Che faccio?
Sto zitta? O glielo chiedo??
Ma no, non posso chiederglielo subito! Ci siamo appena visti!
Ma in fondo è Tom Kaulitz! Quando mi ricapita???
Se ripenso a tutte le volte che ho aspettato questo momento, tutte le volte che
ho urlato il suo nome sotto quella finestra.
"Ti va di bere qualcosa?"dico infine mettendo da parte la timidezza.
Lui sembra sorpreso da questo gesto ma poi sorride. "Si, certo! Però offro
io, devo farmi perdonare per averti buttata per terra."
Accetto sorridendo e ci incamminiamo verso un bar.
E dire che io ero uscita per comprare il gelato... Dovrei avvertire mia madre
che faccio tardi...forse dopo...Tom Kaulitz viene
prima di ogni cosa.
Sorrido ancora incredula.
“Hai
preso una cosa leggera….” Dico guardando la lattina
di Red Bull.
Tom sembra risvegliarsi da uno strano pensiero.
“eh? Ah…si…avevo sete.” Dice poi sedendosi meglio
sulla sedia.
“Ero sicurissima che avresti preso una Red Bull…”
“Come mai lo sapevi?” dice bevendo un po’ della bibita.
-Cavolo…potevo stare zitta…e
adesso?-
“Ehm…l’avrò letto da qualche parte…”
“Ah…”dice, poi riabbassa lo sguardo e beve un altro
sorso.
“Forse non sono la persona più adatta per chiedertelo ma…va
tutto bene?”
Alza lo sguardo sorpreso dal mio interessamento, mi sorride, quel sorriso che
avevo visto solo in foto.
Ma era tutta un'altra cosa poterlo vedere dal vivo.
“Si. Scusami…sono solo un po’ stanco…”
“Va bene…se lo dici tu…comunque
se vuoi parlare ti ascolto..”
Non so se ho detto la cosa giusta, ma in questo momento mi sembra la cosa più
sensata da dire.
Sorride, ma un sorriso stupendo…come se un po’ della
sua malinconia se ne fosse andata via.
“Va bene…tu quanti anni hai?”
“15”
“Davvero?? Te ne avrei dati almeno 18…”
“Si lo so…lo dicono in tanti…”
“Dove andavi così di corsa?”
“Ero uscita per comprare una cosa…E tu? Perché sei
uscito? E se incontravi qualche fan isterica?”
“Ah..erano dolori…per fortuna ho incontrato una fan
che si sa controllare…”
“Chi ti dice che io sia una fan??”
Indica la collana appesa al mio collo, sulla medaglietta c’è una sua foto e una
scritta a lettere grandi:TOM
“Cazzo…”sussurrai infilandomela nella maglietta.
“Non ne avevo mai viste…” dice tirando il filo della
mia collana lentamente senza farmi male, sento il suo dito sfiorare leggermente
la mia pelle.
La osserva”In questa foto mi pare che avessi 15 anni…”
Stavo diventando più rossa che mai…
Bip Bip
Un suono fa sussultare Tom che si infila la mano in tasca tirandone fuori il
cellulare.
Legge e il sorriso che prima aveva disegnato sulle sue labbra improvvisamente
svanisce.
Riabbassa lo sguardo, di nuovo triste.
Cerco il suo sguardo e gli faccio un sorriso.
Improvvisamente sbotta.
“Io non la sopporto!! Non può sempre dire certe cose!! Non ce la facevo più! Sono
scoppiato, è vero!!...ma non posso più tenermi tutto dentro!!!”
“Cos’è successo?”
Fa un respiro profondo, poi sposta la sedia vicino alla mia e comincia a
parlare.
Mi racconta la storia della nonna, mi parla di Bill e di sua madre.
Mi stupisco del fatto che molte cose di quelle che mi sta dicendo le so già, ma
non lo interrompo, lo lascio sfogarsi.
“E poi quel Bill invece di dire qualcosa se ne stava lì a toccarmi la gamba…! C’è un lato positivo però…”dice
infine sorridendomi.
“Quale?”
“Ho scoperto che mi piace parlare con te.”
Mi sentivo molto meglio, è come se mi fossi
liberato da un peso enorme.
Ma non potevo continuare a scappare…
“Giuly, andiamo a fare due passi?” Mi alzo dalla
sedia del bar e mi avvicino al bancone per pagare.
“Una Red Bull e una coca cola.” Dico alla cameriera alla cassa.
Mi volto verso Giuly, si sta mettendo il cappotto.
“8 euro” dice infine la cameriera.
“Grazie, arrivederci.”
“Arrivederci signor Kaulitz” dice la cameriera.
Giuly mi raggiunge e afferandomi
per il braccio mi trascina fuori.
“Quella ti ha riconosciuto.”
Lancio un occhiata alla cameriera, sporgendomi un po’ per vederla meglio.
“Nah!”
“Ma ti dico di si, altrimenti come faceva a sapere che ti chiamavi Kaulitz di cognome?”
“Hai ragione! Ma che ragazza intelligente ho conosciuto questa sera?!” le dico
dandole una pacca sulla schiena. Lei me la toglie quasi subito, facendo finta
di essere scocciata.
“Ritieniti molto fortunato.” Dice cominciando a camminare.
“Devo?”
Si volta di scatto, scuotendo involontariamente i capelli biondi.” O si che
devi.”
Chiunque è quella ragazza mi piace, sto bene con lei.
E poi quegli occhi sono qualcosa di spettacolare..