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Autore: Adele_Numb    24/03/2014    3 recensioni
Le mie idee, pensieri insomma quella merda che c'è nella mia testa.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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Ti alzi, come ogni mattina pensi che cazzo ci fai ancora in piedi. Segui il ritmo di tutti i giorni, bagno, camera, cosa mi metto, colazione,"ciao" gridato ai muri. Mentre percorri il tragitto, con le cuffiette nelle orecchie ascolti la canzone che più ti fa pensare, 100 suns. Tutto uguale, stesse facce, stessi gesti, stesse destinazioni. Ti accorgi dell uomo che osservi tutti i giorni camminare verso il bar, lui non ti conosce eppure lo senti parte di te, deve essere un alcolizzato disoccupato ce ha capito che in questa vita si da tutto e non si riceve mai niente. Vorresti scappare, fare in modo che nessuno ti veda più, tanto chi ti verrà a cercare? Hai visto un film, "Into The Wild", vuoi fare come lui, andartene senza lasciare traccia, rompere le abitudini, capire che vivere non vuol dire avere un bel lavoro, macchina, laurea,marito e figli, quelle sono solo cazzate messe in testa dalla società malata del ventesimo secolo. Che schifo. Scuola, compagni che non ti degnano di uno sguardo, discorsi malati con la tua migliore amica, droga, suicidio, bisessualità, tutto quello che riempe le ore noiose di quei cretini della finanza che vengono per dire le solite cose ribadite troppe volte " niente droga, fumo, erba, fa male alla salute". Vorresti urlargli -" Chi cazzo siete per dirmi che fare eh?"-. Tu non facevi nulla di tutto quello, eri una brava ragazza, ma le cose sbagliate ti attraevano e credevi che un giorno saresti caduta in quella trappola come un coniglio e saresti morta a causa di quella merda che ti scorreva nelle vene facendole diventare nere. Torni a casa, delusa, come sempre. Il pranzo ti rimane sullo stomaco. "Cause I'm only a crack in this castle of glass". Si, eri solo una parte di tutto, di quello giusto e sbagliato, eri metà in paradiso, metà all inferno, nemmeno Dio, a cui non credevi, sapeva dove metterti, non sapevi se eri triste o felice, morta o viva, la tua vista appannata vedeva solo un tunnel buio che attraversa una montagna infinita. Non credi nell' amore, tutte stronzate quelle su tumblr, ma tu ci credevi, perché una cosa la sapevi fare, credere nelle persone, nei sogni, nelle ambizioni e nella morte. Quella non ti spaventava, anzi non vedevi l'ora che arrivasse, magari ti portava in un posto migliore. Fai i compiti, devi scrivere un tema, non hai le parole, vorresti scrivere questo, quello che stai scrivendo su efp, ma probabilmente ti rinchiuderebbero dietro le sbarre di un manicomio in una camicia di forza. Basta, getti a terra i fogli, ti butti sul letto, prendi la chitarra e inizi a suonare cose a caso, fino a che non ti sanguinano le dita, fino a che i vicini non verranno a brontolare per il troppo rumore, quell aggeggio tu non lo sai neanche suonare ma ami il suono, come se tutti ti scivola addosso e non ne senti il peso. Guardi il telefono, nessuno ti ha cercato come sempre. Tornano i tuoi, ti chiedono come è andata, tutto bene, come sempre. Vai a letto presto, non ti piace guardare la tv, ti sembra di essere uno di quegli obesi americani da alzare con un montacarichi. Leggi, leggi fino alle lacrime per la poca luce della candela, vuoi essere tu quella nel libro, coraggiosa, amata, rispettata e senza paura. Odi l' autrice, nessuno è capace di essere realista in questo mondo marcio? Guardi il tuo pesce rosso, lui si che sta bene, nella sua boccia di vetro non sente e non vede... Ma chi sei tu per giudicare? Ti lamento perché nessuno sa come stai e pretendi di sapere come stanno gli altri, sei proprio starna sai? Tra tutti questi pensieri ti addormenti, poco dopo senti il bacio umido di tua mamma sulla guancia, a volte la ami a volte la odi, colpa dell' adolescenza, dici sempre cosi. Sogni agitati. Per quanto dovrà andare avanti tutto questo? "I can't drown my demons they know how to swim". Dalla canzone che ha ispirato questo capitolo, Can you fell the heart de Bring Me The Horizon.
  
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