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Autore: MelGhoul_Echelon    21/03/2014    1 recensioni
Continuo della storia Rise up and celebrate your life.
Le cose sono leggermente cambiate nella vita di Kayla e degli altri protagonisti, e le cose continueranno a cambiare, e a volte non in positivo...
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Purdy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono nel mio studio mentre registro la parte della chitarra di una canzone che abbiamo recentemente scritto, e per fortuna posso tenere il volume alto a mio piacere visto che Ashley deve essere uscito per andare a registrare perchè non lo vedo da quasi due ore.

Ho messo le cuffie con la parte delle percussioni, del basso -naturalmente fatto da me - della seconda chitarra e anche parte della voce, che è stata aggiunta recentemente.

Manca solo la parte della prima chitarra e la stò registrando proprio ora, perchè purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per registrarla, e quindi devo rimediare e lavorare anche a casa.

Sento un rumore per casa anche se ho sulle orecchie le cuffie e anche con l'amplificatore acceso, perciò mi giro verso la porta aperta dello studio e vedo la figura di Ashley andare verso la nostra camera da letto.

<< Purdy.. >>

Lui torna leggermente indietro e guarda dentro lo studio e vede me, sulla sedia che lo guardo con aria interrogativa e confusa.

<< Daniels. >>

Mi alzo dalla sedia dello studio, per poi appoggiare la chitarra e spegnere l'amplificatore.

<< Non dovresti essere a registrare tu? >>

<< Io...? >>

Mi guarda confuso restando in silenzio per qualche secondo, per poi sgranare gli occhi e saltare di colpo sul letto matrimoniale.

<< Cazzo è vero! >>

Chiudo la porta dello studio mentre la canzone che stò registrando continua ad andare a volume intermedio anche se ci sono attaccate le cuffie.

<< Te ne sei dimenticato?
E poi... dov'eri fino ad un momento fa?
Credevo fossi uscito >>

<< Io? >>

Lo guardo mentre ancora è sul letto e distrattamente si stropiccia gli occhi.

<< Si, proprio tu! >>

Parlo ad alta voce mentre mi appoggio al muro della camera da letto in cerca di spiegazioni.

<< Stavo dor.. >>

Inizia a parlare ma qualcosa lo ferma, e quel qualcosa è proprio uno sbadiglio, e, per fortuna, si porta una mano davanti alla bocca.

<< Ma come stavi dormendo?
Anche con l'amplificatore a volume massimo? >>

Faccio una faccia incredula, mentre un sorriso sorpreso e divertito si crea sulle mie labbra.

<< Sai com'è, se qualcuno mi tiene sveglio la notte... >>

<< Guarda che anche io sono stata sveglia questa notte. >>

Gli ribatto divertita mentre gli punto un dito contro e nel frattempo appoggio l'altra mano su un fianco.

<< Ma io non ho più l'età per fare queste cose! >>

<< Stai scherzando?
Hai solo trant'anni! E quasi anche io!
Perciò non sono ammesse scuse. >>

<< Ma... >>

<< Non è il caso che avvisi i ragazzi?
Così... potrai rimanere qui con me.. >>

Sorrido maliziosa mentre esco dalla porta della camera da letto per tornare a suonare la canzone di poco fa.

<< Io... >>

Sento la sua voce provenire dall'altra camera, seguita subito da dei passi.
Probabilmente stà davvero andando a chiamare i ragazzi, spero solo che Andy e gli altri non si arrabbiano..
Nel frattempo io torno nello studio, e mi sistemo, di nuovo, comodamente sulla poltrona di pelle nera, e con molta calma mi rimetto le cuffie sulle orecchie per sentire gli altri strumenti, per poi riprendere in mano la chitarra e suonare senza problemi o errori.
Non è facile suonare in questo modo, ma per fortuna gli strumenti nella registrazione sono stati perfetti perciò i problemi sono molto calati.


La canzone non dura molto e appena finisco lascio sfumare qualche nota mentre con la mano inutilizzata spengo il registratore.
Non sento più nessun rumore provenire dal resto della casa ma cerco di ignorare questo fatto e continuo a lavorare, schiacciando i vari pulsanti giusti per modificare il suono della chitarra appena registrato.

<< E' bellissimo vederti mentre lo fai >>

Sento la voce di Ashley dietro di me e quasi mi prende un colpo.

