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Autore: Inathia Len    24/03/2014    1 recensioni
Ognuno ha dei segreti o cose che non racconterebbe mai a nessuno. I nostri personaggi non sono da meno, perché c'è sempre qualcosa che nessuno di vi dirà. In questa raccolta, si raccontano, svelando quattro segreti su di loro e le loro vite...
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le matite senza punta gli mettevano tristezza

Sally lo prendeva sempre in giro, ma poi gli portava sempre come souvenir della vacanze un temperino. Ormai ne aveva la scrivania piena, Greg, di quei temperini dalle forme assurde e pacchiane, ma almeno le sue matite non correvano mai il rischio di essere spuntate. Temperarle lo rilassava e, al tempo stesso, l’idea di una punta lasciata a metà o addirittura rotta gli metteva una tristezza infinita addosso. Era una cosa sciocca, lo sapeva, ma ognuno aveva le sue manie. Forse era tutto cominciato quando la sua maestra delle elementari gli aveva detto che un bravo bimbo tiene sempre in ordine le sue cose, oppure quando temperare era diventato un ottimo antidepressivo per i casi più difficili. Rimaneva il dato di fatto che le sue matite aveva sempre punte da far invidia al circondario. Temperare le matite era decisamente *his division*.

 

Aveva una vera e propria passione per i romanzi rosa

Non lo avrebbe confessato nemmeno sotto tortura, ma non riusciva ad andare a letto senza aver letto almeno un capitolo del nuovo romanzetto comprato in edicola. Erano cose da pochi spiccioli, con trame sempre piuttosto prevedibili e personaggi bidimensionali, ma riuscivano ad appassionarlo come poco altro al mondo. In fondo, passava le sue giornate ad occuparsi di omicidi e furti, sua moglie lo aveva lasciato, poteva regalarsi un po’ di sciocco relax alla sera, no? La sua più grande paura era che Sherlock lo scoprisse, in un modo o nell’altro. Aveva il terrore che la sua “colpa” gli si leggesse in faccia. Perché gli capitava di fantasticarci sopra ogni tanto, sulle sue letture, si immaginava finali possibili e ipotetiche svolte nella trama e andava nel panico al solo pensiero di potersi far sfuggire qualcosa ad alta voce. Solo Molly sapeva e custodiva il suo segreto gelosamente. Ogni tanto, in pausa pranzo, andavano a mangiare insieme –ben lontani dai rispettivi luoghi di lavoro- e passavano una mezz’ora buona a scambiarsi pareri e libri. Da sempre, la parte migliore della giornata, per Greg.

 

Non sapeva nuotare

In realtà, non era mai nemmeno stato al mare. Suo padre lo aveva sempre odiato e sua madre… bè, diciamo che la sua opinione non contava molto. Quanto al piccolo Greg, era stato decretato fosse inutile che sapesse nuotare dato che non sarebbero mai andati al mare. Questo segreto, però, lo conoscevano quasi tutti a Scotland Yard. Era stata tutta colpa della festa in piscina che aveva organizzato Thompson, uno della scientifica, per il suo compleanno. In preda ai fiumi dell’alcool, Anderson e Sally gli avevano proposto un tuffo di mezzanotte e lui aveva cercato ogni scusa possibile per dire di no. Ma era ancora a metà della prima che i due lo avevano sollevato di peso e lo avevano buttato nell’acqua, vestito di tutto punto con il completo nuovo. E, nell’ilarità generale, aveva cominciato a gridare aiuto, agitandosi tutto. Salvo poi rendersi conto che la piscina era profonda solo un metro e mezzo e quindi poteva starci tranquillamente in piedi.

 

Ogni due mesi si prendeva un giovedì libero per andare alla National Gallery

Inventava sempre una scusa diversa, ma non riusciva a resistere al richiamo di quei dipinti. E così, casualmente, ogni due mesi o si ammalava lui, o sua madre, o doveva andare dal dentista… insomma, puntualmente telefonava in ufficio dicendo che non sarebbe potuto andare. Per una volta, i criminali passavano in secondo piano, lasciando il posto a Piero della Francesca e Turner e molti altri. Quell’amore per l’arte era cominciato quando era al liceo. Pioveva e c’era lo sciopero sia degli autobus che della Tube. Fradicio e rotto di scatole, aveva seguito una truppa di turisti giapponesi e si era ritrovato all’interno della National. Non aveva fatto molto caso al luogo, tutto quello che gli importava era essere all’asciutto, e così si era fatto un giro, nella speranza di asciugarsi più in fretta. Invece ci era rimasto tre ore, incantato. Alla fine, una volta tornato a casa, suo padre lo aveva strigliato per bene, ma Greg non lo aveva ascoltato nemmeno per un secondo. Tutto quello a cui riusciva a pensare era tornare alla Gallery per perdersi nuovamente in quella bellezza. 

 

 

 

 

 

Inathia's Nook:

Eccomi qua, belle mie. devo ammetterlo, dato che in due avevate quasi indovinato il personaggio di oggi (in ballo c'erano appunto Greg e Jim) avevo una mezza idea di fare la bastarda e piazzarvi Anderson o Sally. Ma poi la pigrizia ha avuto la meglio. Questa l'avevo già scritta, cronologicamente, prima di quella di Jim le altre le devo ancora copiare... e così... ringraziate la mia pigrizia, in pratica. Ok, ci sono, quello che ho scritto non ha senso, ma voi mi volete bene lo stesso, vero? *fa un maxi sorrisone annuendo e salutando* Comunque, vi volevo solo dire una cosuccia: come ho anticipato, ho scritto anche di Sally Donovan e Anderson. Prima che mi lanciate i pomodori e gli attaccapanni, (anche io non amo troppo i due caaaaarissimi), sappiate che tra qualche giorno pubblicherò anche loro. Ho cercato di mantenere i loro caratteri, ma ho provato anche a migliorarli un pochetto, andando un po' nell'introspettivo. Quindi, il messaggio è: pace e amore anche per i due odiati amorini nostri. Basta, questo è quanto. Intanto vi lascio con il caro Greg e vi do appuntamento a domani con...

  
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