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Autore: HugMeSyko    22/03/2014    2 recensioni
Hey, posso vedere un segreto nei tuoi occhi, Nathan.
Potrei rubartelo.
« Sono come la pioggia.
A volte calma, a volte disastrosa.
A volte silenziosa, a volte rumorosa.
Odiata da molti, amata da pochissimi. »
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nathan Sykes, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il primo giorno di prove finalmente arrivò.
I ragazzi avevano appuntamento con il loro vocal voice alle sette del mattino, presso una sala del posto.
I primi ad alzarsi furono Siva e Max, ma poco più tardi anche Nathan e Jay. 
Tom non c'era, era rimasto a dormire dalla sua Kelsey.
Chissà se si era dimenticato delle prove oppure trovava una delle sue solite scuse.
- “Dovremmo andare, sono già le sei meno venti. Siete pronti?”, - disse Max.
- “E Tom?”, - aggiunse Jay.
- “Io incomincio ad andare in macchina.”, - disse Max con aria ancora offesa.
- “No, questa storia deve finire. Questi due mi puzzano di guai.”, - disse Jay.

Sei e cinquantacinque.
Tra una parola e l'altra il tempo incominciava a scorrere, e molto in fretta.
- “Guido io, - disse Max - , siamo in ritardo ancora una volta.”
- “Max, una cosa devi promettermela.”, - disse Jay.
- “Mh, cosa c'è adesso? Vai al sodo.”, - disse Max.
- “Tu e Tom oggi fate pace, caso chiuso. Questa cosa dà parecchio fastidio.”, - disse Jay.
- “E' lui che deve chiedere scusa a me, ancora non l'avete capito.”, - disse Max.

Erano appena scoccate le sette e cinque, ed i ragazzi erano già pronti per le prove.
- “Uh, ma guarda chi arriva. Mister sottuttoio!”, - disse Max.
Jay lo guardò male, con una faccia del tipo “Mi prendi per il culo?!”.
Arrivò il vocal voice, li fece sedere ognuno su una sedia e gli posizionò davanti un microfono.
- “Buongiorno ragazzi. Come ben sapete oggi è il primo giorno di prove per il Word Of Mouth Tour, dovete mettercela tutta. Vi concedo qualche sbaglio, ma non fatemi ricredere sul fatto che siete già pronti a prescindere. Sono stato chiaro? Riscaldate la voce e incominciamo.”, - disse il vocal voice, con molta serietà.
C'erano tre canzoni di prova nella lista.
Concluse le prove, rimasero seduti per una comunicazione molto importante dal “capo”.
- “Nel complesso non c'è male, ma alcuni di voi erano distratti.”, disse il vocal voice, Scott.
- “Chi di preciso, Scott?”, disse Max.
- “Tu. Proprio tu, Max. Ma non sei stato l'unico. Parker, non hai niente da aggiungere?”, - disse Scott.
- “Mi pareva ovvio fosse Max, è lui che disturba quì. Succede spesso, non si preoccupi.”, disse Tom, con aria maliziosa.
Max si alzò di scatto sbattendo a terra il microfono, andò vicino a Tom e lo spinse sul petto.
- “Ora mi stai stancando! Sei un idiota, ca**o!”, - disse Max alzando il tono di voce.
- “Basta pagliacciate perfavore! Mi fate scendere le braccia, mi state deludendo fortemente. Ma si può sapere cosa vi prende? Eh? Vi state buttando sguardi di fuoco dall'inizio intuilmente. Ora la smettete e ritornate ai posti vostri.”, disse Scott urlando.
- “Ma quale inutilmente, il signor Parker offende di qua e di là da qualche giorno. Se continua così, il gruppo io lo lascio. Non ho intenzione di condividerlo con un'idiota come lui, chiaro? Arrivederci.”- disse Max, sbattendo la porta d'ingresso.
Il vocal voice fece una faccia alquanto delusa, tanto da fargli strappare le carte di contratto.
- “No, si fermi la prego. Era una cosa fra loro due, non pensi a male. La prego, ci teniamo molto a quel contratto.”, - disse Jay.
- “Non posso essere degno di questi comportamenti stupidi, non voglio avere a che fare con gente che mi parla di affari e smentisce alla realtà. Il contratto è annullato, se deciderete di rinnovarlo prima fatevi un'esame di coscienza. Tolgo il disturbo.”, - disse Scott, portandosi con sè tutte le carte da loro firmate.
- “Ma complimenti, guarda in che casino ci avete messi. Per una stupida parola vi mettete a litigare? Non v'importa più nulla delle fan, del tour? Una parola di troppo ha annullato il contratto. Bella merda, - disse Jay a Tom - , ora andiamo a casa. Non voglio saperne più niente delle vostre litigate.”