Mi porto le cuffie al collo e intanto veloce giro la poltrona verso la sua direzione.
Gli sorriso e con le rotelle delle poltrona mi avvicino a lui, per poi portandogli le braccia al collo e appoggiando i gomiti alle spalle.

<< Dopotutto.. ho imparato dal migliore. >>

Lui si avvicina ancora di più a me e mi abbraccia e probabilmente da dietro la mia spalla stà anche guardando il mio modificatore di canzoni acceso.

<< Non credo >>

Mi metto a ridere divertita e nello stesso tempo cerco di parlare ancora una volta.

<< E chi si riferiva a te! >>

Non riesco a fermarmi nel ridere ma in qualche modo mi fermo per quei pochi secondi sufficienti per dargli un bacio sulla guancia per continuare la frase iniziata pochi secondi fa.

<< Io parlavo di Jinxx! >>

<< Infame.. >>

Sussurra lui mentre mi morde avidamente il collo mentre io cerco di far scomparire il sorriso, senza però riuscirci.

<< Oh lo sai che ti amo >>

Dico veloce mentre sorrido più convinta e ricomincio a guardare lo schermo del pc, e portandomi di nuovo le cuffie sulle orecchie mentre distrattamente ogni tanto sposto lo sguardo sul bassista vicino a me.

<< Lo hai detto! >>

Lo sento esclamare compiaciuto dietro di me e quando quando mi giro lo vedo sorridere sornione.

<< Che cosa? >>

Dico distraendomi e quindi produrre con il modificatore di canzoni un suono molto acuto e fastidioso che mi entra nelle orecchie per via delle cuffie.

<< Ah! >>

Mi lamento portandomi le mani alle orecchie cercando di togliere dalla testa quel suono fastidioso che mi fa male alla testa.

<< Hai appena detto che mi ami! >>

Mi dice fissandomi con occhi innamorati mentre mi porge un sorriso enorme sulle labbra.

<< Io? >>

Lo guardo con occhi arrabbiati per via di quel suono terribile che incombe nella testa, martellante.

<< Non è vero!
Mai detto! >>

<< Si che lo hai detto, Daniels! >>

<< Ma quando? >>

Muovo le mani veloce quasi per dire un'altra volta ancora che non ho mai detto la frase a cui si stà riferendo il bassista

<< L'hai detto proprio ora. >>

<< Non... non ricordo >>

Muovo in fretta la testa mentre mi giro di 180° per prendere nuovamente in mano la chitarra.

<< Lo hai detto.
Ammettilo. >>

Afferma lui in modo imperativo mentre mi blocca non permettendomi di ricominciare a lavorare sulla canzone.
Sgrano gli occhi apparentemente spaventata, appena lo vedo così vicino al mio viso, mentre lui mi guarda con attenzione e vedo anche che alza un sopracciglio.

<< Va bene, va bene! >>

Alzo le mani al cielo, accennando la mia colpevolezza.

<< L'ho detto.
Okay, hai vinto! >>

Lui si avvicina piano piano a me con uno sguardo pienamente soddisfatto arrivando a baciarmi le labbra con tanta naturalezza e passione.
Dopo avermi baciato mi sorride ancora una volta per poi andarsene. Si, è proprio soddisfatto, basta vederlo come cammina.

<< Ma te ne vai così? >>

Gli urlo dietro mentre mi sporgo alla porta mentre lo guardo allontanarsi.

<< E cosa dovrei fare? >>

Mi guarda curioso e nel frattempo appoggia una mano allo stipite della porta.

<< Beh.. è deludente... credevo che fossi stato più felice..
Dopotutto io non dico poi così spesso quell'affermazione.. anzi, lo dico solo nelle occasioni felici. >>

Abbasso gli occhi leggermente delusa e dopo qualche secondo ritorno alla sedia arrendendomi.

<< Ma tesoro.. >>

Si avvicina a me, e sembrerebbe anche preoccupato da quello che ha appena combinato, e appena è abbastanza vicino a me mi abbraccia forte.

<< Questa reazione già mi piace di più! >>

Gli sorrido allegramente mentre piano piano mi appoggio a lui e lo guardo con occhi gentili.

<< Scusa >>

Lo sento sussurrare, ma prima che potessi dire, o fare qualcosa si inginocchia davanti a me e appoggia i gomiti sulle mie gambe guardandomi negli occhi.
Il mio sorriso diventa ancora più gentile, il che è strano da parte mia perchè non sono mai stata poi così dolce, e per qualche secondo gli accarezzo il viso.

