalmente liberi, almeno fino a quando il nuovo governatore, un ragazzo di 17 anni fa spargere degli strani e sospetti dischetti bianchi... 5 ragazzi capiscono che c'è qualcosa che non va e stanchi della situazione partono per fare ciò per cui sono nati, ribellarsi..ribellarsi a chi li vuole controllare.. il governatore..
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui mi guardava con un sorrisetto quasi sadico che mi dava i nervi, continuava ad avvicinarsi a me e io d'istinto indietreggiavo, finchè non mi ritrovai con le spalle al muro. Presero a scorrere delle immagini troppo veloci nonostante io volessi solo fermarle, mi teneva le mani bloccate e la bocca tappata mentre si divertiva a guardare e umiliare il mio corpo nudo, mi dimenavo ma non c'era verso di liberarmi, di lì a poco avrebbe iniziato a... -Principessina!- richiamò la mia attenzione alzando la voce, e io feci un respiro di sollievo. Era solo stato frutto della mia immaginazione, non che immaginarsi una cosa simile sia il risultato di una mente sana ma ok. Lui continuò con il suo discorso dopo avermi chiesto se volevo un po' d'acqua dato che secondo lui ero un po' pallida -Cosa pensi di fare mettendoti contro di me? Lo sappiamo entrambi che siete in mia completa balia, quindi non é il caso che tu faccia scavare ai tuoi amichetti una fossa ancora più profonda, giusto?- ci pensai un attimo, mi stava dando la possibilità di tenere fuori i miei amici da tutto questo, qualsiasi cosa fosse, ma non solo, mi stava dando anche la colpa che in effetti era mia. Iniziò a farsi largo il ricordo della nostra partenza, ervamo tutti a casa di Adara, i suoi non c'erano ed era la mia occasione per esporre loro le mie folli idee. Loro parlavano del più e del meno, spensierati ma io non ci riuscivo, ero insolitamente taciturna e distratta, loro se ne accorsero -Ley.. Tutto ok?- mi chiese Matthew mentre gli altri mi fissavano -Stavo pensando.. Tutto questo non vi pare strano? Anche i più ribelli dopo aver mangiato un cosetto bianco iniziano a stare dalla parte del governatore, è come se in un qualche strano modo ci stia controllando, senza contare che le cose sono degenerate e gli adulti sono stati ridotti in schiavitù! Se continueremo così dove finiremo? Vorrei tanto poter fare qualcosa..- mi morsi l'interno della guancia, il vecchio, in fondo, aveva ragione, io li avevo trascinati in questa storia e come minimo avrei dovuto proteggerli -Cosa dovrei fare?- mormorai con un filo di voce -Quello che ti dico senza "se" e senza "ma"- fece una pausa e si avvicinò appoggiando la mano sulla mia spalla che io avrei volentieri levato e rotto in migliaia di pezzettini -Tu hai una sorta di influenza sugli altri quattro, sei determinata, non ti arrendi mai, sei affidabile, e prendi le decisioni puntando sempre al bene altrui, qualsiasi cosa tu faccia loro sono con te, questo fa di te il leader, ma devi ancora migliorare, cerca lo zolfo..- con quest'ultimo enigma se ne andò. Io? Il capo? Che cavolo stava dicendo? Il nostro capo era sempre stato il vincitore tra Blake e Zakir, mi tornarono in mente un paio di volte in cui, in un momento critico, avevo preso in mano la situazione ma questo faceva di me il capo? Mi sembrava davvero molto improbabile ma se fosse stato davvero così e avessi messo nei guai gli altri? "Cerca lo zolfo" questa poi! Ma che accidenti aveva quel tipo? Sospirai uscendo dalla stanza e spegnendo la luce, era fottutamente difficile, perchè voleva che affrontassi tutto questo da sola? Avevo così tante domande che avevo paura che la testa mi esplodesse! Ce l'avrei fatta? Bha, stavo aggiungendo solamente l'ennesima domanda, andai a cercare lo "zolfo" mi era venuto in mente che prima di mettere K.O. gli intrusi avevo sentito uno strano odore di zolfo, che fine avessero fatto poi quei tipi... Ci doveva essere qualcosa sotto. Tornai indietro cercando di non perdermi, non c'era traccia degli altri ne, al momento, volevo ci fosse. Avevo bisogno di starmene un po' da sola per riordinare le idee, provai a ritrovare i corridoi in cui avevo incontrato gli intrusi ma sbagliai strada. Mi ritrovai in un corridoio che non avevo mai attraversato, era deserto e c'erano un sacco di stanze, sopra le porte vi erano solo dei numeri nessun cartello che vietava l'accesso a personale non autorizzato il che era davvero strano. Aprii una porta a caso, era una camera con due letti a castello costati alle pareti color verde vomito, due scrivanie e una lampadina che penzolava dal centro del soffitto, zero finestre, per questo forse c'era un odore nauseante di chiuso e un senso di oppressione che ricordava tanto quello di un carcere. Devo ammettere di fare schifo in fatto di curiosità, e con questa mezza giustificazione iniziai ad aprire tutte le porte sbirciando, una ad una, tutte le stanze, stavo invadendo la privacy di molte persone e lo avevo potuto constatare dal numero di letti visti fino a quel momento, ma dimentico delle parole di un vecchio squilibrato continuai imperterrita fino a quando incappai in una strana stanza. C'era un solo letto e un po' ovunque erano sparsi dei fogli, sul letto, sul pavimento, sulla scrivania, appuntati alle pareti con nastro adesivo e gomme da masticare. Lo scenario era davvero terribilmente macabro, erano immagini di morte, ovunque c'erano disegnati corpi inermi senza espressioni umane. Perchè qualcuno dovrebbe mai fare una cosa simile? Quale mente, per quanto perversa, potrebbe sopportare tale visione ogni giorno? Sentii dei passi alle mie spalle e mi voltai di colpo -Mh? Vuoi morire, per caso?-
  
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