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Autore: CacciatriceDiTramonti    23/03/2014    1 recensioni
[Braccialetti rossi]
La storia parla dei personaggi di Braccialetti Rossi che proseguono la loro vita una volta usciti dall'ospedale. In particolare la storia è centrata su Leo e su un nuovo personaggio che gli cambierà la vita: Francesca. Potrei aver scritto cose che in realtà non esistono o cose sbagliate, mi scuso in anticipo ma erano funzionali alla storia. Che altro dire, buona lettura a tutti!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Se c'è un momento che amo del volo aereo è quello in cui l'aereo si stacca dal suolo, e i buoni dieci minuti che impiega per stabilizzarsi sulla rotta. In questo momento riesco a capire quanto forte è l'uomo ad aver inventato il volo, cosa nativa degli uccelli. È la terza volta che volo in vita mia, la prima che volo accanto a Francesca che mi tiene la mano come fossimo in treno. Stiamo andando in Svizzera, i biglietti sono arrivati puntualissimi ieri.
Dopo circa due ore arriviamo all'aeroporto di Zurigo, un tizio brutto ma distinto e curato ci aspetta con un enorme cartello con su scritto “Bastiani”. Ci accompagna con un taxi al politecnico di Zurigo dove ci viene data una suite panoramica e ci informano che abbiamo mezz'ora per prepararci alla riunione che si terrà in Sala Grande.
Mi butto sul letto matrimoniale, che effetto vedere un letto matrimoniale per me e Francesca.
<< Che fai vai tu al bagno o vado io? >> mi chiede.
<< Vai vai..mi devo riposare cinque minuti >> le dico chiudendo gli occhi. Mi sento stanco, forse perchè stanotte per l'emozione ho pure dormito poco.

<< Leo muoviti ancora non hai preso i vestiti, tra 15 minuti dobbiamo essere giù >> mi sveglia Francesca. La guardo, è perfetta ed elegante, come se non avesse affrontato un volo aereo e avesse dormito quattro ore scarse. Mi alzo dal letto e prendo i vestiti che lei con la velocità di una saetta ha scelto per me. Mi faccio una doccia veloce e mi vesto ringraziando il cielo per i capelli corti e Asia per avermi fatto fare la barba ieri. Miracolosamente 16 minuti dopo siamo in Sala Grande. All'ingresso ci accoglie un maggiordomo e appena superato quest'ultimo scorgo una ventina di uomini in giacca e cravatta. Inizio a sentire la grandezza di ciò che sta per accadere.
<< oh, mr.Bastiani, welcome! >> mi saluta a gran voce l'uomo che è a uno dei capi della tavola enorme.
<< please,please, sit with us! >> dice ancora mentre mi avvicino al tavolo. Istintivamente prendo la mano di Francesca e la stringo forte, ho il cuore che galoppa come un cavallo selvaggio. Stringo la mano a tutti presentando loro Francesca e chiedendo se può rimanere con me e loro mi rispondono con un serenissimo “yes,of course”. Mi trattano come se fossi una star,uno famoso, un vip, un presidente stile Obama. E la cosa mi gasa non poco. Mi accomodo con Francesca accanto e subito viene chiamato un traduttore. Ringrazio il cielo, già stavo sudando freddo al pensiero di dover capire tutto in inglese.
In sostanza firmo il deposito del brevetto, gli do un nome, ma il nome già lo avevo deciso ed è “protesi neuronale”. Gli svizzeri pagano il deposito del brevetto per me. Dopodichè mi obbligano ad aprire un conto bancario come libero professionista lì in Svizzera, mi assegnano un commercialista e mi dicono che tempo un mese sarà prodotta la prima protesi neuronale e questa protesi sarà la mia. Mi prende un colpo a queste parole, finalmente potrò camminare di nuovo, potrò correre, potrò finalmente prendere la patente, potrò lavorare, potrò studiare. I vari rappresentanti di compagnie che produrranno la protesi a dir poco mi adulano dicendomi che ho un cervello straordinario se senza studiare ho ideato una cosa del genere. Mi chiedono cosa farò con tutti i soldi che incasserò mano mano e io dico che la prima cosa che farò sarà regalare una protesi a Vale, poi aiutare gli altri e migliorare me stesso. Provano a propormi di tutto ma io rifiuto dicendo che devo pensare. Facciamo foto, interviste, strette di mano e poi mi congedano dandomi una tessera magnetica per prelevare i soldi dal conto Svizzero in qualsiasi prelevatore di tutto il mondo. Ceno in camera con Francesca, siamo entrambi distrutti ma felici e poi crolliamo vestiti sul letto. A svegliarci all'alba è la sveglia di Francesca. Ci sistemiamo al volo e corriamo a prendere l'aereo di ritorno per l'Italia.

  
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