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Autore: Elly Chan    03/07/2008    1 recensioni
Ecco la mia seconda storia! Voi avete già pensato alle vacanze? NO?! Allora fate in fretta, altrimenti rischiate di finire come Clara, con un fratello buffone, un'amica casinista e una mamma iper-organizzata, cosa ci sarà mai di bello in questa vacanza?! E riuscirà il misterioso biondino francese a rendere la sua vacanza un po' meno disastrosa?
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vacanze!! 3
Sto dormendo beatamente. Il morbido materasso, il cuscino candido e fresco... una leggera brezza mi arriva sul viso. Aah, così si sta benissimo... che bellezza...
- Claaa, svegliatiii!!
Una voce conosciuta mi da questo ordine, e io (stranamente) le obbedisco. Infatti alla seconda "i" ho già gli occhi spalancati e una mano sotto il cuscino per colpire il disgraziato che ha osato svegliarmi di prima mattina. Mio fratello non si sveglia prima di mezzogiorno, anche se adesso sicuramente si sarà svegliato grazie a quest'urlo, i miei lavorano, quindi andando ad esclusione dovrebbe essere...
- Valeee!! Ma sei completamente rimbambita?! - dico gentilmente alla mia migliore amica, poi guardo l'orologio.
- Le... n-nove...? - balbetto io.
Lei annuisce.
- Tu sei pazza! - decreto prima di ficcare la testa sotto il cuscino e tentare di riaddormentarmi.
Ma Vale mi toglie il cuscino dalle mani.
- No-no-no signorinella! - dice agitandomi il dito davanti al naso, quasi fossimo in un collegio e fossero le undici passate.
Io la guardo male, con ancora le mani alzate dal gesto di prima.
Sospiro e mi alzo.
Non sono proprio una bella visione la mattina. Occhiaie che si vedono molto sulla pelle chiara, capelli lontani anni luce da una piega decente, schiena storta nel tentativo di non cadere per terra, e il mio mitico pigiama. Costituito da: cannotiera corta a righe lilla, rosa chiaro e bianche e pantaloncini striminziti bianchi.
- O mio Dio! Ma come ti sei conciata? - mi chiede la Vale con tono teatrale, le mani in testa tipo urlo di Munch, in tutta la sua perfezione anche alle nove di mattina.
- Guarda che non è mica colpa mi- non riesco a finire la frase che la Vale mi trascina letteralmente in bagno, facendomi strusciare contro il pavimento, tanto che tra un po' prendevo fuoco.
Mi fa sedere su una sedia, perchè si sa, ogni persona normale tiene una sedia in bagno, e comincia a prendere dei vestiti a caso dal mio armadio.
Mentre lei mi toglie la cannottiera e cerca di infilarmi una t-shirt viola a fiori, raccolgo le mie poche forze per parlare.
- Vale, che bisogno c'è di svegliarmi a quest'ora...? - le chiedo con voce debole mentre mi fa infilare una mini gonna di jeans.
- Niente ma, Clara! Mi avevi promesso che saremmo andati a fare shopping insieme in queste due settimane! E' un lavoro lungo, credimi! - piagniucola la Vale, come se fosse stata costretta a farlo.
Io vorrei risponderle che: uno, nessuno mi zittisce; due, io non ti avevo promesso un bel niente; e tre shopping si può fare benissimo di pomeriggio.
Ma preferisco stare zitta, ben sapendo che con lei è tutto inutile, e poi, ehi, non sono così masochista! Non voglio sorbirmi mezz'ora di discorsi su quanto sono affollati i negozi di pomeriggio, su quanto sia meglio non affannarsi prima che i negozi chiudano... e questo la dice lunga su quanto dobbiamo comprare. Non ci voglio neanche pensare, mi vengono i brividi a sapere il mio portafoglio nelle mani della Vale...
Nel frattempo, la Vale mi aveva alzata di peso e mi stava pettinando scrupolosamente davanti allo specchio. La trasformazione è incredibile!
Prima in testa avevo una specie di casco di banane con qualche riccio qua e là, adesso ho gli stessi capelli di sempre, di un colore uniforme, lisci, anche se un po' più lunghi del solito perchè me li devo tenere così. Tutto merito della Vale, comunque.
Guardo sorridente allo specchio, in preda a chissà quale soddisfazione interiore.
Vale mi guarda un attimo, stranita, poi sorride anche lei. Ecco, questa è una cosa che non ho mai capito: quando io rido o sorrido, tutto il mondo ride o sorride con me. Ma sul serio! Mi capita sempre: sorrido e quello accanto a me sorride, a volte ride anche! Bah.
Comunque usciamo dal bagno e trovo una sagoma contro luce, che potrebbe essere Dio disceso in terra col seguito del coro angelico, completo di luce abbagliante che non ne fa vedere il volto.
Lo guardo per un po', poi lo riconosco.
- Stefano?!
Ebbene sì, il ghiro senza macchia e senza paura, il fratello che dorme come un masso si era alzato prima di me. Incredibile, ma vero.
Lo guardo scnvolta ancora un po', poi mi giro verso Valentina dietro di me, quasi del tutto sicura di poter trovare una soluzione nei suoi occhi.
Infatti ho ragione, e la mia curiosità viene soddisfatta.
- Ho chiesto a Stefano di alzarsi prima e di venire a fare compere con noi!
E per quale ignota ragione questo dovrebbe accadere?
- Sai, potremmo aver bisogno di un giudizio maschile...
Ah. E perchè mai?
- Nel caso si facesse vivo il biondino... - ammicca Vale, maliziosa, mentre vedo Stefano inarcare un soppraciglio nella sua direzione, da bravo fratellone geloso.
In ogni caso, ho trovato risposte alle mie domande, una a una, come se la mia migliore amica potesse leggermi nel pensiero. In effetti ci conosciamo da abbastanza tempo perchè questo possa accadere...
- Ovvio che si farà vivo, e in viaggio con noi, ricordi? - commento secca io, mentre riprendo il controllo dei miei pensieri.
- E chi sarebe "il biondino"? - chiede Stefano con voce minacciosa, stringendo inconsciamente un pugno. Mi fa paura... povero biondino, mi viene da dire...
- Solo un gran figo che potrebbe interessare a Cla - lo informa risoluta Valentina, facendolo innervosire ancora di più.
- E chi te lo dice che mi potrebbe interessare?! - ribatto io.
- Ecco, giusto! Chi te lo dice?! - mi segue a ruota mio fratello, probabilmente sconvolto dal fatto che la sua piccola, dolce e innocente sorellina possa farsi un fidanzato. E lo dice anche con una certa preoccupazione isterica nella voce...
La Vale in risposta alza le braccia, come dire: "Deciderà il destino!..."
- Ma adesso dobbiamo andare! Vero, ragazzi? - chiede la Vale felice e pimpante. Ve l'ho mai detto che è sempre troppo pimpante?
Stefano e io ci guardiamo un attimo negli occhi con l'espressione molto scettica, prima di seguire stancamente Vale giù per le scale, la quale emana letteralmente un' entusiasmo e una contentezza a noi sconosciuti. Pigri come siamo, non riusciremo sicuramente a tenere il ritmo della mia amica...
Prima di uscire prendo il portafolgio e lo riempio per bene: ho idea che questa sarà una giornata lunga e faticosa, mooolto lunga e mooolto faticosa...



Mi scuso ancora per la cortezza del capitolo, ma era necessario spezzarlo per non farlo diventare lunghissimo... quindi dal prossimo cappy si entra nel pieno dello shopping!! XD

Come al solito ringrazio tantissimo tutti quelli che leggono!! Bye!
 






  
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