Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hermes    04/07/2008    1 recensioni
Nota: Raccolta di piccole One-shot
Questa stanza ho imparato ad amarla…e non smetto mai di esplorarne le pareti…
Quattro mesi.
Sono quattro mesi che passo il più delle mie giornate qui…
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Play The Game.
Open up your mind and let me step inside
Rest your weary head and let your heart decide
It's so easy when you know the rules
It's so easy all you have to do
Is fall in love
Play the game
Ev'rybody play the game of love…
[…]
My game of love has just begun
Love runs from my head down to my toes
My love is pumping through my veins (play the game)
Driving me insane
Come come come come! And play the game…
Play The Game ~ Queen

Pomeriggio tardi.
Tuono.
Pioggia.
Grossi goccioloni che sbattono sulla strada con la forza di proiettili.
Il temporale estivo ci ha preso di sorpresa…
Eravamo seduti tranquillamente nel parco accanto a casa, godendoci l’ombra frammentata di un albero. Quando il sole si è oscurato d’improvviso ed, in pochi minuti, si è messo a piovere forte.
Stiamo correndo come dei pazzi, stringendoci sotto un telo che avevamo posato a terra ed adesso pende fradicio fra le nostre braccia alzate.
La gente che passa con gli ombrelli aperti ci guarda stupita e alcuni sorridono, magari ricordando che anni prima gli era capitato di fare la stessa cosa.
Noi ridiamo…ridiamo come se non stesse nemmeno piovendo…ci schizziamo come bambini piccoli fra le numerose pozzanghere del marciapiede. L’orlo dei pantaloni ormai irrimediabilmente bagnato quasi fino al ginocchio.
Troviamo rifugio sotto l’androne del palazzo ed iniziamo a fare le scale, ridacchiando ancora.
Sorridiamo per una pioggia che nessuno si aspettava…una pioggia che ha lavato via l’afa e la polvere fine che ci faceva ardere la gola.
Pochi minuti e anche queste nuvole pesanti scapperanno via dal sole cocente…lasciandoci qualche grado in meno da sopportare.
Proprio per il caldo soffocante avevamo deciso d’uscire, lasciando le finestre spalancate.
Adesso sul pavimento, sotto quelle stesse finestre, il temporale ha lasciato qualche goccia di pioggia, segno del suo passaggio.
Mi afferri una mano e mi tiri via, verso il bagno dove fai cadere il telo in un angolo e cerchi asciugamani asciutti per entrambi.
Se fosse stato per me…sarei rimasta ancora fuori.
Adoro farmi ‘lavare’ dalla pioggia, tu invece odi bagnarti…
Mi lanci un asciugamano piano. Hai visto che stavo riflettendo e non volevi disturbarmi…
Non fa niente…l’espressione ‘mi dispiace’ non esiste in amore, mai.
L’amore è osare. Lo sappiamo entrambi.
Lasciamo le nostre magliette ad asciugare sullo stendino e raggiungiamo la camera da letto.
Mi siedo e tu ti sdrai affianco a me con gli occhi chiusi, i jeans che ti ricadono mollemente sui fianchi.
Sto tamponando senza buoni risultati il mio ‘adorabile cespuglio ribelle’…la definizione che usi tu per indicare la mia chioma di lunghi capelli scuri.
Ti alzi a sedere, accarezzi dolcemente le mie mani e con un “Lascia…faccio io…” mi prendi l’asciugamano e inizi a passarlo piano sulle ciocche bagnate, ogni movimento una carezza.
Ammucchi il telo sotto la chioma e vai a cercare un pettine, imprecando qualcosa sul fatto che farei un affare a darci un taglio netto…
Non eri della stessa idea due mesi fa, quando li ho tagliati…mi hai tenuto il muso lungo per più di due settimane!
Il letto scricchiola, quando torni con un pettine di legno e prendi a dividere piano le ciocche e sciogliere i nodi gentilmente.
Lavori piano, senza distrarti. Stai cantando qualcosa senza parole, una nenia dal suono dolce e rassicurante.
Chiudo gli occhi, rilassandomi.
Alcuni tuoni rimbombano nell’aria umida e fresca…sembra di rinascere…

Deve essere passato un bel po’ di tempo, ma non me ne sono accorta...persa com’ero fra i miei grovigli di pensiero.
Finito di pettinarmi, hai posato il pettine da parte e mi hai circondato con le braccia…il volto sulla mia spalla…
“Guarda, gioia…” mi sussurri, posando un bacio leggero su un lato della nuca ancora bagnata.
Obbedisco con un sorriso, quasi abbagliata dalla luce forte che ha ripreso a filtrare nella stanza.
Quando mi abituo vedo il cielo azzurro limitato dalla finestra e uno squarcio di colori…l’arcobaleno…
Passiamo alcuni minuti in silenzio, osservando il fenomeno…lo vediamo svanire lentamente.
Mi volto verso di te, fissandoti e prima di baciarti sussurro solo una cosa.
“Grazie.”

Note:
Quarto capitolo…mi sembra impossibile…^^
E pensare che all’inizio era solo una One-shot…
Comunque ci tengo a ringraziare tutti quelli che si sono presi la briga di leggere questo mini-esercizio senza pretese della sottoscritta e, ovviamente, chi è stato così gentile da lasciare qualche commento…

A riguardo ringrazio:
Liehbe: grazie per il commento^^ sapessi quanto è difficile scrivere in due…
Jeppy: grazie anche te! Le tue recensioni ormai sono un appuntamento fisso che non mi sogno di perdere per nulla al mondo!!!

Saluti, Baci e Abbracci a tutti!
Hermes

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hermes