<< Ti andrebbe di aiutarmi? >>

<< Certamente >>

Mi dice nello stesso tempo in cui si rialza, e prendendo una sedia comoda, sempre nel mio studio, la mette di fianco alla mia poltrona avvicinandosi sempre di più a me.
Gli prendo le cuffie che poco prima mi hanno rotto i timpani e gliele passo, aspettando un cenno da parte sua per far partire la canzone, e naturalmente quel cenno non si fa attendere per molto tempo.
Con un gesto veloce della mano sinistra faccio partire la canzone, contando anche l'intro appena registrato.

Sempre con il modificatore di canzoni cerco di accentuare, con i tasti e le manopole giuste, la voce del cantante che per questa canzone è un pò troppo bassa.
Probabilmente anche Ashley se n'è accorto perchè, nemmeno a metà della canzone si porta al collo le cuffie e gira la testa verso di me.

<< dovresti provare a cantarla tu... >>

Lo guardo con occhi spenti e con le parole che mancano, mentre fermo le mani per non modificare più la canzone che continua ad andare.

<< Non posso cantarla io.. sono solo una musicista in questa band >>

<< Ma....sei sicura? >>

<< Loro non hanno mai ascoltato Cry, non sanno nemmeno che io canti, per quanto io ne sia ancora in grado.. >>

Rispondo sorridendo mentre stoppo la canzone visto che è appena finita.

<< Dovresti proporti, sarebbe meglio >>

Lui mi osserva con uno sguardo apparentemente fiducioso.

<< Max mi ammazzerebbe, anche se devo ammettere che ogni tanto ho provato a canticchiarla.. >>

<< E loro non ti hanno detto nulla? >>

<< Certo che no, lo sai che Max ha occhi solo per il nostro cantante, e poi io sono l'unica ragazza >>

<< E cosa vorrebbe dire che sei l'unica ragazza?
Non dirmi che non sai che sei musicalmente meglio di loro! >>

Sposto lo sguardo sulla mia chitarra a lui per poi osservarlo in silenzio con occhi insicuri.

<< Magari musicalmente meglio non lo so.. >>

<< Fidati >>

Mi sussurra mentre si avvicina piano piano a me per poi stamparmi un leggero bacio sulle labbra, per poi interromperlo dopo qualche secondo e avviarsi verso la cucina.
Mi giro completamente verso la porta aperta del mio studio e guardarlo andare via.
Solo guardarlo camminare per casa nostra mi fa capire quanto sono fortunata, e per quando io possa sinceramente amarlo.
Tutti questi pensieri mi fanno sorridere spontaneamente.

<< Allora potrei parlarne con Max oggi pomeriggio.. >>

<< Secondo me dovresti >>

Mi urla lui mentre cerca di sovrastare il rumore della caffettiera che raggiunge anche il mio orecchio.
Accenno un si con la testa quasi a rispondergli silenziosamente, ma poi una domanda mi viene in mente

<< E se dicessero di no? >>

Sono ancora girata verso la porta aperta e lo vedo risalire dalle scale.

<< E se invece.. >>

Mi sussurra riaffacciandosi alla porta del mio studio con la caraffa piena di caffè bollente in mano.

<< ... ti dicessero di si? >>

<< Beh... >>

Mi raggruppo le gambe al petto per poi stringerle con le braccia, mettendo poi le scarpe sulla poltrona in pelle.

<< Probabilmente resterei spiazzata.. >>

<< Vedrai che andrà bene. >>

Afferma lui avvicinandosi alla porta per poi entrare completamente nello stesso mentre distrattamente si gratta la testa.
Lo guardo distratta per poi notare che tiene in mano la caraffa piena, e con un sorriso divertito gli porgo la mia tazza personale dei Kiss e dando un bacio all'aria, ma sempre nella sua direzione gli "rispondo" nel modo più dolce possibile.

<< Grazie! >>




//Perdono, perdono, perdono!
Ci ho messo davvero tanto a scrivere questo capitolo, ma... diciamo che ci è voluto più tempo del solito.

Spero che vi sia piaciuto, accetto critiche, come sapete.

Spero anche che mi lasciate un commentino.

Alla prossima!

XOXO

  
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