Erano tutti fin troppo alterati.
Infondo non avevano torto mica! Ma avevano presunto accadesse qualcosa.
Jay prese il telefono dalla tasca del jeans, componendo il numero di Kelsey.
Il telefono squillò, e dopo due minuti rispose.
K: Pronto?
J: Vieni subito a casa, è successa una cosa grave.
K: Jay, mi preoccupi. Cosa sta succedendo?
J: Non c'è tempo per spiegare, vieni il prima possibile. 

Si infilò momentaneamente un jeans ed una t-shirt color pesca, delle scarpette da ginnastica e si legò i capelli.
Kelsey aveva la chiave della loro casa così, - in 5 precisissimi minuti - , arrivò e aprì la porta.
K: Ho l'ansia a mille, ragazzi che sono queste facce?
J: Penso debba parlare a Tom, ogni tanto.
K: Cosa succede, Parks? Siete tutti molto strani.
J: Contratto annullato. Questo succede. Tom e Max hanno litigato a tono davanti a Scott.
Kelsey si avvicinò lentamente fissando Tom, con uno sguardo schifato.
K: E tu? Non pensi ai tuoi amici? 
T: Chiamalo amico, uno come Max. 
K: Era proprio necessario? Ah? Che schifo Tom. Potevi risparmiartela e lo sai benissimo.
T: Sempre colpa mia è, oh! Fottetevi tutti, io me ne vado.
K: No, tu resti proprio quì e non ti muovi.Hai tolto dalle mani un sogno a tutti dopo essersi fatti tanto del mazzo. E tu hai il coraggio di non fare nulla? Ora vai da Scott e gli porgi le tue scuse.
T: Neanche se mi costringete. O Max, o nessuno.
K: Mh, vabene. Ci andate entrambi. Max dov è?
J: Vado a chiamarlo, sarà di sopra.
K: Ma vi rendete conto dello schifo che avete combinato? Perchè questa litigata, ancora una volta?
M: Il tuo ragazzo provoca, bella bionda. Mi sono stancato delle sue menzogne.
K: Siete una band, siete degli amici stupendi. E avete intenzione di mandare tutto a quel paese?
M: Ora basta, voglio chiuderla quì. Tom, chiariamoci una volta per tutte. Siamo entrambi idioti, idioti forti. Non creiamo queste situazioni. Abbiamo sbagliato, loro non centrano nulla. Amici?
T: Amici. 
Si porsero la mano e si diedero un abbraccio.
Finalmente! Ci voleva proprio l'aiuto di Kelsey?
- “Mai più una cosa del genere. Avete solo rovinato un sogno, ora spero voi rimettiate tutto a posto.”, - disse Jay.
- “Non preoccuparti, brò. Ci ricorderemo di quest'episodio. Scusateci.”, - disse Tom.

Tra una chiacchiera e l'altra decisero di andare tutti da Scott.
Lui si trovò in sala registrazione, affiancata alla sala prove. 
Dopodichè Max bussò.
M: P..Permesso.
- “Avanti. Oh, George. Vuoi litigare anche con me?”, - disse Scott.
- “No, Scott. Ti porgiamo tutti le nostre scuse. Siamo stati ridicoli, lo sappiamo. Lo abbiamo capito troppo tardi.”, - disse Max.
- “Meglio tardi che mai.”, - aggiunse Scott.
- “Vorremmo il nostro contratto.. è possibile? Ti supplichiamo, non accadrà più.”, - disse Max.
- “Mi date la vostra parola, ragazzi?”, - disse Scott.
- “Senz'ombra di dubbio.”, - disse Max porgendogli la mano.

Tutto andò a buon fine. 
Il contratto riapparve, i ragazzi erano in armonia e l'aria s'era calmata.
- “Che ne dite di una bella pizza, stasera?”, - disse Jay.
- “Mh, non mi dispiacerebbe. Viene anche Kels, però. Dobbiamo ringraziarla.”, - disse Max.
- “Kelsey ha le riprese del film stasera, quindi.. Solo uomini.”, - disse Tom con una risatella.
- “Da sballo! Ci diamo alla pazza gioia, uhuhuh.”, - disse Nathan ridacchiando fra sè e sè.
- “Nanetto, calma gli ormoni. Michelle non c'è, sappilo.”, - disse Max.
- “Chi sarebbe questa Michelle?”, - disse Tom inarcando un sopracciglio.
- “Ehm un'amica, un'amica di scuola.”, - disse Nathan, con due guance simili ad un termometro al massimo.
- “Che tenero, lasciatelo stare!”, - disse Jay ridendo.
- “Chi va a fare la spesa?”, - aggiunse Jay.
- “Io. Io e Tom, - disse Max - , dobbiamo riprenderci alla grande.”
- “Invitiamo qualche amichetta, mhmh.”, - disse Jay.
- “No, per carità. Ne ho abbastanza di litigate giornaliere.”, - disse Tom ridendo.

La serata era andata davvero come prevista: da sballo.
Sembrava tutto rimasto tale a prima, come se non ci fosse stata nessuna scossa.
Una bella pizza fumante, un drink dietro l'altro e quantità di risate fino a tarda notte. Loro, i The Wanted.
 
  
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